Matteo SIMONE
A Barletta il giovedì sera si cammina, così come si cammina il giovedì sera a Manfredonia, le due città Pugliesi hanno deciso di gemellarsi, come dico io spesso “togheter is much better”, infatti insieme è molto meglio, si ha più forza, si ha più capacità di coinvolgere altri sulle strade del cammino.
Ho avuto modo di conoscere Ruggiero Graniero in un’occasione di una camminata da lui organizzata a Barletta, invitato assieme ad un gruppo di camminatori di Manfredonia. Di seguito Ruggiero racconta la sua esperienza di atleta ed in particolare di camminatore.Qual è stato il tuo percorso nella
pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato a giocare a calcio poi ho smesso
causa lavoro e ho iniziato un po’ di anni dopo a correre.”
Quali fattori hanno
contribuito al tuo benessere e/o performance? “Per correre sono dimagrito
quindi mi sentivo meglio anche con me stesso.”
Qual è una tua esperienza che ti possa
dare la convinzione che ce la puoi fare? “Ho fatto la 100 km del passatore.”
Cosa pensano familiari e amici
della tua attività sportiva? “I familiari me li sono trovati contro.”
Ti va di descrivere un episodio
divertente o difficile della tua attività sportiva? “Divertente è stato quello
di concludere una gara con un amico. Difficile quello di concludere la 6 ore di
Curinga.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel
praticare attività fisica? “Di avere un altruismo speciale.”
Molto solare Ruggiero, si prodiga per gli
altri e personalmente ho potuto constatare ed apprezzare il suo senso di
accoglienza ed ospitalità in occasione di una camminata serale.
Quali capacità, risorse,
caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? “Sono una persona che
ama vedere gli altri vincere, le mie risorse organizzative si sono rivelate
ottime.”
Che significa per te praticare attività
fisica? “Significa volersi bene.”
In effetti praticare attività fisica
significa fare qualcosa per se stessi, dedicare del tempo al proprio corpo,
alla propria anima, alla propria mente, sono tanti i benefici che ti da la
pratica dell’attività fisica, fa elaborare pensieri e situazioni, mette buon
umore, aggrega persone, avvicina culture, popoli e mondi, insomma una sorta di
medicina naturale corporea che i medici dovrebbero prescrivere ai loro
pazienti.
Quali sensazioni sperimenti facendo attività fisica? “Mi pongo dei traguardi e cerco sempre
con la mia forza di volontà di concluderli".
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nella pratica della tua attività fisica? “Le
difficoltà sono tantissime, quando inizi a praticare la corsa a 40 anni i
rischi sono tantissimi soprattutto quello di farsi male e non poter lavorare il
giorno dopo.”
Quali condizioni fisiche o
ambientali ti ostacolano nella pratica dell'attività fisica? “Le condizioni
fisiche che mi hanno fermato è stato l'intervento al ginocchio.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa
continuare a fare attività fisica? “Mollare: l'intervento. Continuare: la
voglia di mettermi sempre alla prova.”
Un messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarli all'attività fisica? “Lo sport aiuta a relazionarsi con
la società.”
Quale alimentazione segui prima, durante
e dopo una gara? “Mi limito a
mangiare cose leggere.”
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La mezza maratona di monopoli
conclusa in 1:38 e fatta in compagnia dei miei amici veri.”
Quali sensazioni sperimenti facendo
sport (allenamento, raduni, pre-gara, gara, post-gara)? “Sensazioni bellissime
quando mi relaziono con i runners delle altre città.”
Per Ruggiero la priorità sono le
relazioni attraverso l’attività fisica, tutto il resto compreso la performance
viene dopo, il suo motto è relazionarsi, star bene con l’altro e poi assieme si
possono fare grandi cose.
Quali sono i tuoi pensieri in
allenamento e in gara? “Che penso? Meglio non pensare.”
La tua gara più estrema o
più difficile e quale ritieni non poter riuscire a portare a termine? “Non ho
una gara difficile e nemmeno una che non penso di farcela; tutte le gare, tutti i
cammini sono con le stesse difficoltà fisiche e mentali.”
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Le ho superate affidandomi a me stesso e basta.”
Ti hanno consigliato di ridurre la tua
attività sportiva? Hai mai pensato di smettere di essere atleta? “Non mi
ritengo un atleta ma un amatore dello sport e quando c'era da fermarmi l'ho
fatto.”
A volte è importante fermarsi, come
tutte le cose sono gli estremismi che fanno male.
Un messaggio per sconsigliare l'uso del doping? “Mangiate sano e soprattutto le cose di
sostanza che mangiavano i nostri nonni, tipo pane condito, verdure, ortaggi.”
Le città pugliesi sono ricche dei
prodotti della terra, molto genuini e squisiti, soprattutto se vengono cucinati
con tanta cura.
Ritieni utile lo psicologo
nello sport? “Potrebbe servire a
tutti quei atleti che se fanno un secondo in più alla gara precedente dicono
che stanno male e non si sono divertiti.”
Se potessi tornare indietro cosa
faresti o non faresti? “Se tornassi indietro farei meno gare e più cammini
risparmiando un po’ di più le mie articolazioni.”
Quali sogni hai realizzato e
quali sono da realizzare? Prossimi obiettivi? “Ho realizzato pellegrinaggi
raduni e tante belle serate con amici di tante città diverse. Il mio prossimo
obbiettivo organizzare una giornata dedicata a tutti i camminatori pugliesi
insomma un raduno, un Walking Day.”
Matteo SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230
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