Matteo Simone
A volte lo sport diventa una droga, una dipendenza, ma ben venga se fa stare in piedi; se cura spirito, corpo e mente; ben venga se fa stare con la gente, se fa vedere sempre tante strade aperte davanti da poter scegliere, da potersi sperimentare.
La gara della tua vita dove hai
sperimentato le emozioni più belle? “Ancora deve
arrivare, ogni gara sarà sempre più bella della precedente!”
Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? Usi farmaci,
integratori? “Cerco di evitare qualsiasi
tipo di integrazione non naturale, sono seguita da un nutrizionista, ma credo
che in alcuni casi l'integrazione sia necessaria.”
Con attenzione si può fare tutto, si possono scavalcare muri e montagne, si può arrivare dove vogliamo, dove riusciamo a vedere il nostro traguardo. Valentina di seguito racconta le sue esperienze da atleta rispondendo a un mio questionario.
Con attenzione si può fare tutto, si possono scavalcare muri e montagne, si può arrivare dove vogliamo, dove riusciamo a vedere il nostro traguardo. Valentina di seguito racconta le sue esperienze da atleta rispondendo a un mio questionario.
Che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello sport? “Di seguire il cuore, qualsiasi lavoro tu faccia, e anche con la famiglia il tempo per se stessi è la necessità che aiuta a vivere.”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Ammetto di aver sfruttato il mio fisico senza il dovuto controllo quando ero adolescente, oggi corro per star bene con me stessa!”
È importante curare se stessi per stare bene insieme, prendersi cura di sé per star bene con gli altri in famiglia o al lavoro. E’ importante trovare un buon equilibrio familiare, lavorativo e individuale; trovare interessi comuni quando si può, attività per dedicarsi insieme o da soli.
Nello sport chi ha contribuito al tuo
benessere o performance? “All'inizio
mio padre, che mi ha sempre portato alle garette domenicali fin da piccola e
che mi ha trasmesso l'amore per lo sport in generale, oggi ringrazio la corsa
per il mio benessere."
Cosa pensano i tuoi familiari
della tua attività sportiva? “A casa abbiamo ristabilito
un ordine alle cose, ognuno segue le sue passioni sportive e questo ci fa bene
nello stare meglio insieme!”
Quando
una persona si mette in testa una cosa è capace di andare avanti nei suoi
propostivi fino alla meta, fino all'obiettivo ambito e desiderato; testa, cuore
e corpo trascinano dove vogliono.
Un
episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “L'impagabile faccia del mio presidente quando gli ho mostrato la
medaglia della maratona di Roma, dopo che ha scoperto che non sono tornata
indietro al 13º km come concordato.”
Importante
è focalizzarsi sul momento presente, considerando anche il passato, ma
proiettandosi sul qui e ora e guardando avanti giorno per giorno.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel diventare atleta? “Mi sento molto più sicura di me stessa, anche se non potrò più ambire
ai tempi del passato, l'importante è il viaggio che porta al traguardo non il
traguardo in se.”
Si
diventa sempre più maturi con l’esperienza, si superano tanti momenti e
situazioni difficili, si guarda sempre avanti, si affronta sempre tutto
accogliendo nuove consapevolezze e orientandosi verso nuove mete e nuovi
obiettivi, cavalcando sempre prontamente l’onda del cambiamento.
Quali capacità, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?
“Sicuramente la sopportazione del dolore, la tenacia,
la testardaggine e il cuore.”
Le
gare diventano grandi opportunità per incontrarsi, scambiarsi baci e abbracci, sorrisi,
sguardi, pacche sulle spalle.
Che significa per te
partecipare a una gara? Hai sperimentato il limite nelle
tue gare? “Le gare sono come grandi
feste, ci si trova con gli amici cari si condividono paure iniziale e
soddisfazioni dopo, a volte delusioni … non ho ancora spinto le mie gare al
limite, ma so che lo farò.”
Lo
sport non è solo fatica fisica, prestanza fisica, forza e resistenza, ma anche
tante emozioni, tanta introspezione, alla ricerca del vero sé, del profondo di
noi stessi, della conoscenza vera di noi stessi, di come ci comportiamo con
atleti amici e avversari come ci comportiamo in gara alla partenza e
all’arrivo, come sperimentiamo appagamento, gioia e soddisfazione e come si
riprende la quotidianità famigliare e lavorativa.
Quali sensazioni
sperimenti facendo sport? “In allenamento c'è un gran
lavoro introspettivo che aiuta anche nel quotidiano, in gara c'è l'emozione, la
gioia di stare insieme e condividere, dopo bisogna recuperare fisicamente e
mentalmente.”
Se
si va troppo forte, se si pensa troppo alla gara e al risultato non si guarda
in faccia a nessuno, si parte veloci e si arriva veloci; se si riducono i
ritmi, si ha il tempo per condividere gioie e fatiche con più persone, con il
pubblico, con l’ambiente circostante.
Quali sono i tuoi pensieri
in gara? “Da quando ho ricominciato
a correre focalizzare il momento dell'arrivo mi aiuta durante il "viaggio"
poi in gara difficilmente si sta da soli, conosci gente nuova, incontri amici
... certo a meno che non ritorni a correre sotto i 4'/km!”
Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a
uno sport? “Ai ragazzi devi dare
l'esempio, devi far vedere, gli devi far vivere l'esperienza a finché possano
apprezzarla.”
Importante
sviluppare consapevolezza in quello che si fa, capire con chi si ha a che fare
per non rischiare salute e altro.
C’è stato il rischio di
incorrere nel doping? “Purtroppo sì, da
adolescente c'era meno controllo e ti affidavi agli allenatori che non sempre pensavano
solo al tuo bene, oggi siamo tutti più consapevoli.”
Un messaggio per sconsigliare l’uso del
doping? “Droghiamoci di sport,
facciamocelo bastare.”
Se potessi tornare
indietro cosa faresti o non faresti? “Non smetterei
di fare sport, nonostante i problemi di salute.”
Per
affrontare certe situazioni è importante essere affiancati da una persona che possa
aiutare ad aiutarsi, a lavorare sulla consapevolezza, sviluppare resilienza per
superare momenti e situazioni critiche e difficili attingendo da risorse profonde
interne e di rete.
Ti è capitato di avere la
sensazione che ti cascasse il modo addosso? “Quando ho
scoperto di avere la sclerosi multipla, ma è stato un attimo ancor prima che il
medico mi congedasse, io nella mia mente pensavo alla mia prossima maratona.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? “Assolutamente sì, fondamentale negli adolescenti ma anche con chi come me
abituato a competere di punto in bianco si trova a non poter avere più certezze
… un peggioramento di 2h in maratona non è facile da mandar giù.”
E’
importante essere attenti; notare e osservare le proprie condizioni fisiche,
monitorarsi per capire fino a dove ci si può spingere integri e sani.
Quali sono le difficoltà e i rischi? “Per quanto
mi riguarda l'obbiettivo è arrivare viva e magari intera, cerco di tenere
d'occhio le pulsazioni e crampi che purtroppo con la mia patologia sono le cose
meno gestibili insieme alla stanchezza improvvisa.”
Grandissima
donna resiliente, con attenzione si può fare tutto, si possono scavalcare muri
e montagne, si può arrivare dove vogliamo, dove riusciamo a vedere il nostro
traguardo.
Un’intervista a
Valentina è riportata nel libro “La 100km del Passatore. Una gara fra
coraggio e resilienza”, Edizione Psiconline.
La 100km del Passatore.
Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km?
Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e
resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi
da Firenze a Faenza.
È un libro che racconta
di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la
passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a
vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi
con cautela, attenzione, preparazione. Sono trattati aspetti della psicologia
dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e
limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi
chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il
graduale fare affidamento su se stesso.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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