Benvenuta a Roma Vincenza Sicari, la
lady resilience, dopo aver visitato i vari ospedali del nord e dopo la sua
ultima permanenza a Bari, ora è ospite del Sant'Andrea ed allora di corsa in
bici mi sono precipitato per incontrarla e stare qualche oretta con lei,
apprezzando la sua solarità, semplicità, voglia di vivere nonostante tutto, persona
ancora viva dentro anche se si sta spegnendo, ma lei non molla perché c'è
ancora testa e cuore da maratoneta che supera qualsiasi muro da sola o in
compagnia, costi quel che costi. Togheter is much better.
Non gettare mai la spugna,
ricominciare sempre. Vincenza Sicari, lady resilience, aiutaci ad aiutarti.
Qualche mese fa giorno in un’intervista
telefonica con la redazione di
SiciliaRunning, Vincenza racconta di essere a letto in un ospedale, di non
potersi più muovere e di avere una malattia degenerativa muscolare: “Da Milano
sono andata a Crema, poi a Legnano, Genova, Roma, Pisa. Ora sono a Padova da
pochi giorni. La dottoressa che mi sta curando in questo momento è
gentilissima, dolcissima e molto disponibile. Farà tutto il possibile per il
mio caso. Aspetto di incontrare un medico che viene dall’America per visitarmi.”
Vincenza ora sta girando il mondo
attraverso i social network e continua a correre nel cuore e nella mente di
tanti runner ed ultrarunner: “Io vado avanti grazie a loro. Mi chiamano tutti,
atleti, amici, ho l’appoggio e il sostegno della FIDAL, il Presidente Malagò,
il Ministro Lorenzin mi verrà presto a trovare. Tante persone, attraverso
internet, mi stanno vicino, anche gente che non conosco personalmente. Ho il
supporto di tante persone, sono viva grazie a loro.
Quando mi sto per ‘spegnere’
mi arriva un messaggio, una telefonata, mi vengono a trovare. Non ti nascondo
che tante volte ho pensato di tornare a casa, chiudere la porta e aspettare la fine,
almeno per poter dire ‘muoio nel mio letto’. Poi ci sono loro, con i loro
gesti, che mi ridanno la voglia di vivere, reagire e continuare a lottare.
Stanno raccogliendo anche dei fondi per aiutarmi. È una grande famiglia.”
Vincenza è in una botte di ferro dal
punto di vista del sostegno e supporto da parte di tanti che sposano la sua
casa attraverso gesti solidali e segnali di presenza con diverse modalità.
Vincenza si sta spegnendo ma è
determinata a continuare a lottare con quelle poche forze che ancora le
rimangono ma che riescono a sensibilizzare l’opinione pubblica: “Ho sempre
donato a Telethon e alla ricerca, mandando sms come tanti in Italia. Mai avrei
pensato che un giorno sarei stata io in quelle condizioni e necessità di aiuto.”
Un grande cuore ed una elevata
sensibilità dimostrano di avere i runner e gli ultrarunner, se una di loro ha
un problema, basta dar voce al problema e si cerca di trovare una soluzione e
tante possono essere le soluzione ma il fine è unico aiutare Vincenza che per
il momento sta male, di un male che appare raro, quasi inspiegabile e richiede
ulteriori accertamenti e cure adeguate possibilmente all’estero come spesso
avviene.
Vincenza arrivava a fare 220km a
settimana per preparare una maratona, ora altri corrono per lei,
ultramaratoneti hanno corso 280km in due giorni facendola correre nelle loro
menti e nei loro cuori, raccogliendo fondi per la sua causa.
Tanti i messaggi di
vicinanza, presenza, affetto che danno un po' di sollievo ed aumentano il
livello di resilienza per non mollare e continuare a reagire.
Ecco alcuni messaggi
sui social network:
“Dajeeeee Vincenzina
Sicari! Il mondo dello sport intero ti sta vicino, forza mitica runner!”.
“Vincenza buongiorno e
forza siamo tutti con te, anche se siamo distanti ti sentiamo vicino”.
“Ti sosteniamo tutti Vincenza. Non sei sola in quello squallido letto! Attorno a te ci siamo tutti
noi.”
“Forza
Vincenza, trasforma l'impossibile in possibile”.
“Con
te, per te, per non mollare”.
“Coraggioooooo...
tante piccole gocce d'acqua formano un oceano! Non mollare Vincenza!”
“Sembra
sempre impossibile farcela. Finché non ce la fai. Non mollare mai.”
Tanti i segnali di presenza e
vicinanza della gente comune, ma anche da parte di atleti di interesse pubblico
come la Levorato, ex Campionessa Italiana specialista
nella velocità, plurimedagliata
sia a livello nazionale che internazionale.
A Vincenza piaceva allenarsi,
gareggiare, dare il massimo, allenarsi duramente per ben figurare per se stessa
ma anche per un ritorno di immagine della nazione Italia. Ma da qualche anno ha
iniziato ad avere segnali di stanchezza, di astenia, è risultata affetta da una
malattie neurodegenerativa:
“Soprattutto mi manca la vita. Da un anno e mezzo vivo
dentro gli ospedali. Mi manca la corsa, per la quale vivevo e non consideravo
solo una professione; mi mancano gli amici e allenarmi tutti i giorni al campo.
Mi manca poter vivere una vita normale.”
Vincenza Sicari è anche nel libro “Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere. Data di Pubblicazione: 2018.
Descrizione del libro
Nello sport non è importante solo la forza, la resistenza e i muscoli, ma è importante sviluppare anche la forza e la resistenza mentale che permettono di andare oltre, di consolidare lo stato di forma. Sempre più le donne stanno dimostrando di essere fortissime atlete e nelle gare di endurance competono anche con gli uomini con tanta grinta e forza, infatti è già successo che in gare considerate più dure d'Europa la vincitrice assoluta è stata una donna americana.
Anche le donne italiane sono tanto forti e resistenti, donne che iniziando con piccoli passi riescono a battere anche il record maschile di scalinata di un edificio. Raggiungere traguardi importanti diventa il coronamento di un sogno, il raggiungimento di un obiettivo ambito, la ricompensa di tanti sforzi e tanta fatica per ottenere qualcosa che si desidera con determinazione, tenacia, passione e con l'aiuto di qualcuno che sostiene.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
Nessun commento:
Posta un commento