Un
grande Aldo Zaino per l’età, classe 1935, e per essere sempre presente quando
si tratta di presentare un libro, quando c'è una conferenza stampa di
presentazione gara e atleti.
Grande per raccontare e imprimere momenti di sport
suoi e di altri attraverso foto che scatta prima, durante e dopo le gare e
scrivendo articoli di presentazione e resoconti di gare ed eventi.
Grande
per essere consapevole di quello che può fare e dei suoi limiti, ascoltando suggerimenti
di familiari e amici.
Grande per aver creato il gruppo facebook https://it-it.facebook.com/groups/1463063463948885/
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“podisti over
70” per dare visibilità e spazio a persone che continuano a fare sport felicemente e resilientemente ai quali la comunità dovrebbe essere grata per essere persone autonome grazie allo sport che li ha resi attivi con entusiasmo in età avanzate.
Questo è il vantaggio dello sport, preserva persone, le fa star bene fisicamente, mentalmente, emotivamente e anche dal punto di vista relazionale, perché lo sport abbatte muri e barriere, culturali e generazionali.
Un
grande Aldo Zaino perché è uno di noi ed è simpatizzante degli atleti con
disabilità visiva dell'associazione Achilles international Roma le cui guide
aumentano sempre di più e permettono sempre più atleti non vedenti e ipovedenti
di correre e mettersi in gioco.
Questo
è lo sport che vogliamo. Si è sempre in tempo per prendere un treno dello
sport, da piccoli si incontrano sport ma poi per diversi motivi è difficile
proseguire e allora da grandi si può riprendere questa passione che diventa un
beneficio per il fisico e le mente.
Lo
sport è di tutti e per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità; lo
sport fa bene al cuore, al corpo e alla mente; lo sport è inclusivo, aggrega e
avvicina persone, culture e mondi; lo sport abbatte muri e barriere fisiche, mentali,
culturali e generazionali; lo sport incrementa consapevolezza delle proprie
possibilità e capacità e anche dei propri limiti; lo sport permette di andare
oltre; lo sport sviluppa fiducia in se e incrementa la resilienza.
Lo
sport che vogliamo è competitivo ma non aggressivo, dove si rispetta se stessi
e gli altri; uno sport dove si può sperimentare uno spirito di squadra
accogliente e rispettoso dove c'è posto per tutti e ognuno apporta il proprio
importante contributo; uno sport dove la fatica e l'impegno viene ripagata con
riconoscimenti e attestati di stima e di rispetto.
Lo
sport che vogliamo è lo sport che ci permette di metterci in gioco apprendendo
dall'esperienza; uno sport dove si sperimentano sensazioni ed emozioni; uno
sport che fa ritornare a casa soddisfatti e contenti; uno sport che ci fa lasciare
una zona di comfort per apprendere dall’esperienza.
Lo
sport ti fa tornare a giocare come bimbi, ti fa perdere l'età anagrafica, si
apprezza il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare. A volte lo sport confonde, fa perdere il senso del tempo atmosferico, il tempo che passa, il
traguardo che arriva; a volte lo sport ti fa incontrare persone e paesaggi, ti
fa viaggiare nei sogni e nella realtà. Questo è lo sport che vogliamo, si è più sicuri, più coraggiosi, si diventa anche più autonomi, consapevoli, fiduciosi
e resilienti.
Segnalo di seguito alcuni miei libri
pubblicati da Prospettiva Editrice.
Lo sport delle donne. Donne sempre più
determinate, competitive e resilienti., 8 ottobre 2018, di Matteo Simone (Autore).
Nello sport non è
importante solo la forza, la resistenza e i muscoli, ma è importante sviluppare
anche la forza e la resistenza mentale che permettono di andare oltre, di
consolidare lo stato di forma. Raggiungere traguardi importanti diventa il
coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo ambito, la
ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere qualcosa che si desidera
con determinazione, tenacia, passione e con l’aiuto di qualcuno che sostiene.
"Sport, benessere e performance. Aspetti
psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta", di Matteo Simone. Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 15 novembre 2017.
Attraverso questionari ho raccolto il punto di vista di atleti comuni e
campioni, per approfondire il mondo dello sport, e in particolare gli aspetti
che incidono sul benessere e sulla performance. È fondamentale conoscere il
loro punto di vista a completamento delle teorie relative agli aspetti che
incidono sul benessere e la performance dell’atleta e della squadra. Lo
psicologo dello sport a volte diventa una figura di riferimento per il singolo
atleta, per l’intera squadra, per lo staff, i tecnici, i dirigenti.
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