Sabato
7 gennaio è continuato il tour di presentazione del libro "Ultramaratoneti
e gare estreme", grande successo ed interesse per un mondo a tanti
sconosciuto e non ordinario, http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
Un
grazie di cuore Luciano Ciccone per la sua ospitalità e le sue parole che
riporto di seguito: “Grande successo ma soprattutto grande interesse nella
presentazione del nuovo libro "Ultramaratoneti e gare estreme"
dell'amico Simone Matteo. Siete stati
veramente in molti a partecipare. Un grazie va a Simone Matteo ed ai suoi
collaboratori che hanno reso questo pomeriggio pieno di argomenti interessanti
per coloro che si iniziano ad affacciare alle gare di lunga durata. Complimenti!”
Un grazie ad Aldo Zaino per il cortese servizio fotografico e per le sue
parole all’indomani dell’evento: “Oltre alla stesura libro ricordo che Matteo Simone è un atleta,
(pratica diversi sport) è un personaggio che in ogni occasione e in ogni luogo
cerca di divulgare l’importanza della pratica sportiva, non solo con messaggi
significativi ma anche con foto e filmati. Matteo Simone ‘un personaggio che si
sdoppia’ s’incontra in tantissimi luoghi dove si parla e si pratica sport.”
Aldo Zaino, podista di anni 81 compiuti che ancora gareggia e che è
solito essere presente ad eventi culturali e conferenze stampe inerenti lo
sport, molto gradite sono le sue foto.
Un
grazie a tutti i partecipanti all'evento per aver mostrato interesse nei
confronti dello sport di endurance e degli aspetti mentali, un particolare
grazie a all’ultrarunner Iolanda Cremisi che la stessa mattina ha corso la
maratona di Rieti, belle le sue parole all’indomani dell’evento: “Interessante
e piacevole serata quella di ieri, presso Planet Sport, per la presentazione
del libro ‘Ultramaratoneti e Gare estreme’ di Matteo Simone. Un libro che parla
di noi, di tutti quei sportivi che vogliono trovare e provare il proprio
limite, sfidarlo e andare oltre, senza tuttavia perdere di vista il rispetto di
sé e degli altri. Una serata che ha visto protagonista Gian Paolo Sobrino
ultramaratoneta ‘inside’, finisher della Spartathlon, Utmb e Nove Colli
Running. Una serata in cui la curiosità ha preso decisamente il sopravvento:
Gian Paolo è stato tempestato di domande ed interventi, a cui ha risposto in
modo esaustivo e semplice. Importante poi l'intervento di Giovanni Battista
Torelli, utramaratoneta Campione Italiano di categoria in diverse specialità
oltre che fortissimo ultratrailer. Attrazione e incomprensione e un po' di sana
follia, sicurezza, percezione, autoefficacia e resilienza le parole chiave
della serata! Senza ovviamente tralasciare punti cardine di questa sconosciuta
e difficile disciplina come la motivazione, la nutrizione, il recupero, gli
allenamenti e non ultimo la strategia organizzativa. Grazie a tutti per lo
spazio e il tempo che ci è stato dedicato e l'affetto che sempre dimostrate, a
chi ci ha dato la possibilità di esprimere le nostre emozioni e raccontare la
nostra passione, a chi è intervenuto, a chi ha organizzato, a chi è passato per
un saluto, a chi semplicemente avrebbe voluto esserci, grazie. E ancora alle
nostre squadre di cui con fierezza ci sentiamo parte, Bergamo Stars e il presidente
Gregorio Zucchinali e Rieti Runners Tour e il presidente Felice Petroni.”
Il
libro parla di tanti atleti, maratoneti ed ultramaratoneti, atleti di trail e
di ultratrail, sabato culturale all’insegna della fatica, dello sport, con la
presenza di ospiti d’eccezione, si è parlato dell’esperienza di allenamento, di
gara, dell'equilibro che si viene a creare tra attività sportiva, famiglia e
lavoro.
Nel testo parlo di passione nello sport,
di motivazione, di superamento del limite gradualmente un passo alla volta,
riportando le esperienze di tanti ultrarunner sia di livello amatoriale che di
livello nazionale ed internazionale che fanno sport per ore ed anche giorni
sperimentando deprivazione del sonno, partecipando a tante gare in
autosufficienza, cioè provvedendo personalmente alla loro alimentazione.
Nel libro enfatizzo gli aspetti della
psicologia dello sport quali la consapevolezza delle proprie risorse e dei
propri limiti, l’autoefficacia individuale, la resilienza che si sviluppa con
la pratica dell’endurance e che diventa utile anche nella vita quotidiana,
tutto diventa più gestibile ed affrontabile, si può fare tutto con studio,
attenzione e senza fretta.
Stralcio della Quarta di copertina: “Vi
sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo
piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro
convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come
ci ricorda la psicoterapia della Gestalt è nell’esperienza che risiede la
conoscenza.”
Stralcio della Presentazione del Prof. Alberto Cei che ci ha onorato della
sua presenza: “Il libro scorre in modo interessante poichè Matteo Simone narra
delle storie personali senza avere la pretesa d’insegnare cosa sia
l’ultramaratona ma lasciandola scoprire al lettore attraverso le parole di chi
la pratica. Ognuno di noi se ne farà quindi un’idea personale, basata su cosa
riteniamo sia la corsa, la corsa di lunga distanza e il nostro rapporto con il
movimento. E, quindi, un libro aperto a diverse soluzioni interpretative
dettate dalle esperienze di chi legge e credo che questo sia il suo pregio
principale.”
Stralcio della Prefazione di Sergio Mazzei: “Ribadisco che il potenziale umano va ben al di
là di ciò a cui siamo normalmente abituati. Grandi atleti che realizzano
prestazioni eccezionali, fachiri capaci di sottoporsi a prove fisiche al di là
dei limiti che ordinariamente conosciamo, hanno ottenuto risultati
inimmaginabili con il proprio corpo. Come affermò Ken Wilber: l’Io e dove metti
il confine.”
Stralcio del Prof.
Riccardo Zerbetto e Dr.ssa Sonia De Leonardis: “Una forma di piacere che, lungi dall’essere
masochistico, riguarda quel ‘piacere di farcela’, di ‘raggiungere un obiettivo
difficile e sfidante’, il piacere di sentirsi in tutto e per tutto padroni del
proprio corpo, olisticamente. Una spinta dunque che si configura come un moto
alla ricerca di un senso di competenza, di autoefficacia e di
autodeterminazione, fino alla sensazione di sentirsi “immortali”, come moderni
eroi e miti.”
Il consiglio per
oggi è di uscire dalla zona di comfort e fare un po' di movimento.
Matteo SIMONE
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