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martedì 1 giugno 2021

Silvano Beatrici, nel 2021 a Imola, Vice campione Italiano 100 km su strada

 Sono consapevole che potevo ambire a questo risultato 
Matteo SIMONE 

Sabato 22 maggio si è svolto il Campionato Italiano di 100 km su strada all'autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola

La gara è stata vinta da Marco Menegardi in 7:22:04 che precede di un solo minuto Silvano Beatrici 7:23:04, competa il podio Massimo Giacopuzzi in 7:36:36, i tre atleti ai 50 km sono transitati entro le 3 ore e trenta con proiezione finale al di sotto delle 7 ore. 
Tra le donne la vittoria è andata a Denise Tappatà che si è classificata 7^ nella classifica generale in 8:07:23, precedendo Ilaria Bergaglio in 8:28:59 e Francesca Bravi in 8:47:04, le tre atlete sono della stessa categoria SF40. 
Foto di Sandro Marconi “Scrotofoto
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Silvano attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Ciao Silvano, soddisfatto per la prestazione? “Ciao Matteo, si, molto soddisfatto, sono consapevole che potevo ambire a questo risultato, ma comunque come si dice ‘prima di farlo ci avrei messo la firma’". 
In che modo ti sei focalizzato per la gara? “Con la preparazione, con l'esperienza (la mia decima 100km), con la consapevolezza che so quello che faccio e a ciò che vado incontro 

Più volte Silvano Beatrici sfiora il podio a gare di 100 km, di seguito una sua dichiarazione di alcuni anni fa: E’ stato un percorso lungo diversi anni. Allenamenti sempre più lunghi, gare lunghe con gli sci (Mezzalamapdg solo per citarne 2), provare un trail da 70km uscendone bene con ottimi risultati. Poi 86, 118, fino all’UTMB. ‘Provare’ il Passatore ritrovarsi 5° e entrare in nazionale. 
Foto di Sandro Marconi “Scrotofoto
Nel 2018 Silvano è arrivato 4° restando giù dal podio alla 46^ edizione della 100 km del Passatore, vinta da Andrea Zambelli in 6h54'34” che ha preceduto il tedesco Benedikt Hoffmann e Giorgio Calcaterra.  
Cosa ti è mancato per la vittoria? “Poco, pochissimo. Un po’ contavo sul fatto che i due avversari più temibili (Marco Menegardi e Giorgio Calcaterra) si fossero stancati con la 6 ore corsa 2 settimane prima, ma nonostante il calo finale Marco ha retto benissimo, soprattutto l'ultimo giro che ho fatto ad un ritmo pari quasi a quello dei primi, ma non è stato sufficiente. 
 

Certo, quando si è a un soffio dal titolo italiano si cerca di tirar fuori qualsiasi energia residua, ma ciò è valido anche per l’avversario. 
Domenica 09.05.2021 si è svolta a Cinisello Balsamo (MI) la seconda edizione della “La Sei Ore del Parco Nord” Milano, organizzata dal Centro Provinciale Libertas Milano in collaborazione con ASD Sport club Atletica Libertas Sesto. Il vincitore è stato Marco Menegardi con 88,349 km precedendo Giorgio Calcaterra 86,084 km. 
Come ti sei preparato? “Con tanti chilometri, nell'ultimo anno sono passato da 5000 a 8000 km all'anno, un notevole incremento 
Cosa dice la tua squadra di te? “Molto orgogliosi, siamo una piccola società sportiva dilettantistica, mi hanno tutti chiamato o inviato messaggi, appena si può festeggeremo  

Dietro ogni prestazione importante c’è tanto lavoro, soprattutto per le 
ultramaratone bisogna fare tanti chilometri a vari ritmi in allenamento e in gare ed è importantissimo anche il sostegno di familiari e soprattutto amici di squadra.
 
Hai sofferto il caldo o cos'altro? “No, lo temevo molto ma per fortuna è andata bene. Forse le discese, essendo in gruppo per i miei gusti le tiravano un po’ troppo. Sono sempre stato molto forte in discesa anche nelle skyrace, ma in gare lunghe sono convinto che sia controproducente e tutte le sollecitazioni si paghino. 
Hai avuto tutto sotto controllo? “Un calo tra il km 50 e 70 che in base alle sensazioni in allenamento non mi aspettavo, forse le discese un po’ tirate, o forse semplicemente non è tutti i giorni la giornata perfetta, chissà 

In gare di 
ultramaratona, dove la durata spesso è superiore alle 7 ore, ci possono essere tante variabili che condizionano la prestazione dal clima atmosferico al percorso che in questo caso era indicato per macchine da formula 1 e forse un po’ meno per macchine umano, infatti in tanti hanno subito le diverse difficoltà.
 
Ti ha aiutato qualcuno o qualcosa? “Ai ristori moglie e figlio più grande, ma lungo il percorso ho avuto un sacco di sostegno e incitamento, ormai nell'ambiente conosco un sacco di gente e molti sono veri amici. 

7 ore di gara comportano tanta fatica, pensieri, dubbi, e avere qualcuno caro che dice una parola, rivolge uno sguardo, una bevanda, un boccone di cibo non può che fare estremamente piacere, soprattutto il calore di amici e fan che seguono da diversi anni facendo il tifo. 
Quali sono gli ingredienti del successo? “L'impegno, la costanza”. 
Ci può essere un'eventuale convocazione in Nazionale? “Dovrebbe essere la massima aspirazione di ogni atleta. Io ho avuto la fortuna di esserlo per 2 volte, cercando di onorarlo con il massimo impegno. Dipenderà dai risultati degli altri atleti e dalle scelte tecniche che verranno fatte. Diciamo che per fortuna non dipende da me. 

La sua miglior prestazione cronometrica sui 100km era ben al disotto delle 07h15’, infatti nel 2015 ha ottenuto il crono di 7h03:19 in Winschoten e 7h08:37 a Seregno. 
Silvano ha già indossato la maglia azzurra a Los Alcazares, in Spagna, domenica 27 novembre 2016 con la Nazionale Italiana per il Campionato del Mondo 100 km. 
Silvano Beatrici ha sfiorato anche la convocazione ai Campionati Mondiali della 100 km di corsa su strada disputati l’8 settembre 2018 a Sveti Martin na Muri, in Croazia nonostante ad aprile del 2016 sempre a Seregno il crono è stato di 7h15:38, ma nel 2018 il suo miglior crono stagionale è stato di 7h17:33 a Seregno. 
Un’intervista a Silvano è riportata nel libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”, Edizione 
Psiconline.
 
Silvano è menzionato nei libri:
“Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline. 
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”, Progetto Cultura, 2022

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