Lo sport fa sperimentare tante e diverse sensazioni ed emozioni, ti fa incontrare tanta gente, tanti amici di città e regioni diverse.
In particolare la 100km
del passatore diventa un incontro di popoli, persone provenienti dal sud,
centro e nord Italia comprese le Isole e anche da altre parti del mondo.
Di
seguito il mio ex amico di scuola Nicola, ora amico di corsa e camminate,
racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao,
gara di 100km del Passatore, cosa significa per te? “La 100 del passatore rappresenta per me
un viaggio emozionale a contatto con gli amici e altre realtà cittadine
sportive che lungo il percorso ci unisce un po’ tutti.”
Unisce
la strada, unisce la fatica, unisce la gioia e soddisfazione, si formano
gruppi, si rompono gruppi, ma si va sempre avanti per i propri obiettivi
individuali e di gruppo, per il proprio benessere e di quello che ci circonda.
Come
decidi obiettivi e strategie di gara, team, famiglia, amici, figure
professionali?
“Gli obbiettivi si preparano mentalmente e parlandone con gli amici che hanno
più esperienza.”
Bravo,
si vede che Nicola ha letto alcuni miei libri e comunque frequenta gente più
esperta per trarre lezioni importanti nell’affrontare gare particolarmente
difficili.
Con
l’esperienza è cambiato il tuo modo di allenarti? Curi la preparazione mentale? “Con l'esperienza cambio un po' alla
volta il modo di allenarmi mentre la preparazione mentale è importante per me
prima di una gara.”
Nicola
è sempre stato un furbacchione, silenzioso ma scaltro, taciturno ma sa il fatto
suo, sa cosa e come farlo bene. Non è uno che si preoccupa sa che deve
impegnarsi, dedicarsi, crederci.
Quali
sono le sensazioni sperimentate prima, durante e dopo la gara? “Le sensazioni sono tante, inesauribili,
le stesse belle emozioni prima della gara con scambi di saluti e abbracci a
tutti gli amici che incontri. Poi durante la gara cominci anche mentalmente a
prepararti come affrontare il caldo, i ristori, il freddo, la stanchezza verso
la fine tenendo sempre vivo il rapporto con la natura che ti circonda, gli
amici podisti, la strada. Verso la conclusione della gara vai verso l'alba,
tutto ti sembra piu facile, oramai ci sei, un ultimo strappo, il traguardo
tanto sognato è arrivato.”
Bella
testimonianza, le sue parole ti fanno proiettare proprio in quel posto in quel
momento, buon approccio alla gara, buona filosofia dello sport, incontri e
abbracci, considerando cosa e chi ti circonda, giocando di anticipo su quello
che ti aspetta sperimentandolo prima mentalmente e poi ogni cosa a suo tempo si
può affrontare, gestire e risolvere, integrazione, clima atmosferico e l’approssimarsi
all’arrivo ti da la consapevolezza che stai portando a termine una cosa grande,
non puoi mollare, ormai è fatta.
Hai
un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Al 'Passatore' come nelle altre gare idoli
o modelli non ne ho, mi piace sbagliare, semmai il mio punto di riferimento è
quello che ho di fianco.”
Un
ottimo approccio, fare le cose apprendendo dall’esperienza e migliorando volta
per volta sempre di più, avere come riferimento la propria ombra che ti fa
compagnia che ti dice che stai faticando, che stai gioendo, ed anche buoni
riferimenti gli amici o gli atleti che incontri in strada che fai un pezzo
assieme, mi è capitato di correre diversi chilometri con Nicola nella 24 ore di
Putignano del 2015, è stata una bella esperienza correre accanto a un ex amico
di scuola per tanti chilometri e a volte ho anche pensato di chiedergli le
chiavi dell’auto per andarmi a riposare ma sono riuscito a stare in piedi
correndo e camminando fino alla fine.
Una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? “É bello crederci, in fondo 100 km non te
li regala nessuno. Ciao Matteo buona strada.”
Un’intervista a Nicola è riportata nel mio libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza.
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione. Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso.
Nicola è menzionato nel mio libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Psicologo, Psicoterapeuta
Autore di libri psicologia e sport
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