Matteo SIMONE
Silvio Trivelloni sceglie l’Atletica Leggera alla scuola media con il “Concorso Esercito Scuola” e poi diventa un Atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.
In occasione della Maratona di
Venezia 2005, essendo valida come Campionato Mondiale Militare si classifica 6°
militare con il tempo di 2h16’57” stabilendo il record di tutta la storia
dell’Aeronautica Militare Italiana durato per qualche anno.
Di seguito, Silvio riporta la sua esperienza ed il suo pensiero
sportivo, nonché la forte passione per lo sport con tutti gli insegnamenti che
ne derivano.
Ti sei sentito campione
nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi
sono sentito un po' ‘Campione’ in proporzione al mio talento quando ho ottenuto
dei buoni piazzamenti nelle maratone di 42km (Firenze 1998, 5° assoluto e primo italiano
2h19’ - Roma 2001, 7° assoluto 2h21’ - Venezia 2005 2ore16’57” e altre maratone)
ma a prescindere da questo mi sento uno sportivo per mentalità.”
Come ha
contribuito lo sport al tuo benessere? Quali fattori hanno
contribuito al tuo benessere o performance? “Lo
sport ha contribuito al mio benessere tirando fuori da me stesso il carattere
giusto per affrontare in modo equilibrato dal punto di vista mentale e
psicologico ogni situazione di vita. I fattori che hanno contribuito sono senza
dubbio quelli familiari ed affettivi soprattutto mia figlia Angelica.”
Campione di sport ma anche di vita attraverso lo sport.
Come hai scelto
il tuo sport? “Ho scelto l’atletica leggera dai tempi
della scuola media con i famosi ‘Concorso Esercito Scuola’ quando ancora l’atletica
veniva praticata nelle scuole. Oggi purtroppo c’è un decadimento rispetto al
passato e le istituzioni dovrebbero invece prestare attenzione soprattutto ai
più giovani.”
Nella tua
disciplina quali difficoltà si incontrano? “Le principali
difficoltà sono l’avere costanza, tenacia, non mollare mai ed avere la
convinzione di credere nei propri mezzi soprattutto mentali.”
Silvio non sottovaluta l’aspetto
mentale, fa parte del suo allenamento quotidiano ed è la marcia in più per
essere campione nello sport e nella vita.
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “L’alimentazione
del pre-gara è molto semplificata: pasta
integrale verdura fresca e uova.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non
concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Generalmente
sono portato a concludere le gare a cui partecipo. Le poche volte che non le ho
concluse sono da addurre a situazioni di dolore fisico muscolare.”
Cosa ti ha fatto
mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Ho
iniziato a correre a 13 anni ora ne ho 42, non ho mai smesso di allenarmi e non
intendo smettere. Le motivazioni che trovo nello sport dopo quasi 30 anni di
agonismo, sono nel benessere fisico che dà in particolare la corsa e la
convinzione che in una buona mente c’è anche un buon fisico per migliori
prestazioni.”
Silvio non molla, ce la mette tutta con
testa e corpo ad andare avanti nel suo intento di continuare a sperimentare
benessere attraverso lo sport e la corsa in particolare.
Chi ha
contribuito nello sport al tuo benessere o performance? “Senza
dubbio l’aspetto familiare è stato importantissimo.
Mia figlia Angelica mi ha stimolato ad insegnarle che fare bene un determinato
sport migliora l’aspetto mentale, imparando ad essere coerente e tenace nella
vita di tutti i giorni. Ed in più la
fortuna avuta nella vita di aver fatto parte per quasi 10 anni del Centro
Sportivo Aeronautica Militare che senza dubbio mi ha dato il tempo e le basi
per costruirmi come atleta.”
Qual è stata la gara della tua vita hai sperimentato le emozioni più belle? “Forse
la gara della mia vita credo sia stata nella Maratona di Venezia 2005, 16° Assoluto
– Valida come Campionato mondiale Militare 6° - dove con il tempo di 2h16’57” ho stabilito il record di tutta la
storia dell’Aeronautica Militare Italiana durato per qualche anno. Tutti i
record sono fatti per essere superati, infatti l’attuale record tengo a
precisare che non è più mio.”
Quale esperienza ti da la
sicurezza che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “L’equilibrio
mentale e la pace interiore. Se non avessi questi due elementi non ce la potrei
fare.”
Quali capacità, caratteristiche,
qualità che hai dimostrato di possedere? “Credo che le mie
qualità migliori siano da addurre come molti mi hanno riconosciuto proprio
all’aspetto mentale. La testa è il vero motore del nostro corpo.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport per il tuo benessere o performance? “L’equilibrio mentale e l’aspetto psicologico di avere la certezza
interiore e mentale che gli altri sono come me, faticano come me ed in base al
mio talento posso dare il massimo.”
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “La mia famiglia mi ha sempre sostenuto a fare sport a prescindere
dalla performance, poi se c’è anche un buon risultato è ovviamente ben accetto.
Gli amici spesso pensano che esagero, ma il fisico quando è ben allenato può
fare cose inimmaginabili e se lo si fa con facilità ed armonia ben venga.”
Un episodio divertente
della tua attività sportiva? “Un episodio divertente? Quando vado o torno dal lavoro
di corsa, arrivo prima correndo che con la macchina ed è una cosa abbastanza
curiosa andare al lavoro o tornare a casa e ritrovarsi già allenati.”
Silvio ha risolto, se tanti non trovano il tempo per
allenarsi e si lamentano per il traffico di Roma per andare al lavoro, in
qualche modo Silvio risolve due problemi con lo sport.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare
attività fisica? “Quello che ho scoperto del mio carattere è sapere di essere
una persona capace di sapere gestire le emozioni più grandi con razionalità ma
anche con intuito che non esclude la spontaneità e l’istintività e quindi a
canalizzarle come energie mentali da sfruttare al massimo e rapportarle ad ogni
situazione di vita sportiva e di vita privata.”
Come è cambiata la tua vita familiare e lavorativa
nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante e impegnativa? “Certamente
con un attività sportiva intensa l’organizzazione familiare è fondamentale
quindi spesso per poter stare insieme a mia figlia devo ritagliare tempi ed
orari per allenarmi in situazioni diversificate ed è questo uno dei motivi per
cui vado o torno dal lavoro correndo circa 20km.”
Nella vita ci sono priorità, ma se davvero vuoi
trovi sempre almeno una soluzione.
Quali sono le tue sensazioni nel pre-gara, in gara, post gara? “Le sensazioni pre-gara sono le
più intense perché correlate alla gestione e allo scarico dell’adrenalina in
gara e canalizzarla in forza muscolare. Quelle post gara sono sensazioni anche
quelle molto belle, le endorfine sono ormai liberate e la stanchezza lascia il
passo alla soddisfazione dell’evento svolto.”
Hai dovuto scegliere di prendere o
lasciare uno sport a causa di una carriera lavorativa? “Ho militato per circa 10 anni presso il Centro Sportivo
Aeronautica Militare, quindi svolto questa attività come professione che mi ha
permesso sempre di avere una continuità sportiva, mentre ora posso continuare
l’attività sportiva tramite la società sportiva Lazio Atletica e con lo Sporting
Pavona Atletica.”
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport? “Il
consiglio che mi sento di dare a coloro che devono fare scelte importanti nello
sport è questo: se si percepisce di avere un briciolo di talento in un
determinato sport, consiglio a chiunque fin dalla prima gioventù di dare tutto
se stesso per lo sport praticato e ciò si può coniugare anche con lo studio,
certamente con qualche sacrificio in più. Ma a prescindere dal talento, consiglio
di praticare uno sport come benessere ed equilibrio mentale e conseguentemente
come benessere fisico.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella
tua carriera sportiva? “Mai avuto nessun rischio connesso al doping, il mio
doping naturale sono le endorfine liberate dopo tanti chilometri di corsa. Il
doping non solo snatura lo sport ma fa perdere dignità alla persona.”
Un messaggio per
sconsigliare il doping? “Il doping come ho detto fa perdere la dignità alle persone e
sfasa l’organismo umano, tutto ciò che è pratica innaturale verso l’organismo
crea squilibrio prima alla mente e di riflesso al corpo.”
Riesci ad immaginare una vita senza sport? “No,
credo che sia qualcosa di innato in me. La corsa è il gesto atletico più naturale
che possa fare l’uomo, credo che l’essere umano sia nato per camminare e per
correre che è la base di preparazione atletica di ogni sport per il benessere
fisico. La mente ed il corpo devono diventare una cosa sola.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte,
infortuni? “Ho ripreso da poco l’agonismo nelle gare dopo tanto tempo, dovuto
appunto ad infortuni e se ancora ho tanta voglia di allenarmi penso sia dovuto
ai tanti memoriali sportivi che ho ottenuto e alle meravigliose sensazioni di
benessere e vigore fisico che apporta l’allenamento del proprio corpo.”
Ritieni utile lo
psicologo dello sport? “Ritengo lo psicologo sportivo una figura fondamentale nello sport,
ho conosciuto enormi talenti sportivi che non avevano le qualità mentali. Posso
affermare con certezza che il vero talento sportivo non è solo colui che abbia
buona fibra muscolare, il vero talento nello sport è il talento mentale, da lì
nasce il ‘Campione’ o ‘Campioncino’ o
comunque l’appassionato che credendo nello sport praticato come benessere, lo
pratica ogni giorno nella convinzione che ciò fa bene alla salute, che è una grande verità.”
Un tuo messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica e impegno? “Un
messaggio: lo sport prepara alla vita per diventare veri Uomini e vere Donne, perché
se è ben praticato addestra alla disciplina sapendola poi coniugare ad ogni
situazione di vita per colui che lo pratica.”
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? “Il sogno realizzato è quello di aver svolto l’atleta
professionista nel Centro Sportivo Militare Aeronautica Militare, invece il
sogno da realizzare è continuare a fare l’agonismo a 42 anni sognando di
rasentare i buoni risultati ottenuti con una mente forte e sana. Tutto è
possibile.”
Un’intervista a Silvio è riportata nel mio libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Silvio è menzionato nel libro “Sport, benessere e performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta”, di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 15 novembre 2017.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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