I have found out that cycling is all mental, maybe like 80%, the rest
training
Matteo Simone
Søren
Nissen ha iniziato a vincere in bici su strada e ha continuato poi in Mountain
Bike. Soren è stato gentilissimo nel rispondere ad alcune domande tese a
comprendere il mondo degli atleti.
Qual è stato il tuo
percorso per diventare un atleta? “Ho iniziato
come tutti i ragazzi con il calcio! Ho giocato fino a quando all'età di 14 anni
ho iniziato a pedalare.”
Quali sono i fattori che contribuiscono
al benessere o alla performance? “Mi concentro
sui miei obiettivi, cerco uno standard elevato per la mia prestazione, alcune
volte mi sono spinto al limite sia fisicamente che mentalmente. Ho scoperto che
il ciclismo è tutto mentale, forse l'80%, il resto è allenamento.”
Il segreto del successo è un buon lavoro di goal setting, decidere obiettivi difficili, sfidanti ma raggiungibili ed un grande lavoro mentale accanto a quello fisico.
Quali sono le tue sensazioni prima, durante e dopo una gara? “Quando sono in buona forma vado alle gare come un soldato che va in guerra, la stessa sensazione durante la gara e dopo estasi. Viceversa, se non sono in forma, sono più silenzioso nel mio modo di agire.”
Quando
è in ottima forma fisica e mentale e deve gareggiare, Soren appare determinato
e concentrato per quell'impegno circoscritto nel tempo, una volta finito può
godere di quello che è riuscito a fare. Soren ha dalla sua parte la sua
fidanzata che lo sostiene ed è un punto di riferimento sia per incitarlo che
per calmarlo.
Chi ha contribuito al tuo benessere in questo
sport ed alla tua performance? “La mia ragazza ha davvero
grande influenza sulla mia prestazione, spesso mi dice quando pensa sia il
momento buono e mi calma anche!”
Qual è stata
la corsa della tua vita in cui si sono verificati più belle emozioni? “La mia prima vittoria da professionista su strada nel 2006 al Giro di
Slovacchia, 3^ tappa. Questo è stato per me dove tutto è cominciato e ho
iniziato a credere in me stesso e che avrei potuto vincere grandi corse.”
La
prima vittoria rimane nella mente, nel cuore e nelle sensazioni corporee di
Soren, una grande fonte di autoefficacia da tenere sempre a memoria per poter
continuare ad avere un’autoefficacia elevata e continuare a far bene.
Che cosa pensano la vostra famiglia e gli amici del tuo sport?
“La maggior parte delle persone qui in Lussemburgo
realmente pensano che passo tanto tempo sullo sport, ma d'altra parte loro
spendono lo stesso tempo in un piccolo ufficio ottenendo rimproveri dal loro
capo.”
Può descrivere un episodio curioso o divertente nel vostro sport? “Molti dei miei colleghi ciclisti,
spesso mi dicono che parlo molto. Quando sono in forma non ho paura di dire
alla gente che sto per vincere la prossima settimana. La maggior parte dei
ciclisti hanno paura di questo.”
Quando
è in forma Soren non teme dirlo ad alta voce, anzi comunicare ad altri il suo
ottimo stato di forma lo fa sentire più sicuro.Cosa hai scoperto
del tuo carattere nel fare sport? “In
principio, ero davvero riservato e non dicevo niente, vincevo poco. Ora, quando
ho iniziato con la MTB, sono cambiato.”
Lo
sport aiuta anche a sentirsi più sicuro e ad affrontare persone e vita
quotidiana, diventa un percorso di vita, una scuola di vita.
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di
possedere? “La maggior parte dei ciclisti
è allo stesso livello. Ciò che fa la grande differenza è la forza mentale in
cui non ho ancora trovato il mio ‘limite’ e,
credetemi, ho visto molti ciclisti raggiungere il ‘limite’ es. il compagno di squadra Valentino Fois,
Marco Pantani, ecc.”
Come
dice Soren la differenza nello sport e nella vita la fa la testa, con il
fisico e con l’allenamento fisico puoi arrivare fino a un certo punto, puoi
anche vincere e stravincere ma la forza mentale oltre che a vincere e
stravincere ti fa star bene e continuare ad andare avanti con i piedi per terra
e con fair play.
Che cosa significa questo per te partecipare
a un evento sportivo? “Amo la corsa e
l'adrenalina, non posso vivere senza.”
Quando
sperimenti benessere è difficile farne a meno, perché rinunciare agli effetti
positivi che ti dà lo sport.
Quale sensazioni sperimenti
con lo sport: allenamenti, raduni, prima della gara, gara, post-gara?
“Mi alleno sempre da solo, forse solo 10 giorni l’anno
mi alleno con altri ciclisti. Non perché non mi piace allenarmi con gli altri,
mi piace la libertà che ho nel mio proprio ‘ciclo-allenamento-mondo’. Così ho
sempre fissato i miei obiettivi, e quindi anche la mia preparazione.
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in
gara? “L’allenamento è per me sempre al massimo per
ottenere la massima forma fisica per il prossimo grande evento. Cerco di
pensare il meno possibile. In gara, cerco di rimanere concentrato su come
vincere la gara. Quale passo impostare, gli attrezzi, quando attaccare, quando restare
allerta e non commettere errori, ecc.”
Il
campione deve lavorare duro per vincere e raggiungere i suoi obiettivi e non
può distrarsi, sempre allerta, attento ai minimi particolari, attento a se
stesso ed agli altri, questo è il segreto per il successo.
Qual è stata
la gara più estrema o più difficile? “Ho fatto
Cape Epic 3 volte, e questo è davvero una grande sfida.”
Cape
Epic è la gara di mtb più avventurosa del mondo, la più ambita da tutti i
bikers, 15mila metri di dislivello. Una gara che se non è la più dura in
assoluto, è senza dubbio la più ambita fra i bikers. Sarà perchè il percorso
non è mai banale e cambia ogni anno. Sarà perchè è un modo unico per visitare
angoli straordinari del Sudafrica.
Quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa bisogna fare attenzione nel tuo sport? “Ci sono sempre rischi associati alla MTB. Ho avuto alcune brutte cadute,
ma mai qualcosa di veramente serio. Si ha paura delle discese con 80 kmh fuoristrada.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno
causato una cattiva performance? “Quando
qualcosa non va è meglio tornare a casa. La famiglia, amici, ecc. devono
essermi vicino alla perfezione in modo da poter fare buoni risultati.”
Importante
per Soren la serenità non solo sua personale ma anche della famiglia e degli
amici intimi.
Come hai
superato eventuali crisi ? “Ho sempre avuto il mio
sport per concentrarmi anche
nei periodi con molta sfortuna! Questo mi ha
aiutato molte volte, come una sorta di terapia. Il giorno in cui mi fermerò, dovrò
trovare qualcos'altro che mi dia quel piacere.”
Quale può
essere il tuo messaggio ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Assicurarsi che si è pronti a fare sacrifici e fare tutto quello che
serve per eccellere! Il ciclismo non è il calcio o tennis. Se si inizia ad
andare in bicicletta si deve spendere un sacco di tempo di allenamento! Un sacco!”
E io lo so bene, prima correvo solamente ed ora che ho iniziato ad andare in bici
c’è bisogno di diverse ore per allenarsi, mezze giornate ed a volte anche di
più, quindi se non c’è passione non si va da nessuna parte.
Se potessi tornare indietro, cosa faresti? “Non credo che avrei fatto qualcosa di diverso. Si, forse avrei
cominciato MTB 5-7 anni prima!”
Sogni realizzati
e da realizzare? Prossimi obiettivi? “Il mio sogno
è semplicemente quello di rimanere contento di quello che sto facendo, mantenere
la passione per la MTB. Perché Quando la passione non c’è più, so che è tempo
di finire la mia carriera.”
Un
grazie a un grande Campione dello sport e della vita, Soren Nissen,
disponibile e sensibile.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Søren Nissen: I have found out that
cycling is all mental, maybe like 80%
Ho
scoperto che il ciclismo è tutto mentale, forse l'80%, il resto è allenamento
Matteo Simone
What was your path to become an athlete?
“I started out like all young boys football! I
played until I started with cycling at age 14.”
What are the factors that have contributed to
your well-being or to your performance? “To focus on my goals I set in sport. I am really good in setting a high
standard for my performance. To high sometime, I really push myself to the
limit both physically and mentally. I have found out that cycling is all
mental...maybe like 80%, the rest training everybody can do.”
Which power follow before, during and after a
race? “When I am in good shape, I
go to the races like soldier going to war, the same feeling during and after ecstasy.
The other way around if you are not in shape, you
are more silent in your way of acting.”
Who has contributed to your well-being in the
sport or to your performance? “My girlfriend has a really big influence on my performance, often she
tells me when she think it’s time to "quit" a weekend of racing
before it gets "too much" She calms me down!”
What was the race of your life where you have
experienced the most beautiful emotions? “My first professional victory on the road in 2006 in Tour of Slovakia,
stage 3. That was for me where it all started and I really started to believe in
myself and that I could win big races.”
What do your family and friends your
business? “Most people here in
Luxembourg don’t really take it serious that I spend so much time on sport, but
on the other hand they spend the same time in a little office getting yelled at
from their boss.”
May to describe a curious episode or funny in
your sport? “Many of my
"colleagues" in sport, riders often tells me that I talk too much.
When I am in shape, I am not afraid of telling people that I am going to win
next week. Most riders are scared of that. I get motivated and I love to
"bullshit" the other riders a little. In the end it doesn’t change
anything anyway.”
What did you find your character, play
sports? “In the beginning on the
road I was really quit and never said anything, I wasn’t winning that much back
then. Now when I started with MTB I wanted this to change, and I believe
spectators etc. like it, at least that what’s I am told. Hahaha.”
What are the skills, resources, characteristics,
qualities that you have shown to possess? “Like I said most of the riders is on
the same level. What makes the big difference is the mental strength where I did
not find my "limit" yet. ....And believe me I have seen a lot of
cyclists reach the "limit" ...Ex. team mate Valentino Fois, Marco
Pantani etc.”
What does that mean for you to participate in
a sporting event? “I love the rush and the adrenaline;
I couldn’t live without that rush. I get high on it and it keeps me going
forever.”
What experience sensations doing sports:
training, meetings, before the competition, race, post-race? “I always train alone; maybe I have 10 training days per year together
with other riders. Not because I do not like to train with others, I just like
the freedom you have in your own "cycling-training-world”. So I always set
my own goals, and therefore also my training.”
What are your thoughts in training e in the
race? “Training is for me always
full focus to get as strong as possible for the next big event. I try to think
as little as possible. In the race, I try to stay focused on how to win the
race. Which phase to set, gear, power, when to attack when to stay alert not to
make mistakes etc.”
What was your most extreme race or harder?
“I have done Cape Epic 3 times, and that’s a really
big challenge.”
What are the difficulties, the risks, what
you have to be careful in your sport? “There are always risk combined with MTB. I had some bad crashes but never
something seriously. The day you get scared to descend with 80kmh off-road - it
is the day where you should stop I believe.”
What are the physical or environmental
conditions that caused you to make a bad performance?
“When something isn’t right back home. Family,
friends, etc. Things has to me close to perfect in order that you can make good
results.”
What made you give up or what makes you keep
doing sports? “The rush like I said
earlier, I haven’t found that kind of thing anywhere else in life so far. To
give up is only by injury or illness elsewise no excuse.”
How did you overcome any crisis, losses?
“I always had my sport to concentrate on even in
periods with a lot of bad luck and losses! That has helped me many times, like
some kind of therapy. The day I stop, I will have to find something else that
gives me that pleasure.”
What can be your message to the boys to
approach the sport? “Be sure that you are ready
to sacrifice all what it takes to become good! Cycling is not football or
tennis. If you start cycling, you have to spend a lot of time on training! A lot!”
Consider sharing the figure of the
psychologist in sports, if you in what respects and in what stages? “If I could go back what would you do? I do not think I would have done
anything different. Yes - Maybe I would have started MTB 5-7 years earlier!”
What are the dreams that you have made and
which ones to realize? Next targets? “My dreams is simply: to stay happy with what I am doing, keep the
passion about MTB. Because when the passion is gone I know it’s time to end my
carrier.”
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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