Matteo SIMONE
Le linee guida per godere di una buona
salute riportate sul documento intitolato “Strategia per l'attività fisica
OMS-2016-2020”, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),
prevedono l’ Obiettivo di Promuovere
l’attività fisica nelle strutture prescolastiche e scolastiche:
“Le scuole dovrebbero prevedere un numero
adeguato di lezioni di educazione fisica, in linea con le indicazioni
scientifiche in materia e sulla base delle buone pratiche adottate dagli Stati
membri.
Le lezioni dovrebbero integrare una varietà di attività e capacità,
dalle nozioni in materia di attività fisica alla pratica della mobilità e del
movimento, del lavoro di squadra e degli aspetti competitivi dello sport,
affinché tutti i bambini e gli adolescenti possano apprezzare l’attività fisica
a prescindere dalle inclinazioni personali o dal livello di preparazione sportiva,
traendone pieno vantaggio per la salute.
Un simile approccio dovrebbe anche
permettere di sviluppare quelle capacità e propensioni positive necessarie
affinché bambini e adolescenti possano adottare uno stile di vita fisicamente
attivo e sviluppare capacità motorie essenziali. Per perseguire questo fine,
gli Stati membri dovrebbero prevedere un approccio intersettoriale che veda i
settori dell’istruzione, dello sport e della sanità concorrere alla definizione
dei programmi scolastici in materia di educazione fisica.”
Si inizia a praticare sport per scelta,
per caso, invogliati dai genitori o dagli istruttori di educazione fisica, perché
è necessaria una riabilitazione, si inizia perché si prova piacere a praticare
un’attività sportiva, per il gusto di giocare e di divertirsi. Tanti i motivi
per iniziare a fare sport, se poi lo sport ti cattura, allora è difficile
resistere, diventa un pensiero quotidiano. A volte nasce la sfida, sono tante
le persone che sperimentano la voglia di superare i propri limiti, di scoprire
quanto valgono.
Tanti i motivi per iniziare a correre,
lo spiega anche Mark Rowlands nel suo libro “Correre con il branco”: “Ognuno corre per motivi diversi: alcuni lo
fanno perché ci provano gusto, altri per sentirsi bene, in forma, felici e
persino vivi. Altri ancora corrono per stare in compagnia o per alleviare lo
stress della vita quotidiana. Ci sono persone a cui piace saggiare la propria
resistenza, i propri limiti.”
Un altro interessante obiettivo delle
linee guida è Ridurre il traffico
automobilistico e aumentare la viabilità a misura di pedoni e ciclisti: “I governi nazionali e gli amministratori
locali dovrebbero promuovere il trasporto a propulsione umana e istituire una
rete integrata di infrastrutture pedonali e ciclabili accessibili nonché
adeguate al contesto geografico e culturale del proprio paese. Le misure
dovrebbero comprendere gli interventi per rimuovere le barriere ai danni delle
categorie svantaggiate. Andrebbero inoltre previste strategie per potenziare il
trasporto pubblico e renderlo un’opzione più invitante (in termini di costi, affidabilità
e sicurezza).”
Molti
sono intenzionati ad iniziare a praticare una forma di esercizio fisico per
diversi motivi ma dall’intenzione al voler iniziare c’è tanta strada da fare,
molti intenzionati non hanno ancora iniziato e non inizieranno mai seppur ne
abbiano l’intenzione o la necessità. Come fare per iniziare? si può intraprendere un percorso di
autoconsapevolezza che possa agevolare la progressione nei sotto elencati stadi
teorizzati con il modello transteoretico Di Clemente e Prochaska.
Nella prima fase, chiamata precontemplativa, i soggetti non sono consapevoli o
interessati alle conseguenze del proprio comportamento nocivo e quindi non
esprimono alcuna intenzione di cambiare nell’immediato futuro. In questo caso
sono inutili i suggerimenti degli amici, parenti, colleghi perché la persona
che non vuol sentire non sente ma continua la sua vita con le sue modalità
perché è lui che conduce il carro che conosce i suoi bisogni e non accetta
intrusi, in questo caso è indicata una psicoeducazione e cioè un esperto che
illustri alla persona la sua situazione in una maniera diversa dal comune, ad
esempio con metafore, con paradossi, con visualizzazioni.
Nella fase contemplativa le persone dichiarano di aver pensato di
cambiare il comportamento ma senza assumersi ancora impegni precisi verso una
modifica. Questa può essere una fase di stallo, la persona è consapevole del
proprio disagio, ha deciso di porre rimedio ma non ha ancora iniziato. Qui c’è da lavorare con la persona per
permetterle una spinta propulsiva verso il cambiamento. Si può chiedere alla
persona innanzitutto di individuare inizialmente un giorno della settimana in
cui può pensare di iniziare una determinata attività.
La fase di preparazione indica l’intenzione di agire nel futuro
prossimo e la presenza di tentativi di cambiare il proprio comportamento in passato. Dopo aver deciso la giornata giusta e valutato
i diversi dettagli, si può dire che si è a buon punto in quanto è tutto
organizzato e stabilito e bisogna solo aspettare il giorno stabilito. La
persona non vedrà l’ora di sperimentare quanto programmato.
La fase di azione è caratterizzata da processi di liberazione,
di rivalutazione di sé, attraverso i quali il soggetto si convince di essere
capace di cambiare e si impegna nel modificare il proprio comportamento per un
certo periodo. Eccoci arrivati al giorno e all’ora stabilita, la persona è
pronta all’azione, a partire e questo le permetterà di sentirsi capace di
portare a termine un obiettivo, di sentirsi in grado di prendersi cura di se
stesso, durante questa fase farà attenzione a quello che accade in quel
momento, alle sue sensazioni, valuterà se è una cosa fattibile e da ripetere.
Inoltre le linee guida per godere di una
buona salute prevedono come obiettivo Fornire
opportunità e consulenza in materia di attività fisica sui luoghi di lavoro:
“Gli Stati membri dovrebbero valutare
l’opportunità di introdurre misure adeguate per la promozione degli spostamenti
attivi e dell’uso del trasporto pubblico per recarsi al lavoro. Queste
potrebbero andare dagli
interventi di natura regolamentare all’introduzione di linee guida o incentivi
fiscali per le imprese che offrono ai propri dipendenti rastrelliere per le
biciclette, spogliatoi, docce, e opzioni praticabili di trasporto pubblico.”
La fatica ti fa
compagnia, è il tuo angelo, ti ricorda che stai vivendo proprio ora nel momento
presente, che non stai sognando ma stai faticando felicemente passo dopo passo,
metro dopo metro, la fatica non ti abbandona, è lì per te per darti coraggio.
Costruisci una meta, obiettivo,
risultato iniziando a piccoli passi, con piccoli movimenti, sperimentando e
iniziando a utilizzare risorse personali, man mano sentirai crescere la
passione, l'entusiasmo e svilupperai più consapevolezza corporea e dei propri
mezzi, avrai più fiducia di te e delle tue possibilità e potenzialità, lo sport
incrementa autoefficacia, supererai momenti difficili fatti di demotivazione,
infortuni, sconfitte ma riuscirai a essere più resiliente nello sport e nella
vita, incontrerai persone, culture, mondi e condividerli gioie e fatiche.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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