Matteo
SIMONE
La Corsa di Miguel non è solo una corsa podistica ma molto di più.
E' una manifestazione organizzata
dal Club Atletico Centrale con l’Unione Italiana Sport per Tutti intitolata
alla memoria di un maratoneta-poeta argentino desaparecido. Miguel Benancio
Sanchez amava la vita, l’atletica, l’Argentina, il suo Paese.
Sabato
1 ottobre, appuntamento
al Palazzetto dello Sport alle 10 per un allenamento insieme con la maglia di
una delle corse di Miguel. Come dico spesso “togherter is much better”, insieme
è molto meglio, per fare sport, socializzare, per divertirsi comunicare,
diffondere, fare gruppo, sensibilizzare, trasmetter sani valori.
Dalle
ore 11 la macchina organizzatrice della Corsa di Miguel sarà al MAXXI di via
Guido Reni per presentare le iniziative nelle scuole e per comunicare le novità della corsa di
Miguel 2017.
Miguel a 18 anni,
prese la sua valigia di cartone e seguì i fratelli che erano già partiti per
Buenos Aires. Fu qui che cominciò una nuova avventura. Faceva
l’imbianchino e il calciatore prima di scoprirsi innamorato dell’atletica.
Giocava nella quarta divisione con il Gymnasia y Esgrima de La
Plata. Ma l’atletica lo conquistò. Si allenava di mattina presto e alla
sera tardi con il tecnico Osvaldo Suarez, mitico personaggio che aveva vinto
tre volte la Corrida di San Silvestro.
La sua giornata era infinita.
Sveglia con una mela, primo allenamento, treno, lavoro, ancora allenamento,
scuola serale per completare quegli studi che non aveva finito. A volte
rientrava all’una di notte. Aveva tanti fratelli e sorelle, in tutti erano
dieci. Era un poeta autodidatta. Il suo “Para vos atleta”, “Per te atleta”, fu pubblicato
dalla Gazeta
Esportiva di San Paolo, il 31 dicembre del 1977, nove giorni prima della
sua sparizione. Era un inno alla corsa.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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