Cerco di divertirmi senza farmi
condizionare troppo dal cronometro
Si fa sempre in tempo per iniziare a
praticare uno sport e accorgersi dei benefici che se ne ricavano a livello di
sensazioni fisiche e mentali. Di seguito Pamela racconta la sua esperienza
rispondendo ad alcune mie domande: Qual
è stato il tuo percorso per diventare un atleta? “Ho iniziato correndo per 3-4 Km 2/3 volte a settimana per poi aumentare
gradualmente sia nei km, sia nella velocità. Adesso dopo 4 anni mi alleno 5/6
volte a settimana.”
Con il tempo la pratica dello sport
permette di sperimentare sia benessere che performance e la pratica di uno
sport in compagnia è molto meglio nella condivisione della fatica e delle
gioie: Chi contribuisce alla tua
performance? “Io e mio marito.” Qual è stata la gara più difficile? “La maratona del Mugello 2018 che alla fine
non ho concluso ma ho deciso di accontentarmi del traguardo dei 30 km. Troppo
caldo e troppa sete che non riuscivo più a gestire.”
Importante ascoltare il proprio corpo e decidere momento per momento cosa è meglio fare cercando di rispettare il proprio corpo e apprendendo sempre dall’esperienza senza forzare e senza andare troppo oltre il proprio limite: Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Aver concluso la 100 km del passatore nonostante una crisi di stomaco durata quasi 2 ore.” Quali sono difficoltà e rischi? “In gara la difficoltà è riuscire a mantenere costante il passo per sprecare meno energie possibili. Rischi non ne vedo, se ti alleni in maniera costante, senza esagerare ed impari ad ascoltare il tuo corpo i rischi sono minimi.”
Importante ascoltare il proprio corpo e decidere momento per momento cosa è meglio fare cercando di rispettare il proprio corpo e apprendendo sempre dall’esperienza senza forzare e senza andare troppo oltre il proprio limite: Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Aver concluso la 100 km del passatore nonostante una crisi di stomaco durata quasi 2 ore.” Quali sono difficoltà e rischi? “In gara la difficoltà è riuscire a mantenere costante il passo per sprecare meno energie possibili. Rischi non ne vedo, se ti alleni in maniera costante, senza esagerare ed impari ad ascoltare il tuo corpo i rischi sono minimi.”
Si mettono in conto successi e
sconfitte, gioie e dolori, lo sport permette di sperimentare la ciclicità della
vita fatta di salite, discese, tunnel: Come
superi eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Le crisi durante le gare cerco di non pensarci e concentrami su altro.
Magari su eventi difficili che ho superato nella vita di tutti i giorni. Le
sconfitte, come i ritiri nelle gare, fino ad adesso le ho vissute in maniera
molto positiva cercando di trarre da esse il lato buono. Mentre gli infortuni
sono più difficili da accettare perché ti costringono a star fermi senza
praticare attività e noi runner spesso non riusciamo a concepire il concetto di
STOP FORZATO.”
Se veramente c’è passione e motivazione
si riesce a fare tutto, si riesce a trovare tempo e spazio per allenarsi, si
riescono a coltivare orti diversi: C’è
un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Quello che mi piace e mi diverte soprattutto
quando mi alleno è incontrare un sacco di signori anziani, magari al mattino
presto che portano a spasso il cane e ti fanno i complimento, battute di ogni
genere.”
L’esperienza aiuta a conoscersi meglio,
ad affrontare e gestire meglio le varie fasi dello sport fatte di attese,
partenze, impegno, arrivi, post gara: Quali
sensazioni sperimenti nello sport: allenamenti, pregara, gara, post gara? “Durante gli allenamenti spesso sperimento il
senso del sacrificio perché allenandomi da sola e molte volte controvoglia
faccio il triplo della fatica mentale. Il pre gara è il momento in cui si sente
di più l’ansia, l’attesa ma è anche un momento di incontro con molti amici
spesso che non vedi da tempo. Durante la gara invece cerco sempre di concentrami,
soprattutto di non pensare ai dolori che senti dopo molte ore di corsa. Cerco
di divertirmi senza farmi condizionare troppo dal cronometro. Il post gara,
soprattutto dopo gare lunghe è quello che preferisco perché ti lascia un senso
di fatica misto soddisfazione che se uno non lo prova non puoi descriverlo.”
Sono tanti i benefici dello sport, lo
sport permette di approfondire la conoscenza di se stessi e anche di altri che
condividono la passione per lo stesso sport allenandosi insieme e
confrontandosi in allenamento e in gara: Quale
può essere un messaggio per avvicianre i ragazzi allo sport? “Aiuta nelle relazioni, aiuta a capire se
stessi e ad affrontare le difficoltà della vita in modo più determinato. È una
valvola di sfogo.”
Nello sport è importante avere una
passione forte e una motivazione solida interna che permetta di impegnarsi e
credere nelle proprie potenzialità e capacità senza barare e senza aiuti
illegali e nocivi soprattutto per se stessi: C’è stato il rischio di incorrere nel doping? “No assolutamente, non prendo neanche i medicinali.” Quale può essere un messaggio per
sconsigliarne l’uso? “Credere in sé
stessi. La nostra forza di volontà ci può portare ovunque, basta volerlo
davvero.”
Lo sport diventa una palestra di vita,
allena a essere più consapevoli, fiduciosi e resilienti; ad affrontare, gestire
e superare situazioni, crisi, imprevisti: Cosa
hai scoperto di te stesso nel praticare sport? “Ho scoperto di essere una persona forte e determinata. Grazie allo
sport riesco a gestire meglio le mie ansie e le mie paure.” Ritieni utile lo psicologo dello sport?
“Non lo so perché non ho mai avuto
esperienze con lo psicologo dello sport.”
Nella mente dei runner, soprattutto degli ultrarunner,
ci sono tanti chilometri da percorrere, soprattutto in salita e gare di
ultramaratona per mettersi alla prova: Quali
sono i tuoi prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Nel 2019 vorrei provare la 50 Km
Pistoia-Abetone che dicono essere una gara tostissima e provare a partecipare
alla 100 km delle Alpi.Mi
sono trasferita cinque anni fa in Romagna dalla Toscana. Sono nata a Firenze e
cresciuta a Vicchio, un piccolo paesino nel cuore del Mugello. Vorrei correre
dalla mia casa attuale fino alla mia vecchia abitazione dove tuttora abitano i
miei genitori. Questo perché sono molto legata alla mia famiglia e vorrei
dimostrare a loro e a tutti che questo affetto non ha limiti e in ogni momento
io ci sarò per loro. Anche percorrendo 140 chilometri a piedi.”
Foto dal sito di Pamela Guidotti: www.correreovunque.it
A proposito di donne il 2 Giugno, in occasione del “Cross Trofeo città di Nettuno”,
Elisa Tempestini e l’Associazione Spiragli di luce mi daranno la possibilità di
presentare il libro “Lo sport delle donne” edito da Prospettiva Editrice.
Matteo SIMONE
Matteo SIMONE
Psicologo,
Psicoterapeuta
380-4337230
- 21163@tiscali.it
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