Se
hai un sogno, se ti sei messo in testa degli obiettivi a cui tieni, fai di
tutto per trasformare i sogni in realtà, ti documenti, ti impegni, segui gli
amici più esperti, se non riesci all’inizio non molli ma ci riprovi più
determinato, con più entusiasmo e sempre con il sorriso e la serenità.
Anche in questa lunga gara di corsa è una donna la vincitrice assoluta con un tempo di 21h 21' 15'' e precede di più di due ore Placucci Nicola, 2° Classificato Assoluto con un tempo di 23h 34' 12''. Già l’anno scorso Guajardo Brenda (USA) vinse il titolo di Uomo d’acciaio, impiegando 20h 20′ 15” per percorrere 202,4 km ed arrivando al traguardo 20′ prima di Borlenghi Federico 20h 41′ 08”.
Brenda
è fortissima, è una specialista, al terzo anno ce l’ha fatta ad arrivare prima,
leggerissima, minuta, resistente, corre sempre ma ha anche tanta assistenza, in
bici, in macchina, complimentissimi a lei.
Anche in questa lunga gara di corsa è una donna la vincitrice assoluta con un tempo di 21h 21' 15'' e precede di più di due ore Placucci Nicola, 2° Classificato Assoluto con un tempo di 23h 34' 12''. Già l’anno scorso Guajardo Brenda (USA) vinse il titolo di Uomo d’acciaio, impiegando 20h 20′ 15” per percorrere 202,4 km ed arrivando al traguardo 20′ prima di Borlenghi Federico 20h 41′ 08”.
Insomma,
l’ultramaratona si dimostra essere lo sport delle donne, già un po’ di tempo fa Lorena Brusamento è stata la
vincitrice assoluta di una gara di corsa della durata di 24 ore, così come
Simona Morbelli è stata vincitrice assoluta di un ultratrail di 100km, e così
come la stessa Brenda l’anno scorso ha vinto in assoluto la nove colli running.
Quello si può riscontrare nel pregara è un rincontrarsi di persone che condividono
una passione consistente nel cimentarsi in sfide sia personali che con altri
sulle proprie forze in condizioni direi estreme. Trattasi di incontri
amichevoli, nostalgici, di riconoscersi in persone al di là della normalità,
mentre nella vita comune questa tipologia di sportivi è considerata al di fuori
dal mondo normale, masochisti, gente che si vuole male; in questi ritrovi un
po’ ci si diverte sulle proprie imprese pazze, estreme, in condizioni difficili,
di sofferenza, di sperimentazione del limite della sopportazione
dell’organismo.
Che dire, è
anche questo un mondo interessante, di persone semplici, simpatiche,
provenienti da ogni parte dell’Italia e del Mondo, ognuno con la propria
cultura, con i propri sguardi, posture forse segnate dai tanti chilometri
percorsi su e giù per il mondo, ed è interessante ascoltare le loro esperienze,
le loro credenze, le loro preoccupazioni, i loro traguardi, i loro consigli.
http://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
https://www.ibs.it/ultramaratoneta-analisi-interminabile-libro-vari/e/9788898615872
In queste gare con impegno e sforzo di lunghissima durata diventa
importante mantenere un sano equilibrio non farsi prendere dalla fretta di
avanzare, rispettare i propri tempi, è opportuno ogni tanto anche coltivare la
lentezza, soprattutto quando vengono a mancare le energie, senza preoccuparsi
di rimanere indietro o di perdere tempo prezioso.
Inoltre è fondamentale avere chiaro in mente quello che si vuole fare e
quello che si può fare senza pretese e senza esagerazioni, senza considerare
eventuali giudizi degli altri. Cercare di sentirsi leggeri nei movimenti ma
anche mentalmente, considerare la competizione come un'esperienza di conoscenza
personale, come un viaggio lungo di conoscenza.
Importante è anche il post gara, una sorta di pace con se stessi, in
qualsiasi modo sia andata la competizione è importante dirsi al momento ho
fatto del mio meglio, ora mi conosco di più, conosco di più questo tipo di
gara, so cosa posso migliorare, quali aspetti posso allenare di più e godersi un
sano recupero, leccarsi le eventuali ferite, farsi coccolare da amici, persone
di accudimento, propri famigliari, e distrarsi con attività fisiche meno
intense e più rilassanti.
Per
alcuni la Nove Colli running rappresenta la gara della vita dove hanno
sperimentato le emozioni più belle, di seguito la testimonianza di Angela
Gargano: “L’emozione più grande che conservo nel mio cuore e
che rivivo ogni volta che ci penso, è quella provata quando ho tagliato il
traguardo della Nove Colli. Tutti gli amici romani della Villa De Sanctis mi
sono venuti incontro e mi hanno accompagnato fino all’arrivo, dove c’era mio
marito che mi ha abbracciato dicendomi: ‘Sei stata fortissima!’.”
La
Nove Colli, con tantissimo dislivello diventa per Angela una fonte importantissima
di autoefficacia per essere riuscita a portare a termine un’impresa e per il
riconoscimento ricevuto da parte di tutti. Diventa una risorsa per Angela e va
custodita sempre con se.
Anche
per Sara Valdo la nove colli è stato un sogno realizzato e fa parte di una
delle gare della sua vita ecco cosa dice al riguardo rispondendo alla domanda Qual è stata la gara della tua vita, dove hai
dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle?
“Sono state moltissime, dai primi risultati nelle
24ore, ai 3 mondiali in maglia azzurra e per ultima (ma solo cronologicamente)
la meravigliosa Nove Colli.”
Per
approfondimenti sul mondo degli ultrarunner è possibile consultare il libro
"Ultramaratoneti e gare estreme",
Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere, 2016.
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=producthttp://www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
https://www.ibs.it/ultramaratoneta-analisi-interminabile-libro-vari/e/9788898615872
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