Lo sport permette di mettersi in gioco, di scoprire di possedere capacità e risorse, di incontrare persone in carne ed ossa, di raggiungere obiettivi sfidanti con impegno e determinazione.
Alessandro che pratica Trail Running, appartenente alla squadra Tana dei Lupi,
racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito campione nello sport?
Qual è la gara della tua vita? “Mi
sono sentito campione quando sono arrivato terzo al Campionato Italiano di
Agility Dog, sesto al Mondiale di Agility Dog e ho vinto due argenti ai Dog
Olympic Games. La gara della mia vita, ad oggi, rimane La Maratonina dei 3
Comuni (Nepi-Civita Castellana-Castel Sant'Elia) del 2006 dove ottenni un
risultato cronometrico che superò le mie migliori previsioni, ma anche la Sora
San Casto Sky Trail del 2015 dove mi divertii molto, provando grandi sensazioni.”
La pratica dello sport permette di appassionarsi a qualcosa di importante sperimentando sia benessere che performance ma anche complicità con persone e a volte anche con animali.
La pratica dello sport permette di appassionarsi a qualcosa di importante sperimentando sia benessere che performance ma anche complicità con persone e a volte anche con animali.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho sempre praticato sport fin da bambino, passando per tanti sport diversi: Atletica Leggera, Mini-basket, Calcio, Basket, Enduro, Corsa su strada, Agility Dog, Canicross, Trail Running.”
C’è un episodio curioso o divertente nella tua carriera sportiva? “Ho scoperto, a distanza di anni, di aver partecipato a diverse gare di corsa su strada nel periodo 2001-2009 con quella che sarebbe diventata mia moglie nel 2015 e che invece ho conosciuto nel 2014 facendo un altro sport (l'agility dog).”
Lo sport a volte coinvolge e stimola,
diventa un orto da coltivare, un’opportunità per incrementare fiducia in sé e
sentirsi bene fisicamente, mentalmente, emotivamente cercando sempre di raggiungere
ottimi risultati e cercando di trasformare sogni in realtà.
In che modo hai raggiunto la performance?
Chi contribuisce alla tua performance? “Con
l'allenamento, l'applicazione. Nessuno.”
Quale esperienza passata ti dà fiducia nel raggiungere i tuoi
obiettivi? “Il raggiungimento degli
obiettivi individuati in precedenza.”
La pratica dello sport in allenamenti e
in gara permette di sperimentare sensazioni ed emozioni diverse a seconda del
momento, dello stato di forma, della situazione, conoscendosi sempre di più e
gestendo sempre meglio situazioni ed eventi.
Quali sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pregara, gara,
post gara? “Nell'allenamento cerco di
dimenticare la fatica concentrandomi su quelli che sono i miei obiettivi. Nel
pregara sono solitamente rilassato o molto concentrato in funzione degli
obiettivi. In gara cerco di rimanere concentrato per dare il meglio di me
stesso; ci sono momenti durante la gara nei quali riesco a sentire il corpo e
la mente che girano alle perfezione e in armonia; è quello che definisco
"lo stato di grazia", durante il quale non si sente nemmeno la fatica
e si raggiunge il massimo del piacere. Nell'immediato post gara sono
fisicamente stanco e le mie sensazioni dipendono in gran parte dal
raggiungimento o meno della prestazione che mi aspettavo; successivamente mi
sento rilassato e provo una sensazione di benessere che si protrae per diversi
giorni.”
Più si sperimenta e più ci si conosce
meglio e più si è sicuri essendo padroni delle proprie sensazioni ed emozioni,
tutto diventa più semplice, conosciuto e gestibile soprattutto se c’è passione
elevata e forte motivazione che contribuiscono a sentirsi nel flow, uno stato di
grazia dove tutto fila liscio e si fanno cose straordinarie.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo
sport? La gara più difficile? “Le
difficoltà sono principalmente legate al fatto di essere in grado di sopportare
fisicamente e mentalmente sforzi prolungati; i rischi vanno dai piccoli traumi,
alle distorsioni, al pericolo di sbagliare strada e perdersi nei boschi o
mettere un piede in fallo e finire in un precipizio. La gara più difficile
probabilmente è stata il Night Trail del Fornacione a Scandiano alla quale ho
partecipato con mia moglie nel 2015 e nel 2017; si tratta di una gara molto
particolare: un trail a coppie in notturna.”
Lo sport permette di far parte di una
squadra, di mettersi in gioco in diversi contesti e con diverse modalità
sperimentando competenze e superamento di difficoltà.
Come superi crisi, sconfitte, infortuni? “Per le crisi, cerco di tenere duro pensando che passerà. Le sconfitte
le accetto volentieri se dipendono solo da me, pensando a ciò che dovrò
migliorare e correggere la prossima volta; se dipendono da fattori esterni
(errori tecnici degli organizzatori, ad esempio), mi fanno arrabbiare non poco.
Per gli infortuni gravi che mi costringono al riposo forzato, cerco di pensare
ad altro (un'altro sport se possibile o un'altra passione); quelli meno gravi
cerco di gestirli al meglio, ascoltando il mio corpo, per comprendere quando e
quanto posso ricominciare a forzare.”
Lo sport aiuta a occuparsi di se stesso, ad ascoltare il proprio corpo, a gestire tempi e spazi. Lo sport permette di sperimentare benessere e performance seguendo uno stile di vita sano ed equilibrato.
Lo sport aiuta a occuparsi di se stesso, ad ascoltare il proprio corpo, a gestire tempi e spazi. Lo sport permette di sperimentare benessere e performance seguendo uno stile di vita sano ed equilibrato.
Quale può essere un
messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport? “Lo sport è il miglior investimento che si possa fare per aumentare la
qualità della propria vita.”
C’è
stato il rischio di incorrere nel doping? Quale può essere un messaggio per
sconsigliarne l’uso? “No, il rischio
non c'è mai stato. Il messaggio è molto semplice e logico: lo sport si fa per
stare bene e migliorarsi; il doping mette a rischio la salute e raggiungere un
miglioramento di una prestazione con un aiuto esterno non avrebbe senso. Alla
base dei valori dello sport c'è la lealtà; il doping è sleale.”
A volte lo sport diventa un orto da
coltivare che allontana dalla famiglia, altre volte si ha l’opportunità di
coltivare lo stesso orto praticando in famiglia lo stesso sport, a volte
facendo squadra e confrontandosi.
Familiari
e amici cosa dicono del tuo sport? “L'unico
componente della mia famiglia è mia moglie che pratica il mio stesso sport con
identica passione.”
Lo sport aiuta a sviluppare consapevolezza delle proprie caratteristiche, capacità, qualità, talento e di osare un passo alla volta avvicinandosi al proprio limite con gradualità e con attenzione.
Lo sport aiuta a sviluppare consapevolezza delle proprie caratteristiche, capacità, qualità, talento e di osare un passo alla volta avvicinandosi al proprio limite con gradualità e con attenzione.
Cosa hai scoperto di te
stesso nel praticare sport? “Che
posso continuamente superare i miei limiti.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? “Non ho un'idea precisa; probabilmente si, ma solo per atleti di
altissimo livello.”
Quali
sono i tuoi prossimi obiettivi? “La
vittoria nel prossimo campionato di Trail Running al quale parteciperò,
probabilmente il Winter Trail 2019.” Sogni
realizzati e da realizzare? “Sogni
realizzati: i già citati risultati ottenuti nell'Agility Dog e, per quando
riguarda lo sport che pratico attualmente, la vittoria nel Winter Trail 2018;
da realizzare: tagliare il traguardo da primo assoluto in un trail, cosa che
ancora non mi è mai riuscita.”
Un'intervista ad Alessandro è riportata nel
libro "Il piacere di correre oltre" (Il piacere di correre oltre dal
punto di vista di uno psicologo dello sport).
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della corsa
permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di
vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e
obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare
consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è
necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel
nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua
consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli
atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette
di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di
cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può
riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così
diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si
rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la
resilienza.
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- 21163@tiscali.it
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