sabato 9 febbraio 2019

Sara Trevisan: Chi inizia con l'agonismo, prima o poi ci ricasca. ...

ed eccomi a fare gare di corsa!
Matteo Simone 

Lo sport permette di mettersi in gioco in grandi eventi sperimentando sensazioni forti e intense stando a contatto con tanti altri atleti ognuno con le proprie caratteristiche, attitudini, capacità, vissuti. 

Di seguito Sara racconta la sua esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentita campionessa nello sport? La gara della tua vita? Credo di non essermi mai sentita una campionessa, la parola campione non mi piace molto. Ma indubbiamente mi sono sentita forte quando per la prima volta ho partecipato ad una gara con più di 4000 corridori. Quando ho tagliato il traguardo per terza nei giardini della Reggia di Venaria tra i raggi del sole, mi sono davvero sentita forte. La gara della mia vita? Non credo di averla ancora corsa.”

Lo sport si aggiunge ad altri eventi vitali che le persone incontrano durante i giorni della propria vita, oltre alle esperienze scolastiche, lavorative, relazionali lo sport diventa un banco di prova per mettersi alla prova dopo un periodo di allenamento partecipando a gare per competere, per testarsi, per esserci, per divertirsi.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?
Sin da piccola ho sempre fatto sport, qualunque sport e qualunque attività che mi permettesse di muovermi liberamente. Crescendo ho continuato a provare tutto, ma la mia scelta è ricaduta sulla ginnastica artistica (a cui devo la scioltezza) e sullo sci di discesa (a cui devo la forza). Dopo un brutto incidente sugli sci ho dovuto smettere di fare gare e ho iniziato a correre e a fare sci di fondo. Ma chi inizia con l'agonismo, prima o poi ci ricasca. ... ed eccomi a fare gare di corsa!”.

Si inizia per gioco, per provare, spinti, invogliati e poi, pian piano, si incontra un mondo che affascina, che insegna, che sostiene, e la competitività diventa uno stimolo per allenarsi, per impegnarsi, per migliorare.
In che modo hai raggiunto la performance? Chi contribuisce alla tua performance?Non cerco mai la performance. Cerco di migliorarmi ogni volta. Chi mi permette di allenarmi e soprattutto chi mi sostiene quando il gioco si fa duro è il mio compagno, allenatore e a modo suo psicologico. perché la testa va allenata quanto le gambe, forse di più.”

Importante è essere sempre padroni di se stessi, decidere giorno per giorno della propria vita, prendendo in mano le redini del proprio corpo con la passione e la mente che da una parte è razionale e dall’altra e creativa quindi si pianifica e si organizza la propria vita fatta di impegni, allenamenti, rinunce, gare, amicizie e dall’altra parte si fa qualcosa di intuitivo, creativo, impulsivo derivante da un bisogno o esigenza che emerge nel momento presente.
Quale esperienza passata ti dà fiducia nel raggiungere i tuoi obiettivi?
Faccio molta fatica a trarre fiducia da esperienze passate. Non sono fatta così. La fiducia mi deve essere somministrata di volta in volta da chi mi sta vicino. Questo è il mio tallone d'Achille.” 
C’è un episodio curioso o divertente nella tua carriera sportiva?Uno degli episodi più divertenti è stato quando al campo di atletica ha fatto un metro di neve. Io e le mie amiche ci lanciavamo dai muretti e correvamo per più tempo possibile nella neve alta. Diciamo che abbiamo fatto un buon potenziamento  e soprattutto tante risate.”

Nello sport si tende a cercare sia il benessere e divertimento che il duro lavoro per migliorarsi ed essere sempre più performanti quindi è importante la presenza sia di amici atleti che stimolano negli allenamenti e ogni tanto cercano di trovare occasioni per scansare la fatica con scherzo e divertimento, sia persone che insegnano, sostengono, allenano per permettere di salire di livello nelle competizioni sportive.
Quali sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pre-gara, gara, post-gara?Credo che lo sport ti faccia sperimentare tutte le sensazioni: quando ti alleni intensamente provi fatica, stanchezza, in alcuni casi senso di monotonia, ma anche voglia di provare, di superarti e di fare del tuo meglio, se poi ti alleni con delle amiche provi anche empatia, voglia di condividere gioia e fatica. Nel pre-gara un po' di tensione c'è sempre, ma cerco di trasformarla in concentrazione. Durante la gara invece per me c'è un fuoco d'artificio di sensazioni che partono, ma non sai mai come finiscono. Nel post gara invece sono due le sensazioni che provo: delusione o soddisfazione. La prima cerco di analizzarla, mentre la seconda me la vivo a pieno senza ragionarci. come una vera emozione.”

Il mondo dello sport mette a dura prova ma aiuta a comprendere il senso della vita fatta di apprendimento, di mettersi alla prova, di accettare quello che viene apprendendo insegnamenti e migliorando sempre con l’impegno e la dedizione facendo parte di un gruppo di persone che condividono idali, valori sportivi.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? Indubbiamente il rischio di infortuni, di non poterti più allenare e del dolore dovuto all'infortunio stesso. A volte però le difficoltà nascono dalla stanchezza fisica o da delle delusioni, una serie di allenamenti andati male o anche solo la fatica di partire per un nuovo allenamento.” 
Come superi crisi, sconfitte, infortuni?Mi faccio aiutare tanto dal mio compagno/allenatore che sa farmi vedere gli ostacoli un po' meno alti. Poi cerco sempre di guardare avanti, a quando tutto sarà a posto.”

E’ importante avere sempre una mentalità positiva e propositiva, avere sempre un piano B, avvalersi di amici e figure professionali che aiutano ad affrontare, gestire, attraversare e superare momenti bui e difficili dove tutto sembra impossibile.
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?
Lo sport è uno stile di vita, ti insegna a organizzarti, a essere responsabile di te stesso, delle tue cose e del tuo corpo. Se ti alleni con costanza, il sacrificio ti può portare lontano e le sconfitte ti faranno meno paura.”

Matteo SIMONE - 21163@tiscali.it 
+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta 

Nessun commento:

Translate