mercoledì 20 gennaio 2016

Francesca Boldrini, runner: non potrei rinunciare ai benefici della corsa

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

L’estate del 2015 Ivano CARONTI con i suoi amici ha organizzato la staffetta della transumanza con partenza da Anzio verso Jenne per rievocare una vecchia tradizione.

In questa occasione ho avuto modo di conoscere anche la runner Francesca Boldrini ed a distanza di mesi gli ho chiesto di rispondere ad alcune domande sulla sua passione sportiva.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Mi approccio sempre con grande umiltà al podismo, tuttavia mi è capitato di vivere esperienze talmente gratificanti da farmi sentire una vera e propria campionessa, almeno ai miei occhi!
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Intanto ha migliorato la fiducia in me stessa, donandomi sicurezza anche nella vita in generale e nel sociale. Per correre ho smesso di fumare ed oggi mi sembra uno dei regali più belli mai ricevuti. Inoltre godo di un ottimo stato di forma e molto raramente mi ammalo.”

I benefici dello sport sono tanti in termini di autoefficacia, di sensazioni fisiche, di stile di vita salutare.
Come hai scelto il tuo sport?
Sono una persona fondamentalmente introversa e non amo palestre e luoghi troppo affollati. Desideravo inoltre muovermi senza essere schiava di orari, e poi ho sempre pensato che non ci fosse nulla meglio della corsa per scaricarsi e ritrovare forma e benessere in poco tempo.
Nella tua disciplina quali difficoltà si incontrano?Allenamenti faticosi, condizioni climatiche avverse.”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara?Ultimamente sto curando molto la mia alimentazione; ho ridotto drasticamente cibi confezionati, con additivi e conservanti vari. Preparo sempre a casa il pranzo del lavoro, preparo pane e crespelle integrali anche per la colazione, mangio molti latticini freschi e leggeri (yogurt, ricotta), cereali, semi, insalate. Utilizzo sciroppo d’acero, miele e zucchero di canna mascobado per dolcificare. Ho ridotto il consumo di carne, ho limitato l’assunzione di alcolici. La mattina della gara, caffè e noci con miele, frutta secca o gel durante una gara (solo mezza maratona); dopo la gara mi alimento normalmente, mi concedo qualcosa in più dopo le mezze maratone.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non concludere la gara?Una volta mi sono ritirata, attacco d’asma.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?Nonostante qualche problema lungo il mio seppur breve percorso non mi è mai passato veramente per la testa di mollare; non riesco ad immaginarmi senza corsa, non potrei rinunciare a tutti i benefici che mi regala.
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o performance? In primis me stessa. La grande passione che mi muove. E poi tanti cari amici compagni di ‘squadra e non’ che mi hanno sempre dato preziosi consigli.

E’ importare la passione nelle cose che si fanno che ti permette di portare avanti i tuoi obiettivi ma è anche importante affidarsi ad amici che ti sostengano e ti danno suggerimenti importanti.
La gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato le emozioni più belle? Non c’è una sola gara che mi ha dato queste emozioni, ma ricordo in particolare la gioia per aver corso la prima mezza maratona (a soli tre mesi dalla mia prima gara ufficiale e con preparazione abbastanza affrettata) e la mia ultima mezza, prima trasferta a Sorrento per la Coast to Coast… Dopo averla desiderata a lungo ho temuto di non poterla correre per un fastidio al tallone che mi impediva anche di camminare. Al traguardo mi sono sentita un’eroina, amo quella medaglia forse più delle altre. Inoltre ricordo con grandissima emozione il momento in cui ho realizzato di essere scesa per la prima volta sotto i 5’/km dopo essere stata ferma per una brutta bronchite asmatica ed aver faticato tantissimo prima di poter tornare a correre con una certa scioltezza.”

La soddisfazione nel riuscire in qualcosa è importantissima e ripaga degli sforzi intrapresi per dedicarsi ad uno sport che comporta fatica e ‘affrontare condizioni climatiche avverse.
Quale esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare nello sport o nella vita?Penso siano gli stessi descritti sopra, poter raggiungere obiettivi che sembrano insperati per inadeguatezza di mezzi e preparazione (sono asmatica dalla nascita e non ho avuto un’adolescenza molto ‘sportiva’).
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?Resistenza, tenacia, passione, capacità di ottenere buoni miglioramenti in poco tempo grazie a sacrificio e dedizione, capacità di trovare tempo per gli allenamenti a dispetto del meteo o di giornate lavorative impegnative ed interminabili.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport?Resilienza, in generale ho una buona testa.”
Cosa pensano famigliari e amici della tua attività sportiva tesa?Per molti sono un esempio da seguire, sono molto ammirata per quello che faccio, soprattutto per la passione e la dedizione. Questo mi gratifica molto!
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?La gioia di aver scoperto per puro caso dopo una delle mie primissime gare di essere andata a premio! Non ero neanche abituata a controllare le classifiche prima di allora!
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?Che sono molto di più di quello che penso normalmente di me!”
Come è cambiata la tua vita familiare e lavorativa nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante e impegnativa?Vivo da sola ormai da qualche anno, non so se sarei riuscita a ricavare gli stessi spazi per la mia passione se fossi rimasta sposata e/o se avessi avuto figli; ho avuto il coraggio di lasciare il precedente posto lavoro perché stava annientando la mia vita procurandomi tra l’altro una brutta crisi respiratoria per la quale sono stata ricoverata ad inizio anno. Il coraggio mi ha ripagata, nel giro di una settimana ho trovato un altro lavoro che mi consente di vivere serenamente e di poter continuare a coltivare la mia passione.”
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post-gara?
Molto gioiose e leggere, in alcuni casi avverto un pochino di tensione e sana febbricitazione!
A seguito delle tue esperienze che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport?Forse non ho ancora maturato un’esperienza così significativa da poter dare suggerimenti, tuttavia credo di poter consigliare, nello sport così come nella vita, di fare tutto il possibile per ciò che si ama.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping?Intanto penso che il primo messaggio che darei sia di fare sport per guadagnare salute, non perdere salute per fare sport. Inoltre bisognerebbe smontare in generale la tendenza ‘apparire prima di essere’, per seguire la quale non ci si fanno scrupoli pur di ottenere posizioni di rilievo, nello sport così come in altri ambiti.”

Francesca attraverso lo sport ha ritrovato il benessere che cercava, lo sport le fa sperimentare sicurezza, soddisfazione, quindi tanto benessere che va apprezzato e non si può rischiare di annullare tutto con sostanze nocive per la salute e per la sana competizione sportiva.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?
Con la voglia di ricominciare e fare sempre meglio.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali fasi dell’attività sportiva?Ho fatto psicoanalisi per più di tre anni per problemi personali traendone grossi vantaggi; immagino che possa essere un valido supporto anche per atleti, soprattutto per coloro che sono abituati a competere ad alti livelli e subire maggiori pressioni, e comunque per chi in fondo non possiede una grande autostima.
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli a questo sport fatto di fatica, impegno, sofferenze?La corsa è la droga più eccitante che ci sia, ma non necessita di disintossicazione, anzi! Inoltre direi di pensare alla corsa come metafora della vita...Dopo vari ostacoli, salite, lacrime, sudore, fatica c’è un bellissimo traguardo che permette di guardare sempre con occhi di bambino verso nuovi orizzonti.
Sogni realizzati e da realizzare?Il primo sogno realizzato è stato partecipare alla Coast to Coast di Sorrento. Ora il sogno è partecipare alla mezza maratona di Londra, dove vive mio fratello. E più in là l’obiettivo sarà correre la prima maratona, anche se a dire il vero un po’ la temo, soprattutto ho paura di subirne le conseguenze in termini di stanchezza mentale: non vorrei per niente al mondo perdere il gusto di correre!

Un’intervista a Francesca è riportata nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti” (8 ottobre 2018) di Matteo Simone (Autore).
Francesca è menzionata nel libro “Sport, benessere e performance” di Matteo Simone (Autore).
 
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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