Matteo
SIMONE
Un posto in Nazionale dà molto prestigio e diventa il sogno di tanti poter rappresentare la propria Nazione in gare di livello Internazionale e mondiale, di seguito l’esperienza sportiva di Matteo Nocera che corre per la Napoli Nord marathon.
Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si per i
risultati ottenuti e per gli avversari battuti!”
Quando
vinci una competizione sportiva ti rendi conto di essere un campione ma
l’esperienza di Campione è ancora più vera se gli avversari che hai battuto
sono di qualità elevata.
Qual
è stato il tuo percorso nella pratica dell’attività fisica? “Come tutti i
bambini un semplice avviamento allo sport da parte dei genitori accompagnato
sicuramente da una mia passione innata...che poi man mano visto i risultati è
divenuta sempre più una cosa seria ... un lavoro.”.
Funziona
così, qualcuno ti fa scoprire uno sport, di solito i genitori, o l’insegnante
di educazione fisica, se c’è passione, si continua, si è disposti ad allenarsi
ed a continuare a fare sport, Poi se ti accorgi di essere un talento, aumenta
la motivazione e scatta la voglia di fare l’atleta professionista, facendo
della passione sportiva un lavoro.
Quali
sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere? “Al mio benessere ha
contribuito solo lo sport, l’amore per lo sport... poi chiaramente le
soddisfazioni nel vedere le persone care, la famiglia, i genitori su tutti
soddisfatti e felici per i risultati ottenuti.”
Lo
sport ti permette di sperimentare benessere se c’è passione per quello che fai,
se sperimenti la performance, se le persone che ti circondano ti sostengono
nella tua passione e fanno il tifo per te.
Nello
sport chi ha contribuito al tuo benessere? “Il mio primo allenatore e i miei
genitori su tutti...”
Qual
è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “Il
fatto di aver battuto atleti che ancora oggi sono stati tra i migliori al mondo
e la consapevolezza che ogni qual volta mi sono allenato con decisione alla
fine in gare importanti sono arrivato sempre tra i primi.”
Riuscire
in qualcosa incrementa l’autoefficacia, emergere nello sport aumenta
l’autoefficacia e ti dà la convinzione che se veramente la vuoi una cosa la
ottieni, sai che ti devi impegnare veramente e lo fai sapendo che riuscirai,
otterrai le tue soddisfazioni avendolo sperimentato altre volte.
Cosa
pensano i tuoi famigliari ed amici della tua attività sportiva? “Sanno che
posso stupirli ancora... in fondo... anche se molte volte è difficile starmi
dietro.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
“La mia prima gara; Rivisondoli 1988 avevo 11 anni e non ero allenato né mai
avevo partecipato ad una gara di ciclismo (facevo atletica leggera). Beh
partecipai ad una cronoscalata con una bmx molto più grande della mia altezza e
molto molto pesante... soprattutto in salita... gli altri bimbi ovviamente
correvano e avevano bici da corsa... a me mancavano anche i freni... ma era
tutta in salita non ne avevo bisogno...! Vinsi per distacco. Da lì iniziò una
piccola storia sportiva che va ancora avanti.”
Se
scopri di aver talento puoi proseguire allenandoti duramente e credendoci per
diventare campione.
Cosa
hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica? “Che mi piace
andare in fondo alle cose. Oppure non le faccio proprio.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere?
“Credo decisione. Essere caparbio quando vuoi raggiungere a tutti i costi un
obiettivo.”
Che
significa per te praticare attività fisica? “Finalizzare alla vittoria.”
Quali
sono o sono state le sensazioni che sperimenti facendo attività fisica? “Fatica.
Tanta fatica...”
Quali
sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi prestare attenzione nella pratica della
tua attività fisica? “Stare bene fisicamente. L’alimentazione. Il riposo.”
Per
diventare campione e per consolidare la posizione di leader nello sport è
importante considerare non solo il duro e costante allenamento fisico ma
diventano importanti anche l’alimentazione sana e calibrata per l’individuo,
per l’allenamento, per la gara e diventa ugualmente importante il sapersi
gestire, i riposi, recuperi.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano nella pratica
dell’attività fisica? “Quasi nulla, mi adatto. Cerco di superarle considerando tutto
come un avversario da battere prima mentalmente e poi con l’applicazione
fisica.”
Il
primo avversario da battere è se stessi, a volte ci si sente insicuri, non si
crede sufficientemente in se stessi, si pensa che l’obiettivo sia
irraggiungibile, ed allora il primo lavoro da fare è mentale, vedersi
vincitore, sconfiggere le credenze negative, e poi la strada diventa più
percorribile.
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare attività fisica? “Mollare,
si alcune vicissitudini della vita... continuare? Mia moglie i miei figli e il
mio papà.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi all’attività fisica?
“E’ molto personale. Non so. Deve partire fa te. Poi possiamo parlarne.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport nella pratica dell’attività fisica?
“No. Lo psicologo di te stesso sei tu.”
Quali sogni hai realizzato e quali sono da realizzare? “Da ragazzo ho
vinto alcune gare a cui tenevo molto. Ma è passato tanto tempo. Da realizzare?
Quest’anno sto lavorando sulla distanza...il sogno è conquistarmi un posto
nella nazionale assoluti di ultramaratona e arrivare il più avanti possibile
alla 100 km del Passatore per tanti ottimi motivi. Prima o poi qualcuno dovrà
vincere e non si chiamerà più Calcaterra.”
Non
si finisce mai di sognare, importante ricordare le esperienza di riuscita, ma è
altrettanto importante puntare sempre più in alto. Pianificare e programmare
obiettivi sempre sfidanti e difficili ma raggiungibili come sta facendo Matteo Nocera
che oltre ad avere uno studio di fisioterapia suo e di sua moglie, sta pianificando
e programmando le sue prossime gare a partire il 18 Marzo con la 6 ore di
Caserta e poi la 6 ore di Corato e quella di Dugenta. A maggio il Passatore e
poi forse la Pistoia Abetone.
Matteo Nocera è menzionato nel libro
“L’ultramaratoneta di Corato. Esperienze, sensazioni, emozioni e aspetti psicologici
di un atleta di corsa delle lunghe distanze”.
Un'intervista
a Matteo Nocera è riportata nel libro “Maratoneti e Ultrarunner. Aspetti
psicologici di una sfida”, Edizioni Psiconline.
www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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