Gli atleti vanno alla ricerca di sensazioni positive e di benessere, ed alla ricerca della sfida, per verificare quanto si è capaci a perpetrare uno sforzo nel tempo. Per approfondire il mondo degli atleti di triathlon ironman, ho costruito un questionario e ho raccolto alcune risposte.
Questo ci permette di
conoscere più da vicino le motivazioni che affascinano le persone ad
avvicinarsi a questo tipo di disciplina considerata estrema. L’ironman prevede 3,8 km di nuoto, 180 km
di bicicletta e la maratona di corsa a piedi (42,195 km).
Il Capitolo 2 ha il seguente titolo “Raggiungere
obiettivi” e di seguito riporto alcune testimonianze.
Daniel
Fontana: La gara della vita quando ho vinto il mio primo ironman.
Qual è una esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “La resilienza, il fatto di avere degli
obiettivi chiari e un percorso per raggiungerli, poi la tenacia quotidiana con
la convinzione che prima o poi ingranerai e farai un salto di qualità.”
Quello che dice Daniel è vero: è
importante avere la passione ed essere motivati nelle cose che si fanno,
impegnarsi, essere determinati, un’elevata autoefficacia, un buon lavoro di
goal setting, stabilire mete sfidanti, difficili ma raggiungibili.
Quali capacità e caratteristiche hai
dimostrato di possedere? “La tenacia e la
resistenza oltre qualsiasi cosa. E l’affrontare le difficoltà con energia
positiva.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano
nello sport? “Il fatto di essere nato e
cresciuto in un paese dove le difficoltà sono la normalità anche per i bambini,
e la normalità dell’affrontare situazioni difficili, di crisi ogni giorno e
dove devono essere prese delle decisioni.”
Infatti, a volte da piccoli s’impara ad
affrontare gradualmente i problemi della vita, s‘impara a essere resilienti e
poi c’è la voglia di riscattarsi, di far bene, ci si abitua alle difficoltà, è
come se la
fatica non esistesse.
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “Per loro è normale,
faccio sport di resistenza da quando avevo sei anni, non mi conoscono
diversamente. Poi sono riuscito a fare di questo un‘attività economica, quindi
lo vedono anche come un lavoro come qualunque altro.”
Ti va di descrivere un episodio curioso
della tua attività sportiva? “Da ragazzo
era tutto molto più difficile. Per fare le prime gare internazionali, siccome
non avevo soldi, sono andato negli States in un aereo di Cargo pieno di cavalli
ed ero felicissimo.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel
praticare attività fisica? “Che mi piace
proprio e non posso farne a meno. Mi piace fare fatica insieme agli amici. Mi
piace sentire che quando sono in forma posso andare quasi all’infinito.”
Julia
Esther Jones: La gara più bella è stata l’Ironman di Barcellona.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Mi ha fatto stare bene da un punto di vista psicologico, perché mi
aiuta a ‘meditare’ e scaricare le tensioni quotidiane dal lavoro e la vita in
generale. Mi ha aiutato a evadere mentalmente in un momento di lutto. Ho una malattia
autoimmune e il movimento è necessario per un equilibrio fisiologico.”
Lo sport aiuta nei momenti difficili, ma
anche nella vita quotidiana a sperimentare benessere, a fuggire dalla
quotidianità, fa essere più produttivi ed efficienti al lavoro e anche più
sereni in famiglia. Insomma sport come approccio vincente, terapeutico, un
autentico elisir di sana vita.
Marco
Locatelli: Dove va la testa, va anche il fisico. Ti sei sentito campione nello
sport? “Sì, (nella
realtà).” In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Avendo fatto il professionista di triathlon
per 15 anni, economicamente, fisicamente e mentalmente.” Come hai scelto il
tuo sport? “Casualmente (prima giocavo a
scacchi) ho visto che c’era una gara e mi sono iscritto.” Quali persone
hanno contribuito al tuo benessere nello sport o performance? “Moralmente, tutti coloro che mi erano
vicini, dai familiari agli amici. Praticamente, nessuno, ho dovuto imparare da
solo per ottenere ciò che volevo.”
Martina
Dogana: Ironman Nizza, vittoria che ha dato una svolta alla mia carriera.
Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più
belle? “Ce ne sono tante, ma sicuramente
quando ho vinto l’Ironman di Nizza, una vittoria che ha dato una svolta alla
mia carriera e un senso a tanti anni di allenamenti. Inoltre, è stata la gara
praticamente perfetta: la prestazione è stata ottimale grazie la gestione dello
sforzo, delle emozioni e dell’integrazione.”
Nell’ironman deve andare tutto alla
perfezione, si deve conciliare ogni cosa: il giusto sforzo, l’integrazione
ottimale, un buon periodo di preparazione, bisogna trovate la “chimica”
vincente, un buon equilibrio corpo, testa, cuore, si deve incastrare tutto.
Ringrazio la casa editrice “Prospettiva
editrice & c. Sas di Patti Francesca” per la fiducia e per il grande lavoro
che richiede la pubblicazione e la distribuzione del libro.
Ringrazio tutti gli atleti che hanno avuto
la cortesia, la gentilezza e la disponibilità a raccontare le loro esperienze
legate allo sport.
Ringrazio Flavia Salomone per sua gradita
Prefazione e soprattutto le sue parole di conclusione: “Un libro positivo,
un inno alla vita, un invito a non arrendersi questa ultima fatica di Matteo
Simone. Un travolgente abbraccio fatto d’amore per la persona, per la sua
meravigliosa unicità, un prendersi per mano e andare, correre là oltre il
confine alla scoperta della meraviglia del vivere.”
Ringrazio l'amica collega Rita Tancredi
per la sua cortesia, generosità, gentilezza, disponibilità nel contribuire alle
correzioni della bozza.
Il libro "Triathlon e ironman. La
psicologia del triatleta", edito da Prospettiva editrice, è stato
presentato a Roma, venerdì 29 novembre presso il Bar Caffetteria via Olevano
Romano 37.
Moderatore: Stefano Spina (runner e triatleta). Relatori, oltre
all'autore: Alessandra Lippa (triatleta e presidente dell'Associazione Woman
EXPERIENCE), Fabrizio Terrinoni (triatleta Ironman).
Ospite d'eccezione Beatrice Mallozzi,
campionessa mondiale triathlon juniores.
Servizio fotografico a cura di Aldo Zaino,
runner classe '35. Servizio video a cura di Flavio Gioia.
Segnalo alcuni miei libri pubblicati con
Prospettiva Editrice: Sviluppare la resilienza; Da 10 a 100. Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano
(Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone); Triathlon e Ironman. La psicologia
del triatleta; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive
e resilienti; Sport, Benessere e Performance. Aspetti psicologici che
influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti e gare
estreme.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Nessun commento:
Posta un commento