Matteo SIMONE
Il 25 marzo si è svolta la prima prova del 3° Trofeo delle Regioni, la gara femminile è stata vinta da Borzani Lisa in 6h04'43" che ha preceduto Lucchini Isabella 6h04'47", la russa Baykova Yulia 6h22'54", la rumena Marinescu Mihaela Georgiana 6h34'03", Bortoluzzi Lorenza 6h43'12", Figini Katia 6h44'32".
Il
trofeo delle Regioni femminile, è stato vinto dalla Sicilia 22:12:18, Valle
d’Aosta 24:27:37, Lombardia 26:49:59, del Veneto solo due donne che hanno
tagliato il traguardo e della Puglia solo Maddalena Lanzilotti ha tagliato il
traguardo 24^ con il crono si 8:51:19: Bella gara molto dura e tecnica, grazie all’organizzazione per il bel
lavoro, gran bella organizzazione! Un ringraziamento particolare anche a Matteo
Simone e Cotugno Giovanni per l’opportunità.)
Di seguito
approfondiamo la conoscenza di Maddalena attraverso risposte ad alcune mie
domande di un po’ di tempo fa.
Come hai scelto il tuo sport? Cosa
ti fa continuare a fare sport? “Inizialmente praticavo il tiro con l'arco,
poi in seguito ad un problema alla spalla non riuscivo a stare molte ore con il
braccio in tensione e così ho iniziato la mia avventura da podista. Questo
sport mi ha fatto rinascere, ho ripreso prima a camminare poi a correre, per
cui sto avendo tante soddisfazioni e spero ancora in tante altre ho ancora
troppe cose da fare.”
Cosa e quali persone contribuiscono al tuo
benessere o performance? “Mio marito in primis, poi i
miei amici di corsa che mi hanno sempre sostenuta e incitata però il pensiero
positivo è quello che ti permette di andare avanti (ognuno di loro mi fa
qualcosa anche una parola spesso fa tantissimo!”
Importante affidarsi anche agli altri e
trovare in ognuno qualcosa di positivo da prendere ed utilizzare per il
benessere o per la performance. Ognuno a modo suo può essere di grande aiuto
per l’altro.
C’è
un’esperienza che ti possa dare la sicurezza che ce la puoi fare? “Ciò che
mi dà sicurezza è il mio passato, il mio vissuto non di sport anche perché non
ne ho avuto il tempo e le possibilità. Ho sempre cercato di superare
periodi bui della mia vita per cui ora sono più forte è pronta a tutto!”
Si apprende dalle esperienze, superare
momenti difficili aiuta ad andare avanti che sia sport o vita quotidiana. Se ce
l’hai fatta una volta, ce la farai anche una seconda volta, aumenta
l’autoefficacia attraverso il ricordo di precedenti esperienze di successo o di
superamento di difficoltà. Diventi consapevole che ce la puoi fare, che hai le
possibilità.
Quali meccanismi psicologici ti
aiutano nello sport? “Andare avanti e pensare ai
momenti bui della vita in passato.”
Se sei
riuscita ad attraversare il tunnel, ci riuscirai altre volte. Diventi
consapevole che è possibile.
Quali sensazioni
sperimenti? “Un po’ di ansia prima della partenza ma poi passa
tutto!”
Un po’ d’ansia ci sta, trattasi di un’attivazione che può essere ottimale
alla performance.
Quale messaggio vuoi rivolgere ai
ragazzi per farli avvicinare a questo sport? “Lo sport vi rende più forti e
belli, poi vi occupa la mente.”
Bel messaggio, sport a costo zero, metti un paio di scarpe e corri, più
che occupare la mente a volte lo sport te la libera, ti fa elaborare e
sistematizzare quello che hai in mente, ti fa trovare le giuste soluzioni ed
una progettualità futura.
Nel tuo sport quali sono le difficoltà? “Le difficoltà cercare di non strafare di
tenere sotto controllo i valori del sangue (ferro) e le mie articolazioni
in particolare la mia caviglia. Devo continuare a fare esercizi di forza tanto stretching
e grazie a quello mi rendo conto che continuo a correre e fare tante gare
stando bene.”
E’ vero in questo sport faticoso e
prolungato nel tempo bisogna fare attenzione al fisico ed essere monitorati,
bisogna prevenire la disidratazione e la carenza di ferro ed elettroliti,
diventiamo macchine con consumi particolari e bisogniamo di attenzioni particolari
per non rischiare malessere ed usura se vogliamo durare il più a lungo
possibile e nel migliore dei modi.
Un’intervista a Maddalena è riportata nel libro
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio
e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi
psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La
100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a
Faenza.
È un libro che racconta di atleti di livello
nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa
di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi
diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela,
attenzione, preparazione. Sono trattati aspetti della psicologia dello sport
quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il
grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari,
difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale
fare affidamento su se stesso.
Matteo
SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
21163@tiscali.it +393804337230
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