Matteo SIMONE
L’associazione A.C.R.U.S.D. Camerino in Corsa ha organizzato il 25 febbraio 2015, presso il Palazzo Ducale, il convegno “Psicologia e sport: per il benessere e la performance nella pratica sportiva”.
L’evento è stato promosso in
collaborazione con Unicam, CUS e Liceo Sportivo di Camerino.
All’interessante
convegno, cui hanno partecipato le prime due classi del Liceo Sportivo, sono
intervenuto spiegando come un atleta può incrementare l’autoefficacia e la
resilienza per gestire lo stress e raggiungere obiettivi.
In tale occasione ho
avuto modo di conoscere Giacomo Nalli (rappresentante ACRUSD), al quale
recentemente ho chiesto di rispondere al mio questionario di psicologia e sport per il benessere e la performance (Il punto di vista dei comuni sportivi e
dei campioni, quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e quali sulla
performance).
Ti sei sentito
campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Un campione non proprio, ma alcune volte ho avuto la consapevolezza
di essere il più forte di tutti.”
Come ha
contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport mi ha permesso
di trovare uno sfogo alle ansie e tensioni quotidiane".
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance? I fattori che hanno
contribuito a migliorare la mia performance sono stati gli stimoli e la volontà
di superare sempre i miei limiti.”
Giacomo dimostra
di fare dello sport occasioni di benessere attraverso uno sfogo ma anche
occasione per eccellere facendo delle prestazioni che lo fanno emergere
rispetto ad altri atleti e dimostrando che con l’impegno e la determinazione
può arrivare dove lui vuole.
Come hai scelto
il tuo sport? “Ho scelto di fare atletica perché mi permetteva di dimostrare al
meglio le mie potenzialità.”
Nella tua
disciplina quali difficoltà si incontrano? “L'atletica è uno sport di
sacrificio. A volte capita di non avere voglia di correre perché è logorante
sia di testa che di gambe. Bisogna sempre trovare un giusto mix che non
permetta che lo sport diventi un ulteriore stress.”
Giacomo sembra
aver trovato l’alchimia giusta per la pratica del suo sport, ha trovato un sano
equilibrio, è consapevole che la troppa fatica può comportargli dello stress ed
allora cerca di fare attenzione nella pratica della sua passione sportiva.
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Non seguo alimentazioni
particolari, l'importante è evitare cibi che possano ‘nuocere’ all'atleta.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non
concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Quando mi sono
ritirato da una gara non è stato a causa delle condizioni fisiche, ma a causa
della testa. Quando non sei concentrato o non hai voglia di soffrire, le gambe
si bloccano e non riesci più a correre.”
Giacomo è
consapevole dell’importanza dell’aspetto mentale dello sport, è consapevole che
a volte le gambe,il fisico si blocca, è importante nello sport il corpo, il
cuore e la testa per andare avanti per eccellere e star bene.
Cosa ti ha fatto
mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Lo sport riesce a darmi
quell'equilibrio che mi mancava e mi fa star bene, sia fisicamente che
mentalmente, oltre a togliermi delle soddisfazioni.”
Nello sport chi ha
contribuito al tuo benessere o performance? “Sicuramente
il mio allenatore che mi stimola sempre a migliorare, ma anche la mia famiglia
che mi ha permesso di praticare questo sport e mi supporta, anche la mia ragazza Maria
mi sostiene.”
Le figure che
circondano l’atleta è importante, avere delle persone che insegnano, che
sostengono, che comprendono.
La gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? “Quando ho vinto il campionato
nazionale dipendenti universitari. Li sono partito primo dal primo metro e ho
staccato tutti arrivando solo al traguardo. Li mi sono reso conto delle mie
potenzialità.”
Quale tua esperienza ti può dare la
convinzione di potercela fare nello sport o nella vita? “Arrivare avanti in
un campionato italiano.”
Nel 2015 Giacomo ha sperimentato il successo, ha sperimentato buone
sensazioni fin dall’inizio a cui ha creduto e gli hanno permesso di continuare
ad un ritmo elevato fino alla fine vincendo il campionato dipendenti
Universitari, e ciò contribuisce sicuramente nel suo futuro a rafforzare
l’autoefficacia.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai
dimostrato di possedere? “Le mie doti sono soprattutto dovute alla resistenza,
che mi ha permesso di correre forte le 10 km e la mezza maratona.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport al tuo benessere o performance? “Serenità e voglia di migliorarsi sempre.”
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Mi
spingono a continuare e ritengono che faccia bene correre per star bene.”
Ti va
di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
“Quando dovevo fare una gara di 10 km all'interno di una mezza maratona. Invece
di girare per la 10 km ho continuato e ho dovuto fare 21 km!”
Con
questo racconto Giacomo dimostra di essere un keniano bianco, sono molte le
lepri keniane, etiope che partecipano a maratone per impostare un ritmo veloce
fino ad un certo chilometraggio e poi riescono ad arrivare fino alla
conclusione della gara a volte anche vincendo la stessa gara.
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? “Ho scoperto che
sono uno che non si da mai per vinto e prova in ogni modo a raggiungere
l'obiettivo.”
Giacomo
pare avere la mentalità del vincente, parte davanti, usa la testa, non mostra
di stancarsi facilmente ed è disposto a faticare.
Come è
cambiata la tua vita familiare e lavorativa nell’aver intrapreso un’attività
sportiva costante e impegnativa? “All'inizio è stata dura, perché mi toglieva
del tempo, ma ora è diventata una routine per cui non mi pesa.”
Quali
sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? “Dipende.
Quando sono teso ho la sensazione che le gambe siano dure o dolori al fegato.
Poi quando parto non sento più nulla. Dopo la gara oltre ai classici doloretti
ho una sensazione di sollievo se la gara va bene, di delusione se va male.”
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport? “Lo sport è importante ma
non è l'unica cosa che conta. Ognuno deve valutare in base alle proprie
priorità e decidere se cambiare o no sport.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Lo sport serve in primis per star
bene. non possiamo rischiare la vita per fare una cosa che ci fa star bene.”
Giacomo
è convinto e lo ha sperimentato e continua a sperimentarlo che lo sport fa bene
se fatto in un certo modo, rispettando se stesso e gli altri e questo è il
messaggio che vuol trasmettere agli altri.
Riesci
a immaginare una vita senza lo sport? “Sarebbe più complicata di adesso, se le
persone non si sfogassero.”
Come
hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Pensando a tutti i
sacrifici fatti e alla voglia di superare i miei limiti.”
Ritieni
utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti e in
quali fasi dell’attività sportiva? “Per trovare nuove motivazioni nei momenti
di difficoltà.”
Lo
sport è importante per il benessere delle persone ma a volte si incorre in
problemi di motivazioni, di infortuni, di scelte ed a volte è importante
affidarsi ad un bravo psicologo che ti supporta che ti aiuta a fare un lavoro
di autoconsapevolezza o di rimodulazioni di obiettivi nello sport e nella vita.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport
fatto di fatica, impegno, sofferenze? “Che è lo sport che può darti più
soddisfazione perché puoi contare solo su te stesso. E' una sorta di metafora della
vita.”
Sogni realizzati e da realizzare? “Ho potuto
vincere diverse gare e raggiungere un buon livello. Il mio sogno è quello di
poter migliorare sempre e raggiungere il mio limite.”
Il
sogno di Giacomo è continuare nella sua passione cercando di alzare sempre un
po' di più l’asticella progredendo sempre di più nel corso degli anni.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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