Lo sport quando lo conosci impari a praticarlo, ad approcciarti un po’ per volta apprendendo, poi man mano che vai avanti ti accorgi che si tratta da un lato di un’opportunità di svago e condivisione e dall’altra parte ti accorgi che si tratta di una cosa seria, ti da delle regole da rispettare per sentirti meglio, per sperimentare benessere, per andare più forte, per modellare il corpo, per risolvere problemi. Diventa una pratica quotidiana di benessere.
Di
seguito Lorenzo ci racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune
domande di un po’ di tempo fa.
Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita ? “Si, mi è capitato di arrivare 1°
nella mia categoria e una
volta 3° assoluto in una gara.”
Quali fattori hanno
contribuito al tuo benessere o performance?
“La sensazione di avere sempre 'gli occhi aperti' ed
essere sempre propositivo. Avevo problemi di reflusso e frequenti emicranie.
Spariti. Ho cominciato anche a mangiare in maniera più bilanciata. Tutti questi
benefici fisici mi hanno permesso di sentirmi meglio con il mio corpo.”
Come hai scelto il tuo sport? “Ho iniziato semplicemente con l’idea di non prendere peso in eccesso.”
Per
tanti è un inizio praticare sport per dimagrire, perdere peso superfluo, poi ti
rendi conto che è qualcosa che fa per te, tutto sommato diventa una cosa dove
riesci e perché no si inizia a far bella figura con gli altri amici, vai un po’
più veloce rispetto a prima, e rispetto ad altri che si allenano da più tempo, diventa
una giostra, un giocattolo da curare, ogni tanto si rompe nel senso che arriva
un periodo di non forma o di infortuni, ma poi dipende da noi rimettere a posto
il giocattolo e riprendere la nostra attività ludico sportiva.
Nella
tua disciplina quali difficoltà si incontrano?
“Scuse. A volte è solo questione di partire ed il gioco è
fatto.”
Vero,
a volte tutto sta è conoscersi bene, a volte prima della gara ti senti stanco
ma se ti conosci sai bene che quando sei sulla linea di partenza ed ascolti lo
start, passa tutto e vai come un treno, quindi conoscersi e consapevolezza per
non preoccuparsi prima della gara, se sei uno che trovi troppo e scuse va a
finire che ci credi davvero e inganni te stesso, il corpo ci crede e fa una pessima
prestazione.
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara?
“Pane 00, un velo di burro, prosciutto sgrassato con l’aggiunta di 20 gr di
parmigiano, in seguito prima e durante sali, amminoacidi e zuccheri....Alla
fine crostata e frutta.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non
concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale?
“Le gare le ho sempre concluse, quando non è andata
bene è stato solo a causa del poco riposo.”
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?
“Mollare mai, quello che mi fa continuare è che mi
piace dimostrarmi che posso far veramente bene.”
Importante rispettare il ciclo, attivazione, allenamento, recupero, gara e di nuovo, non si può sempre gareggiare, non si può sempre riposare, conoscersi e sapere come attivarsi sufficientemente prima della gara, come riscaldarsi, senza se e senza ma, senza scuse.
Importante rispettare il ciclo, attivazione, allenamento, recupero, gara e di nuovo, non si può sempre gareggiare, non si può sempre riposare, conoscersi e sapere come attivarsi sufficientemente prima della gara, come riscaldarsi, senza se e senza ma, senza scuse.
Chi
ha contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?
“Il mio allenatore Roberto Ciccone. Mi ascolta e
capisce quando è il momento di spingere e quando “stare”. Il mio nutrizionista
Francesco Fagnani. Mangiare con piacere e tanto!
Mia moglie...non si oppone
mai.”
Qual è stata la gara della tua
vita? “Granai 2014.”
Qual è una tua esperienza che ti
possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “Non la posso descrivere. Posso dire
però che il bisogno di correre va oltre tutto seriamente.”
L’esperienza di gara a volte diventa
inspiegabile, diventa un atto creativo, si sperimenta il flow, non si sa come
ci si trova in uno stato di forma, ma il tutto diventa meraviglioso, posso
comprendere Lorenzo, mi ci sono trovato in diverse gare a sperimentare
sensazioni ed emozioni intense, forti, gratificanti.
Oggi
6 maggio ha dimostrato le sue capacità arrivando secondo assoluto in un cross
nei pressi di Talamone.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Mangiare la
cosa che mi piace di più come premio la sera della gara, la voce di mio figlio
mentre sono allo stremo, il mio coach che strilla «daje», la grande
soddisfazione di arrivare alla fine di una gara o un duro allenamento.”
Questo
è lo sport che vogliamo, non ci interessano premi di milioni di euro che
promettono le grandi marche per fare record come fossimo macchine o animali in
cattività, ma ci interessa faticare e sperimentare successi personali, finire
una gara, arrivare prima di un avversario, fare il personale.
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “Gli amici non comprendono...in famiglia dopo un inizio
«titubante» hanno capito che se corro dopo do il 200% a loro...No problem!”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? “Che mi piace soffrire (ahahaah)!”
Come è cambiata la tua vita familiare e lavorativa nell’aver intrapreso
un’attività sportiva costante ed impegnativa?
“In famiglia sicuramente in meglio...con il lavoro riesco ad organizzarmi in
base agli orari.”
Quali sono le tue sensazioni pregara, in gara, post gara? “Agli inizi molta agitazione che ora riesco a gestire
tranquillamente....In gara mi piace immaginare di vedermi mentre sto correndo
veloce e mi piace vedermi con una bella postura...mi carica. Dopo la gara non
penso a niente, sento solo una forte sensazione di relax.”
Importante
diventa anche vedersi e cercare di essere eleganti nello sforzo fisico,
importante utilizzare tecniche mentali che ti aiutano a trovare energie residue
in fondo ai serbatoi, e quindi l’allenatore che ti incoraggia, una parola di
tuo figlio, una cena meritata post gara. Tutto ciò non ha prezzo, è qualcosa di
diverso che correre dietro promesse di corrispettivi economici che ammazzano la
motivazione intrinseca, la vera passione.
C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera
sportiva? “No mai.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Se ti arrabbi quando ti deridono perché dovresti
prenderti in giro da solo? E' come provare soddisfazione nel rubare qualcosa a
qualcun altro che se la è sudata con il sacrificio....Sei un ladro!”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Sarebbe come sentire il bisogno di fare qualcosa e non
sapere cosa....incompleto.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Correndo comunque anche ben al di sotto delle mie
possibilità...Pensando che prima o poi tutto sarebbe tornato come prima ed
anche meglio.”
Ritieni utile lo psicologo dello
sport? “Non ho mai avuto il piacere di confrontarmi.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica e impegno, sudore, sofferenze? “Fatica – Premio. Impegno - Crescita Caratteriale. Sudore - Doccia calda e Benessere. Sofferenza - Soddisfazione Personale.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica e impegno, sudore, sofferenze? “Fatica – Premio. Impegno - Crescita Caratteriale. Sudore - Doccia calda e Benessere. Sofferenza - Soddisfazione Personale.”
Sogni realizzati e da realizzare? “Scendere sotto i 35' su una 10Km e voler scendere sotto
1h 18' sulla mezza maratona.”
Credo
che nel frattempo Lorenzo sia sceso abbondantemente sotto 1h18’ sulla mezza
maratona.
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html
Nessun commento:
Posta un commento