ed eccomi a fare gare di corsa!
Matteo Simone
Lo sport permette di mettersi in gioco in grandi eventi sperimentando sensazioni forti e intense stando a contatto con tanti altri atleti ognuno con le proprie caratteristiche, attitudini, capacità, vissuti.
Di seguito Sara racconta la sua
esperienza sportiva rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti
sei sentita campionessa nello sport? La gara della tua vita? “Credo di non essermi mai sentita una campionessa, la parola campione
non mi piace molto. Ma indubbiamente mi sono sentita forte quando per la prima
volta ho partecipato ad una gara con più di 4000 corridori. Quando ho tagliato
il traguardo per terza nei giardini della Reggia di Venaria tra i raggi del
sole, mi sono davvero sentita forte. La gara della mia vita? Non credo di
averla ancora corsa.”
Lo sport si aggiunge ad altri eventi vitali che le persone incontrano durante i giorni della propria vita, oltre alle esperienze scolastiche, lavorative, relazionali lo sport diventa un banco di prova per mettersi alla prova dopo un periodo di allenamento partecipando a gare per competere, per testarsi, per esserci, per divertirsi.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? “Sin da piccola ho sempre fatto sport, qualunque sport e qualunque attività che mi permettesse di muovermi liberamente. Crescendo ho continuato a provare tutto, ma la mia scelta è ricaduta sulla ginnastica artistica (a cui devo la scioltezza) e sullo sci di discesa (a cui devo la forza). Dopo un brutto incidente sugli sci ho dovuto smettere di fare gare e ho iniziato a correre e a fare sci di fondo. Ma chi inizia con l'agonismo, prima o poi ci ricasca. ... ed eccomi a fare gare di corsa!”.
Si
inizia per gioco, per provare, spinti, invogliati e poi, pian piano, si
incontra un mondo che affascina, che insegna, che sostiene, e la competitività
diventa uno stimolo per allenarsi, per impegnarsi, per migliorare.
In che modo hai raggiunto la performance? Chi contribuisce alla tua
performance? “Non cerco mai la
performance. Cerco di migliorarmi ogni volta. Chi mi permette di allenarmi e
soprattutto chi mi sostiene quando il gioco si fa duro è il mio compagno,
allenatore e a modo suo psicologico. perché la testa va allenata quanto le
gambe, forse di più.”
Importante
è essere sempre padroni di se stessi, decidere giorno per giorno della propria
vita, prendendo in mano le redini del proprio corpo con la passione e la mente
che da una parte è razionale e dall’altra e creativa quindi si pianifica e si organizza la propria vita fatta di impegni, allenamenti, rinunce, gare,
amicizie e dall’altra parte si fa qualcosa di intuitivo, creativo, impulsivo
derivante da un bisogno o esigenza che emerge nel momento presente.
Quale esperienza passata ti dà fiducia nel raggiungere i tuoi
obiettivi? “Faccio molta fatica a
trarre fiducia da esperienze passate. Non sono fatta così. La fiducia mi deve
essere somministrata di volta in volta da chi mi sta vicino. Questo è il mio
tallone d'Achille.”
C’è un episodio curioso o
divertente nella tua carriera sportiva? “Uno degli
episodi più divertenti è stato quando al campo di atletica ha fatto un metro di
neve. Io e le mie amiche ci lanciavamo dai muretti e correvamo per più tempo
possibile nella neve alta. Diciamo che abbiamo fatto un buon potenziamento e soprattutto tante risate.”
Nello
sport si tende a cercare sia il benessere e divertimento che il duro lavoro per
migliorarsi ed essere sempre più performanti quindi è importante la presenza
sia di amici atleti che stimolano negli allenamenti e ogni tanto cercano di
trovare occasioni per scansare la fatica con scherzo e divertimento, sia
persone che insegnano, sostengono, allenano per permettere di salire di livello
nelle competizioni sportive.
Quali sensazioni
sperimenti nello sport: allenamenti, pre-gara, gara, post-gara? “Credo che lo sport ti faccia sperimentare tutte le sensazioni: quando
ti alleni intensamente provi fatica, stanchezza, in alcuni casi senso di
monotonia, ma anche voglia di provare, di superarti e di fare del tuo meglio, se
poi ti alleni con delle amiche provi anche empatia, voglia di condividere gioia
e fatica. Nel pre-gara un po' di tensione c'è sempre, ma cerco di trasformarla
in concentrazione. Durante la gara invece per me c'è un fuoco d'artificio di
sensazioni che partono, ma non sai mai come finiscono. Nel post gara invece
sono due le sensazioni che provo: delusione o soddisfazione. La prima cerco di
analizzarla, mentre la seconda me la vivo a pieno senza ragionarci. come una
vera emozione.”
Il
mondo dello sport mette a dura prova ma aiuta a comprendere il senso della vita
fatta di apprendimento, di mettersi alla prova, di accettare quello che viene
apprendendo insegnamenti e migliorando sempre con l’impegno e la dedizione
facendo parte di un gruppo di persone che condividono idali, valori sportivi.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? “Indubbiamente
il rischio di infortuni, di non poterti più allenare e del dolore dovuto all'infortunio stesso. A volte però le difficoltà nascono dalla stanchezza fisica
o da delle delusioni, una serie di allenamenti andati male o anche solo la
fatica di partire per un nuovo allenamento.”
Come superi
crisi, sconfitte, infortuni? “Mi faccio aiutare tanto
dal mio compagno/allenatore che sa farmi vedere gli ostacoli un po' meno alti.
Poi cerco sempre di guardare avanti, a quando tutto sarà a posto.”
E’
importante avere sempre una mentalità positiva e propositiva, avere sempre
un piano B, avvalersi di amici e figure professionali che aiutano ad
affrontare, gestire, attraversare e superare momenti bui e difficili dove tutto
sembra impossibile.
Un
messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? “Lo sport è
uno stile di vita, ti insegna a organizzarti, a essere responsabile di te
stesso, delle tue cose e del tuo corpo. Se ti alleni con costanza, il sacrificio
ti può portare lontano e le sconfitte ti faranno meno paura.”
Matteo SIMONE - 21163@tiscali.it
+393804337230 Psicologo, Psicoterapeuta
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