sabato 3 aprile 2021

Sofiia Yaremchuk, runner: Sono molto felice di aver ottenuto la cittadinanza italiana

Matteo SIMONE 

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Sofiia Yaremchuk ha ottenuto il conferimento della cittadinanza italiana il 18 dicembre 2020 e nel 2021 si è trasferita dall'ASD ACSI Italia Atletica (tesserata dal 2018) al C.S. Esercito Italiano. 

Il 28 febbraio 2021 ha esordito da cittadina italiana alla mezza maratona di Siena.

Sofiia ha vinto la 10 km “Roma Riparte-Riparti Roma” in 32’52. Sofiia vanta un primato sulla 10km su strada di 32’35” ottenuto a Roma nel 2019. 
Approfondiamo la conoscenza di Sofiia attraverso risposte ad alcune mie domande. 

Ciao Sofiia, come stai? Che significato ha per te essere cittadina italiana? Buongiorno Matteo, soprattutto grazie per le tue domande. Sto bene grazie. Sono veramente molto felice di aver ottenuto la cittadinanza italiana. 

Sofiia da diversi anni si allena a Roma ed è allenata da Fabio Martelli che è anche Presidente Regionale FIDAL Lazio e promotore e organizzatore della “Roma Riparte-Riparti Roma”, una gara di 10 km per professionisti e di 5km per i master a cui anch’io ho partecipato. 
Come hai gestito il periodo del covid? "Il 14 febbraio 2020 sono andata in Kirghizistan per un raduno per prepararmi al Campionato del Mondo sulla Mezza Maratona che doveva essere il 26 marzo. Mentre ero in Kirghizistan, ascoltavo la radio Italiana e ogni giorno aumentavano i contagi dovuti al covid. È avvenuto tutto molto rapidamente, è stata una cosa terribile, imprevedibile e inaspettata. Dal Kirghizistan dovevo ritornare a Roma il 10 marzo per finire la preparazione, ma mi hanno annullato tutti i voli e ho deciso di tornare in Ucraina dove sono rimasta 6 mesi. In Ucraina vivo vicino Leopoli, una piccola città dove mi hanno dato il permesso per allenarmi. Mi sono allenata da sola rispettando tutte le regole della quarantena". 

Lo sport è una grande opportunità soprattutto per chi vive di sport e riesce ad esprimersi ad alti livelli vincendo gare importanti e internazionali che gli permettono di rappresentare la propria nazione. Succede che ci sono inconvenienti e imprevisti soprattutto improvvisi e inaspettati e bisogna essere resilienti per gestirli, affrontarli, superarli.  
Quali sono stati i momenti più difficili e come li hai gestiti? "Per me è stato un periodo molto difficile quando hanno annullato tutte le gare importanti e non sapevo che cosa dovevo fare e per quale gara mi dovevo preparare. Però capivo che non dovevo fermarmi ma andare sempre avanti".  

L'atleta di altissimo livello vive di gare, è sempre alla ricerca di gare importanti per potersi testare, mettersi in gioco e cercare di superare se stesso e gli avversari per poter portare a casa vincite e trofei che alimentano la voglia di allenarsi e migliorare giorno dopo giorno. 
Famiglia e amici in che modo si interessano a te e ti supportano? "Ringrazio la mia famiglia, il mio allenatore Fabio Martelli e miei amici e fan di Roma e anche di Leopoli (Ucraina) per il grande sostegno. Per me il loro sostegno, molto importante, mi porta sempre avanti e mi fa essere sempre più forte!". 

Di solito l'atleta è circondato da persone che sostengono e supportano, fanno il tifo, cercano di aiutare in qualsiasi modo l'atleta a superare periodo difficili. Conosco Fabio da quando ha intrapreso il percorso da runner alla fine degli anni '90 preparando e portando a termine la sua prima maratona in 03h29' e costituendo la prima società "G.S. Distretto Militare di Roma" di cui ho fatto parte ed è tanta la strada che ha fatto Fabio sia dal punto di vista atletico su tutte le distanze dai 1.500 alla maratona che nella sua carriera nel Gruppo sportivo Esercito e anche in ambito FIDAL arrivando a essere Presidente Regionale, pertanto ha tanta esperienza da trasmettere come atleta, dirigente, allenatore. 
Cosa diresti a Sofiia di 10 anni fa? "Direi: 'Sofia vai sempre avanti, non mollare mai, tutti i sogni diventano realtà, devi lavorare sempre di più per migliorarsi ogni giorno'".  
Quanto e come soffri e gioisci negli allenamenti e gare? "Negli allenamenti cerco di non soffrire tantissimo e andare sempre a sensazioni, invece in gara tutto dipende dalla mia preparazione, quando sono al 100% gioisco ogni momento della gara!". 

Sofiia sembra essere molto resiliente, conosce il valore e l'utilità della fatica costante per non mollare e continuare a migliorare giorno dopo giorno cercando di trasformare sempre più sogni in realtà. 
Come è stata la tua prima gara da italiana? “La mia prima gara da italiana è stata il 28 febbraio, la mezza maratona a Siena, sono arrivata 2^ con il tempo 1h11’20”, ero molto contenta. 
Quando un raduno con gli azzurri? “Quando sarò chiamata a un raduno con gli azzurri sarò pronta a dare tutto il mio contributo”. 

Sofiia è sempre pronta, lavora duramente per ottenere risultati eccellenti e per cercare di essere convocata alle prossime olimpiadi. Soprattutto ora con la cittadinanza italiana è molto entusiasta e ha molta voglia di fare bene e collaborare con lo staff e con gli atleti italiano per crescere insieme dal punto di vista atletico, professionale e umano. 
Quando potresti indossare la maglia azzurra? “Non so quando potrò indossare la maglia azzurra”.  
 

Sofiia sembra essere serena e grata per aver ricevuto la cittadinanza italiana ed è fiduciosa nel poter rappresentare l’Italia in gare internazionali quando sarà possibile. 
Quando la prima maratona? “Il mio debutto in maratona non è urgente, lo stiamo preparando con molta cautela lavorando su ogni particolare e come sarò pronta debutterò in maratona, ma sarà importante non tralasciare le gare più corte per mantenere alta la potenza aerobica”. 

Sembra essere molto consapevole Sofiia delle sue potenzialità e ha chiari i suoi obiettivi futuri senza farsi troppo condizionare da eventuali pressioni o fretta di dimostrare la sua performance, sa quali sono le sue qualità e caratteristiche e vuole continuare a cavalcare questa lunga onda di performance avvicinandosi con accortezza alla maratona che non deve intaccare le prestazioni sulle altre distanze. 
Cosa diresti a Sofiia di 10 anni fa? “Sofiia di 10 anni fa direi: sei stata brava a sognare …e adesso vai forte. 

È importantissimo ogni tanto fare il punto della situazione, comprendere a che punto si è e da dove si è partiti, per apprezzare quello che c’è stato finora e poi puntare al meglio per se, non smettendo mai di sognare e crederci fino in fondo. 
Un messaggio per le donne e per le bambine del mondo?Non aver paura di sognare! Coraggio! I sogni necessariamente si avverano! 

Concordo con Sofiia, se veramente vogliamo ottenere qualcosa, se veramente ci teniamo a raggiungere un risultato, prima lo dobbiamo sognare con vividezza immaginando quando può accadere e come fare per arrivarci e poi impegnarsi tanto e costantemente e avvalendosi di figure preposte che possono consigliare, sostenere, suggerire ed è importante sempre essere accanto alla famiglia e avere amici e fan che ti caricano con le loro parole di incoraggiamento facendoti sempre accrescere la fiducia in te.  
Quando ti sei sentita campionessa? Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?In realtà non ho ancora avuto la sensazione di sentirmi «campionessa» ma ho sempre saputo di avere la capacità di correre. Quando andavo a scuola mi sono iscritta in una sezione di atletica leggera e dopo due settimane di allenamento ho vinto il campionato regionale di corsa di 2 km e già da bambina mi sono resa conto che era esattamente quello di cui avevo bisogno, quello che mi piaceva fare e quello a cui avrei dedicato i miei anni.” 

A volte la scuola diventa un’opportunità per apprendere non solo nozioni teoriche ma anche un’opportunità per provare uno sport che può diventare un’attività importante della propria vita, a volte diventa un mestiere o solamente un’attività per star bene o per conoscersi. 
Chi contribuisce alla tua performance?Ultimamente vivo e mi alleno a Roma. Il mio allenatore è il Colonnello Fabio Martelli del Centro Sportivo dell'Esercito. Con l'allenatore ho un buon rapporto, mi sostiene sempre nei momenti difficili per me, crede in me come un’atleta che può mostrare risultati elevati. Lo apprezzo molto e questo è molto importante per me, mi aiuta, mi stimola ad andare avanti e mostrare risultati sempre più alti.” 
Quali sensazioni sperimenti in allenamento e in gara?  “Nella vita sono sempre allegra, mi piace scherzare, divertirmi. Ma in allenamento e in gara mi trasformo sempre in un'altra persona che deve fare il suo lavoro al 100 %. Cerco di fare tutto al massimo, tutti gli allenamenti e le gare voglio sempre migliorarmi. 

Sofiia sembra sapere il fatto suo, quando si tratta di fare le cose sul serio si concentra e non sottovaluta nessun aspetto, diventa importante un lavoro di concentrazione e focalizzazione nel lavoro da fare che sia allenamento o gara. 
Come superi crisi, sconfitte, infortuni?A superare le crisi, sconfitte, infortuni mi aiutano sempre il mio allenatore e la mia famiglia che mi sostiene sempre. La mia famiglia è molto consapevole di ciò che faccio, sanno che adesso è la mia vita, questo è quello che mi piace, questo è quello di cui mi sono innamorata.” 

È importante per gli atleti essere sereni, sentirsi rispettati e tutelati, non avere pressioni da parte di familiari o allenatori. Lo sport è qualcosa di cui a volte ci si innamora, qualcosa a cui si crede, qualcosa che a volte diventa una modalità anche per sostenersi, è importante continuare a perseguire un impegno che soddisfa nonostante la fatica. 
Un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?Lo sport è vita, è movimento, è gioia. Pertanto, fare sport è bello.  Perché c'è la possibilità di avere amici in tutto il mondo, viaggiare molto. Lo sport dà adrenalina, emozioni e realizza i tuoi sogni!” 

Sofiia trasmette un bel messaggio di integrazione e aggregazione per tutti, per uno sport facilitatore di incontri e confronti, per apprendere dall’altra cultura e modalità di esprimersi anche atleticamente con rispetto reciproco. 
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l’uso?Non ho mai avuto il rischio di doping perché non ho mai usato e non ho intenzione di usare il doping. Io e il mio allenatore siamo contro il doping. Credo che se un atleta si allena bene, mangia bene, segue il regime e fa tutto bene, si ottiene un buon risultato senza doping.” 

È importante che non solo ‘atleta sia contro pratiche illecite ma anche il suo allenatore, insieme devono stipulare un patto di rispetto nei loro confronti e nei confronti degli avversari e anche nei confronti di tanta gente che fa il tifo che rimarrebbero delusi come al solito succede. 
Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? “Su di me, nello sport, ho imparato che ho un carattere forte, che posso superare le sconfitte e che sinceramente posso gioire per le mie vittorie e le vittorie dei miei amici nello sport.”  
Ritieni utile lo psicologo dello sport?Credo che uno psicologo sia molto utile nello sport per aiutare gli atleti a superare le difficoltà e avere risultati elevati.” 

Essere campioni non significa solo vincere ma anche affrontare le sconfitte in modo sereno rispettando i vincitori e cercando di fare sempre del proprio meglio impegnandosi giorno dopo giorno. 
Sogni da realizzare?Sogni da realizzare Maratona e Olimpiadi.” 

La passione diventa un motore importante per raggiungere risultati prestigiosi sia per l’atleta che si impegna e ci crede, sia per l’allenatore che dedica tempo prezioso, osserva, valuta e, insieme, cercano di programmare obiettivi sfidanti e sogni da trasformare in realtà. 
Interviste a Sofiia sono riportate nei libri: 
Correre con la Mente Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni. Perché correre?  
Sogni olimpici Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione di: Sonia De Leonardis.  
L’intento del volume è di esplicitare le competenze dello psicologo, che può contribuire al raggiungimento di obiettivi sfidanti, difficili ma non impossibili, e soprattutto cercare di trasformare il sogno olimpico in realtà. Inoltre, si racconta il lavoro fatto con un paio di atleti, tra cui una giovanissima che ha sfiorato il raggiungimento del sogno olimpico e un altro atleta che dopo alcuni mesi di lavoro psicologico è riuscito a ottenere la convocazione delle Olimpiadi. Il lavoro psicologico si è focalizzato sulla risoluzione di eventi disturbanti attraverso la terapia EMDR e il lavoro sulla performance con installazione di risorse, sempre con lo stesso metodo.
 

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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