In
Kenya dicono pole pole, in Italia si dice
piano piano, per significare che si può fare tutto senza fretta con gradualità
e progressione, si può arrivare in alto, si possono ottenere risultati e
raggiungere mete e obiettivi ambìti, difficili e sfidanti ma niente è
impossibile. Di seguito, Raffaele, difensore centrale, racconta la sua
esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
.Ti sei sentito campione nello sport? “Sì, a volte.”
Qual
è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Da piccolo ho frequentato scuola calcio
e piano piano sono salito di livello.”
Chi
contribuisce alla tua performance? “Il mio allenatore, i miei amici ma anche
i miei genitori.”
La
gara più difficile? “La
più difficile: ultima in campionato contro la prima classificata.”
Quale
esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Varie esperienze, ad esempio vedere che
il mio allenatore ha incoronato i suoi sogni ed ora oltre che giocare allena la
squadra del suo paese. Sono esempi che ti fanno venir voglia di fare e
convinzione che tutto sia possibile.”
Diventano
importanti i modelli di riferimento, aiutano a crederci di più, incrementano l’autoefficacia.
C'è
un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Si più di uno. Quello più divertente fu
quando ad un amichevole per riuscire a giocare abbiamo dovuto prestare
giocatori alla squadra avversaria.”
Questo
sembra essere un bell’esempio di sportività, quando proprio hai voglia di fare
sport si può mettere da parte qualsiasi competitività e divetnao tutti amici
compresi gli avversari.
Quali
sensazioni sperimenti nello sport (allenamenti, pregara, gara, post gara)? “Molte sensazioni, tutte positive: paura,
adrenalina, voglia di fare bene, felicità. La pregara è la parte più
emozionante e intensa che ti carica o scarica prima di giocare.”
Lo
sport trasforma tutto in positività, anche l’anisa e le tensioni pre gara, pre
partita, si possono vivere come una preparazione al gioco, predisposizione al
gesto atletico.
Quali
sono difficoltà e rischi?
“Difficoltà sono tante ma superabili se affrontate con impegno, ad esempio una
squadra più forte se affrontata con impegno si può battere. Rischi sono un
infortunio ma una litigata con compagni o mister anche.”
Si
supera tutto, si affronta e getisce tutto, soprattutto con l’aiuto di
familiari, amici e un bravo allenatore che è presente per consgiliarti e
supportarti.
Come
superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Non mi guardo indietro o se lo faccio lo
faccio solo per non ripetere più gli stessi errori, anche i tuoi compagni
possono aiutarti.”
Si
apprende sempre da tutto, dall’esperienza passata, si cerca di fare sempre
meglio.
Quale
può essere un messaggio per avvicianre i ragazzi allo sport? “Lo sport è una delle cose più importanti
che ci siano, un messaggio sarebbe far capire l’importanza di questo a partire
dalle scuole, cosa che non si fa.”
Concordo,
accanto alla teroira bisognerebbe far giocare e far praticare sport ai ragazzi
già nelle suole per apprendere regole e mettersi in gioco, per divetnare maturi
e respondabili con la voglia di fare, di arrivare, di competere con se stessie
con gli altri, per fare squadra.
C'è
stato il rischio di incorrere nel doping? “Mai, penso che chi incorre in queste
soluzioni abbia paura di non farcela o perché vuole vincere a tutti i costi e
rischi in qualsiasi maniera. Ma rimane pur sempre una cosa sbagliata.”
Vero,
il doping avvelena se stessi e l’intero sport.
Quale
può essere un messaggio per sconsigliarne l'uso? “Non fa bene alla salute, il messaggio
sarebbe farlo capire e far capire che questo è imbrogliare e va contro le leggi
dello sport.”
Famigliari
e amici cosa dicono del tuo sport? “Hanno sempre condiviso le mie idee ed
anche in quest’ambito mi hanno accompagnato volentieri. Non fosse stato per i
miei amici forse non avrei mai iniziato.”
Cosa
hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho scoperto di saper fare tante cose, ma
anche i miei limiti.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? “Sì, moltissimo.”
Sogni
da realizzare?
“Il mio sogno è di giocare con la squadra del mio paese ed esserne il capitano
anche senza avere una ricompensa in soldi. Per me il calcio resta un gioco e
così mi piace.”
Un
bel sogno semplice e rispettabile che denota la voglia di fare sport per se
stessi, per la propria squadra, per il proprio paese, per il gusto di
divertirsi senza prestese.
Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230
- 21163@tiscali.it
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