A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Ciclista e triatleta di Podistica Solidarietà. 21163@tiscali.it - 3804337230
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venerdì 29 novembre 2019
Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Resilienza nel Triathlon
Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Aspetti psicologici nel triathlon
E’ un campione non solo la persona muscolosa che ha fisico ma anche la persona che non trascura nulla, sa che ai ristori bisogna integrarsi, sa che può correre quanto vuole, può andare avanti a tutti ma se ha trascurato di integrare sufficientemente poi sarà costretto a fermarsi è come le gare di formula uno che bisogna avere i serbatoi pieni ed andare alla giusta velocità se consumi troppo la macchina si ferma.
Pertanto
vince chi usa la giusta alchimia tra fisico, mentale e nutrizionale quindi
prepararsi da subito nelle scuole calcio, nelle scuole di triathlon ed in
qualsiasi scuola l’importanza dell’aspetto fisico, mentale e nutrizionale.
Presentazione del libro “Triathlon e Ironman”: Raggiungere obiettivi
Gli atleti vanno alla ricerca di sensazioni positive e di benessere, ed alla ricerca della sfida, per verificare quanto si è capaci a perpetrare uno sforzo nel tempo. Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte.
Questo ci permette di
conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad
avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km
di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).
Presentazione libro “Triathlon e Ironman”: Sperimentare benessere nello sport
Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte.
Questo ci permette di conoscere più
da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad avvicinarsi a questo
tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman
prevede 3,8 km di nuoto, 180 km di bicicletta e la maratona di corsa a piedi
(42,195 km).
Gli atleti vanno alla ricerca di
sensazioni positive e di benessere, e alla ricerca della sfida per verificare
quanto si è capaci a perpetrare uno sforzo nel tempo.
venerdì 22 novembre 2019
Rocco Simone, ultrarunner: Ho imparato prima a correre e poi a camminare
A
volte si è predestinati, da piccoli si riesce a fare qualcosa considerata
sorprendente come competere nello sport da minorenni con altri adulti esperti,
questa sembra essere l’esperienza di Rocco che racconta le sue esperienze
attraverso risposte ad alcune mie domande: Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Ciao Matteo, penso di essermi sentito un
piccolo Campione quando ero ancora adolescente, a circa 16-17 anni, quando ho
vinto la mia prima gara, vincendo contro avversari molto più grandi di me e
alla premiazione sono stato molto festeggiato da tutti gli concorrenti.”
Oxana Corso, argento 100 m mondiali atletica paraolimpica a Dubai 2019
Il sogno poter agguantare un posto sul podio
Matteo
SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it
Oxana Corso è un'atleta velocista, nei mondiali di atletica paraolimpica a Dubai conquista la medaglia d’argento dei 100 metri (T35) tagliando il traguardo con la migliore prestazione della stagione (15.42), dietro all’inglese Maria Lyle (14.62).
Alle Paralimpiadi di
Londra 2012, vinse due medaglie d'argento, 100 e 200 metri categoria T35.
Durante
i campionati italiani a Grosseto, stabilisce il record del mondo sui 400 metri
categoria T35 (1'22"37). Nel 2013 al campionato del mondo di atletica
stabilisce il record del mondo categoria T35 nei 100 m (15"63).
Isabella Romanas, 2^Assoluta 10 km Thiene – Villaverla 2019, Personal Best 36’54”
Il prossimo obiettivo è un triathlon olimpico in Thailandia
Matteo SIMONE
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Si è corsa, domenica 10 novembre 2019, la 3a 10 km Thiene – Villaverla che è stata vinta da Michael Casolin in 31’42” che ha preceduto Vitaliy Maslovatyy 32’19” e Dario Meneghini 32:35 dell’A.S.D. Team KM Sport.
La vincitrice è stata Federica Del Buono in 35’02” del C.S. Carabinieri
che ha preceduto Isabella Romanas 36’54” (Personal Best), sul podio in
3^ posizione Chiara Renso 37’52”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Isabella, dell’A.S.D. Team KM Sport, attraverso risposte ad alcune mie
domande.
Come hai fatto a ottenere
questo personal best? “Per
raggiungere questi obiettivi prestazionali ho lavorato moltissimo con metodo e
costanza. costa molto sacrificio superare i propri limiti, ma la passione mi ha
sempre accompagnata. la stessa passione che ho condiviso con gli amici e i
compagni di squadra, senza dimenticare il mio allenatore che è punto di
riferimento per mantenere un metodo efficace. presto molta attenzione anche a usare i mezzi di allenamento corretti, dall'abbigliamento tecnico agli
strumenti specifici, in questo l'evoluzione è costante e io cerco di mantenermi
sempre aggiornata.”
giovedì 21 novembre 2019
Tom Owens, 4° classificato all'Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB) 170 km
È
stato davvero emozionante raggiungere Chamonix
L'Ultra-Trail
du Mont Blanc (UTMB) è una corsa di 170 km con 10.000 metri di dislivello
positivo, in semi-autonomia, che si
svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco. La
manifestazione, che prende il via e termina a Chamonix nel mese di agosto, ha
un tempo limite di 46 ore e un numero massimo di partecipanti di 2.300 atleti.
Nel 2019 il vincitore è stato lo spagnolo Pau Capell in 20h19’07” che ha
preceduto il francese Xavier Thevenard in 21h07’56”, conclude il podio Scott
Hawker della Nuova Zelanda in 21h48’04”, a seguire Tom Owens del Regno Unito in
22h04’29”.
domenica 17 novembre 2019
Flavio Noro, duathlon: Sono una persona che non molla mai, tutto è possibile
Sono una testa dura, preferisco arrivare ultimo ma
arrivare senza mollare
Matteo Simone
Lo sport insegna a non mollare, a rialzarsi, ad affrontare fatica e salite, a fidarsi di se stessi nonostante le cadute, le sconfitte e gli infortuni.
E’ importante ancorarsi alle precedenti
esperienze di riuscita e di successo per non demoralizzarsi, per mantenere l’entusiasmo,
per non demotivarsi, per continuare a prefiggersi mete e obiettivi sfidanti. Di
Seguito l’esperienza di Flavio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno
un giorno della tua vita? “Io solo
per il fatto che pratico sport mi sento campione, non nel senso di vittorie ma
per me stesso.”
Qual è stato il tuo
percorso per diventare atleta? “Ho
iniziato spinto da mio padre che è stato tedoforo alle olimpiadi di Roma 1960,
tra alti e bassi pratico sport (diversi sport negli anni) dal 1974.”
Naomi Krauzig: Obiettivi? Competere in una maratona insieme al mio fidanzato
Finché stai respirando hai la
possibilità di realizzare i tuoi sogni
Matteo SIMONE
Praticare uno sport aiuta a conoscersi e a capire cosa si vuole e si può fare da grandi, si inizia a provare uno sport individuale e di squadra e crescendo si cambia cercando quello più indicato per se stessi, dove si sperimenta benessere e si scoprono capacità personali.
Ti sei sentita una campionessa nello sport
almeno un giorno della tua vita? "Quando
faccio i miei record personali."
Qual
è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica? “Ho iniziato da giovane con la ginnastica
intorno ai 5 anni e ho continuato con l'equitazione, l'allenamento nei vigili
del fuoco, la pallamano, il nuoto e il pattinaggio in linea durante l'infanzia.
Dopo 14 anni, ho iniziato a fare: wrestling, immersioni, crossfit e corsa. Ho
continuato le ultime tre attività grazie all'adesione alla squadra nazionale di
salvataggio ‘Hellenic Rescue Team’. Negli ultimi 4 anni ho continuato con un
allenamento intensificato per la corsa di lunga distanza combinato con sessioni
di allenamento HIIT (High Intensity Interval Training)."
giovedì 14 novembre 2019
Campioni Italiani Maratona: René Cunéaz e Sarah Giomi, allenati da Giorgio Rondelli
René e Sarah sono i nuovi Campioni
Italiani di Maratona 2019 presso la città di Ravenna, una città che a me sta a
cuore per avere dei nipoti che ogni tanto vado a trovare. Dopo una gara si
fanno sempre bilanci ed è fondamentale cogliere
ed enfatizzare quello che è andato bene memorizzando le sensazioni ed
emozioni positive e approfondire lo studio che di ciò da migliorare per far meglio
la prossima volta e rimodulare obiettivi partendo da quel momento. Di seguito René
e Sarah raccontano la loro esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Che
intenzioni avevi solo titolo o anche personal best? Soddisfatto/a?
René:
“Ciao Matteo, guarda per quanto riguarda
il personale sapevo, ma non ero sicuro, di non avere la condizione necessaria
per correre sotto le 2h15.32 però ero partito per vincere il titolo italiano.
Poi non posso nascondere che avrei voluto vincere il titolo correndo sotto le
2h18. Quindi sono soddisfatto a metà. Sono felice per aver ottenuto il mio primo
titolo italiano ma deluso dalle sensazioni che ho provato in gara domenica
mattina.”
mercoledì 13 novembre 2019
Sarah Giomi, Campionessa Italiana Maratona 2019: Sono seguita da un grande allenatore
Un sogno sarebbe arrivare a
indossare una maglia azzurra
Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it
Un titolo Italiano è un grande
prestigio, un grande risultato, sia per l’atleta che per l’allenatore, un’accoppiata
vincente che torna a casa carichi di sensazioni ed emozioni positive a seguito
di un investimento in termini di tempo, fatica per arrivare ad esprimersi al
massimo della forma in una gara di maratona che è considerata insidiosa per
diversi aspetti, da quello climatico alle condizioni fisiche e mentali dell’atleta
durante la gara.
Di seguito Sarah racconta la sua esperienza rispondendo ad
alcune mie domande.
René Cunéaz, maratoneta: Sono felice per aver ottenuto il mio primo titolo italiano
In futuro chi lo sa se non proverò una 100km
Lo sport aiuta a essere determinati e a perseguire sogni finché non si realizzano, questa sembra essere l’esperienza di René che attraverso risposte ad alcune mie domande racconta la sua esperienza di Campione Italiano di Maratona 2019 presso la città di Ravenna, una città che a me sta a cuore per avere dei nipoti che ogni tanto vado a trovare.
Che intenzioni avevi solo titolo o anche
personal best? Soddisfatto? “Ciao Matteo, guarda per quanto riguarda il
personale sapevo, ma non ero sicuro, di non avere la condizione necessaria per
correre sotto le 2h15.32 però ero partito per vincere il titolo italiano. Poi
non posso nascondere che avrei voluto vincere il titolo correndo sotto le 2h18.
Quindi sono soddisfatto a metà. Sono felice per aver ottenuto il mio primo
titolo italiano ma deluso dalle sensazioni che ho provato in gara domenica
mattina.”
Michael Zagato, runner: Altro personale questa volta sulla regina delle distanze
Correre una maratona è una grande impresa per molti runner soprattutto quando si scende sotto le 3 ore e a maggior ragione quando ci si avvicina alle 2 ore e mezza.
Di seguito
l’esperienza di Michael attraverso risposte ad alcune mie domande.
Grandissimo, altro personale? “Ciao Matteo, si altro personale questa volta
sulla regina delle distanze. Sono molto contento.”
Il 2019 sembra essere un anno buono per Michael
a seguito del suo stage running a
Iten in Kenya, allenamenti dopo allenamenti, gare dopo gare, credendoci e
impegnandosi con forte determinazione sta ottenendo sempre risultati
prestigiosi nelle diverse distanze di fondo dell’atletica dai 5.000 metri alla
maratona.
Eri consapevole di poterlo
fare? “Si ero consapevole di poter
correre intorno a quel tempo, con il mio allenatore avevamo ipotizzato un
passaggio alla mezza maratona in 1h17'30"-1h18', però la maratona ha mille
variabili, e finché non sei in gara non sai come può andare. Domenica mi
sentivo bene, allenato, concentrato. Sapevo che avrei potuto farcela!”
lunedì 11 novembre 2019
Magda Lena: Vorrei diventare un professionista dell'alpinismo estivo o invernale
I would like
to get professional in mountaineering summer or winter
Sempre più donne si mettono alla prova in
diversi campi, dal lavoro allo sport, cercando di fare le cose più difficili e
impegnative come scalare montagne o arrampicarsi apprezzando i risultati
ottenuti attraverso tanta fatica. Di seguito Magda Lena racconta la sua
esperienza rispondendo ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?
“Non faccio sport professionistico. Non
vengo pagato per questo, ma se sfido una nuova via difficile in arrampicata o
raggiungo la cima di una montagna dura, mi sento come una campionessa.”
Luca Cappelli: La gara più difficile è stata al giro del Portogallo nel 2015
Nella
vita si fanno delle scelte, si hanno delle opportunità, passano treni che si
possono prendere o perdere, importante è sempre la consapevolezza di quello che
è meglio per noi, di quello che vogliamo fare e che vogliamo essere, delle
nostre possibilità, capacità, risorse e limiti e poi diventa importante
prendere direzioni, strade e percorsi per dove vogliamo andare cavalcando
sempre le onde del cambiamento con impegno, motivazione, entusiasmo e tanta
resilienza. Di seguito Luca racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad
alcune mie domande: Ti sei sentito campione
nello sport? “No, anche se fisicamente i
test dicevano che lo sarei potuto essere tranquillamente.”
Hilaj Mirela: Correrò finché il mio corpo e il mio cuore me lo permetterà
Sono solo una che ama correre e superare i propri
limiti
Matteo SIMONE
Sempre più donne si avvicinano al mondo dell’ultrarunning con passione, motivazione, continuità, forte determinazione e impegno come l’ultrarunner Mirela Hilaj, dell'Asd Tapascione Running Team, vince la prima edizione della Valle d’Aosta Marathon con partenza da Pont Saint Martin Mirela Hilaj.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza di Mirela attraverso risposte ad alcune mie
domande.
Ti sei sentita campionessa
nello sport almeno un giorno della tua vita? “No anche se un paio di titoli li ho vinti nelle gare IUTA, anzi a volte
mi mette in disagio la parola stessa, sono solo una che ama correre e superare
i propri limiti.”
Gli ultrmaratoneti sono persone che
fanno sport per passione e non per professione, l’intento non è di vincere e
guadagnare ma di partecipare e faticare apprendendo dall’esperienza e
condividendo con altri percorsi lunghissimi dio corsa.
venerdì 8 novembre 2019
Rogério Marques de Souza: Imparare la pazienza sulle lunghe distanze da percorrere
Aprender a ter paciência nas distâncias maiores a
serem percorridas
Prima o poi si incontra nella vita no sport che piace e appassiona e allora si cerca di trovare sempre spazio e tempo per praticare allenandosi o facendo gare.
Di seguito, Rogério racconta la sua
esperienza rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentito campione negli sport almeno
un giorno della tua vita? “Io non
sono un atleta professionista - sono dilettante. Attualmente pratico corsa su
strada qui nella città in cui vivo – Curitiba. Sì, mi sono sentito diverse
volte campione nello sport, ho praticato le seguenti discipline: calcio a 5,
pallavolo, calcio sulla sabbia, pallacanestro, atletica leggera (salto in alto
e corsa) e attualmente sto praticando: calcio a 5 e corsa su strada. Ho vinto
diverse medaglie.”
domenica 3 novembre 2019
World Championship 24h Albi 2019, Matteo Grassi 22° al mondo con 244,865 km
Primo degli italiani. 8a
prestazione italiana all time
I Campionati Mondiali di 24 ore si sono svolti ad Albi (Francia) il 26-27 ottobre 2019 e la squadra maschile Italiana si classifica al 10° posto mentre la squadra Italiana femminile si classifica al 7° posto.
Il 1° degli italiani è Matteo Grassi (Spirito Trail) classificandosi 22°
al mondo con 244,865 km, 8a prestazione italiana all time, a seguire Matteo Ceroni (Atl. Albore Martellago), 29° con
236,979 km, il terzo risultato utile per la classifica a squadre è di Paolo
Rovera (Dragonero), 50° con 220,910 km. A seguire Paolo Bravi (Grottini Team
Recanati), 53° con 220,196 km.
Di seguito approfondiamo la conoscenza
di Matteo Grassi attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa hai lasciato ad Albi e cosa hai
portato via? “Ad Albi non ho lasciato
nulla. Così come ci sono arrivato me ne sono tornato a casa. Con il mio
bagaglio di esperienze ed emozioni. Con i miei dubbi e le mie certezze.”
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