venerdì 17 agosto 2018

Lo sport permette di condurre uno stile di vita fatto di fatica, mete e obiettivi


Dopo circa 7 anni di ultramaratone sono più consapevole delle mie potenzialità

Tante gare, tanti obiettivi, tante mete nella mente degli ultrarunner, alla ricerca di competizioni sempre più difficili per mettersi alla prova, per testarsi, per apprendere sempre più dall'esperienza. Di seguito, Michele racconta la sua esperienza di atleta ultramaratoneta rispondendo ad alcune mie domande: Come stai? Hai introdotto nuove modalità di allenamento? Ciao Matteo, tutto bene. Mi alleno quasi tutti i giorni percorrendo dai 20 ai 30 km con un ritmo non molto elevato in modo da poter uscire anche il giorno successivo affrontando percorsi muscolari. Ho notato che allenandomi così, dopo 3-4 giorni di riposo, alla successiva uscita ho una forza muscolare nelle gambe notevole tale che corro con molta scioltezza e a un buon ritmo.”

Non si finisce mai di imparare, l’esperienza aiuta a conoscersi meglio, aiuta a comprendere come far meglio, come sperimentare più benessere e anche miglior performance. Bisogna fare attenzione ai minimi particolari e non trascurare nulla, soprattutto l’alimentazione e l’abbigliamento per non soffrire caldo e freddo, per non svuotare completamente i serbatoi energetici: Alimenti e abbigliamento? “Mangio quasi tutto, ritengo che l’alimentazione sia fondamentale per i km che corro per non rimanere mai in riserva ed evitare infortuni (come mi è capitato nel 2016 proprio per un’alimentazione inappropriata fai da te, è stata una lezione); come abbigliamento indosso tutto ciò che consente la non dispersione di calore, l’assorbimento del sudore per evitare i malanni di stagione in modo da non compromettere la preparazione (sono molto attento).”

Lo sport aiuta a conoscersi sempre di più e ad apprendere dall'esperienza, serve tutto, anche le sconfitte, le crisi e gli infortuni; servono per capire come fare meglio la prossima volta, si porta a casa sempre qualcosa da ogni allenamento o gara: Come stai cambiando nel tempo?Dopo circa 7 anni di ultramaratone sono più consapevole delle mie potenzialità, ho imparato a gestire la foga quando ti senti a mille, a gestire le gare e a mantenere il ritmo che mi sono imposto. E’ ovvio che in tutto questo mi aiuta la mente perché la alleno (ad esempio quando capita che non mi va di correre mi impongo di farlo, correre per giorni consecutivi, fare percorsi impegnativi, etc.). Allenarla è importantissimo, la 9 Colli Running fatta l’anno scorso ne è la dimostrazione.

Lo sport diventa un momento di condivisione e di aggregazione, qualcosa che non tutti comprendono e bisogna trovare un sano equilibrio tra sfera personale, famiglia e lavoro. A volte si è stimati e si diventa un riferimento per gli altri, altre volte si subiscono critiche e giudizi, è importante avere sempre valide motivazioni ed entusiasmo che ti porti a spendere tempo e fatica per qualcosa che ti fa star bene e ti fa sperimentare benessere psicofisico, emotivo e relazionale: Cosa ti aiuta e cosa no? Chi rema a favore e chi contro?In tutto questo mi aiuta la presenza di amici runners che condividono la stessa passione (bellissima), commentare una gara appena disputata, le difficoltà, le gioie. Purtroppo la famiglia lo è meno (soliti discorsi come ‘ma chi te lo fa fare, ma voi siete fuori di testa, ma non avete nient’altro da fare). Fortunatamente non do peso a questa situazione, anche questo è allenamento mentale.”

Fa sempre piacere ricevere attestati di stima da parte di amici e familiari; aiutano ad andare avanti, aiutano a sviluppare sempre più fiducia in se stessi: Frasi e parole che ti aiutano?Sei una roccia; instancabile; ma come fai; ti ammiro. Sono parole e frasi che mi danno una carica enorme per fare sempre di più e spingermi oltre i miei limiti.”

Davvero una grande roccia Michele, sempre in campo a gareggiare in competizioni durissime e lunghissime. Michele è menzionato nel mio libro “Ultramaratoneti e gare estreme”.

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