Matteo SIMONE
E’ una buona pratica fissarsi obiettivi e superarli gradualmente, obiettivi non troppo difficili ma comunque sfidanti, aiuta a crederci sempre di più.
Aiuta a
comprendere che a volte i limiti sono mentali, ma con passione, impegno e
determinazione si può arrivare molto lontani.
Di seguito, Guidantonio
Trusso Forgia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie
domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho iniziato fin da piccolo
e ho continuato negli anni con costanza e impegno.”
Chi contribuisce alla tua performance? “La mia forza di
volontà e i miei cari, cerco sempre di dare il meglio anche per loro.”
Qual
è stata la gara della tua vita? La gara più difficile? “Per varie
ragioni, non ho partecipato a molte gare, ma ogni competizione è un mondo a sé,
con le sue caratteristiche e le sue difficoltà, quindi bisogna sempre
impegnarsi al massimo.”
Quale esperienza ti dà la convinzione di potercela fare? “L’essere sempre
riuscito a superare limiti che prima mi sembravano insormontabili.”
C’è un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva? “Mi è capitato di provare fino alla disperazione a
cercare di eseguire una determinata tecnica senza successo, per poi riuscirci
improvvisamente provandoci “per scherzo”.
A
volte quando non ci si riesce in qualcosa è importante provare in modo diverso,
è importante fare qualcosa di diverso senza essere troppo rigidi. Erikson,
famoso psicoterapeuta, racconta che una volta spingeva un toro in una stalla e
on voleva entrare e quando a cercato di tirarlo fuori prendendolo dalla coda,
il toro per reazione è corso dentro, questo ci fa capire che a volte le cose
vengono da sole senza che ci accaniamo troppo.
Quali sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pre-gara,
gara, post-gara? “Entusiasmo, tensione, adrenalina/eccitazione,
rilassatezza.”
Lo
sport comprende tante fasi dove si sperimentano tante sensazioni ed emozioni
diverse: fasi di preparazione, allenamento e impegno; fasi di gara dove c’è tensione, attivazione e concentrazione; fasi del recupero dove ci si può
scaricare, svagare, rilassare. E questa è la vita dove ci sono momenti dove
bisogna impegnarsi seriamente per arrivare dove vogliamo arrivare, momenti di
test, competizioni, impegni; momenti di relax, recupero, ristoro.
Quali sono difficoltà e rischi? “Le difficoltà
sono rappresentate dai limiti che quando non vengono raggiunti possono apparire
insormontabili, con il conseguente rischio di resa.”
A
volte ci poniamo degli obiettivi troppo alti e irraggiungibili e ciò ci fa
sperimentare frustrazione e fallimento, invece è importante fare una giusta
valutazione delle nostre capacità e possibilità e anche dei nostri limiti per
puntare a quello che possiamo fare alzando gradualmente l’asticella che ci
permette di trovare sempre nuovi stimoli.
Come superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con serenità e
pazienza, ripartendo da dove avevo lasciato, con la voglia di imparare dalle
esperienze fatte.”
Da
una parte bisogna accettare qualsiasi situazione e dall’altra parte bisogna studiare
quello che è successo per apprendere da ogni esperienza in modo da uscirne
fuori più forti di prima.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo
sport? “Lo sport ti fa stare bene e ti rende più attraente!”
Vero,
lo sport rende più felici e resilienti, fa sperimentare benessere fisico e
mentale, avvicina persone, culture e mondi.
C’è stato il rischio doping? Un messaggio
per sconsigliarne l’uso? “No, mai. Il doping è per i perdenti e tu non lo sei.”
Famigliari e amici cosa dicono del tuo sport? “Mi hanno sempre
sostenuto e incoraggiato.”
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Che i limiti si
possono sempre superare con l’impegno e la dedizione.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? “A me
personalmente non è mai servito, ma ritengo che in certe situazioni possa
essere utilissimo, soprattutto in età e soggetti “a rischio”.”
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da
realizzare? “Avendo ora un lavoro, ho dovuto ridurre di molto la
mia “dose” di sport giornaliera, ma voglio riuscire a ritagliare del tempo per
continuare a praticare arti marziali e curare il mio fisico. Fin da bambino
sognavo di avere un fisico “da supereroe” e devo dire di essere soddisfatto dei
risultati ottenuti finora. Tuttavia non mi basterà mai e continuerò sempre ad
allenarmi per migliorare ogni giorno di più, sempre senza alcun tipo di “aiuto”
chimico, semplicemente con tanto allenamento e buona alimentazione.”
Importante
trovare un sano equilibrio tra sfera personale e lavorativa, importante poter
coltivare hobby e passioni con impegno e determinazione.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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