Sono una testa dura, preferisco arrivare ultimo ma
arrivare senza mollare
Matteo Simone
Lo sport insegna a non mollare, a rialzarsi, ad affrontare fatica e salite, a fidarsi di se stessi nonostante le cadute, le sconfitte e gli infortuni.
E’ importante ancorarsi alle precedenti
esperienze di riuscita e di successo per non demoralizzarsi, per mantenere l’entusiasmo,
per non demotivarsi, per continuare a prefiggersi mete e obiettivi sfidanti. Di
Seguito l’esperienza di Flavio attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno
un giorno della tua vita? “Io solo
per il fatto che pratico sport mi sento campione, non nel senso di vittorie ma
per me stesso.”
Qual è stato il tuo
percorso per diventare atleta? “Ho
iniziato spinto da mio padre che è stato tedoforo alle olimpiadi di Roma 1960,
tra alti e bassi pratico sport (diversi sport negli anni) dal 1974.”
Ben vengano le spinte a fare sport dai
genitori, soprattutto se loro stessi sono un esempio come lo può essere un tedoforo.
Continuare a praticare sport, continuare a restare in bici nonostante lo
spavento e i danni fisici delle cadute significa essere resilienti e
considerarsi campioni, concordo con Flavio.
Quali fattori e persone contribuiscono nello sport al tuo benessere e/o
performance? “Non ho preparatori
atletici ed allenatori, il mio fattore dominante è l'istinto e la voglia di muovermi.”
La gara della tua vita dove hai
sperimentato le emozioni più belle? “Tutte
le volte che metto un numero sulle spalle o sulla bici è sempre un'emozione,
forse la più emozionante è la prossima.”
La tua gara più difficile? “15
maggio 2011, una caduta in una 24 ore in Mtb ha segnato il mio futuro per i
danni fisici che ancora oggi mi porto dietro.”
L’atleta è sempre alla ricerca di gare per
sfidare se stesso e gli altri avversari, le più difficili, interessanti, lunghe
come una 24 ore dove bisogna gestire le ore notturne in bici.
Quale tua esperienza ti può dare la
convinzione di potercela fare? “Sono
una persona che non molla mai, tutto è possibile, basta volerlo, le esperienze
passate mi danno la convinzione di potercela sempre fare.”
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara? “L'emozione
che provo ogni gara, la tensione emozionale inizia qualche giorno prima, dopo 45
anni nulla è cambiato, ma ne sono felice, mi carica anche a livello fisico e
mentale.”
Grande Flavio, dall’età di 9 anni che
pratica sport e non molla, anzi vuol sempre provare qualcosa di nuovo, di
diverso, di più complicato come il passaggio dal duathlon al triathlon.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo
sport? A cosa devi prestare attenzione? “Attualmente pratico duathlon (spero di introdurre il nuoto quest'anno
per debuttare nel triathlon, la difficoltà sta nel riuscire a trovare il tempo
per allenarmi senza togliere nulla alla mia famiglia, i rischi li si incontra
nel praticare ciclismo, purtroppo dove vivo non esistono piste dedicate ed il
traffico è molto alto. Inoltre pratico anche mountain bike, i rischi arrivano dalla
pericolosità dei percorsi, l'attenzione deve essere massima.”
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo
sport? “Che non sono normale, ma che
per fortuna pratico sport, altrimenti sarei insopportabile a casa.”
Si può fare tutto con attenzione ed
equilibrio, è importante saper gestire e coltivare i vari orti dell’atleta che
oltre allo sport comprendono il lavoro e la famiglia, è importante attrezzarsi
con abbigliamento e strumenti adeguati, percorsi protetti.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali
fasi? “Credo che lo psicologo sia
utile per chi pratica attività agonistica professionale, dove gli stress fisici
e mentali sono notevoli, per chi pratica sport a livello amatoriale credo non
serva.”
Prossimi obiettivi? Sogni
realizzati e da realizzare? “Il
prossimo obbiettivo, speriamo quest'anno, introdurre il nuoto per riuscire a
gareggiare nel triathlon, cosa che ancora non sono riuscito a fare, per adesso
solo duathlon. Sogno nel cassetto riuscire a correre una maratona.”
Nella mente degli atleti ci sono sempre progetti,
obiettivi, sogni, mete da raggiungere scoprendo sempre più proprie capacità e
possibilità.
Come hai superato eventuali
crisi, sconfitte, infortuni? “Con la
forza di volontà, con me stesso, senza aiuti esterni, sono una testa dura,
preferisco arrivare ultimo ma arrivare senza mollare.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? “Lo sport è salute, socialità, lo sport è
vita.”
C’è stato il rischio di
incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso? “Non ho mai incontrato il doping e nessuno me
lo ha mai proposto, io credo che chiunque incorra nel doping in qualche modo lo
ha cercato anche inconsciamente.”
Come
ti vedi a 50 anni? “Ne ho 54, quindi
mi vedo bene sto pensando a come mi vedrò a 60, sempre in movimento se il
fisico è la mente tengono.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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