Matteo SIMONE
Ai Campionati Mondiali IAU della 100 km, a Los Alcazares (Spagna), vince il Giapponese Hideaki Yamauchi impiegando 06h18’22”, a seguire il Sudafricano Bongmusa Mthembu 06h24’05” e l’Americano Patrick Reagan 06h35’42”.
Tra
gli Italiani la miglior prestazione è di Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport) che
si classifica al settimo posto in 6h41’16, seguono gli altri italiani: 29°
Andrea Zambelli (Pol. Scandianese) 7h06’29”, 36° Herman Achmuller (Laufclub
Pustertal) 7h12’38, 55° Beatrici Silvano (Gs Fraveggio) 7h37’46”, 60° Paolo Bravi 7h43’23” (Grottini
Team Recanati).
Nella
graduatoria per nazioni il Sudafrica vince l’oro con 19h51’39”, a seguire
Giappone 19h52’46” e Stati Uniti 20h03’03”, la squadra maschile azzurra con un
tempo complessivo di 21h00:25 si classifica al quinto posto.
Giorgio,
dopo la gara, sulla sua pagina scrive: “Grazie a tutti per i tanti messaggi. Il
panorama è stato stupendo, siamo partiti di notte e al primo giro abbiamo visto
l' alba sul mare. La pioggia è arrivata verso l'ottantesimo km ma non era
fortissima anche se ci ha costretto a uno slalom tra le pozzanghere. Settimo,
credo di aver sbagliato a partire forte ma il mio PB è di 6h23'. Ci ho provato.
E ora un po' di riposo.”
Dalla
fine degli anni ’90 sempre presente nelle gare di maratona a distanza ravvicinata
e con tempi strepitosi, con umiltà e modestia. Nel 2000 stabilisce il suo
personale sulla distanza 02h13’15”, inoltre ottiene il Record Mondiale di
Maratone corse in un anno sotto le 02h20’00” (16).
Emerge
una motivazione interna a continuare a fare questo sport che comporta tante ore
di allenamento, di fatica, il motore sono le emozioni e la semplice passione.
Nel
2006 alla prima partecipazione della 100 km del Passatore Firenze - Faenza
vince in 06h45’ conquistando il titolo italiano di 100 km. Nello stesso anno
entra nel giro della Nazionale di Ultramaratona e partecipa ai Campionati
Mondiali ed Europei del 2006, 2007, 2008 e 2009. L'8 novembre del 2008 vince l'Ultramaratona
degli Etruschi a Tarquinia laureandosi Campione del Mondo e d'Europa sui 100
km. Il 2011, a Winschoten in Olanda, conquista il suo secondo titolo mondiale
ed europeo vincendo la 100 km con il tempo di 06h27’32”, mentre il 2012
conquista nuovamente i due titoli a Seregno, stabilendo il nuovo personale di 06h23’21”.
Nel
2016 vince per l’undicesima volta consecutiva la 100 km del Passatore, conseguendo
anche il primato di maggior numero di vittorie consecutive al mondo in una
competizione di ultramaratona.
Di
seguito approfondiamo la conoscenza di Giorgio Calcaterra attraverso risposte a un mio questionario.
Ecco
cosa ne pensa dello sport che pratica, le motivazioni, le sensazioni, ed altre
curiosità.
Cosa significa per te essere ultramaratoneta? ”Per me l'ultramaratoneta è chi ha voglia di superare
la classica distanza dei 42 km, e visto che corro anche per 100km mi sento
ultramaratoneta a tutti gli effetti!”
Qual è stato il tuo percorso per diventare ultramaratoneta? “Sono diventato ultramaratoneta con molta gradualità,
quindi non me ne sono quasi accorto, dopo aver corso decine di maratone è stato
per me normale e semplice superare la distanza.”
Hai mai pensato di smettere di essere
ultramaratoneta? “No, posso pensare di smetterlo per un periodo, magari per recuperare
quando sono stanco, ma a smettere di essere un ultra maratoneta per sempre non
ci ho mai pensato.”
Hai mai
rischiato per infortuni o altri problemi di smettere di essere ultramaratoneta?
“Si, infortuni
ne ho avuti, e la sicurezza di riprendere non ce l'hai mai.”
Cosa ti
spinge a continuare a essere ultramaratoneta? “Niente, è una cosa che mi va di fare e che
faccio, ma non mi spinge niente se non la passione.”
Ti va di raccontare un aneddoto? “Ho corso una 100km con a fianco la mia compagna in
bicicletta, ho dosato bene le energie, mi preoccupavo per lei, mi preoccupavo
che non si stancasse e alla fine ho vinto la gara facendo il mio personale, ho
chiuso gli ultimi km molto velocemente e ho capito che la mente fa tanto, il
pensare a lei mi ha distratto e non ho sentito la fatica più di tanto.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare
ultramaratoneta? “Conoscevo già il mio carattere, che a volte sono un po' testardo non
l'ho scoperto facendo l'ultramaratoneta ma sicuramente l'essere
ultramaratoneta me lo ha confermato.”
Hai un sogno nel cassetto? “Correre a 100 anni una 100km sotto le 10 ore non
sarebbe male!”
Non
tutti potranno verificare se tra quasi 60 anni Giorgio riuscirà a correre a 100 anni una 100km
sotto le 10 ore.
Un'intervista a Giorgio è riportata nel libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”,
Edizione Psiconline.
Giorgio è menzionato nei seguenti libri:
Maratoneti e ultrarunner. Aspetti
psicologici di una sfida, Edizioni Psiconline, Francavilla al Mare (CH), giugno
2019
Cosa spinge le persone a fare sport?,
edito da Aracne Editrice 2020
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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