Psicologo, Psicoterapeuta
L’estate del 2015 Ivano CARONTI con i suoi amici ha organizzato la staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione.
In questa occasione ho avuto modo di conoscere
anche la runner Francesca Boldrini ed a distanza di mesi gli ho chiesto di
rispondere ad alcune domande sulla sua passione sportiva.
Ti sei sentita
campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi approccio sempre con grande umiltà al podismo,
tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente gratificanti da farmi
sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei occhi!”
Come ha
contribuito lo sport al tuo benessere? “Intanto ha
migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in
generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno
dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e
molto raramente mi ammalo.”
I benefici dello sport sono tanti in termini di autoefficacia, di
sensazioni fisiche, di stile di vita salutare.
Come hai scelto
il tuo sport? “Sono una persona fondamentalmente introversa e non amo
palestre e luoghi troppo affollati. Desideravo inoltre muovermi senza essere
schiava di orari, e poi ho sempre pensato che non ci fosse nulla meglio della
corsa per scaricarsi e ritrovare forma e benessere in poco tempo.”
Nella tua
disciplina quali difficoltà si incontrano? “Allenamenti faticosi, condizioni
climatiche avverse.”
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Ultimamente
sto curando molto la mia alimentazione; ho ridotto drasticamente cibi
confezionati, con additivi e conservanti vari. Preparo sempre a casa il pranzo
del lavoro, preparo pane e crespelle integrali anche per la colazione, mangio
molti latticini freschi e leggeri (yogurt, ricotta), cereali, semi, insalate.
Utilizzo sciroppo d’acero, miele e zucchero di canna mascobado per dolcificare.
Ho ridotto il consumo di carne, ho limitato l’assunzione di alcolici. La
mattina della gara, caffè e noci con miele, frutta secca o gel durante una gara
(solo mezza maratona); dopo la gara mi alimento normalmente, mi concedo
qualcosa in più dopo le mezze maratone.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere
la gara? “Una volta mi
sono ritirata, attacco d’asma.”
Cosa ti ha fatto
mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Nonostante
qualche problema lungo il mio seppur breve percorso non mi è mai passato
veramente per la testa di mollare; non riesco ad immaginarmi senza corsa, non
potrei rinunciare a tutti i benefici che mi regala.”
Nello sport chi ha
contribuito al tuo benessere o performance? “In primis me
stessa. La grande passione che mi muove. E poi tanti cari amici compagni di ‘squadra
e non’ che mi hanno sempre dato preziosi consigli.”
E’ importare la passione nelle cose che si fanno che
ti permette di portare avanti i tuoi obiettivi ma è anche importante affidarsi
ad amici che ti sostengano e ti danno suggerimenti importanti.
La gara della tua vita, dove hai dato il
meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? Non c’è una sola
gara che mi ha dato queste emozioni, ma ricordo in particolare la gioia per
aver corso la prima mezza maratona (a soli tre mesi dalla mia prima gara
ufficiale e con preparazione abbastanza affrettata) e la mia ultima mezza,
prima trasferta a Sorrento per la Coast to Coast… Dopo averla desiderata a
lungo ho temuto di non poterla correre per un fastidio al tallone che mi impediva
anche di camminare. Al traguardo mi sono sentita un’eroina, amo quella medaglia
forse più delle altre. Inoltre ricordo con grandissima emozione il momento in
cui ho realizzato di essere scesa per la prima volta sotto i 5’/km dopo essere
stata ferma per una brutta bronchite asmatica ed aver faticato tantissimo prima
di poter tornare a correre con una certa scioltezza.”
La soddisfazione nel riuscire in qualcosa è
importantissima e ripaga degli sforzi intrapresi per dedicarsi ad uno sport che
comporta fatica e ‘affrontare condizioni climatiche avverse.
Quale esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita? “Penso
siano gli stessi descritti sopra, poter raggiungere obiettivi che sembrano
insperati per inadeguatezza di mezzi e preparazione (sono asmatica dalla nascita
e non ho avuto un’adolescenza molto ‘sportiva’).”
Quali capacità, risorse, caratteristiche,
qualità hai dimostrato di possedere? “Resistenza, tenacia, passione,
capacità di ottenere buoni miglioramenti in poco tempo grazie a sacrificio e
dedizione, capacità di trovare tempo per gli allenamenti a dispetto del meteo o
di giornate lavorative impegnative ed interminabili.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Resilienza, in generale ho una
buona testa.”
Cosa pensano famigliari e amici della tua
attività sportiva tesa? “Per molti sono un esempio da
seguire, sono molto ammirata per quello che faccio, soprattutto per la passione
e la dedizione. Questo mi gratifica molto!”
Un episodio curioso o divertente
della tua attività sportiva? “La gioia
di aver scoperto per puro caso dopo una delle mie primissime gare di essere
andata a premio! Non ero neanche abituata a controllare le classifiche prima di
allora!”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare
attività fisica? “Che sono
molto di più di quello che penso normalmente di me!”
Come è cambiata la tua vita familiare e lavorativa
nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante e impegnativa? “Vivo da sola ormai da qualche anno, non so se
sarei riuscita a ricavare gli stessi spazi per la mia passione se fossi rimasta
sposata e/o se avessi avuto figli; ho avuto il coraggio di lasciare il
precedente posto lavoro perché stava annientando la mia vita procurandomi tra
l’altro una brutta crisi respiratoria per la quale sono stata ricoverata ad
inizio anno. Il coraggio mi ha ripagata, nel giro di una settimana ho trovato
un altro lavoro che mi consente di vivere serenamente e di poter continuare a
coltivare la mia passione.”
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara? “Molto gioiose e leggere, in alcuni casi
avverto un pochino di tensione e sana febbricitazione!”
A seguito delle tue esperienze che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello
sport? “Forse non ho ancora maturato un’esperienza
così significativa da poter dare suggerimenti, tuttavia credo di poter
consigliare, nello sport così come nella vita, di fare tutto il possibile per
ciò che si ama.”
Un messaggio per
sconsigliare l’uso del doping? “Intanto penso che il primo
messaggio che darei sia di fare sport per guadagnare salute, non perdere salute
per fare sport. Inoltre bisognerebbe smontare in generale la tendenza ‘apparire
prima di essere’, per seguire la quale non ci si fanno scrupoli pur di ottenere
posizioni di rilievo, nello sport così come in altri ambiti.”
Francesca attraverso lo sport ha ritrovato il benessere che cercava, lo
sport le fa sperimentare sicurezza, soddisfazione, quindi tanto benessere che
va apprezzato e non si può rischiare di annullare tutto con sostanze nocive per
la salute e per la sana competizione sportiva.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte,
infortuni? “Con la voglia di ricominciare
e fare sempre meglio.”
Ritieni utile lo
psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività
sportiva? “Ho fatto psicoanalisi per più
di tre anni per problemi personali traendone grossi vantaggi; immagino che
possa essere un valido supporto anche per atleti, soprattutto per coloro che
sono abituati a competere ad alti livelli e subire maggiori pressioni, e
comunque per chi in fondo non possiede una grande autostima.”
Un tuo messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica, impegno, sofferenze? “La corsa è la droga più eccitante che ci sia, ma non necessita di disintossicazione,
anzi! Inoltre direi di pensare alla corsa come metafora della vita...Dopo vari
ostacoli, salite, lacrime, sudore, fatica c’è un bellissimo traguardo che
permette di guardare sempre con occhi di bambino verso nuovi orizzonti.”
Sogni realizzati e da realizzare? “Il primo
sogno realizzato è stato partecipare alla Coast to Coast di Sorrento. Ora il
sogno è partecipare alla mezza maratona di Londra, dove vive mio fratello. E
più in là l’obiettivo sarà correre la prima maratona, anche se a dire il vero
un po’ la temo, soprattutto ho paura di subirne le conseguenze in termini di
stanchezza mentale: non vorrei per niente al mondo perdere il gusto di correre!”
Un’intervista a Francesca è riportata
nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e
resilienti” (8 ottobre 2018) di Matteo Simone (Autore).
Francesca è menzionata nel libro “Sport,
benessere e performance” di Matteo Simone (Autore).
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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