L’amica Eleonora da diversi anni ben figura e si distingue nelle gare romane e nel Lazio, ma anche in giro per l’Italia, alla maratona di Roma si classifica decima tra le donne e prima italiana con il crono di 2h45’37”.
Eleonora che lavora
al Decathlon Prenestina e le piace poter testare i prodotti che vende ed è
allenata da Fabrizio Adamo, Eleonora
è anche una brava allenatrice, interessante ascoltare la sua esperienza
sportiva attraverso risposte ad alcune
mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si un giorno mi son sentita nel mio
piccolo una campionessa, quando ho vinto il titolo italiano di mezza maratona
categoria promessa nel 2009.”
Complimenti
per la tua prestazione alla maratona di Roma, com'è andata? Soddisfatta? “Ciao
Matteo sono soddisfattissima del crono (2h45) visto che sono riuscita a
migliorami di 6' rispetto alla mia prima maratona che feci a Venezia con
2h51'52. Speravo di poter correre 2h47 ma 2h45 è stato un po’ inaspettato
soprattutto perché il clima non è stato dei migliori con tanta pioggia.”
2 ore e 45’ in maratona per una donna
significa che sei di alto livello, che potresti essere su un trampolino per
essere osservata e corteggiata da squadre e sponsor, complimenti.
Hai
sofferto? Hai avuto momenti critici, problemi, esigenze particolari durante la
gara? “No non ho sofferto particolarmente, solo gli ultimi
km ho sentito un po’ i polpacci duri ma ero preparata per affrontarla al
meglio. Ho avuto solo paura della pioggia ma soprattutto del temporale in
quanto ho il terrore dei tuoni.”
In che modo lo sport ha
contribuito al tuo benessere?
“Credo
che lo sport abbia contribuito al mio benessere sia fisico che psichico, fisico
perché dopo la fatica si ha sempre una sensazione di benessere e psichico
perché mi aiuta a sfogarmi, un ottimo antistress, la corsa se in solitudine mi
permette di riflettere sulle varie problematiche da affrontare. Penso che
l’arma vincente delle performance sia tanta buona volontà, costanza e amore per
ciò che si pratica.”
Parole d’oro per coloro
che praticano o hanno intenzione di praticare sport, amore per quello che si
fa, motivazione, fatica, antistress.
Come hai scelto il tuo sport? “Sin da piccola seguivo mio fratello alle gare e già a sei anni avrei voluto iniziare a correre ma il campo era distante e per varie problematiche ho iniziato a frequentare il campo di atletica all’età di 10 anni…nel frattempo mi bastava trovare davanti a me un rettilineo per correre e improvvisare delle gare con mia madre, ex velocista e saltatrice, e con mio fratello orientato invece al mezzofondo/fondo.”
Come hai scelto il tuo sport? “Sin da piccola seguivo mio fratello alle gare e già a sei anni avrei voluto iniziare a correre ma il campo era distante e per varie problematiche ho iniziato a frequentare il campo di atletica all’età di 10 anni…nel frattempo mi bastava trovare davanti a me un rettilineo per correre e improvvisare delle gare con mia madre, ex velocista e saltatrice, e con mio fratello orientato invece al mezzofondo/fondo.”
Nel
tuo sport quali sono
le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione?
“Io faccio mezzofondo e
fondo, in gara non incontro particolari difficoltà oltre il superare la
fatica…le difficoltà maggiori le incontro invece in allenamento quando magari
mi ritrovo ad affrontare allenamenti impegnativi da sola o peggio ancora quando
devo allenarmi col brutto tempo, generalmente esco a correre anche con la
pioggia ma ho il terrore dei tuoni.”
Cosa mangi prima, durante
e dopo una gara? “Non
seguo una dieta particolare, evito solo i fritti e le bibite gassate i giorni
prima delle gare, per il resto la mattina della gara faccio una normale
colazione a base di latte di soia con orzo, biscotti o fette biscottate con
marmellata fatta in casa e dopo la gara generalmente mi concedo un bel
pranzetto e perché no anche una buona coca cola.”
La partecipazione a gare
per eccellere prevedono duri e faticosi allenamenti nelle diverse condizioni,
in gruppo, in solitudine, con climi avversi, diete particolari, ma è importante prendersi i giusti e sani momenti di recupero e di svago.
Quali condizioni
fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere la gara o
a fare una prestazione non ottimale? “Raramente mi succede di ritirarmi, non è
mai successo in seguito a condizioni
ambientali, forse qualche volta da piccola perché ero tanto ansiosa e mi
capitava spesso di stare male in gara…..invece diverse son state le prestazioni
non ottimali, quelle nelle quali non riesco a dar il massimo, spesso mi faccio
influenzare dagli allenamenti svolti e
magari se qualcosa non va alla perfezione parto per la gara senza convinzione e
si sa che già associando la gara a qualcosa di negativo non potrà andar
benissimo.”
Cosa ti fa continuare a
fare sport? “Questo
sport mi fa star bene e nonostante abbia un lavoro rimane sempre la priorità
della giornata…dopo la corsa potrei far qualsiasi cosa per il benessere che mi
dà, mi ha dato tante soddisfazioni e penso di poterne ottenere altre.”
Cosa e quali persone hanno
contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance? “Sicuramente in primis i miei genitori
che mi hanno sempre invogliata e son stati sempre disponibili a sostenermi in
questo sport e ovviamente un ruolo fondamentale l’hanno svolto i miei
allenatori Patrizia Mossa, una mia allenatrice sarda che mi ha fatta
appassionare a questo sport e ora Fabrizio Adamo sempre pronto ad aiutarmi nei
lavori e sostenermi.”
Importantissimo avere
figure di riferimento che ti sostengono che ti danno dritte ed insegnamenti
fondamentali ed essenziali, che intuiscono capacità e risorse: Qual
è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Di
diverse gare ho un bellissimo ricordo, sicuramente quando ho vestito la maglia
della nazionale in Francia facendo anche il mio personale sulla mezza, per di
più senza una preparazione mirata per la mezza ma quella maglia mi diede una
grande carica.”
Bella responsabilità
indossare la maglia azzurra, m anche un valore aggiunto, fare bene non solo per
se stessi ma per l’intera squadra Italia.
C’è
un’esperienza che ti possa dare la sicurezza che ce la puoi
fare nello sport o nella vita? “Ciò che mi da sicurezza è
il percorso che ho alle mie spalle, tanti anni di atletica ricchi di
soddisfazioni ma anche di delusioni, son capitati periodi negativi ma son
sempre riuscita a superare tutto da sola e questo rende più forti nello sport
ma anche nella vita di tutti i giorni.”
Vero lo sport forgia il
carattere, fortifica la personalità, aiuta a sviluppare autoefficacia e
resilienza, e nella vita quotidiana si è più forti mentalmente, si è più
sicuri, si affrontano meglio gli eventi.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di
possedere? “Penso
di avere tanta buona volontà, in certi periodi della mia vita ho pensato
diverse volte di smettere di correre per mancanza di tempo e poi invece mi
ritrovavo ad allenarmi alle 5 del mattino pur di non mollare, solo la passione
spinge a fare certe cose!”
La passione diventa un
motore che riesce a farti mobilitare le energie per continuare ad andare
avanti, ad essere resilienti, creativi, a trovare momenti opportuni per
coltivare i propri interessi.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Il
pensiero positivo, la consapevolezza di ciò che si è e soprattutto al fiducia
in se stessi.”
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo sport? “I
miei familiari son felici per me, mi hanno sempre sostenuta sia negli
allenamenti che nelle gare, quando rientro in Sardegna mio padre è il primo che
spesso mi segue in macchina durante gli allenamenti. I miei amici ruotano tutti
intorno al mondo della corsa quindi capiscono perfettamente.”
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?
“Che sono una persona che non demorde e sa ciò che vuole, tenace.”
Come
è cambiata la tua vita familiare e lavorativa nell’aver intrapreso un’attività
sportiva costante e impegnativa? “La vita familiare non è
cambiata, il mio ragazzo corre, a volte affrontiamo gli allenamenti assieme ed
è bello condividere anche le gare…Per quanto riguarda l’attività lavorativa,
per ora lavoro al Decathlon Prenestina e mi danno sempre modo sia di allenarmi
che di gareggiare.”
A
seguito delle tue esperienze che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si
trovano a dover fare scelte importanti nello sport?
“Quando ho dovuto affrontare delle scelte ho sempre seguito il mio cuore
valutando pro e contro, la cosa migliore è ascoltare se stessi senza farsi
troppo influenzare dagli altri.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping?
“La vita vale molto di più di una performance.”
Riesci
a immaginare una vita senza lo sport? “No, non riesco a immaginarla, quando lascerò questo sport penso di provare altre discipline.”
Ritieni lo
psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività
sportiva? “Si penso sia utile, specialmente per chi pratica uno
sport a livello professionistico in quanto spesso si hanno pressioni che
sicuramente non son facili da gestire e superare da soli.”
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi
per avvicinarsi a questo sport fatto di fatica e impegno? “L’atletica
è come un seme, se lo annaffi, lo curi la pianta sorgerà, se hai buona
volontà, costanza è uno sport che ti darà tante soddisfazioni e ti aiuterà a
superare i tuoi limiti anche nella vita!”
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare?
“Ho realizzato il sogno di vincere un titolo italiano e di vestire la maglia
della nazionale, è stata una grossa emozione, ho l’ambizione di voler
migliorare e il sogno prima o poi di correre una maratona.”
Eleonora
Bazzoni è menzionata alle pagine 22 e 66 nel libro Sport benessere e
performance.
Nel libro
“Lo sport delle donne” riporto un’intervista a Eleonora Bazzoni.
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