Pur
dando tutto, la ridotta preparazione mi ha fatto mancare l'obiettivo per poco
Matteo Simone Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it
I prossimi Campionati Mondiali della 100 km di corsa su strada si disputeranno l’8 settembre 2018 a Sveti Martin na Muri, in Croazia.
La Direzione Tecnica Federale della FIDAL - su indicazione del Responsabile Tecnico di corsa in montagna, trail e ultradistanze Paolo Germanetto - ha ufficializzato l’elenco dei seguenti atleti convocati: Hermann Achmueller (Laufclub Pustertal), Giorgio Calcaterra (Calcaterra Sport Asd), Matteo Lucchese (Atl. Avis Castel San Pietro), Francesco Lupo (Atl. Imola Sacmi Avis), Andrea Zambelli (Ass. Pol. Scandianese).
Tra
i criteri per la convocazione c’era il conseguimento del titolo italiano 2018
in occasione della 100 km di Seregno e prestazioni sulla distanza di 100 Km
inferiori alle 7 ore e 15 minuti conseguite nei precedenti 24 mesi in
manifestazioni ufficiali nazionali e internazionali.
Silvano
Beatrici non è stato convocato anche se vanta la sua miglior prestazione
cronometrica sui 100km ben al disotto delle 07h15’, infatti nel 2015 ha
ottenuto il crono di 7h03:19 in Winschoten e 7h08:37 a Seregno, mentre ad
aprile del 2016 sempre a Seregno il crono è di 7h15:38. Quest’anno il suo
miglior crono stagionale è di 7h17:33, ottenuto a
Seregno e sfiora il podio alla 46^ edizione della 100 km del Passatore classificandosi
4° in 7h49:03.
Di
seguito Silvano racconta le sue impressioni sulla non convocazione al prossimo
mondiale rispondendo ad alcune mie domande.
Eri consapevole che non saresti stato convocato? “Ero consapevole che sarebbe stata molto dura.”
Ti senti uno dei primi esclusi? “Più che sentirmi tra i primi esclusi, diciamo che sono uno tra i 3/4 che per poco non avevano i criteri di selezione.”
Sei stato comunque contattato per comunicarti l'esclusione? “Non parlerei di esclusione perché in fondo potrei sentirmi un escluso solo se avessi corso la 100km in 7h14'59". Mentre per quanto riguarda i contatti li aveva il mio allenatore e quindi ero a conoscenza di quelle che da lì a poco sarebbero state o potevano essere le scelte.”
Hai un messaggio per ogni convocato e per l'intera squadra? “Tutti ottimi atleti con grande esperienza che sono sicuro daranno il massimo, un grosso in bocca al lupo!”
Eri consapevole che non saresti stato convocato? “Ero consapevole che sarebbe stata molto dura.”
Ti senti uno dei primi esclusi? “Più che sentirmi tra i primi esclusi, diciamo che sono uno tra i 3/4 che per poco non avevano i criteri di selezione.”
Sei stato comunque contattato per comunicarti l'esclusione? “Non parlerei di esclusione perché in fondo potrei sentirmi un escluso solo se avessi corso la 100km in 7h14'59". Mentre per quanto riguarda i contatti li aveva il mio allenatore e quindi ero a conoscenza di quelle che da lì a poco sarebbero state o potevano essere le scelte.”
Hai un messaggio per ogni convocato e per l'intera squadra? “Tutti ottimi atleti con grande esperienza che sono sicuro daranno il massimo, un grosso in bocca al lupo!”
Nel
valutare la persona, oltre ai paletti dei tempi, bisognerebbe valutare anche
altri fattori quali l’età anagrafica, il periodo di crescita atletica,
eventuali relazioni da parte di allenatori, tecnici e staff tecnico-medico che
segue l’atleta. Inoltre è importante anche la precedente esperienza in nazionale,
il consolidato clima di squadra, la capacità di far squadra e trasmettere buone
sensazioni nel periodi di avvicinamento al mondiale e soprattutto nei giorni
che si condividono pre mondiale dove tensione e giudizi posso fare brutti
scherzi e possono fare disperdere energie preziose. Ci sarebbe da approfondire
sui criteri e le modalità di selezione per cercare di essere nelle condizioni
di fare il meglio possibile nelle selezioni dei convocati avvalendosi di
risorse professionali idonee e multidisciplinari.Cosa
vorresti dire ai selezionatori? “Nulla da dire, i criteri
erano chiari e in linea con la visione della federazione. In tutti i campi
dell'atletica ci sono spesso criteri di selezione più duri di quelli richiesti
per l'iscrizione ai vari campionati, questo immagino per portare atleti che
siano davvero competitivi.”
Gli
atleti di livello elevato investono tanto per cercare di ottenere una
convocazione e pianificano allenamenti e gare in vista di un’eventuale riuscita
nelle gare che possono essere prese in considerazione dai tecnici e osservatori
federali.
In gara al Passatore hai gareggiato anche per la convocazione? “Io vengo da un anno per me difficile, nel 2017 ho corso poco a causa di una tendinite e disputato nessuna gara. Ho ripreso a correre l'8 di gennaio con 4km al giorno, allungando le distanze in febbraio e iniziato a sentirmi in forma da metà di marzo, dove con il mio nuovo allenatore Paolo Bravi ho iniziato a correre di qualità per programmare il mio rientro. Ovviamente il mio obiettivo era il Passatore, ma la forma è cresciuta velocemente, tanto che in un test al 31 di marzo sui 60km ho deciso di provare Seregno molto più adatta ad ottenere il tempo, non tanto per il tipo di percorso ma quanto per il caldo che io temo molto, e purtroppo quasi sempre si presenta puntuale a Firenze alle ore 15 di fine maggio.
In gara al Passatore hai gareggiato anche per la convocazione? “Io vengo da un anno per me difficile, nel 2017 ho corso poco a causa di una tendinite e disputato nessuna gara. Ho ripreso a correre l'8 di gennaio con 4km al giorno, allungando le distanze in febbraio e iniziato a sentirmi in forma da metà di marzo, dove con il mio nuovo allenatore Paolo Bravi ho iniziato a correre di qualità per programmare il mio rientro. Ovviamente il mio obiettivo era il Passatore, ma la forma è cresciuta velocemente, tanto che in un test al 31 di marzo sui 60km ho deciso di provare Seregno molto più adatta ad ottenere il tempo, non tanto per il tipo di percorso ma quanto per il caldo che io temo molto, e purtroppo quasi sempre si presenta puntuale a Firenze alle ore 15 di fine maggio.
Pur dando tutto, la
ridotta preparazione mi ha fatto mancare l'obiettivo per poco. Sono quindi
tornato a dedicarmi al Passatore, pienamente consapevole che con Seregno nelle
gambe e le condizioni climatiche avrei potuto puntare solo ad una gara di
rimonta, come poi con mia grande soddisfazione è stata. Una gara in rimonta dà
sempre soddisfazioni, ma al Passatore ho avuto moglie e figlio maggiore a
incitarmi in diversi punti del percorso, nonché in lunghi tratti due
accompagnatori in bici speciali come Paolo Bravi ed Hermann Achmueller.”
Sembra
che Silvano ce l’abbia messa tutta, ci ha provato, comunque è in grado di fare
bene e sembra essere in crescita, quest’anno ha perso questo treno importante
ma con fiducia in sé e con il supporto della sua famiglia e delle persone care
ed esperte che lo sostengono e che si occupano di lui dal punto di vista
tecnico-atletico possiamo affermare che il meglio per lui deve ancora arrivare.Ti avevano prospettato che non c'erano i termini
per la convocazione? “Sono sincero, ognuno di
noi spera, ci crede, il responsabile Tecnico Paolo Germanetto a Ottobre era
stato chiaro su quello che c'era da fare e come, c'ho provato ma non è stato
sufficiente, con i criteri di selezione alla mano e con le relative graduatorie
potevo essere il sesto convocato come lo poteva essere i vari Isolda, Velatta o
Menegardi che aveva corso in 7h06' Seregno nel 2017.”
Cosa cambia ora? “Ho un periodo più tranquillo, per poi programmare meglio l'autunno e magari un rientro alla 100 l'anno prossimo, se nel frattempo non divento troppo vecchio.”
Come vivi questo periodo pre mondiale? “Bene, anche perché correndo il Passatore con tempi più lunghi ho recuperato in fretta, ho già fatto una bella gara alla Primiero Dolomiti Marathon e vinto la garetta del paese. Ora vivo un periodo più tranquillo senza carichi eccessivi non dovendo preparare il mondiale.”
Cosa cambia ora? “Ho un periodo più tranquillo, per poi programmare meglio l'autunno e magari un rientro alla 100 l'anno prossimo, se nel frattempo non divento troppo vecchio.”
Come vivi questo periodo pre mondiale? “Bene, anche perché correndo il Passatore con tempi più lunghi ho recuperato in fretta, ho già fatto una bella gara alla Primiero Dolomiti Marathon e vinto la garetta del paese. Ora vivo un periodo più tranquillo senza carichi eccessivi non dovendo preparare il mondiale.”
E’
difficile stabilire una rosa di atleti per una gara di 100 km di strada dove le
componenti della performance sono tante e le prestazioni possono essere
ballerine da un periodo ad un altro per un lieve malessere, per uno stato di
forma non perfetto. In una gara di 100 km una persona che vale circa 7 ore può
impiegarci qualche minuto di meno per trovarsi nelle condizioni ottimali di
raggiungere la sua best performance oppure ci può mettere anche una mezz’ora in
più per tanti altri motivi, il percorso non adatto alle sue caratteristiche, un
malessere, una non adeguata integrazione alimentare, crampi o infortuni vari.
In effetti bisogna convocare un numero sufficiente di persone che possano
garantire una prestazione adeguata e rispettabile per il livello di
manifestazione alla quale si partecipa.
Un’intervista a Silvano è riportata nel mio libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”, Edizione Psiconline.
Silvano
ha già indossato la maglia azzurra, di seguito una sua dichiarazione di alcuni
anni fa riportata nel mio libro “Ultramaratoneti e gare estreme”: “E’ stato un percorso lungo diversi anni. Allenamenti sempre più lunghi,
gare lunghe con gli sci (mezzalama, pdg solo per citarne 2), provare un trail
da 70km uscendone bene con ottimi risultati. Poi 86, 118, fino all’UTMB.
‘Provare’ il Passatore ritrovarsi 5° e entrare in nazionale.”
https://www.ibs.it/ultramaratoneti-gare-estreme-libro-matteo-simone/e/9788874189441Silvano
è menzionato nel mio libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti psicologici di
una sfida”, Edizioni Psiconline.
Ringrazio
il celebre fotografo Sandro Marconi “Scrotofoto” per alcune sue foto.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Nessun commento:
Posta un commento