Matteo
SIMONE
Valeria Roffino ha vinto due titoli italiani assoluti sui 3000 m siepi (2014, 2015). Medaglia di bronzo nella classifica a squadre in occasione della Coppa Europa 10000 m nel 2015. Sempre nel 2015, quinta posizione agli assoluti di corsa campestre e medaglia d’argento agli assoluti nei 10000 m su pista.
Di
seguito Valeria ci racconta della sua esperienza sportiva.
Ti
sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “Mi è capitato di sentirmi una campionessa, pochissime volte,
ma è successo ed è stato bellissimo!”
Qual
è stato il tuo percorso per diventare atleta? C’è un altro sport che
vorresti praticare? “Ho iniziato da piccola con la ginnastica ritmica, il nuoto
e lo sci; poi però tutta la mia famiglia correva e quindi ho deciso che anche
per me doveva essere quella la mia strada. Ho iniziato a correre a 11 anni e
mezzo! Mi piace moltissimo la pallavolo, ma non sono proprio portata.”
Che
consiglio daresti a chi deve fare scelte
importanti nello sport? “Penso che lo sport sia di fondamentale importanza
nella vita di ogni persona: innanzitutto e in primis per la salute ed il
benessere personale; e poi perché permette di staccare, di sfogarsi e
rilassarsi un po'. Lo sport non è solo quello che si fa a livello agonistico
quindi secondo me, anche quando gli impegni e i doveri sono molti, bisognerebbe
cercare di ritagliarsi comunque un po' di tempo per praticare attività fisica.
Ad ogni livello.”
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere o performance? “Innanzitutto
penso di aver trovato nello sport una passione, prima che un lavoro. Quindi mi
piace correre e questo di per sé crea già benessere. E la cosa che mi aiuta di
più è condividere questa passione con la mia famiglia, gli amici, il mio
fidanzato. Grazie alla compagnia e alle amicizie che ho trovato all'interno di
questo campo, sono molto più motivata.”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi
farmaci, integratori? “La mia alimentazione è semplicemente il più possibile
varia. Non seguo una dieta particolare è solo prima delle gare sono un po' più
attenta a non mangiare cose troppo elaborate. Uso amminoacidi ramificati dopo i
lavori intensi perché aiutano a recuperare più velocemente e sali minerali dopo
i fondi lunghi e nei periodi più caldi.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o performance? “La mia allenatrice innanzitutto, il mio Gruppo Sportivo, le Fiamme Azzurre e poi tutti coloro che mi stanno vicino e mi seguono.”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o performance? “La mia allenatrice innanzitutto, il mio Gruppo Sportivo, le Fiamme Azzurre e poi tutti coloro che mi stanno vicino e mi seguono.”
La gara dove hai dato il meglio di te o hai sperimentato
le emozioni più belle? “Non saprei indicarne una in particolare. Forse quando
ho vinto il mio primo italiano, da cadetta, sui 2000 m. Direi quello perché il
più inaspettato. E poi a Rovereto, 3 anni fa, quando ho vinto il campionato
italiano assoluto sui 3000 siepi. Lì ho capito quanto la testa sia importante
in uno sport come questo e quanto possa fare per correre forte".
Una tua esperienza che ti da la convinzione che ce la
puoi fare? “Forse quest'ultima è l'esperienza che mi
dice che ce la posso fare. È una frase fatta ma credo che davvero che se ci
credi fermamente in qualcosa, tutto è possibile!”
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta? “Mi sono accorta di essere
molto testarda e determinata. E se voglio fermamente qualcosa, sono in grado di
raggiungerlo!”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di
possedere? “Credo di poter affermare di essere testona, determinata, in alcuni
casi coraggiosa e di riuscire, in gara, a trovare delle risorse e delle
capacità che in altre occasioni non ritrovo.”
Valeria
a appare molto sicura e determinata, è convinta di poter far bene e sempre
meglio, si tratta solo di decidere quali devono essere i suoi propositi e
progetti e poi impegnarsi duramente e serenamente per portarli avanti e
trasformare sogni in realtà: Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “I miei
genitori e amici sono molto felici per l'attività che pratico. Soprattutto sono
stata fortunata perché questa è diventata anche il mio lavoro!”
Che
significa per te partecipare a una gara? “Partecipare ad una gara significa
raccogliere tutte le energie e la concentrazione per farle confluire in se
stessi dopo lo sparo.”
Valeria
sa come focalizzarsi nel momento presente per l’obiettivo da raggiungere, sa
che quando si tratta di fare qualcosa di importane bisogna reclutare tutte le
energie fisiche e mentali occorrenti per esprimersi al massimo: Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in
gara, post-gara? “In pre-gara mi sento spesso agitata, piena di adrenalina ed
emozionata; alcune volte molto motivata, grintosa e concentrata; in gara sono
molto concentrata sull'obiettivo; nel dopo gara infine mi sento sempre ancora
molto piena di adrenalina che con le ore lascia il posto alla stanchezza. E poi
ovviamente c'è la gioia e l'euforia per i successi e la rabbia e la delusione
per quando invece le cose non sono andate come desideravo.”
Tutto
ciò fa sperimentare lo sport e cioè la vita fatta di ansia/attivazione,
tensione, euforia, gioia, delusione e tanto altro, lo sport accentua le
sensazioni e le emozioni, fa sentire più vivi.
Quali
sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? “In allenamento sono una che ha molto bisogno di un
supporto esterno, del tifo, in poche parole. Anche in gara, ma lì entrano in
circolo altre componenti mentali che alle volte non mi fanno neanche sentire
cosa accade fuori. Sono molto concentrata sull'obiettivo e su ciò che devo fare
in quel momento.”
La tua gara più difficile? “Una gara molto difficile e che mi viene in
mente in questo momento è stata ad un Campionato Italiano Assoluto sui 3000
siepi, quando mentalmente ero molto carica di pressioni sia esterne che da me
stessa e quando pensavo fosse finita ed ero convinta di aver vinto, ecco che a
pochi metri dal traguardo sono stata superata dalla mia avversaria che alla
fine mi ha soffiato il titolo. E' stata una gara molto dura da gestire
mentalmente, sia durante che dopo in quanto la delusione e la sofferenza di non
aver corso fino alla fine e di non aver fatto tutto il possibile sono state
enormi.”
Lo
sport non è solo forza, resistenza e muscoli ma è importante costruire anche la
forza e la resistenza mentale che ti permettono di andare oltre, di consolidare
il tuo stato di forma, di proteggerlo in modo da non essere scalfito da
pressioni interne o esterne o altro. Importane è comunque portare a casa in
ogni casa un’esperienza da cui apprendere anche se all'inizio può essere
dolorosa poi si può trasformare in una crescita post traumatica, si può
diventare resilienti.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto o a fare una
prestazione non ottimale? A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina? “La prestazione non ottimale nel mio caso mi
capita quando fa molto molto freddo ed io non ho fatto abbastanza
riscaldamento, o non ho usato la crema riscaldante o tutte le precauzioni del
caso. Poi nella mia specialità in particolare, i 3000 siepi, bisogna essere
molto concentrati su ciò che si fa e sugli ostacoli.”
Hai
mai pensato di smettere di essere atleta? “Ho pensato alcune volte di mollare,
ma grazie al supporto degli amici e delle persone a me più care sono sempre
riuscita a trovare delle risorse e una forza che mi hanno permesso di
risollevarmi.”
Ti
è capitato di avere la sensazione che ti cascasse il modo addosso? Come
sei riuscita a continuare dritto? “Come appena affermato, penso che in alcuni
casi da soli sia molto difficile riuscire a vedere le cose con razionalità e in
maniera neutra; io sono una che chiede aiuto quando non ce la fa più e trovo
che sfogarmi sia un metodo infallibile che poi mi fa risalire piano piano.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a uno sport fatto
di fatica, impegno, sudore? “Lo sport è fatica, sacrificio, sudore. Ma se lo
sport ti toglie tante energie da questo punto di vista, ti dà molto di più. Lo
sport regala dei valori, ti dà una seconda famiglia, su cui puoi sempre contare
e con cui gioire e festeggiare sempre e poi, ‘soffri ma sogni...’.”
La
pratica di uno sport diventa onerosa dal punto di vista dell’impegno fisico e
mentale ma in cambio si riceve tanto, soddisfazioni, si forma il carattere, si
aderisce a dei valori unici e si fa parte di un gruppo di persone con cui
condividere sensazioni ed emozioni.
C’è
stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? “Nel mio
caso questo rischio non c'è stato. Penso che sia meglio arrivare secondi con la
coscienza pulita che primi ma con la consapevolezza di aver barato.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Lo sport è prima di tutto divertimento e tutela della salute. E'
ovvio che l'uso di doping non permette di raggiungere il benessere e di avere
una buona salute, soprattutto a lungo termine; io quando gioco con gli amici mi
diverto perché c'è un rispetto reciproco e se vinco perché sono stata brava o
ho semplicemente avuto fortuna, me lo godo molto di più che se avessi vinto perché sono stata sleale.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti? “Io
ultimamente sono stata da uno psicologo sportivo in quanto mi sembrava utile
per fare quel passo in avanti in più. Mi ha aiutato molto a conoscere di più me
stessa e i miei punti di forza.”
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? “Mi sento
soddisfatta, in generale, della mia vita. Dal punto di vista sportivo spero di
migliorarmi ancora e, chissà, magari un giorno poter anche raggiungere il mio
grande sogno che è quello di andare alle Olimpiadi!”
Pensi di passare alla maratona tra qualche anno? C’è una atleta a
cui ti ispiri? “Penso che allungherò tra qualche anno, ma alla maratona non
penso proprio che arriverò! Per quanto riguarda un’atleta, beh a me piace
moltissimo Elena Romagnolo, a cui sono anche affezionata! E se devo dire un’atleta
straniera mi piace moltissimo Emma Coburn!”
“Lo sport delle donne”, edito da
Prospettiva Editrice
Sogni olimpici. Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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