Sabato
12 novembre 2016 a Pescara si è svolta la Sei Ore dell’Adriatico,
una manifestazione valida come tappa del 14° Gran Prix IUTA
2016 di Ultramaratona, organizzata dall’A.S.D. Pescara Runner. Da alcuni anni sto approfondendo la
conoscenza di alcuni atleti attraverso risposte ad un mio questionario che già mi
ha permesso di scrivere un libro sugli Ultramaratoneti e gare estreme http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
ora ne vorrei scrivere un altro su Maratoneti ed Ultrarunne e a tal proposito ho chiesto alla vincitrice di rispondere ad alcune
domande.
Com'è andata la 6ore? “Per quanto riguarda
l'ultima 6 ore che ho corso (la sei ore dell'Adriatico a Pescara) è andata bene
infatti l' ho vinta migliorando anche il mio personale di chilometri
percorsi (più di 68 km).”
Soddisfatta, avevi diverse aspettative? “Sono molto soddisfatta
perchè per me sono le mie prime esperienze verso queste gare di lunga distanza
e quindi non mi pongo mai un chilometraggio minimo che devo raggiungere prima
della partenza; certo la mia speranza ogni volta è quella di riuscire a far meglio
o per lo meno di eguagliare la gara precedente nella stessa distanza.”
Avevi ristori
personalizzati, ti è mancato qualche alimento che non avevi considerato? “Per quanto riguarda il
ristoro visto la brutta esperienza che mi è capitata alla mia prima 6 ore dove
ho sbagliato ad alimentarmi (ho mangiato una pesca noce alla terza ora e mezza
di gara) ed ho avuto problemi di stomaco, preferisco portarmi dei ristori
personalizzati alle gare di lunga distanza.”
Importante per il benessere e la
perfomance nello sport non è solo l’allenamento fisico ma anche la preparazione
mentale, la nutrizione ed aggiungo l’autoprotezione e coccole, nel senso che
sono importanti i recuperi e le cure per se stessi tipo massaggi,
fisioterapia, recuperi, si tratta di rispettarsi e volersi bene per continuare
a fare uno sport che può essere molto usurante.
Continua il tour di
presentazione del libro Ultramaratoneti e gare estreme. Prossima tappa sabato
11 ore 18.30 a Villanova di Guidonia, via tiburtina km26. Organizzato da: +Vista presso Biodomus.
CONTATTI: 380.4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
https://www.retedeldono.it/it/iniziative/a.p.s-spiragli-di-luce/matteo.simone/di-corsa-per-spiragli-di-luce
Sensazioni, emozioni,
pensieri prima, durante, dopo la gara? “Prima di ogni gara (sia lunga che corta)
ho sempre molta paura di non fare un buon risultato e di deludere, poi una
volta partita mi dimentico di tutto!”
Molte volte si sperimenta un’ansia
anticipatoria come se fosse sempre la prima volta, ma una volta partiti tutto
diventa più facile, succede anche nella vita quotidiana quando si deve
affrontare qualcosa di importante come conferenze ed altro, è importante un
lavoro immaginativo e di visualizzazioni per farsi prima un film di quello che
può avvenire e presentarsi alla partenza più sicuri e sereni ed anche aiutarsi
con esercizi di respirazione e respirazione che ti riportano al qui e ora con
tanta presenza, attenzione, osservazione interna ed esterna.
Organizzata bene la gara, ristori, pacco gara,
premiazioni? “La gara è molto organizzata bene, anche perchè richiede uno sforzo
organizzativo notevole anche dal punto di vista dei giudici di gara che devono
rimanere per molte ore nel percorso.”
Prossime gare, obiettivi? “Per quest'anno
penso che non correrò più gare lunghe; il mio prossimo obbiettivo è riuscire
magari a correre una 12 ore e percorrere più di 100 km sarebbe veramente un
sogno!”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Ho iniziato ad
avvicinarmi a questo sport praticando le gare di corsa campestre con la scuola,
ed è proprio li che ho scoperto la mia passione per la corsa.”
Quali
sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “I fattori che hanno
contribuito sono stati: la tenacia, la
passione e il sacrificio che mi permettono di continuare ad allenarmi giorno
dopo giorno.”
Nello
sport chi ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Sicuramente (vista anche la
mia giovane età) l’appoggio della mia famiglia è stato ed è molto importante.”
Qual è stata la gara dove hai sperimentato le emozioni più belle? “La
gara che mi ha trasmesso una grande emozione è stata vincere il Trail del
Vesuvio.”
Qual è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la
puoi fare? “L’esperienza che mi ha dato la convinzione che ce la potevo
fare è stata sicuramente riuscire a
portare a termine (anche positivamente) la mia prima sei ore di corsa
partecipando senza aver mai corso e una
distanza superiore alla mezza maratona.”
Cosa pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva? “Inizialmente
pensavano che ero troppo esagerata e fissata a dedicare gran parte del mio
tempo e delle mie giornate alla corsa ; ora però soprattutto per i miei
genitori è una grande soddisfazione vedermi gareggiare e questo per me è
veramente tutto!”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva? “Durante una gara Trail sono caduta accidentalmente dentro un fiume e
mi sono completamente fatta un bagno in acqua gelata!”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Sicuramente
praticare questo sport è stato molto utile per scoprire dei lati che fin ora
non conoscevo come quello di essere molto testarda e determinata nel portare a
termine ogni competizione o allenamento ma anche molto concentrata nei momenti
di difficoltà o di crisi dove le gambe ti dicono di fermarti.”
Sono importanti scoperte quelle che si fanno attraverso la pratica
dell’ultramaratona, ti accorgi di riuscire in imprese e sfide considerate
razionalmente impossibili, ma con
l’impegno, convinzione, determinazione riesci a portare a termine e superare
eventuali crisi o difficoltà durante il percorso approfondendo la ricchezza
delle tue risorse personali ma rispettando sempre i tuoi limiti.
Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità che hai
dimostrato di possedere? “Gareggiando ho sicuramente scoperto di possedere
tanta forza di volontà e tanta determinazione queste sono le due
caratteristiche che posso dire mi contraddistinguono.”
Che significa per te partecipare ad una gara sportiva? “Partecipare ad
una competizione sportiva è molto importante per due motivi : ti permette di
misurarti e confrontarti con altri atleti di diverso livello ( e questo credo
che sia fondamentale se si vuole migliorare le proprie prestazioni) ; infatti è
fin troppo facile non mettersi mai a
confronto con altri e correre solo con se stessi, così si vince sempre! L’altro
motivo è che la gara è il “banco” di prova per mettere in pratica tutti i
sacrifici fatti durante gli allenamenti e la preparazione. Senza sottovalutare
tutte le emozioni e l’adrenalina che la gara ti trasmette.”
Importante è l’esperienza che si fa in gara, accanto ad altri atleti
che portano in gara i loro pensieri, sensazioni, emozioni, preoccupazioni,
gioia e tutti insieme per un momento di fatica, forza, resistenza per avanzare
metro dopo metro, chilometro dopo chilometro con leggerezza o pesantezza sempre
avanti fino al traguardo per misurarsi con se stessi e con gli altri non solo
con il cronomentro ma anche con tanto cuore e tanta passione.
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Credo che fin’ora
non mi sono mai spinto oltre il mio limite perché credo che sia
controproducente per il proprio fisico.”
Quali sono o
sono state le sensazioni che sperimenti
facendo sport: pregara, in gara, post gara? “Mi ritengo una persona molto emotiva ma soprattutto una persona che sente
molto la gara soprattutto il pre gara (non riesco a star ferma, mi allaccio di
continuo le scarpe, studio gli avversari) poi una volta partita a correre tutto
ciò sparisce e mi diverto!”
Quale è stata la gara più estrema o più difficile? “Sicuramente le
competizioni che ritengo più difficili sono le gare Trail e le Ultra Maratone,
perchè sottopongono il proprio corpo ad uno sforzo prolungato.”
Quali sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “Sicuramente i rischi più
comuni per un atleta sono gli infortuni.”
Quali
sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a fare
una prestazione non ottimale? “Il vento è la condizione ambientale che più non
sopporto e che spesso influisce negativamente anche sulla prestazione sportiva.”
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Fin ora nulla mi ha fatto
mollare; ciò che mi spinge a continuare è vedere la soddisfazione delle persone
che mi circondano nel vedermi gareggiare.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Recentemente
sono stata fermata da un brutto infortunio al piede che mi ha tenuto lontano
dalla corsa per due anni. In questo periodo di stop mi ero ripetuta più volte
di abbandonare la corsa; ma poi quando ho ricominciato e camminare non ho
resistito e ho ricominciato a correre più di prima!”
Più di prima dice Valeria, una sorta di crescita post traumatica dovuta
alla forza della Resilienza che ti permette di superare senza mollare momenti
difficile e trarne insegnamenti e spunti per andare sempre avanti più forti,
determinati e sicuri di prima.
Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo
sport? “E’ difficile far passare un messaggio per i giovani; infatti io mi rendo
conto (essendo anch’io giovane) che ci sono sempre meno giovani che si
avvicinano allo sport in generale e questo perché sport significa sacrificio
quindi rinuncia. Io credo invece che non è così certo, è vero si deve
rinunciare a qualcosa se si vuole far sport però le emozioni e le sensazioni
forti che ti trasmette non ha eguali.”
L’eventuale sacrificio viene ripagato con le soddisfazioni,
l’entusiasmo, l’esperienza che ti permette di fare lo sport da soli o in
compagnia e con il sostegno di chi ti sta vicino.
Quale può essere un messaggio per sconsigliare l’uso del doping? “Credo
che abusando di queste sostanze vietate ci si fa del male solo a se stessi;
migliorando scorrettamente le proprie prestazioni e ottenendo falsi risultati.”
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti
ed in quali fasi dell’attività sportiva? “Credo che la figura dello psicologo
sportivo (anche se non ne sono mai fin
ora venuta a conoscenza) sia una figura molto importante e utile per uno
sportivo; soprattutto nella fase di preparazione alle gare o in alcune fasi di
‘calo’ psicologico che ogni atleta incorre durante la propria carriera
sportiva. La figura dello psicologo si può sicuramente inserire positivamente
per aiutare l’atleta a migliorare le proprie prestazioni sportive e superare le
difficoltà.”
Quali sono i sogni che hai realizzato e quali quelli da realizzare? “Il
sogno più bello che ho realizzato sicuramente è riuscire a correre perché dopo
il brutto infortunio al piede i medici mi avevano detto che sicuramente non
tornavo più a correre ed invece la mia testardaggine mi ha fatto continuare e
non arrendermi! Per il futuro spero di continuare a correre e togliermi delle
soddisfazioni soprattutto nell’ambito delle lunghe distanze che mi stanno veramente piacendo.”
CONTATTI: 380.4337230 - 21163@tiscali.it
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