martedì 27 novembre 2018

Alessandro Giuliani, Trail Running: Posso continuamente superare i miei limiti


Lo sport permette di mettersi in gioco, di scoprire di possedere capacità e risorse, di incontrare persone in carne ed ossa, di raggiungere obiettivi sfidanti con impegno e determinazione. 

Alessandro che pratica Trail Running, appartenente alla squadra Tana dei Lupi, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quando ti sei sentito campione nello sport? Qual è la gara della tua vita?Mi sono sentito campione quando sono arrivato terzo al Campionato Italiano di Agility Dog, sesto al Mondiale di Agility Dog e ho vinto due argenti ai Dog Olympic Games. La gara della mia vita, ad oggi, rimane La Maratonina dei 3 Comuni (Nepi-Civita Castellana-Castel Sant'Elia) del 2006 dove ottenni un risultato cronometrico che superò le mie migliori previsioni, ma anche la Sora San Casto Sky Trail del 2015 dove mi divertii molto, provando grandi sensazioni.”

La pratica dello sport permette di appassionarsi a qualcosa di importante sperimentando sia benessere che performance ma anche complicità con persone e a volte anche con animali.
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta?Ho sempre praticato sport fin da bambino, passando per tanti sport diversi: Atletica Leggera, Mini-basket, Calcio, Basket, Enduro, Corsa su strada, Agility Dog, Canicross, Trail Running.” 
C’è un episodio curioso o divertente nella tua carriera sportiva?Ho scoperto, a distanza di anni, di aver partecipato a diverse gare di corsa su strada nel periodo 2001-2009 con quella che sarebbe diventata mia moglie nel 2015 e che invece ho conosciuto nel 2014 facendo un altro sport (l'agility dog).

Lo sport a volte coinvolge e stimola, diventa un orto da coltivare, un’opportunità per incrementare fiducia in sé e sentirsi bene fisicamente, mentalmente, emotivamente cercando sempre di raggiungere ottimi risultati e cercando di trasformare sogni in realtà.
In che modo hai raggiunto la performance? Chi contribuisce alla tua performance?Con l'allenamento, l'applicazione. Nessuno.” 
Quale esperienza passata ti dà fiducia nel raggiungere i tuoi obiettivi?Il raggiungimento degli obiettivi individuati in precedenza.”

La pratica dello sport in allenamenti e in gara permette di sperimentare sensazioni ed emozioni diverse a seconda del momento, dello stato di forma, della situazione, conoscendosi sempre di più e gestendo sempre meglio situazioni ed eventi.
Quali sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pregara, gara, post gara?Nell'allenamento cerco di dimenticare la fatica concentrandomi su quelli che sono i miei obiettivi. Nel pregara sono solitamente rilassato o molto concentrato in funzione degli obiettivi. In gara cerco di rimanere concentrato per dare il meglio di me stesso; ci sono momenti durante la gara nei quali riesco a sentire il corpo e la mente che girano alle perfezione e in armonia; è quello che definisco "lo stato di grazia", durante il quale non si sente nemmeno la fatica e si raggiunge il massimo del piacere. Nell'immediato post gara sono fisicamente stanco e le mie sensazioni dipendono in gran parte dal raggiungimento o meno della prestazione che mi aspettavo; successivamente mi sento rilassato e provo una sensazione di benessere che si protrae per diversi giorni.

Più si sperimenta e più ci si conosce meglio e più si è sicuri essendo padroni delle proprie sensazioni ed emozioni, tutto diventa più semplice, conosciuto e gestibile soprattutto se c’è passione elevata e forte motivazione che contribuiscono a sentirsi nel flow, uno stato di grazia dove tutto fila liscio e si fanno cose straordinarie.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? La gara più difficile?Le difficoltà sono principalmente legate al fatto di essere in grado di sopportare fisicamente e mentalmente sforzi prolungati; i rischi vanno dai piccoli traumi, alle distorsioni, al pericolo di sbagliare strada e perdersi nei boschi o mettere un piede in fallo e finire in un precipizio. La gara più difficile probabilmente è stata il Night Trail del Fornacione a Scandiano alla quale ho partecipato con mia moglie nel 2015 e nel 2017; si tratta di una gara molto particolare: un trail a coppie in notturna.

Lo sport permette di far parte di una squadra, di mettersi in gioco in diversi contesti e con diverse modalità sperimentando competenze e superamento di difficoltà.
Come superi crisi, sconfitte, infortuni?Per le crisi, cerco di tenere duro pensando che passerà. Le sconfitte le accetto volentieri se dipendono solo da me, pensando a ciò che dovrò migliorare e correggere la prossima volta; se dipendono da fattori esterni (errori tecnici degli organizzatori, ad esempio), mi fanno arrabbiare non poco. Per gli infortuni gravi che mi costringono al riposo forzato, cerco di pensare ad altro (un'altro sport se possibile o un'altra passione); quelli meno gravi cerco di gestirli al meglio, ascoltando il mio corpo, per comprendere quando e quanto posso ricominciare a forzare.”

Lo sport aiuta a occuparsi di se stesso, ad ascoltare il proprio corpo, a gestire tempi e spazi. Lo sport permette di sperimentare benessere e performance seguendo uno stile di vita sano ed equilibrato.
Quale può essere un messaggio per avvicinare i ragazzi allo sport?Lo sport è il miglior investimento che si possa fare per aumentare la qualità della propria vita.” 
C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Quale può essere un messaggio per sconsigliarne l’uso?No, il rischio non c'è mai stato. Il messaggio è molto semplice e logico: lo sport si fa per stare bene e migliorarsi; il doping mette a rischio la salute e raggiungere un miglioramento di una prestazione con un aiuto esterno non avrebbe senso. Alla base dei valori dello sport c'è la lealtà; il doping è sleale.”

A volte lo sport diventa un orto da coltivare che allontana dalla famiglia, altre volte si ha l’opportunità di coltivare lo stesso orto praticando in famiglia lo stesso sport, a volte facendo squadra e confrontandosi.
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport?L'unico componente della mia famiglia è mia moglie che pratica il mio stesso sport con identica passione.”

Lo sport aiuta a sviluppare consapevolezza delle proprie caratteristiche, capacità, qualità, talento e di osare un passo alla volta avvicinandosi al proprio limite con gradualità e con attenzione.
Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport?Che posso continuamente superare i miei limiti.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Non ho un'idea precisa; probabilmente si, ma solo per atleti di altissimo livello.”

Nella mente degli atleti ci sono tante direzioni da poter prendere, tante decisioni da prendere, tante mete, obiettivi, sogni da cercare di realizzare.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
La vittoria nel prossimo campionato di Trail Running al quale parteciperò, probabilmente il Winter Trail 2019.” Sogni realizzati e da realizzare?Sogni realizzati: i già citati risultati ottenuti nell'Agility Dog e, per quando riguarda lo sport che pratico attualmente, la vittoria nel Winter Trail 2018; da realizzare: tagliare il traguardo da primo assoluto in un trail, cosa che ancora non mi è mai riuscita.”

Un'intervista ad Alessandro è riportata nel libro "Il piacere di correre oltre" (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport).
Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio. Nel nuovo libro di Matteo Simone Il piacere di correre oltre, l’autore riprende la sua consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli atleti.
Leggere il testo di Matteo Simone ci permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per lo meno di cui non siamo consapevoli. L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.

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