sabato 30 gennaio 2016

Antonietta Giambuzzi: La corsa è fondamentale per il mio equilibrio psico-fisico

Matteo SIMONE

Aumentano le iniziative volte allo sviluppo dell’attività fisica, da praticare in qualsiasi contesto e rivolte a persone di qualsiasi età, ceto sociale o cultura.
Un bell’esempio è il gruppo 365 giorni di sport, nato su Facebook: scopo del progetto è condividere una serie di pillole di esercizio fisico a costo zero, per prevenire tristezza e insoddisfazione, agevolare il metabolismo e aumentare l’autoefficacia; si svolge tutto con gradualità e regolarità, rispettando i tempi e i ritmi dettati dal corpo.
Tra gli iscritti ed i partecipanti al gruppo ho conosciuto Antonietta Francesca Gambuzzi che si racconta attraverso le risposte ad mio questionario che ha lo scopo di monitorare l’esercizio fisico con le varie sfumature, modalità, tempi. Passioni.

Francesco Fagnani: Maratona Valencia, mi sono nutrito di amore, 2h34’41”

Psicologo dello Sport, Psicoterapeuta

Francesco Fagnani, amico, atleta, professionista nutrizionista ha presenziato con interesse alla presentazione del mio primo libro Psicologia dello sport e non solo, partecipando attivamente, ora racconta la sua passione per lo sport, per il suo lavoro, ma soprattutto per la sua donna.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo?Lavorando a stretto contatto con i veri Campioni mi resta difficile paragonarmi a loro, ma ridimensionandomi alla mia realtà amatoriale posso dirmi soddisfatto dei risultati ottenuti comunque con tanta passione e impegno.”

Tanta passione e impegno da parte di Francesco sia nella pratica del suo sport che nel suo lavoro.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport per me è una medicina, è una vacanza che mi concedo ogni giorno, un momento tutto mio che mi godo instante dopo istante e contribuisce ad alleviare le tensioni che si possono creare nella vita quotidiana dalle varie fonti di stress che possono presentarsi.”

Se c’è passione non esiste la fatica, è solo un’opportunità per sperimentare benessere.

Tiziano De Marco, ex mezzofondista A.M.: Lo sport apre la mente, rinforza il carattere

Matteo SIMONE 

Tiziano De Marco, ex mezzofondista, conosciuto alcuni anni fa, ci racconta cosa è stato e cosa è oggi lo sport per lui. 

Nella vita si fanno delle scelte ma bisogna essere sempre pronti al cambiamento, a rimodulare i propri obiettivi sportivi, lavorativi e di vita.
Tiziano, allenato dal Prof. Romano Tordelli, dopo un periodo di eccellenza sportiva nel un Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, si è rimesso in gioco dal punto di vista lavorativo ed ora riesce ad eccellere anche se non sportivamente, l’importante è sperimentare benessere e voglia di progredire nella propria carriera lavorativa e formazione personale e professionale.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Ha contribuito in maniera positiva sia sulla mente che sul corpo in quanto mi ha fatto prender cura del fisico ascoltandolo e curandolo nel miglior modo stando inoltre alla lontano da ciò che di sbagliato è talune volte nei divertimenti di alcuni giovani e non, cioè alcol, alimentazione errata e droghe.

venerdì 29 gennaio 2016

“CORRICAPITANATA 2015”: I PODISTI MANFREDONIANI TRIONFANO !


Pierfrancesco Gallifuoco (A.S.D. Gargano 2000)

Mercoledì 27 gennaio, presso la splendida cornice del Teatro “Giuseppe Verdi” di San Severo (FG), si è tenuta la cerimonia di premiazione del circuito provinciale su strada “CorriCapitanata 2015”. Numerosissimi sono stati gli atleti sipontini premiati! A loro va il merito di aver conquistato i vertici delle classifiche individuali e di squadra.

Nel corso della manifestazione, denominata “Festa dell’Atletica Leggera”, ha ricevuto l’ennesimo meritatissimo riconoscimento anche il Manfredoniano D.O.C. Dario Santoro, attuale Campione Italiano di Maratona!

Questa volta però vogliamo celebrare soprattutto gli atleti amatori delle due locali A.S.D., cioè quelli della “Gargano 2000” e della “Manfredonia Corre”, i quali, ancora una volta, sono riusciti a distinguersi!

Cogliamo pertanto l’occasione per ricordare che l’amatore, come dice la parola stessa, non è un professionista, bensì una persona comune che, nel nome di una passione pura, incontaminata e cristallina, scevra da logiche di tornaconto, si allena e si sacrifica pressoché quotidianamente autofinanziandosi.


mercoledì 27 gennaio 2016

Silvio Trivelloni, maratoneta: La testa è il vero motore del nostro corpo

Matteo SIMONE 

Silvio Trivelloni sceglie l’Atletica Leggera alla scuola media con il “Concorso Esercito Scuola” e poi diventa un Atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.

In occasione della Maratona di Venezia 2005, essendo valida come Campionato Mondiale Militare si classifica 6° militare con il tempo di 2h16’57” stabilendo il record di tutta la storia dell’Aeronautica Militare Italiana durato per qualche anno.
Di seguito, Silvio riporta la sua esperienza ed il suo pensiero sportivo, nonché la forte passione per lo sport con tutti gli insegnamenti che ne derivano.

martedì 26 gennaio 2016

Michele Moretti, ex atleta: La gioia del risultato è superiore a qualsiasi sacrificio

Matteo Simone 

Alcuni anni fa ho fatto uno stage di Psicologia dello sport presso il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare e in quell’occasione ho avuto modo di conoscere Michele Moretti che era il preparatore atletico di Nicola Cascella Campione Italiano 400 metri ostacoli.

Pertanto, scrivendo ed interessandomi di psicologia dello sport ho pensato di chiedere a Michele di rispondere al mio questionario per approfondire la sua conoscenza come ex atleta nonché di preparatore atletico di atleti professionisti. Di seguito riporto le sue testimonianze.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi sono sentito campione ogni qual volta raggiungevo un risultato, sia solo un miglioramento della prestazione, sia una vittoria o un piazzamento in una gara importante.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Il primo sport che hai praticato? Com’è stato il passaggio agli altri sport? Ho iniziato a giocare a calcio per strada come tutti i bambini, poi crescendo ho conosciuto il basket e infine alle scuole superiori l’incontro con l’atletica. Ho giocato a buoni livelli giovanili sia a calcio che a basket, per un anno ho praticato contemporaneamente le due discipline ma a 16 anni quando ho visto che in atletica ero protagonista ho lasciato anche il basket per fare dell’atletica inizialmente il mio sport poi il mio lavoro.”

lunedì 25 gennaio 2016

Elisa Tempestini: l'emozione più grande è stata la mia prima Maratona a 50 anni!!


Invitato l’estate del 2015 da Ivano Caronti a partecipare ala staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione sono stati tanti gli atleti che ho conosciuto di diverse squadre, tra gli atleti di Podistica solidarietà ho conosciuto Elisa Tempestini che si occupa dell’Associazione Spiragli di Luce che si racconta attraverso le risposte di un mio questionario.

sabato 23 gennaio 2016

Matilde Staffa, runner: Io vivo le gare come una bellissima festa!

Psicologo, Psicoterapeuta

Matilde Staffa della Podistica Lucera dice di aver iniziato a correre quando pesava 90km, dice questo forse  avendo sempre in testa i chilometri, forse una volta i chili erano una preoccupazione fissa mentre ora non fa che a pensare ai chilometri fatti e a quelli da fare, ora non ha più importanza il peso, una volta iniziato a correre non si è più fermata ha continuato a fare corse di distanza sempre più lunga e chissà se un giorno farà anche una gara di 90km, forse questo diventerà un pensiero fisso.

In occasione della 6 ore della sveva corsa a Lucera ho avuto modo di conoscere tanta bella gente e soprattutto tanti atleti della podistica Lucera, ed ora vi presento Matilde che si racconta rispondendo ad alcune domande.

mercoledì 20 gennaio 2016

Francesca Boldrini, runner: non potrei rinunciare ai benefici della corsa

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

L’estate del 2015 Ivano CARONTI con i suoi amici ha organizzato la staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione.

In questa occasione ho avuto modo di conoscere anche la runner Francesca Boldrini ed a distanza di mesi gli ho chiesto di rispondere ad alcune domande sulla sua passione sportiva.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi approccio sempre con grande umiltà al podismo, tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente gratificanti da farmi sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei occhi!
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”

martedì 19 gennaio 2016

Antonio Gallone, maratoneta: Dopo sette anni di tentativi ho realizzato il PB 2h39’59’’

Matteo Simone 

Antonio Gallone riesce a fare il suo Personale Best 2h39’59’’ nella Maratona di Roma, risultato di prestigio che lo vede piazzare al 23° posto nella classifica generale con 15.000 partecipanti ed al 1° posto nella categoria SM 45.

Per qualche anno facevamo parte della stessa squadra ed un periodo ci siamo allenati con Zarha Akrachi, un’atleta della Nazionale del Marocco.
Ecco cosa ci racconta Antonio della sua passione, motivazioni, metodi e curiosità.

lunedì 18 gennaio 2016

Anna Giunchi, runner: la corsa è radicata in me come una patologia cronica




 

Anna la maratoneta è un’amante della corsa, nonché collega psicologa conosciuta qualche anno fa a cui piace raccontare Racconti di corsa http://annalamaratoneta.blogspot.it/

Di seguito si racconta nella sua passione e determinazione nella corsa.

Ti sei sentita campione nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre un comune sportivo? “Ogni volta che faccio una buona prestazione mi sento una campionessa. Quando ho conseguito risultati in gare importanti ancora di più.”

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? C’è un altro sport che vorresti praticare? 
“Ho iniziato a dedicarmi all’attività sportiva con serietà spronata da un anziano maestro di tennis, che mi ha invitato a fare almeno 20 vasche di nuoto al giorno. Da lì ho praticato agonismo nel tennis, poi, negli anni a venire, nel calcio. Ma la scossa maggiore l’ho avuta quando, dopo una brutta crisi di anemia, mi sono posta l’obiettivo di guarire e dimostrare a me stessa di stare bene correndo una maratona. Da allora non ho mai smesso di correre. Mi piacerebbe giocare ancora a tennis.”

giovedì 14 gennaio 2016

Mary Moor, ultrarunner per vedere fin dove riesco a spingermi

 

In Puglia crescono gli ultramaratoneti ed aumentano le gare di ultradistanza di corsa a piedi, in aprile 2015 si è svolta la 100km del Gargano, un percorso stupendo che attraversava la Foresta Umbra ma anche la litoranea attraversando località di mare ambite dai turisti quali Peschici e Vieste.

Aumentano anche le donne che si affacciano nel mondo delle ultramaratone, in occasione della 100km del Gargano, ho auto modo di incontrare Maria Moramarco facendo dei tratti di corsa assieme ed osservando la sua corsa, il sostegno da parte di amici che riceveva.
Così interessato al mondo degli ultramaratoneti gli ho chiesto di rispondere a domande inerenti la pratica e la passione di questo sport che riporto di seguito.
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta?Ho cominciato come tutti per passione con distanze brevi e a piccoli passi sono arrivata alle ultramaratone.
 

Monica Testa: mamma in corsa

Matteo SIMONE
http://www.psicologiadellosport.net

Monica Testa è una ultramaratoneta ma anche moglie e mamma ed ha pensato di creare un blog per raccontare le sue vicissitudini chiamandolo Mamma in corsa: http://mamycorre.blogspot.it/

Di seguito, Monica cortesemente racconta la sua passione per la corsa rispondendo ad alcune mie domande: Cosa significa per te essere ultramaratoneta?Per me essere ultramaratoneta significa percorrere tantissimi km, e perdere una notte di sonno.” Qual è stato il tuo percorso per diventare un'ultramaratoneta?Ho fatto tanto sport, mi sono appassionata alla corsa a 17 anni e ho continuato fino a quando non ho scoperto di aspettare il primo bimbo, prima di lui correvo tanti km ma tanti tanti al giorno forse è iniziato così il mio percorso senza rendermene conto, per passione senza pensieri.”

mercoledì 13 gennaio 2016

Mimmo Ricatti, maratoneta: Il mio lavoro è correre

Ho avuto molte fortune. Una di quelle è stata fare del mio sport un lavoro. Fantastico connubio!

Ho conosciuto Mimmo Ricatti alcuni anni fa e mi ha sorpreso la sua determinazione ed impegno nel fare sport, nell’impegnarsi nei suoi allenamenti e nel pretendere tanto da se stesso ma anche dai suoi amici di squadra e di allenamenti.

Mimmo cerca di comprendere come far meglio come curare con attenzione tutti gli aspetti inerenti la prestazione atletica dall’allenamento fisico alla nutrizione non trascurando l’aspetto mentale, nel curare il proprio corpo con massaggi e fisioterapia e nell’affidarsi a persone esperte.
Mimmo è un ragazzo serio, diligente, determinato, severo con gli altri ma soprattutto con se stesso, ma quello che gli fa fare il salto di qualità è l’essere resiliente, ad ogni impedimento si è sempre rialzato, ha sempre ricominciato con più entusiasmo di prima, con più coraggio, con più determinazione, con più esperienza, con più sicurezza e questo gli ha permesso di raggiungere tanti traguarda ad iniziare dalle gare di mezzofondo fino alla maratona.

Pasqualino Onofrillo: Sperimenterò i miei limiti nell'attraversare l'Appennino Tosco-Romagnolo!


Pasqualino è un Avvocato, podista, scrittore che ho conosciuto in occasione di una gara della distanza superiore della maratona svoltasi a Lucera a dicembre 2015.

In questo tipo di gare a circuito, si ha l’occasione di conoscere se stessi, di come rapportarsi alla fatica, ma si ha l’occasione di conoscere anche gli altri partecipanti, di scambiare informazioni, suggerimenti, incoraggiamenti e si instaurano anche belle relazioni, così ho avuto modo di approfondire la conoscenza di Pasqualino a cui ho posto alcune domande relative alla sua passione di corridore che riporto di seguito.
Ho avuto modo di leggere anche il suo libro “10 anni di corsa”, molto leggero e scorrevole e scritto benissimo, una sorta di elogio alla maratona ed alla sua squadra Podistica San Salvo, anche belle foto.

Daniele Biffi, velocista: Sono più forte del vento mi dico e dico sempre

Matteo Simone 

Sto approfondendo il punto di vista degli atleti comuni e dei campioni per scrivere un libro che possa trasmettere buone prassi per il benessere nello sport e per comprendere gli aspetti che portano a sperimentare la performance. 

Per far ciò è importante interpellare sia esperti che gente comune e raccontare loro esperienze, loro vissuti.
Di seguito voglio presentare un appassionato dello sport che ne ha tratto beneficio per il suo benessere, è riuscito ad essere performante e ad eccellere nelle sue specialità, inoltre ha continuato il suo interesse nell’ambiente sportivo fino al punto di diventare un bravo allenatore portando gente alla performance ed anche è riuscito a diventare un valido nutrizionista, Daniele Biffi.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Campione nel senso di fuoriclasse certamente no, campione nel senso di uno che vuole con tutto se stesso raggiungere obiettivi si: mi sento campione ogni volta che raggiungo gli obiettivi che mi prefiggo.”

Giacomo Nalli, Campione Nazionale dipendenti universitari 2015

Matteo SIMONE 

L’associazione A.C.R.U.S.D. Camerino in Corsa ha organizzato il 25 febbraio 2015, presso il Palazzo Ducale, il convegno “Psicologia e sport: per il benessere e la performance nella pratica sportiva”

L’evento è stato promosso in collaborazione con Unicam, CUS e Liceo Sportivo di Camerino.
All’interessante convegno, cui hanno partecipato le prime due classi del Liceo Sportivo, sono intervenuto spiegando come un atleta può incrementare l’autoefficacia e la resilienza per gestire lo stress e raggiungere obiettivi.

lunedì 11 gennaio 2016

Corsa di Miguel: CONFERENZA STAMPA e QUOTIDIANO ON LINE


Mercoledì 20 gennaio  2016 ORE 11, CONFERENZA STAMPA presso la PALESTRA  MONUMENTALE DELLO IUSM, LARGO  LAURO DE BOSIS 6.
La Corsa di Miguel e Uisp Roma presenteranno l’edizione del 2016  e del QUOTIDIANO ON LINE ( redatto dai ragazzi delle scuole superiori di Roma) che racconterà le storie  degli amici di Miguel .
E’ importante il progetto per le scuole portato avanti dalla macchina organizzativa della Corsa di Miguel, che prevede una serie di attività per avvicinarsi delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, l’obiettivo è quello di spingere i ragazzi a interessarsi ai Giochi non soltanto come gare, numeri, record, vittorie, ma studiandone le vicende umane. Per tutto questo, la Corsa di Miguel propone alle scuole di ogni ordine e grado, questo “viaggio” attraverso seminari, gare ed eventi, a scuola e fuori.
Ogni istituto scolastico, attraverso una classe o un gruppo di classi, organizza nel periodo fra il 9 e il 15 aprile 2016 (a 120 anni esatti dai giorni della prima Olimpiade dell’era moderna), delle mattinate in cui viene presentato al resto della scuola un PERSONAGGIO o una STORIA speciale del lungo percorso delle Olimpiadi. Alla fine del percorso, ogni scuola interessata potrà produrre un piccolo filmato di 10 minuti che parteciperà a un concorso a premi.
Per i professori che aderiranno ai seminari, è prevista la consegna di un libro-dispensa che potrà essere utilizzato nel corso dell’anno per organizzare altre attività didattiche sulle OLIMPIADI.
In data 19 dicembre 2015 presso lo stadio Fulvio Bernardini c’è stato un incontro con le società di atletica e le scuole, sia professori che alunni. Sono stato intervistato da alcuni alunni, interessati a sapere perché faccio sport, come sono le mie giornate di allenamento, quali le gare più belle, se ho avuto pressioni, come mi alimento, se riesco ad immaginarmi senza lo sport. E’ stato interessante essere ascoltato da questo gruppo di studenti che prendevano appunti per poi scrivere il giornalino che è un altro progetto a cura degli organizzatori della Corsa di Miguel.

Capacità mentali essenziali alla soluzione dei problemi

Psicologo, Psicoterapeuta

Sentimenti come il piacere, l’allegria, l’appagamento, la soddisfazione per il proprio lavoro, l’amore e l’affetto, unitamente a qualche bella risata e a momenti calorosi trascorsi con gli amici, rafforzano le capacità mentali essenziali alla soluzione dei problemi.

Prendersi il tempo per ridere, apprezzare i momenti piacevoli e godere delle piccole cose sono atteggiamenti che influiscono sul cervello e sul sistema nervoso potenziando le abilità di problem solving e questo, a sua volta, rafforza la resilienza.
In fisica il termine resilienza indica la proprietà di un materiale di resistere a stress, ossia a sollecitazioni ed urti, riprendendo la sua forma o posizione iniziale (immaginate di schiacciare pallina di tennis).

“FOR GOOD” per garantire sport e salute ai bambini svantaggiati

Matteo SIMONE

Ho deciso di correre i 42 km della prossima Maratona di Roma per contribuire al progetto “FOR GOOD”, per raccogliere i fondi necessari a garantire il diritto allo sport e alla salute ai bambini svantaggiati seguiti da Sport Senza Frontiere.
Sport Senza Frontiere ha scelto di aderire al Charity Program della Maratona di Roma al fine di reperire su Roma i fondi necessari a garantire a 15 bambini svantaggiati un percorso sportivo di un anno integrato da uno screening e monitoraggio sanitario.
A Milano, Roma, Napoli e Buenos Aires, 700 bambini e adolescenti svantaggiati provenienti da quartieri a rischio e particolarmente disagiati potranno frequentare corsi sportivi gratuiti presso le associazioni aderenti alla “rete solidale” di Sport Senza Frontiere e in più seguiranno un percorso di educazione alla salute integrato da uno screening e monitoraggio sanitario, affiancato da un counselling rivolto alle famiglie. Gli sport praticati sono i più diversi, dall’atletica al calcio, dal rugby al tennis, dal nuoto alla danza, dall’arrampicata sportiva al golf, dal pentathlon moderno al triathlon, alle arti marziali.
Sport Senza Frontiere crede nello sport come un efficace strumento di cambiamento sociale. Garantire il diritto allo sport, renderlo accessibile a chi più ne ha bisogno, portarlo lì dove non c'è e diffonderne principi e valori. Questa la missione.
HAI MAI PENSATO CHE CORRENDO PUOI AIUTARE DEI BAMBINI?  Senza Frontiere crede fermamente che lo sport sia un efficace strumento di cambiamento sociale, ed è per questo che come Onlus da anni progetta e organizza percorsi sportivi gratuiti per bambini e adolescenti svantaggiati sotto la guida di operatori qualificati e in collaborazione con una rete solidale di partner e associazioni sportive. E allora cosa aspetti? CORRI PER Sport Senza Frontiere  LA PROSSIMA MARATONA DI ROMA!! 

venerdì 8 gennaio 2016

Miguel Benancio Sanchez e la Corsa di Miguel, 38 anni dal suo sequestro

Matteo Simone


Miguel amava la vita, l’atletica, l’Argentina, il suo Paese. Nella notte fra l’8 e il 9 gennaio 1978 una banda paramilitare lo sequestrò a casa sua. Aveva 25 anni quando gli bendarono gli occhi e lo infilarono sul Ford Falcon nero.
Il Club Atletico Centrale organizza domenica 31 gennaio 2016 la diciassettesima CORSA DI MIGUEL di km. 10. Per la prova competitiva si chiuderanno lunedì 25 gennaio alle ore 20. L’iscrizione costa 12 euro e dà diritto a ricevere uno speciale pacco gara. Le scuole aderenti al Progetto Scuole della Corsa di Miguel possono partecipare alla non competitiva gratuitamente.

ISCRIZIONE INDIVIDUALE ALLA NON COMPETITIVA (4 o 10km)

Corri i 10 km iscrivendoti alla non competitiva (costo pettorale e pacco gara 12 euro, solo pettorale 5 euro) oppure partecipa alla 4 km dal Ponte della Musica, la Strantirazzismo (5 euro pettorale, borraccia di Miguel, scaldacollo firmato UISP e calendario 2015)

La 10km segue il tracciato della competitiva (scoprilo qui) con partenza alle ore 9.30 dalla Farnesina (ritrovo ore 8), mentre la 4 km parte dal Ponte della Musica alle ore 10.45, con ritrovo alle ore 9.30.
Miguel, faceva l’imbianchino e il calciatore prima di scoprirsi innamorato dell’atletica. La sua giornata era infinita. Sveglia con una mela, primo allenamento, treno, lavoro, ancora allenamento, scuola serale per completare quegli studi che non aveva finito. A volte rientrava all’una dinotte. A 18 anni, prese la sua valigia di cartone e seguì i fratelli che erano già partiti per Buenos Aires.
Aveva tanti fratelli e sorelle, in tutti erano dieci. Era un poeta autodidatta. Miguel scriveva di tutto: atletica, Argentina, soprattutto amore.
Negli anni la maglia de La Corsa di Miguel è diventata un autentico oggetto di culto per gli appassionati. Una delle poche nel panorama podistico italiano senza sponsor, la maglia è oggi un vero e proprio simbolo dell’evento.

Max Monteforte: Quando mio zio mi disse se volevo provare a correre, dissi subito di si!


Massimiliano Monteforte, una vita per lo sport, da atleta, allenatore, educatore e tanto altro, tanti progetti, tanti allenamenti. 

Molto sensibile alle persone, ai bambini, persone disagiate. Lo conosco da un po' di anni ed è nata una sorta di collaborazione di intenti per il benessere nello sport, per la sensibilizzazione alla lotta al doping. Disponibilissimo a rispondere ad un questionario di psicologia e sport per il benessere e la performance (Il punto di vista dei comuni sportivi e dei campioni, quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e quali sulla performance).

giovedì 7 gennaio 2016

Giovanna Squitieri, runner: L'emozione più bella è stata la mia prima maratona


Se ti capita di frequentare gente che corre, devi stare molto attento perché c’è il rischio che ti contagiano ed allora una volta contagiati, non ti ferma più nessuno, cerchi sempre di allenarti nel miglior modo possibile, di alimentarti bene, si partecipare a gare più difficili, più diverse, più lunghe. A tutto ciò si aggiunge l’avere vicino famigliari o amici che hanno la stessa passione, allora il gioco è fatto, aumentano progetti di gare, di allenamenti, di eventi.
Questo è successo a Giovanna, una moglie di un runner e mamma di una runner, è riuscita a farsi contagiare ed ora c’è la corsa verso la prestazione migliore, verso la gara un po più lunga, Ma tutto ciò Giovanna lo vive serenamente con la sua famiglia, i suoi amici, la sua squadra.

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