Presso bar Caffè (Via Olevano Romano 37)
Venerdì 8 marzo 2019 Presso bar Caffè (Via Olevano Romano 35 – Roma) è stato presentato il libro "Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti" di Matteo Simone.
Moderatrice
dell'evento l'ingegnere e atleta Alessandra Penna, inoltre presenti, per testimoniare le loro esperienze descritte nel libro, le atlete Francesca
Boldrini e Anna Giunchi.
Stralcio della prefazione di Vincenzo Prunelli: “Ha senso continuare a
credere la donna fragile, arrendevole, da proteggere, incapace di grosse
prestazioni? Leggendo il libro dell’amico Matteo Simone, è il caso di dire di
no. Fa parlare grandi atlete, ma il messaggio è rivolto a chiunque nella vita
non si accontenti di limiti troppo stretti. Sono grandi atlete, ma lo sono
diventate perché lo hanno deciso. Lo sport di cui si parla è benessere,
rapporto con la salute, scoperta della misura di sé, momento e mezzo di partecipazione
e comunicazione, in cui ognuno scopre ciò che ha di potenziale, gioca con i
mezzi che possiede e ottiene il massimo dalle proprie possibilità, tante o
poche che siano.”
Un libro dedicato a tutte le donne, un libro che tratta di donne che scoprono lo sport e che grazie allo sport diventano sempre più determinate e resilienti fino a sfidare uomini; alcune vincono gare arrivando prima degli uomini. Ringrazio a tutte le donne che hanno collaborato alla stesura di questo libro con le loro testimonianze e racconti.
Un libro dedicato a tutte le donne, un libro che tratta di donne che scoprono lo sport e che grazie allo sport diventano sempre più determinate e resilienti fino a sfidare uomini; alcune vincono gare arrivando prima degli uomini. Ringrazio a tutte le donne che hanno collaborato alla stesura di questo libro con le loro testimonianze e racconti.
Nel testo è riportata un’intervista ad Alessandra Penna di cui riporto una significativa testimonianza.
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua performance? “Lo sport mi fa sentire sempre bene, dopo una giornata stressante, un
allenamento mi rende sempre felice e mi da una bellissima sensazione di
benessere. Lo stesso quando gareggio, la stessa preparazione della gara mi
rende entusiasta e tutte le emozioni che ogni volta provo e il divertimento con
gli amici mi spingono a voler raggiungere sempre nuovi piccoli traguardi
personali.”
Tanti
i concetti che esprime Alessandra, l’importanza dello stabilire obiettivi da
raggiungere che permette di allenarsi bene e seriamente, la passione nel fare
le cose, se una cosa piace veramente il tempo si trova.
Quello
che affiora da tante interviste è che lo sport influisce positivamente
sull’umore e sulla salute fisica e mentale, interessanti
le parole di Francesca Boldrini: Ti sei sentita campionessa nello
sport almeno un giorno della tua vita? “Mi approccio sempre con
grande umiltà al podismo, tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente
gratificanti da farmi sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei
occhi!”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere e alla tua
performance? “Intanto ha migliorato la fiducia in me
stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per
correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai
ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”
Si
apprende dalle esperienze, superare momenti difficili aiuta ad andare avanti,
se ce l’hai fatta una volta, ce la farai anche una seconda volta. Interessanti le parole di Elisa Tempestini: Quali meccanismi
psicologici ti aiutano nello sport? “Lo sport è lo strumento
per il benessere sia fisico e mentale, e che ti aiuta a superare ogni ostacolo!”
Cosa pensano i familiari e gli amici della tua attività sportiva? “I miei familiari mi hanno sempre sostenuto a raggiungere i miei
traguardi.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente
della tua attività sportiva? “Sono tanti gli episodi,
specie quando si corre in gruppo, si sviluppano molte idee, una di queste, è
stata la nascita del Trofeo città di Nettuno, la corsa che io organizzo ormai
da 10 anni, e ne sono orgogliosa, perché autofinanzio la mia associazione
sportiva per disabili Spiragli di luce!”
Interessante è la testimonianza di Anna Giunchi: Chi ha contribuito al tuo benessere
nello sport o alla tua performance? “Il benessere è nato con un
lungo lavoro mentale da parte di me stessa. Devo i miei migliori risultati
agonistici ad un giovane allenatore: Marco Testero.” Qual è stata la
gara della tua vita? “Maratona di Bari 2009:
personale di 3h02.19, terza assoluta.” Qual è un tuo messaggio
rivolto ai ragazzi per farli avvicinare allo sport? “Sport è
filosofia di vita, educazione. La fatica ripaga sempre anche se, al momento, è
difficile da sopportare. Se ci si abitua a questo genere di ‘sofferenza’, tutto
il resto appare come solo un gioco, e riesce con estrema facilità.”
Lo
sport diventa una sorta di autoterapia, si contatta se stessi, si riesce a
conoscersi meglio, il proprio corpo, le proprie sensazioni, lo sport aiuta a
gestire lo stress, a elaborare i traumi. Mentre per la performance non bisogna
sottovalutare nulla, l’alimentazione diventa importante, l’affidarsi ad un
bravo allenatore, competente e formato ma anche sensibile che ti segua, che ti
veda, che parli con te. Conosco bene Marco Testero, ho anche gareggiato con
lui, è un bravo allenatore.
E’ interessante l’intervista doppia a due amiche atlete: Maria Chiara Parigi e Cecilia Polci: Hai un sogno nel cassetto? Maria Chiara: “Il mio sogno è di vedere più possibile il mondo con tutti i suoi angoli, anche i più remoti, camminando e correndo!” Cecilia: “Beh, credo che ognuno di noi ce lo abbia, diciamo che mi piacerebbe moltissimo fare il Tor des Géants, ma se devo dire veramente quale sia il mio sogno, eh, sarebbe poter indossare la maglia della nazionale con lei, Maria Chiara Parigi. Maria Chiara non è solo un’amica, direi più una sorella del trail, è lei che mi ha insegnato tutto, che mi ha fatto tornare la voglia di correre, nei momenti bui, compagna di mille avventure ma soprattutto disavventure. La sua telefonata di quel famoso venerdì rimarrà nel mio cuore sempre, così come la gara della Maddalena in cui lei mi ha regalato una gara fianco a fianco e un podio assieme. Credo che vestire i colori dell’Italia sia il sogno di tutti, ecco io come sempre ci metto il carico da novanta, come si dice dalle mie parti, e vorrei poterla indossare fianco a fianco a lei e magari arrivare anche lì mano nella mano. Sono esagerata eh? Ma in fondo un sogno è un sogno e mi piace viverlo così, sulla scia dei momenti magici che questo sport in sua compagnia mi regala!”
Interessante è la testimonianza di Eleonora Bazzoni: In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Credo che lo sport abbia contribuito al mio benessere sia fisico che psichico, fisico perché dopo la fatica si ha sempre una sensazione di benessere e psichico perché mi aiuta a sfogarmi, un ottimo antistress, la corsa se in solitudine mi permette di riflettere sulle varie problematiche da affrontare. Penso che l’arma vincente delle performance sia tanta buona volontà, costanza e amore per ciò che si pratica.”
E’ interessante l’intervista doppia a due amiche atlete: Maria Chiara Parigi e Cecilia Polci: Hai un sogno nel cassetto? Maria Chiara: “Il mio sogno è di vedere più possibile il mondo con tutti i suoi angoli, anche i più remoti, camminando e correndo!” Cecilia: “Beh, credo che ognuno di noi ce lo abbia, diciamo che mi piacerebbe moltissimo fare il Tor des Géants, ma se devo dire veramente quale sia il mio sogno, eh, sarebbe poter indossare la maglia della nazionale con lei, Maria Chiara Parigi. Maria Chiara non è solo un’amica, direi più una sorella del trail, è lei che mi ha insegnato tutto, che mi ha fatto tornare la voglia di correre, nei momenti bui, compagna di mille avventure ma soprattutto disavventure. La sua telefonata di quel famoso venerdì rimarrà nel mio cuore sempre, così come la gara della Maddalena in cui lei mi ha regalato una gara fianco a fianco e un podio assieme. Credo che vestire i colori dell’Italia sia il sogno di tutti, ecco io come sempre ci metto il carico da novanta, come si dice dalle mie parti, e vorrei poterla indossare fianco a fianco a lei e magari arrivare anche lì mano nella mano. Sono esagerata eh? Ma in fondo un sogno è un sogno e mi piace viverlo così, sulla scia dei momenti magici che questo sport in sua compagnia mi regala!”
Interessante è la testimonianza di Eleonora Bazzoni: In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Credo che lo sport abbia contribuito al mio benessere sia fisico che psichico, fisico perché dopo la fatica si ha sempre una sensazione di benessere e psichico perché mi aiuta a sfogarmi, un ottimo antistress, la corsa se in solitudine mi permette di riflettere sulle varie problematiche da affrontare. Penso che l’arma vincente delle performance sia tanta buona volontà, costanza e amore per ciò che si pratica.”
Sempre più le donne stanno dimostrando di essere
fortissime atlete e nelle gare di endurance competono anche con gli uomini con
tanta grinta e forza come ha dimostrato la fortissima atleta della Nazionale Italiana Francesca Canepa, sempre pronta a gareggiare e a rappresentare
l’Italia in gare considerate estreme per lunghezza chilometrica e difficoltà di
percorso:
Hai ancora sogni o progetti? “I miei progetti in verità prendono forma in maniera del tutto casuale,
in base alle situazioni in cui mi imbatto e alle opportunità che di volta in
volta vedo dischiudersi. Non ho un piano preciso. Non ho gare iconiche che
voglio fare per forza. Decido più o meno giorno per giorno. Quello che so per
certo è che sarò un’atleta per sempre.”
Raggiungere
traguardi importanti diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di
un obiettivo ambito, la ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere
qualcosa che si desidera. Interessante anche la
testimonianza dell’atleta della Nazionale Italiana Elisa Cusma:
Quali
sono i sogni realizzati? “Ho realizzato tanti sogni
nel mio sport! E come ogni atleta il più grande è stato quello di vestire la
maglia azzurra tante volte e soprattutto alle olimpiadi!”
Lo
sport permette di sperimentare la resilienza, non mollare mai, andare avanti e
continuare per portare a termine la propria impresa, la propria sfida
personale; per alzare gradualmente l’asticella e affrontare gradualmente
situazioni sportive o della vita quotidiana sempre più difficili. Atlete della Nazionale Italiana come Antonella Confortola hanno ancora tanti
obiettivi:
Prossimi obiettivi a breve, medio e
lungo termine? Sogni realizzati e da realizzare? “Sportivi, il mondiale lunghe distanze in Slovenia a giugno…a lungo
termine trovare un lavoro che mi emozioni (almeno qualche volta) come lo sport.
Per i sogni penso che siano una cosa personale, non ne parlo mai con nessuno…
però sono importanti, ci fanno andare avanti.”
Pochi
giorni dopo questa intervista, Antonella vinse la medaglia d’argento ai
mondiali di corsa in montagna di lunga distanza e con le altre atlete ha
conquistato il titolo Mondiale a squadra.
Interessanti anche i sogni realizzati di Lorena Brusamento: Quali sogni hai realizzato e quali
sono da realizzare? “Ogni sogno realizzato apre
la strada ad altri sogni, basta seguire la scia. Indossare la maglia azzurra
era un sogno, l’ho realizzato e questo mi dà la possibilità di sognare altro!
La vita senza sogni, che vita è?”
Interessanti i consigli dell’atleta Nazionale Valeria Roffino: Che consiglio ti andrebbe di dare a coloro che si trovano a dover fare scelte importanti nello sport? “Penso che lo sport sia di fondamentale importanza nella vita di ogni persona: innanzitutto e in primis per la salute ed il benessere personale; e poi perché permette di staccare, di sfogarsi e rilassarsi un po’.
Lo sport non
è solo quello che si fa a livello agonistico quindi secondo me, anche quando
gli impegni e i doveri sono molti, bisognerebbe cercare di ritagliarsi comunque
un po’ di tempo per praticare attività fisica. Ad ogni livello.”
Alcune
atlete parlano di esperienze al limite anche con deprivazione di sonno per
alcuni giorni, ne è un esempio l’atleta della Nazionale Italiana Ultratrail
Lisa Borzani:
Hai sperimentato l’esperienza del limite
nelle tue gare? “Sì, credo di sì. Al Tor
des Geants nel 2014 sono arrivata al ‘limite’ non tanto dal punto di vista
della gestione della fatica bensì da quello della gestione del sonno. Le prime
tre notti di gara ho gestito la carenza di sonno con dei micro sonni ma
l’ultima notte (la quarta) è stata dura e credo di essere arrivata proprio al
limite delle mie possibilità in tal senso.”
Per
molte donne lo sport diventa una grande prova da superare che fortifica corpo e
mente, ne è un esempio Angela Gargano:
Quale esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita?
“La corsa mi ha aiutato a superare tante difficoltà,
è riuscita a farmi sentire più forte, più sicura. Nel 1999 ho portato a termine
la Marathon de Sables, 224 km in cinque giorni in autosufficienza idrica ed
alimentare; pensavo che non sarei stata in grado di arrivare in fondo, e invece
ce l’ho fatta. Questa gara mi ha forgiato il carattere e ha contribuito a
rafforzare la fiducia nei miei mezzi.”
Le
donne si dimostrano molto resilienti e determinate, ci riprovano fino a
raggiungere il proprio obiettivo, grande esempio è Aurelia Rocchi:
Quale gara estrema ritieni di non poter riuscire a portare a
termine? “Vorrei provare tutte le
gare. Se ci sarà una dura che non potrò finirla per qualche motivo, riproverò
fino a che ci riuscirò perché non c’è niente più forte del mio cervello, avrò
tanta pazienza per riprovare.”
+393804337230 Psicologo,
Psicoterapeuta
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