martedì 24 aprile 2018

Francesca Innocenti, 24h: Ogni gara mi insegna sempre qualcosa

Matteo SIMONE

Per i prossimi Campionati Europei di 24 ore che si svolgeranno a Timisoara (Romania) il 26-27 maggio 2018, la FIDAL ha convocato le seguenti atlete: 

Lorena Brusamento (Gs Gabbi), Valeria Empoli (Bergamo Stars Atletica), Elena Fabiani (Woman Triathlon Italia ASD), Francesca Innocenti (Bergamo Stars Atletica), Sara Lavarini (Atl. Leone San Marco Pordenone), Serena Natolini (ASD Valli di Lanzo).
Approfondiamo la conoscenza di Francesca attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per la convocazione, te l'aspettavi?Grazie Matteo, con i 210,168 km fatti l'anno scorso al Mondiale di Belfast devo dire che ci speravo tanto nella convocazione per gli Europei ma la conferma della Maglia Azzurra non è mai scontata.

Per Francesca si tratta della seconda volta in maglia azzurra, già l’anno scorso ha ben figurato ai mondiali di Belfast facendo una prestazione ottima e migliorando il suo record personale.
Come ti è stata comunicata la notizia?Ho ricevuto la notizia della convocazione con la telefonata da parte del mio allenatore, Luca Sala e l'emozione è stata davvero tanta!

Francesca parla sempre del suo allenatore Luca Sala che si occupa degli atleti con allenamenti personalizzati e consigli utilissimi per affrontare le varie gare di lunga distanza.
Quali sono le tue consapevolezze? Ti senti pronta?Non potrò mai dire di sentirmi pronta per una 24 ore, neanche se e quando ne avrò corse a decine! La nostra è una disciplina troppo piena di possibili imprevisti, sia fisici che mentali. Come quando si vuole dimagrire, che è necessario abituare il nostro organismo a nuove regole alimentari, così se lo si vuole rafforzare per sopportare la fatica dobbiamo aumentare i carichi, allenarci cioè per km e km e io spesso lo faccio su un circuito abbastanza breve, per cercare di riprodurre le medesime condizioni di una 24h.”

C’è tanto lavoro da fare per arrivare pronti il giorno della gara, bisogna simulare il più possibile le condizioni di gara per non arrivare impreparati, 24 ore di corsa sono tantissimi e sono tanti i fattori che possono influire sulla performance.
Hai in programma allenamenti o gare test pre-Europei?Agli inizi di Aprile ho fatto insieme al mio compagno Marcello un allenamento “lungo frazionato”: abbiamo corso 30 km partendo alle 20:30  a cui sono seguiti altri 30 km in piena notte, dopo 2 ore di pausa, senza ovviamente dormire. Adesso mi rimangono la 12 ore di Franciacorta che si disputerà sabato 28 Aprile e per ultima la 6 ore di Foiano del 5 Maggio.”

Tutto organizzato per Francesca, si tratta di curare gli ultimi dettagli per comprendere la propria condizione e per tenersi allenati, la condivisione degli allenamenti aiuta tantissimo soprattutto se fatti in condizioni particolarmente non comuni come gli allenamenti in notturna.
Conosci bene le altre atlete e atleti? In che modo ti inserirai nel gruppo?Sì, conosco tutti gli atleti/e della nostra squadra: con Lorena, Fausto, Nico e Paolo ho disputato il Mondiale a Belfast. Con Valeria, Serena, Elena, Sara ed Enrico ci conosciamo e ci siamo incontrati anche in alcune delle ultime gare. Del resto, il mondo delle Ultra non è così grande, è facile conoscersi!”
Ti senti un riferimento per gli altri ultrarunner?Assolutamente no, ho ancora tanto da imparare, ogni gara mi insegna sempre qualcosa, rappresenta un modo per ascoltarmi, conoscermi e un'opportunità per migliorare.”
Quale esperienza ti dà fiducia nel riuscire nello sport o nella vita?Cerco di impegnarmi al meglio nelle cose in cui credo, nella vita come nel lavoro e nello sport. Mi piace fissare degli obiettivi e cercare di raggiungerli e nella corsa per fare questo seguo alla lettera le indicazioni del mio caro allenatore Luca Sala, concordando con lui ogni competizione e riferendogli le sensazioni provate dopo ogni allenamento. E' un rapporto di fiducia reciproca, di fondamentale importanza per riuscire a migliorare, una volta raggiunti certi livelli agonistici.

Un bel connubio atleta allenatore dove si definiscono obiettivi e allenamenti per raggiungerli non trascurando la persona.
C'è una parola o una frase che ti aiuta in eventuali crisi?Più che ripetermi delle frasi, quando dopo tante ore di gara la mente inizia a dare segni di cedimento cerco di immaginare posti lontani, paesaggi meravigliosi, il mare, un bel tramonto questo mi aiuta a riportare la mente “a casa”, a riprenderne il controllo. 
Inoltre penso alla fortuna che ho di poter correre, di poter fare dei veri e propri viaggi con la forza delle mie gambe e della mia mente mentre purtroppo là fuori ci sono tantissime persone che vorrebbero anche solo fare una bella passeggiata ma che per problemi di salute non riescono. Io penso a loro e dico “grazie” alla vita che mi ha dato l'opportunità di essere lì, presente e così cerco di tramutare la fatica in forza di volontà. Non sempre è possibile, perché la mente in difficoltà cerca di focalizzarsi solo sui fastidi fisici ma so' anche che se non c'è un vero problema fisico, le crisi passano. Ci possono volere trenta minuti, un'ora, il tempo della loro durata non è quantificabile ma come arrivano, poi passano.

In questo sport di endurance, da una parte bisogna concentrarsi e focalizzare sull'obiettivo gara che dura 24 ore e dall'altra parte bisogna ogni tanto assentarsi per recuperare per far passare un po’ di tempo per dimenticarsi della fatica, andare e ritornare, allontanarsi e riavvicinarsi, allearsi con se stessi, con propri aiutatori che non remano contro che non ti chiedono di fermarti, di mollare ma aiutatori che ti conducono piano piano fino all'ultima ora con le risorse residue. 
Vero, solitamente le crisi come arrivano così se ne vanno, bisogna accogliere, ospitarle e poi mandarle via con le buone parole e con tanta fiducia in se stessi.
Chi o cosa contribuisce al tuo benessere e performance nello sport?La fortuna di avere una vita serena e un lavoro che, pur essendo impegnativo, mi consente di avere del tempo libero per allenarmi. Avere accanto a me Marcello con cui condivido la passione per la corsa, allenamenti e gare. Ci confrontiamo, ci diamo consigli, sono davvero molto fortunata! Inoltre, la fortuna di aver incontrato sulla mia strada, Luca, il mio allenatore. Da quando mi segue, settembre 2016, tutte le soddisfazioni che ho avuto nello sport le devo soprattutto a lui. Luca riesce a farmi arrivare ad ogni appuntamento importante nella migliore condizione fisica e mentale, mi conosce e sa come riuscirci e di questo gliene sarò sempre grata.”

Basta poco per rendere una persona felice, ma quel poco vuol dire anche tanto lavoro, relazioni e sport, dietro a tutto ciò c’è una persona che si impegna, che ha le idee chiare, che ha progettualità e positività , che si avvale di amici e professionisti, che si fida e si affida a persone competenti.
Quale aspetto del tuo carattere ti aiuta nell'affrontare gare importanti?La consapevolezza di aver fatto tutto il possibile in termini di preparazione fisica. Non salto mai un allenamento e negli ultimi anni ho avuto anche la fortuna di non ammalarmi mai, così da seguire perfettamente tutte le indicazioni del mio allenatore nelle uscite quotidiane. Arrivo alle gare importanti con un po' di ansia ma si tratta sempre di “ansia positiva”, che una volta partita la gara si trasforma in forza di volontà e di fare del mio meglio.”

Ci vuole tanta consapevolezza per barcamenarsi nella vita quotidiana, per sperimentare benessere, per cercare di essere performante e puntare al successo, a soddisfazioni nella vita e nello sport. Francesca sta costruendo la sua personalità di campionessa. Che dire! Una brillante carriera.

Interviste a Francesca sono riportate nei libri:
 
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”, Matteo Simone, pubblicato da Progetto Cultura. 
“Il piacere di correre oltre”. 
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022. 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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