I’m usually pretty focused during the race
Matteo Simone
L'Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB) è una corsa di 170 km con 10.000 metri di dislivello positivo, in semi-autonomia, che si svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco.
La
manifestazione, che prende il via e termina a Chamonix nel mese di agosto, ha
un tempo limite di 46 ore e un numero massimo di partecipanti di 2.300 atleti.
Nel 2019 il vincitore è stato lo spagnolo Pau Capell in 20h19’07” che ha
preceduto il francese Xavier Thevenard in 21h07’56”, conclude il podio Scott
Hawker della Nuova Zelanda in 21h48’04”, a seguire Tom Owens del Regno Unito in
22h04’29”.
Approfondiamo la conoscenza di Tom attraverso risposte ad alcune mie domande.
Approfondiamo la conoscenza di Tom attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello
sport almeno un giorno della tua vita? “È
stata una sensazione davvero incredibile finire dopo un viaggio così lungo e
faticoso. Il supporto è stato fantastico. È stato davvero emozionante
arrivare Chamonix.”
Intervistai Tom nel lontano luglio 2015 e all’ultima domanda: “Hai un
sogno? (Do you have a
dream?)” rispose “Vorrei correre l’UTMB uno giorno. (I would like to run UTMB one day.)” Segnalo il link della precedente
intervista:
Nel
2019 ha corso l’UTMB sfiorando il podio:
La corsa della tua vita dove hai
vissuto le emozioni più belle? “E' enormemente soddisfacente finire un evento così iconico e davvero
grande e piazzarsi bene. Non è la mia migliore performance di sempre, ma probabilmente il più
grande palcoscenico.”
Arrivare 4° all’UTMB è come sfiorare il podio alle olimpiadi dell’ultratrail, complimenti a Tom per la sua grande impresa.
Arrivare 4° all’UTMB è come sfiorare il podio alle olimpiadi dell’ultratrail, complimenti a Tom per la sua grande impresa.
La tua gara più difficile? "Non ne sono sicuro. Dal punto di vista energetico, mi sono sentito bene
- ho già corso sentendomi molto peggio e privo di energia in passato. Tuttavia, è stata davvero
dura perché avevo un forte dolore al ginocchio per gran parte della gara
dopo un brutto viaggio al buio a circa 100 km. È stato davvero difficile
gestire quel dolore in tutte le discese."
Queste parole di Tom testimoniano cosa
sono capaci di fare gli ultrarunner,
non solo forza e resistenza ma anche gestione del dolore, della fatica, della
corsa al buio dopo 100km ancora 70km da percorrere in condizioni di disagio e
comunque classificandosi 4°, una vera sfida con se stessi e con l’ignoto.
Quale
esperienza ti da la convinzione di poterlo fare? "Sono
sicuro che aumenterà il mio livello di resistenza e le aspettative per eventi future."
Nello sport quali fattori e persone contribuiscono
al tuo benessere e alle tue prestazioni? “Un buon equilibrio. Un atteggiamento positivo e felice. Fiducia interiore. Una buona rete di supporto da amici, familiari e
colleghi che corrono. Particolarmente importante quando le cose non stanno andando bene."
Interessanti
le parole di Tom, la sua testimonianza e il suo approccio allo sport. In
effetti nello sport protratto nel tempo per tante ore e con tanti imprevisti
lungo I tanti chilometri di allenamento e gara bisogna saper essere fiduciosi
in se stessi e negli altri e avere un approccio positivo pensando di andare avanti
nonostante tutto, di portare a termine un allenamento o gara, di affidarsi a
qualcuno che supporta o consiglia e di avere attorno gente positive che siano
amici atleti, colleghi di lavoro o familiari,
Quali sensazioni provi quando fai sport: pre-gara, in gara, post-gara?
"Di solito sono piuttosto
concentrato durante la gara. Dopo sono davvero felice e sollevato. Ora
sono molto dolorante e stanco, forse è perché sono tornato al lavoro! Tuttavia, mi sento
molto contento.”
Quali sono le
difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa dovresti prestare attenzione? “Infortuni, sovrallenamento, malattia.
Mancanza di sonno. È difficile trovare un equilibrio e molto si impara con
l'esperienza.”
Quando si è in gara si
pensa a fare bene, a tutelarsi, ad arrivare fino alla fine e poi si fa il
bilancio di quello che è successo, si apprende dagli errori e dall’esperienza,
si gioisce per i risultati e si cerca di recuperare e ritornare alla
quotidianità fatta di lavoro, famiglia e relazioni.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Ho praticato altri sport (principalmente calcio e sport con la racchetta) quando ero
giovane. All'università, quando avevo circa 22 anni, ho ottenuto un posto alla
Maratona di Londra, così ho iniziato ad allenarmi con il club di sci di fondo
dell'Università di Bristol alcune volte a settimana. Presto mi sono
appassionato, soprattutto alla corsa fuoristrada e in collina."
Possiamo dire
che Tom ha preso il volo con lo sport di corsa in montagna, libero nella natura,
divertendosi a faticare con altri amici e avversari, ottenendo risultati
strepitosi.
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? "Sì, ho
avuto molte gare brutte e infortuni gravi. Non ho corso da novembre 2018 a marzo 2019 per un brutto infortunio alla caviglia:
sono stati mesi invernali difficili da superare.”
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? "Divertiti e continua a provare -
può volerci molto tempo prima che forma e coerenza si uniscano."
Purtroppo
quando si sperimentano buone sensazioni attraverso una passione come lo sport
poi è difficile farne a meno, viene a mancare una parte della vita molto
importante, bisogna essere pazienti, saper aspettare, far qualcosa per
accelerare il recupero e ritornare con entusiasmo quando è possibile senza fretta.
C'è stato il rischio di incorrere in doping? Un messaggio per
sconsigliarne l'uso? "Non sono mai stato nè sarò mai coinvolto nel doping. Ci saranno sempre imbrogli nello sport. Il trail
running deve assicurarsi di investire completamente nei test man mano che lo sport
continua a crescere e ad essere più professionale.”
In effetti il
trail running che è uno sport di corsa su sentieri di natura dovrebbe rimanere
sempre uno sport naturale praticato senza barare e senza drogarsi, c’è bisogno
di tutelare sport e atleti attraverso investimenti in campagne di prevenzione e
test di verifica.
Famiglia e amici cosa dicono
del tuo sport? “Tutti sono di grande aiuto. Molti dei miei
colleghi di lavoro e familiari pensano semplicemente che io sia fuori di testa. Molti
dei miei buoni amici sono corridori, quindi capiscono e ci sosteniamo a vicenda."
In effetti è
difficile comprendere il mondo degli ultrrarunner, gente che fatica per tante
ore, sudando e soffrendo con dolori e con qualsiasi condizione atmosferica, ma
chi è in questo mondo può capire e allora ci si aiuta a vicenda.
A volte lo
sport diventa una cura per l’atleta, una terapia a gratis, senza farmaci e
senza effetti collaterali.
Consideri
utile lo psicologo dello sport? In quali fasi? “L'aspetto mentale della corsa è enorme. Può essere esercitato e affinato."
Prossimi obiettivi? Sogni da realizzare?
"Lascio che le cose si sistemino
prima di pianificare ulteriormente. Sarei entusiasta di provare un'altra lunga
gara di ultra-tail tra un anno o due."
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Tom Owens, Ultra-Trail: I’m usually pretty focused during the race
Di solito sono piuttosto concentrato durante la gara
Matteo Simone
Did you feel like a champion in sports at least one
day of your life? “It was really amazing feeling to finish
after such a long tough journey. The support was amazing. It was really
emotional reaching Chamonix.”
What was your path to becoming an athlete? “I played other
sports (mainly football & racket sports) when I was young. At university,
when I was about 22, I got a place in the London Marathon so I started to train
with the Bristol University cross-country club a few times a week. I soon
became hooked - especially on off road and hill running.”
Which factors and people contribute to your well-being
and/or performance in sport? “A good balance. A happy & positive
attitude. Inner confidence. A good support network from friends, family &
running colleagues. Especially important when things aren’t going well.”
The race of your life where you experienced the most
beautiful emotions? “Massively satisfying to finish such a really
big iconic event and place well. It is not my best performance ever but
probably the biggest stage.”
Your hardest race? “I’m not sure.
Energy wise it felt good - I have run feeling a lot worse & empty of energy
before. However it was really hard because I was in a lot of knee pain for much
of the race after a nasty trip in the dark at about 100km. it was really hard
to manage that pain on all the descents.”
What experience can you get from the belief that you
can do it? “I’m sure it will raise my endurance level &
expectations for future events.”
What sensations do you experience when doing sport:
pregara, in the race, post-race? “I’m usually pretty focused
during the race. After I was really happy & relieved. Now I am very sore
and tired -maybe that is with returning to work! However, I feel very content.”
What are the difficulties and risks in your sport?
What should you pay attention to? “Injury, overtraining, illness. Lack
of sleep. It is a hard balance to strike and much is learnt with experience.”
How did you overcome any crises, defeats, injuries? “Yes, I’ve had
many any bad races and bad injuries. I was off running from last November 2018
to March 2019 this year with a bad ankle injury — they were tough winter months
to get through.”
A message for kids to get closer to sport? “Keep it fun
& keep trying — it can take a long time for form & consistency to come
together.”
Was there a risk of incurring doping? A message to advice
against its use? “I never have or will be involved in doping.
There will always be cheats in sport. Trail running needs to ensure it invests
thoroughly in testing as the sport continues to grow & get more
professional.”
Family and friends what do they say about your sport? “Everyone is
very supportive. A lot of my family & work colleagues just think I am
bonkers. Many of my good friends are runners so they understand & we
support each other.”
Do you consider the sports psychologist useful? Which
aspects and in which phases? “The mental side of running is huge. It can
be practiced & sharpened.”
Upcoming goals? Dreams realized and to be realized? “I’m letting
things settle before planning further. I’d be keen to try another long ultra-tail
race in a year or two.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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