La
Ecotrail Florence a causa del maltempo è
stata ridotta dagli 80 km ai 42 km ed è stata vinta a pari merito da. Prima
classificata delle donne è Lisa Borzani.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza dei due vincitori attraverso risposte a un mio
questionario.
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance
nello sport?
Andrea:
“Sicuramente Gianni Carletti seguendomi sia mentalmente che alimentarmente con
la sua linea di prodotti biologici Kratos m’ha insegnato a prendermi cura di me
stesso, perché parliamoci chiaro quello che faccio, tra km in allenamento e
lavoro sulle piante è un pochino stressante per il fisico, anzi fa proprio
male, quindi m’ha fatto capire che bisogna prendersi cura del proprio corpo per
poi trovare un grande equilibrio in modo da non creare una parabola di
distruzione e allo stesso modo Fulvio Massa che crea il mio allenamento lo
gestisce su misura per me per i nostri obbiettivi gestendo con professionalità
quelli che sono i carichi.”
Il giusto equilibrio lavoro, famiglia, passione è un’alchimia
magica, sapersi districare nel vortice della vita fatta di impegni, doveri,
passioni e motivazioni non è facile. Importante avere uno sponsor o un sostegno e soprattutto
qualcuno a cui ci si può fidare e affidarsi, perché lo sport a certi livelli
diventa impegnativo come tempo e come spesa, e condividerlo con la famiglia che
vuole essere presente ti dà più serenità e più energie. Ben venga lo sponsor in uno sport che impegna
tanto tempo e prevede materiali e attrezzature adeguate.
Ricordi un’esperienza passata che ti dà fiducia nel riuscire nello
sport o nella vita?
Andrea:
“Bè sicuramente un 15’ in terapia intensiva con il mio piccolo m’hanno reso
molto più leggere tante cose.”
Stefano:
“Ogni giorno, in qualsiasi cosa che intraprendo sia nella vita che nello sport
parto con la convinzione di potercela fare, sono un vero testone, certamente i
sacrifici che faccio mi danno la convinzione di poter farcela fare.”
Quando
si supera qualcosa, è importante tenere a memoria quello che hai passato e che
hai superato per darti più fiducia in seguito in occasione di altri
inconvenienti o difficoltà.
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva?
Andrea: “Be sicuramente la mia proposta di matrimonio che ho deciso di farla al
Tor des Geants del 2014, 330 km con 24000 di d+, Ho preso l’anello, l’ho incartato
bene con anche del domopack per non rovinarlo con sudore o acqua e l’ho portato con me nello
zainetto della corsa, quando sono arrivato al 280km circa a Niel in un rifugio,
Chiara, futura moglie, m’aspettava per farmi assistenza ma io ero davvero a
pezzi e volevo ritirami in quel ristoro, allora le ho dato il pacchettino e lei
dalla scatoletta ha intuito e rimettendomelo nello zaino m’ha detto che
qualsiasi cosa fosse se avevo deciso di dargliela all’arrivo lì dovevo farlo,
quindi ho ripreso la corsa e son giunto fino all’arrivo a Courmayeur dove poi
finalmente gliel’ho dato!”
Stefano:
“Un episodio davvero curioso è capitato all’Eco trail di Firenze quando ho
scoperto di aver vinto assieme ad Andrea praticamente sulla linea del
traguardo.”
Ho
visto la foto dell’arrivo dell’Eco trail e ho potuto apprezzare la gioia degli
atleti all’arrivo senza aggressività o cattiveria ma felici e soddisfatti di
quello che sono riusciti a fare insieme.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport?
Andrea:
“Be devo essere sempre molto lucido per evitare banali
infortuni dovuti alle distrazioni o stanchezza mentre si percorrono sentieri
difficili con pietrame piuttosto che semplice con strade bianche dove abbassi
l’attenzione e rischi, devo sapermi anche ben gestire tra allenamenti, lavoro,
famiglia per mantenere un equilibrio che mi permetta di fare tutto nel migliore
dei modi.”
Stefano:
“Fattori di rischio c’è ne sono milione come penso in tantissimi sport, bisogna
sempre stare attenti, quasi meticolosi in tutto quello che si fa, l’infortunio
è sempre in agguato. Ti sto scrivendo con le ginocchia sbucciate e con una
distorsione alla caviglia in via di guarigione.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
Andrea:
“Semplicemente
dormendoci sopra e pensando che domani è un altro giorno e come il cartone
animato di mignolo col prof che gli chiede: “Prof cosa facciamo oggi?” e il
prof: “Quello che facciamo tutti i giorni mignolo, tentiamo di conquistare il
mondo. Io lo interpreto che domani è un altro giorno e il mondo gira sempre, va
tutto avanti con o senza di noi, quindi questi veloci istanti godiamoceli tutti!”
Stefano:
“Con la testa, senza mai scoraggiarmi, lavorando al meglio per tornare più
forte di prima. Come dice sempre il mio amico Martin: (Di fatica non è mai
morto nessuno).”
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo
sport?
Andrea:
“Il messaggio è che sarebbe
l’occasione buona di mollare il cellulare, orologio e prendersi del tempo con
se stessi per conoscersi meglio e aprire gli occhi sul vero mondo che ci
circonda, sulla natura, ascoltarla e comunicarci a proprio modo insieme."
Stefano:
“Lo sport è fatica sacrificio, ma lo sport è la miglior palestra di vita che si
può avere, perché conoscere davvero cosa significa fare sacrifici e saper
soffrire ti aiuta nella vita di tutti i giorni per farti affrontare al meglio tutti
i problemi della vita extrasportiva.”
I tuoi famigliari ed amici cosa dicono circa il tuo sport?
Andrea:
“Non saprei, domanda difficile
perché quello che faccio mi costringe a correre sempre non solo nelle gare ma
nella vita quotidiana, tanti sacrifici e rinunce che onestamente sì vengono
capite, apprezzate ma penso mai in maniera del tutto concreta. La domanda che
penso si facciano è perché? Ed anche io a volte me la faccio! E poi ne faccio
subito un'altra, perché no? Cerco di fare quello che mi rende felice, quando
non sarà più così cambierò.”
Stefano:
“I miei familiari mi supportano in tutto, soprattutto mia moglie Daniela che è
veramente una santa donna.”
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport?
Andrea:
“Ritengo utile anche un sassolino che ci si porta con se al quale diamo il
compito di incanalare energie negative e darci coraggio, tutto è utile e niente
indispensabile ma bisogna crederci!”
Stefano:
“La ritengo utile magari in un soggetto un po’ debole a livello mentale, una
persona che ha bisogno di stimoli per andare avanti e per raggiungere un
obbiettivo.”
Belle storie, belle testimonianze, mi sono commosso soprattutto nel vedere le bellissime
foto, apprezzo la capacità di Andrea e Stefano di eccellere
non trascurando gli
affetti; questo è un argomento molto attuale e problematico
al giorno di oggi, è difficile mantenere un sano equilibrio tra le sfere
individuali, familiari e lavorative, grazie Stefano e Andrea
per il tempo a noi dedicato.
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