L’ASD
Atletica Villa De Sanctis & White Shoes Runners
organizzano la prima 6 Ore di Roma che si svolgerà il 13 Luglio con partenza
alle ore 24.00 su un percorso sterrato ma battuto di 1 km presso la Villa De
Sanctis in via Casilina a pochi chilometri dal centro di Roma.
La
notizia l’ho saputa in anteprima da Pierluigi Lops, amico runner con il quale
conivido la fatica e la gioa della corsa e dell’ultracorsa in allenamento, in
gare e anche come guide di atleti con disabilità visiva e come pacer in
maratone.
Conosco
tanti atleti della società Villa De Sanctis già da tanto tempo, da prima che si
costituisse la squadra e molti di loro facevano parte della storica Atletica
del Parco e poi alcuni con la nuova squadra emergente Atletica La Sbarra che poi
unendosi con i Grilli Runners è diventata Atletica La Sbarra & I Grilli Runners.
E’ da loro che ho appreso l’arte dell’ultramaratona, dai racconti di Gianni Migneco, Angelo Fiorini, Antonio Raso, Francesco Accarino, Gian Luca Metelli, Alessandro Manzo, Carlo Ascoli, Giambattista che organizza la 6 ore in Calabria a Curinga, Aurelia Rocchi molto resiliente in giro per gare ultra di 285km come la Milano - San Remo e anche gare nel deserto.
E’ da loro che ho appreso l’arte dell’ultramaratona, dai racconti di Gianni Migneco, Angelo Fiorini, Antonio Raso, Francesco Accarino, Gian Luca Metelli, Alessandro Manzo, Carlo Ascoli, Giambattista che organizza la 6 ore in Calabria a Curinga, Aurelia Rocchi molto resiliente in giro per gare ultra di 285km come la Milano - San Remo e anche gare nel deserto.
L’A.S.D.
Villa de Sanctis dal 2007 al 2012 e anche nel 2015 si è classificata al primo
posto ed è nell’Albo d’oro del Gran Prix IUTA (Italian Ultramarathon and Trail
Association) di Ultramaratona, nessuna società ha vinto così tante volte.
Una
squadra di persone e di atleti con fortissimi e grandissimi atleti che con
grande passione hanno partecipato alle gare più estreme quali Spartathlon in
Grecia, Milano Sanremo, il deserto, la Nove Colli Running, la 100 miglia di
Berlino, l’Ultrabalaton in Ungheria e tantissime altre gare.
Sembra
di trattarsi di un’occasione per mettersi in gioco, per fare gruppo, per
condividere momenti di buio e di luce, di stanchezza e fatica, di gioia e
divertimento girando per il parco di Villa De Sanctis che per molti può
sembrare noioso per chi sperimenta le ultradistanze sa di che si tratta, di
elaborare proprie situazioni, avvenimenti, storie, progetti di vita,
riflettere, e mettersi in gioco con la faatica e le crisi che si superano curva
per curva, chilometro per chilometro, gior per giro, teminando 6 ore di corsa
che prevedono una partenza, dei ristori, degli incontri, un arrivo, un riposo,
un’integrazione attenta e accurate e poi tutti in giro per Roma per godersi
l’alba festeggiando con le risorse residue e raccontando l’accaduto e le
esperienze fatte.
Nel libro “Ultramaratoneti e gare estreme” riporto un’interessante testimonianza
di Angelo Fiorini: “Il mio percorso per
diventare ultramaratoneta, è stato molto graduale. Ho iniziato oltre 15 anni
fa, spronato da un amico, a corricchiare nel parco per passare il tempo mentre
i nostri figli si allenavano alla scuola calcio. La corsa non mi diceva gran
che, ma giorno dopo giorno, km dopo km, la cosa cominciava ad intrigarmi
soprattutto perché le gambe rispondevano bene alla fatica e il fiato c’era!
Così mi sono iscritto ad una Società sportiva e ho iniziato ad allenarmi per
fare qualche gara, prima da 10 km, poi la prima mezza maratona, la seconda, la
terza e finalmente la voglia di provare la vera maratona: quella di Roma! È
stato un successo personale, una grande soddisfazione per un traguardo che fino
ad un anno prima neanche mi sarei sognato! E cosi con la consapevolezza di
avere una capacità in tale disciplina, ho continuato e di maratone ne ho fatte
in varie parti d’Italia. La svolta ci è stata quando ho cambiato società
sportiva, iscrivendomi alla Società Villa de Sanctis, dove ho trovato un gruppo
di veri ‘matti’ per la corsa, tanto da convincermi a fare la prima
ultramaratona da 50 Km, la Pistoia Abetone, poi la 100km degli Etruschi poi la
ventiquattr’ore, dove ho percorso 185 km, poi le Tre Cime Di Lavaredo sulle
Dolomiti da 50 km circa e la ove colli di oltre 202 km tra i colli dell’Emilia
Romagna e nel giro di tre anni abbiamo partecipato a tante ultramaratone tanto
da vincere per tre anni di seguito il campionato Iuta che è la formula uno
degli ultramaratoneti tra società di tutta Italia”.
Nel mio libro “Lo sport delle donne” a pagina 106 riporto un’interessante
dichiarazione di Angela Gargano sugli atleti di Villa De Sanctis: “In ogni gara mi impegno e cerco di dare sempre il massimo. L’emozione
più grande che conservo nel mio cuore e che rivivo ogni volta che ci penso, è
quella provata quando ho tagliato il traguardo della Nove Colli. Tutti gli
amici romani della Villa De Sanctis mi sono venuti incontro e mi hanno
accompagnato fino all’arrivo, dove c’era mio marito che mi ha abbracciato
dicendomi: ‘Sei stata fortissima!’.”
Interessante l’intervista ad Aurelia Rocchi, vincitrice della 24h di corsa a piedi
a Lavello, che riporto nel mio libro “Lo sport delle donne” a pagina 122-125: Sensazioni, emozioni, pensieri prima, durante, dopo la gara? Hai
scoperto qualcosa in te stessa e negli altri atleti? “Quando entro in gara ho la sensazione di sentirmi in una grande
famiglia, per me una gara è festa, siamo tutti uguali, ognuno di noi cerca di
superare se stesso, quando ci incontriamo sul percorso, si fanno le battute, si
scherza. Chiedilo al mio amico Michele Spagnolo.” Prossime gare, obiettivi? “Continuerò a
fare ultramaratone, sono molto belle, ormai ci conosciamo tutti. Mi piacerebbe
tornare in Grecia ma lo sappiamo tutti che dietro a quella gara ci sono tanti
sacrifici.”
Aurelia
ha fatto tanta esperienza, tantissime gare lunghissime e durissime comprese la Nove Colli Running di 202,4 km portata a termine dignitosamente,
una partecipazione alla Spartathlon non
conclusa (gara durissima di 246 km da Sparta ad Atene), ed anche ultratrail, ha
avuto anche degli infortuni, insomma tanta esperienza e tante scoperte, tante
amicizie.
Aurelia
ha scoperto anche il mondo degli atleti con disabilità visiva del progetto
Achilles International e si è sperimentata come guida sia in allenametno che in
gara, a disposizione degli altri ma arricchendosi con l’esperienza fatta.
L’8
marzo ore 18.30 a Roma via Olevano Romano 35-37, presso il bar Caffettiamo,
sarà presentato il libro "Lo sport delle donne", dedicato a tutte le
donne, un libro che tratta di donne che scoprono lo sport e che sono o lo
diventano grazie anche allo sport sempre più determinate e resilienti fino a
sfidare uomini, alcune vincono gare arrivando prima degli uomini, un grazie a
tutte le donne che hanno collaborato alla stesura di questo libro con le loro
testimonianza e racconti.
Moderatrice
dell'evento sarà l'ingegnere e atleta Alessandra Penna che ha avuto il
privilegio di eccellere in diversi sport e di ottenere ottimi risultati.
Inoltre saranno presenti le atlete Francesca Boldrini ed Elisa Tempestini per testimoniare
le loro esperienze descritte nel libro.
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