Matteo Simone
Interessante ascoltare l’esperienza sportiva di Luciano Ciccone che ho conosciuto quasi 20 anni fa tramite Fabio Martelli, frequentando occasionalmente la pista di atletica di Caracalla.
Quale è stata
la tua gara più estrema e quale ritieni non poter riuscire a portarla a
termine? “La più estrema: la corsa in montagna. Quella che non riuscirei mai a
portare a termine, la 100 km.”
Non è facile
fare l’atleta, così come non è facile rimanere atleti puliti, la tentazione è
forte quando sei a livelli alti e c’è gente che ti ruba i podi, le maglie della
nazionale, i premi.
Qual è stato il
tuo percorso per diventare atleta? “Tanto sacrificio fin da bambino.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance? “La
determinazione e lo stile di vita.”
Qual è stata la
gara della tua vita? “La vittoria ai campionati italiani juniores sui 5000 mt.”
Ti va di
descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Quando
ero in Fiamme Gialle ed ero stato convocato per i mondiali di cross, sapendo di
essere sicuro di andare, perché ero nei primi cinque italiani, arrivai 22^ nei
campionati italiani (non so neanche io cosa mi fosse successo), e quindi mi
lasciarono a casa.”
In effetti l’allenamento serve per arrivare ad un ottimo livello psicofisico che ti permetta di arrivare alla gara sicuri di se stessi per poter dar il massimo.
Quali sono i
tuoi pensieri in gara? “In gara non penso ma cerco solo di correre più forte
che posso.”
In effetti l’allenamento serve per arrivare ad un ottimo livello psicofisico che ti permetta di arrivare alla gara sicuri di se stessi per poter dar il massimo.
In
gara c’è un mix tra sapersi gestire in base a quello che si vale ma a volte
osare paga, a volte i limiti sono mentali, se pensi troppo rischi di bloccarti
ed allora forse è meglio diventare fluidi, sperimentare uno stato di flow,
lasciarsi trasportare e trasformarsi dal momento presente, a volte alla
preparazione psicofisica si aggiunge l’adrenalina che decuplica la tua forza e
la tua resistenza e ti permette di fare cose straordinarie.
A cosa devi fare attenzione nella tua disciplina
sportiva? “Soprattutto agli infortuni da affaticamento.”
Bello slogan questo di Luciano che ha tanta passione di sport, è stato un campione e rimane un atleta puro.
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non
ottimale? “Il troppo caldo e quindi la perdita eccessiva di liquidi.”
Come hai
superato crisi, sconfitte, infortuni? “Con tanta pazienza.”
Hai mai pensato
di smettere di essere atleta? “Io ho già smesso di essere atleta da tempo ma
comunque continuo a correre sempre con la stessa mentalità.”
Quale può
essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Lo
sport è vita, lo sport accomuna, lo sport socializza, lo sport dà
soddisfazioni, lo sport è sport!”
Bello slogan questo di Luciano che ha tanta passione di sport, è stato un campione e rimane un atleta puro.
C’è stato il
rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? “C'è stato perché ti confrontavi con avversari ‘scorretti’ e quindi arrivavi sempre secondo… Ma
in me il buon senso e l'onestà hanno sempre prevalso.”
Qual è un
messaggio che vorresti dare per sconsigliare l’uso del doping? “Non rischiare
la salute per un qualcosa che innanzitutto è divertimento.”
Vero a volte
per continuare ad essere performanti o superare eventuali crisi o periodi dove
vi è demotivazione per diversi motivi può essere importante confrontarsi con
uno psicologo che ti aiuti a trovare la giusta strada, la consapevolezza delle
tue capacità e dei tuoi limiti, ti faccia vedere il bicchiere mezzo pieno, può
essere molto utile sia per il benessere che per una maggior performance.
Ritieni utile
la figura dello psicologo nello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi?
“Si molto utile perché spesso nei periodi di preparazione alle gare si rischia
di avere dei cali psico/fisici che da soli non si riescono a risolvere perché a volte non se ne conosce la causa.”
Anche Luciano Ciccone fa ancora il
tifo per Vincenza, l’ex maratoneta ora quasi paralizzata senza ancora una
diagnosi certa, ecco le parole di Luciano: “Ho
ritrovato questa foto che mi ritrae con una carissima amica nonché grande
campionessa Vincenza Sicari che da tanto tempo combatte per la propria salute.
In quell'occasione ebbi la soddisfazione di guidarla per tutta la gara alla
vittoria nella prestigiosa Tre Comuni con un riscontro cronometrico di assoluto
rilievo. Con questo voglio dire a Vincenza che non ti abbiamo dimenticata e che
ti siamo sempre vicini. Forza Vincenza!”
Nel
libro “Sport benessere e performance” riporto un’intervista a Luciano Ciccone
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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