venerdì 3 agosto 2018

Patrizio Di Antonio: Non credevo che il mio corpo potesse sopportare tali prove

Co' la ricetta del dottor Matteo Simone pe' sto tipo de missione: "Volontà e determinazione"
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

Lo sport ti fa sperimentare emozioni uniche attraverso l’impegno e la riuscita in gare impegnative ma straordinarie per paesaggi e sensazioni ed emozioni forti.

Il mio amico Patrizio racconta la sua passione per lo sport, le sue vicissitudini, i suoi divertimenti attraverso la corsa e la squadra di cui fa parte allenandosi nel bel parco di Tor Tre Teste.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport?Lo sport mi ha fatto vincere la timidezza (molti stenteranno a crederlo che ero timido).” 
Una tua esperienza che ti può dare la convinzione di potercela fare?La maratona. Non credevo che il mio corpo potesse sopportare tali prove.” 
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport?Se ti vuoi bene fai sport!” 
C’è stato il rischio di incorrere nel doping?Pratico sport da quando ho riacquistato la salute, non voglio comprometterla di nuovo con farmaci per migliorare la prestazione.” 
Un messaggio per sconsigliare il doping? “Se ti vuoi bene non utilizzare sostanze dopanti.”

Patrizio corre con tante persone divertendosi ma allo stesso tempo quando c’è da impegnarsi e fare lavori e ripetute impegnative non si tira indietro.
Qual è stata la gara della tua vita?Ci sono tre gare che mi hanno profondamente emozionato e sono: la prima maratona del 2011 (il sogno di ogni podista); La Maratonina dei tre Comuni del 2011 (sentivo come un fuoco dentro ed una energia mai provata prima); La Cortina- Dobbiaco del 2014 (ho risentito di nuovo quella sensazione di potenza e benessere provata alla tre Comuni del 2011). In tutte e tre queste gare alla fine ho pianto di gioia!”

Insieme è molto meglio nella condivisione dell'esperienza di fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione. 
Lo sport avvicina persone, culture, mondi e rende felici e resilienti sintonizzandosi sul l'obiettivo da portare avanti seguendo mete e direzioni sempre pronti a rimodulare tutto cavalcando l'onda del cambiamento e utilizzando risorse residue, che diventano a volte sorprendenti e rinnovabili.  
Questo è il vantaggio dello sport. Conosco gli scherzi di Patrizio ed anche i suoi amici tutti corridori di Tor Tre Teste.
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?Chi mi conosce sa che sport e divertimento per me sono inscindibili. Soprattutto in gara amo scherzare con gli altri podisti, ho fatto molte amicizie per questo motivo. Perciò ne racconto uno a caso. Eravamo, io ed i miei amici (Massimo, Ettore, Ubaldo, Pino, Rodolfo) sulla linea di start della Roma No Limits del 2011 e stavamo scherzando, io ed un mio amico, con un palloncino che per caso il vento ci aveva fatto atterrare in testa. All'improvviso ci è scoppiato in mano ed il ‘botto’ del palloncino ha provocato una falsa partenza dei concorrenti, subito bloccata dagli organizzatori. Lì abbiamo pianto dal ridere!” 
Quali qualità hai dimostrato di possedere?Se ho una qualità? Forse quella di saper coniugare, sempre, lo sport al divertimento.”

Importante oltre all'allenamento fisico e mentale e oltre all’autoprotezione e coccole che consistono nei recuperi, riposi, massaggi, fisioterapia, accertamenti medici, bisogna anche considerare l’importanza dell’aspetto nutrizionale per il benessere e la performance nello sport per non incorrere nei crampi per avere le scorte di glicogeno fino alla fine della maratona o reintegrarle prontamente in base alle proprie caratteristiche personali.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione nel tuo sport?Ho imparato a riconoscere i miei limiti e l'importanza di una giusta alimentazione proporzionata allo sforzo da affrontare.” Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Purtroppo si. Ad una gara, nei primi anni di esperienza agonistica, (il Campus) ho spinto talmente tanto da azzerare le scorte di zucchero (anche per errata alimentazione...non avevo fatto colazione). Dopo il traguardo sono stato soccorso dagli addetti dell'auto ambulanza, con acqua e zucchero mi sono ripreso quasi subito. Però adesso so riconoscere i segnali e non mi è capitato più.”

Lo sport richiede tanto amore e passione per quello che fai altrimenti non vai da nessuna parte, tutto diventa fatica e sofferenza e non sei disposto ad andare avanti.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con l'amore. Quando si ama, anche nello sport si supera tutto.”
Quali condizioni che ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? Con il caldo le mie prestazioni precipitano inesorabilmente.” 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara?Euforia – fatica - euforia.”

La fatica davvero diventa amica dell'atleta, più è grande la fatica e più ne sarai riconoscente quando è finita, più è ripida la salita e più sarai soddisfatto quando sei in cima. Se vuoi, se ci credi, tutto passa, tutto cambia, passa la fatica, passa la salita, quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa, famigliare, relazionale, individuale. Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. È tutto ciò insieme diventa molto meglio, più fattibile, più affrontabile, aiutare ad aiutarsi, fidarsi è affidarsi per diventare autonomi più forti dentro.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e
 in quali fasi dell’attività sportiva?Lo psicologo dello sport può essere utile per chi pratica sport a livello professionistico e vuole raggiungere una maggior convinzione nei propri mezzi. Oppure per chi non ha un giusto approccio allo sport: fa uso di sostanze dopanti e di conseguenza ha una visione distorta dello sport volta solo alla sola affermazione delle proprie ambizioni, senza trarne i benefici. Lo psicologo in questi casi può essere utile.

Tra le ultime imprese dei Patrizio vi è la 50km del Gran Sasso fatta assieme ad Alessio Alessandroni e Raffaele Oliva e portata a termine felicemente e resilientemente. Bellissima e significativa la sua poesia prima della partenza:
Non è per fa er gradasso che faccio la Cinquanta der Gran Sasso …
E lo faccio senza fomento, se me sorpassi … io rallento!
Voi direte sì lallero! …se poi lo dici ar monno intero …
E vabbè si l’ammetto che un pochetto gonfio er petto ...
Ma lo faccio pe’ l’affetto che me lega a sto massiccio e sta Regione …
Anzi ve dirò de più …che c’ho proprio na passione!
Perché io nasco Romano ma c’ho il sangue Teramano …
E pe’ questo, al tempo stesso, provo orgoglio pe’ il Colosseo e pe’ il Gran Sasso…
E siccome ar Colosseo so’ de casa come er gatto “Romeo”
Ho pensato pe' fa lo stesso  devo fa er giro der Gran Sasso!
Co' la ricetta del dottor Matteo Simone pe' sto tipo de missione. 'Volontà e determinazione'...
Ma co’ Alessio e Raffaele c'avemo aggiunto l'amicizia e la passione…tante risate e ogni tanto pure qualche canzone!
Tanti i chilometri di allenamento … ogni mese più de trecento …
Senza bisogno der notaio in tre mesi più de un migliaio!
Tant’è che …  anche se po’ sembra assurdo …
Ve potrá stupí lo sguardo de vedè solo tre ombre …arrivà su quer traguardo 
Però bloccate il ghigno perché quelle ombre so' il nostro sogno...ma la realtà  spesso è rimasta indietro  solo un passo!” (P.D.A.)

L'amica salita più si fa sentire è più diventa utile per diventare sempre più resilienti e apprezzare il ciclo della vita fatica e riposo, tensione e rilassamento, sofferenza e felicità. Lo sport non è solo fatica o salita ma anche tanta esperienza che arricchisce e approfondisce la conoscenza personale: “Grazie Matteo per i consigli ...li abbiamo messi in pratica … abbiamo bevuto continuamente e abbiamo gestito, camminando spesso in salita e siamo arrivati alla grande, è stata un'emozione immensa!” 
Sogni realizzati e da realizzare?
Per me correre è una delle cose più belle che si può fare nella vita. Prima per me era solo un sogno (fino a 39 anni). Sogno un giorno di fare la 100 km del Passatore.”

Sono passati un po' di anni da questa intervista e Patrizio mi ha rivelato che la 100km del Passatore non è più un suo sogno. Continua a correre e allenarsi al Parco di Tor Tre Teste e facendo uscite in compagnia al centro di Roma e come ultramaratone predilige la 50km del Gran Sasso. 
Un’intervista a Patrizio è riportata nel mio libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza”, Edizione Psiconline. 
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza. 
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione. 
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso. 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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