A volte lo sport diventa un toccasana e un modo per andare avanti, per risollevarsi dalle ceneri, per elaborare situazioni. Di seguito l’esperienza di una donna atleta.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre una comune sportiva? “Sono
una comune sportiva che si è sempre impegnato e continua a farlo per avere
sempre ottimi risultati.”
Come ha contribuito lo
sport al tuo benessere? “Lo sport mi ha sempre aiutato a superare
i momenti brutti della mia vita, mi ha dato sempre la carica per andare avanti.”
Come hai scelto il tuo
sport? “Sono stata sempre appassionata di sport e quindi gli sport da praticare
che ho scelto sono quelli più simili al mio carattere. La corsa l’ho scelta
perché per me è lo sport ‘di liberazione del fisico e della mente’ per
eccellenza, quando corro sono libera da pensieri di ogni genere.”
Lo sport
aiuta a espellere tossine dal fisico, a liberare ed elaborare la mente da
pensieri che a volte diventano disturbanti, aiuta anche a progettare il futuro
giorno per giorno.
Nella tua
disciplina quali sono le difficoltà? A cosa devi prestare
attenzione? Quali abilità bisogna allenare? “Le arti marziali (pratico
karate, kung fu e tai chi) sono sport che richiedono disciplina, attenzione e
rispetto per l’avversario perché in combattimento devi pensare di avere davanti
una persona che non conosci, non sai quali sono i suoi limiti e la sua potenza;
concentrazione, fermezza. Per la corsa (ma direi per ogni sport in genere)
bisogna fare i conti con il proprio fisico e la propria costanza
nell’allenamento e resistenza fisica per poter ottenere risultati ottimi.”
Lo sport permette di conoscere se
stessi, di entrare in relazione con altri, di sperimentare
sensazioni ed emozioni. A volte lo sport diventa uno stile di vita che aiuta a
combattere ma anche a rilassarsi, a consumare energie ma anche a prendere
energie, a ricaricarsi mentalmente per affrontare le situazioni di vita
quotidiana con una marcia in più.
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Per me l’alimentazione è importante anche al di fuori dello sport, sono vegetariana. Prima di ogni gara mangio alimenti che aiutano a sopportare la fatica ma che non appesantiscono, che danno la carica giusta (es. pasta integrale e verdure). Prima di una corsa mi vizio con della cioccolata amara. L’importante è sempre l’idratazione del corpo.”
Quali condizioni
fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “A me capita di non avere buone
performance quando sono ‘stressata mentalmente’ perché ciò non mi permette di
essere concentrata. Per quanto riguarda la corsa, il maltempo e le brutte
condizioni stradali influiscono molto negativamente sulla riuscita della gara.”
Cosa ti ha fatto mollare
o cosa ti fa continuare a fare sport? “Non ho mai mollato, per me lo sport è
linfa vitale.”
Cosa e quali persone contribuiscono nello sport al tuo benessere o performance? “La mia
tenacia e costanza, e il mio maestro di arti marziali è una persona speciale che
mi sostiene ogni giorno.”
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “È capitato di
sentirmi una campionessa il giorno che ho ottenuto la cintura nera di karate, mi è
costata fatica e quindi è stata una grande soddisfazione e tutte le volte che
sostengo gli esami per il cambio cintura, sono traguardi che danno
soddisfazione.”
Raggiungere traguardi
importanti diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di un
obiettivo ambito, la ricompensa di tanti sforzi e fatica per ottenere qualcosa
che si desidera con determinazione, tenacia, passione e con l’aiuto di qualcuno
che ti sostiene come può essere un maestro.
C’è un’esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Non
c’è un esperienza particolare, ogni giorno mi ripeto che ce la posso fare, non
solo nello sport, ma in tutti i campi della mia vita.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “La determinatezza, la voglia di fare e la tenacia.”
Cosa pensano familiari e amici
della tua attività sportiva? “I miei amici sono orgogliosi di me e dei miei
risultati.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel
praticare attività fisica? “Lo sport ha fatto di me una donna forte,
combattente, tenace, una che ‘non molla mai’ con una grande forza di volontà.”
Lo sport ti permette di sperimentare la
resilienza, di non mollare mai, di andare avanti e continuare nel portare a
termine la propria impresa, la propria sfida personale, per alzare gradualmente
l’asticella ed affrontare gradualmente situazioni sportive o della vita
quotidiana sempre più difficili con la convinzione di saperne uscire fuori
sempre più rafforzati.
Hai sperimentato l’esperienza del limite
nelle tue gare? “È capitato di affrontare gare dove purtroppo mi sono dovuta
misurare con i miei limiti fisici.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, gara, post-gara)? “Prima di ogni gara
cerco di pensare a cosa posso fare per migliorare quella precedente e questo mi
dà la spinta giusta per affrontare la nuova gara.”
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento o gara? “Penso a quanti sacrifici e sforzi fisici
faccio ogni volta che affronto una gara, ma soprattutto agli obiettivi che
voglio raggiungere.”
Qual è stata la tua gara più difficile? “È
stata una gara di karate dove la mia avversaria era fisicamente molto più forte
di me, ho faticato molto e purtroppo i risultati mi hanno messo davanti ai miei
limiti.”
Hai dovuto scegliere lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “No, sono
sempre riuscita a conciliare tutto e non ho voluto mai mollare nulla, anche se
questo ha comportato e comporta molti sacrifici.”
C’è stato il rischio di incorrere nel
doping? Un messaggio per
sconsigliarne l’uso? “Non ho mai usato sostanze e per fortuna non mi sono mai
imbattuta in nessuno che facesse uso di queste sostanze. Il consiglio che posso
dare a tutti gli sportivi è che il miglior doping nello sport è il sudore e la
fatica, solo così arriveranno i risultati.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Non potrei mai vivere senza lo sport, fa parte integrante della mia
vita, ogni giorno.”
Come hai gestito eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Quando si passano crisi nello sport date da infortuni o
da sconfitte, l’importante è non darsi mai per vinto, se si cade bisogna
rialzarsi e ricominciare, con una determinazione ancora più forte.”
In psicologia dell’emergenza si parla di
crescita post traumatica, uscire fuori dai traumi più rafforzati, non è
semplice, ma si può sviluppando la resilienza.
Hai mai rischiato per infortuni o altro di
smettere di essere atleta? “Fortunatamente non ho
mai avuto infortuni che mi hanno bloccato la mia carriera sportiva.”
Ritieni utile la figura dello psicologo
dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Credo sia una figura che può
essere di aiuto nei periodi di forte stress o crisi nelle performance sportive,
che uno sportivo può attraversare per mille motivi.”
Un tuo messaggio rivolto
ai ragazzi per avvicinarli allo sport? “Lo sport per i ragazzi è
importantissimo, per la loro formazione fisica, ma soprattutto psicologia. Lo
sport aiuta anche per confrontarsi ogni giorno con la vita di tutti i giorni e
con le persone che ti stanno accanto, ed è uno stimolo per migliorarsi ogni
giorno di più.”
Lo sport diventa una
palestra di vita, attraverso lo sport si apprendono lezioni esperienziali per affrontare la vita e relazionarsi con gli altri, si apprende ad affrontare,
gestire e risolvere problemi.
Prossimi obiettivi? “L’obiettivo è di
andare avanti in quello che faccio, sempre nel modo migliore e magari
cimentarsi in sport nuovi mai provati finora, per una sfida ancora più grande.”
Questa atleta dimostra di possedere un'importantissima apertura mentale, è importante essere sempre pronti al cambiamento,
mettersi in discussione, sperimentarsi in nuovi compiti, essere disponibili ad
apprendere sempre di più dalle situazioni e dagli altri.
Riporto un’intervista a questa atleta nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti” – 8 ottobre 2018.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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