Vi aspetto per correre insieme nella nostra città!
Matteo SIMONE
Domenica 2 Settembre 2019 Alberto ha effettuato 5 giri della circonvallazione esterna di Milano di corsa, per sensibilizzare i cittadini sul tema inquinamento.
Non si è trattato di una gara, chiunque poteva unirsi alla sua corsa anche solo per qualche km. In
totale ha percorso 100 km, correndo esclusivamente sui marciapiedi. E' partito da
Piazzale Lodi alle 7.00, ha corso in senso orario.
L'arrivo previsto era per le
ore 19.00. Di seguito il suo invito: “Come base e punto di
ristoro avrò a disposizione la gelateria Gelato for run in Viale Cassiodoro 20,
dove farò una breve sosta ad ogni passaggio. La prima è prevista intorno alle
9.30. Può essere un ottimo punto per incontrarci e gustare un nuovo prodotto
studiato ad hoc per noi sportivi! Vi aspetto per correre insieme nella nostra
città!”
https://www.facebook.com/MerexIronRunner/
Il mondo degli ultramaratoneti, dello sport di endurance è davvero, sorprendente e bizzarro, persone disposte a faticare ma anche molto sensibili nei confronti di altri che hanno bisogno, dell’ambiente, delle problematiche sociali.
Il mondo degli ultramaratoneti, dello sport di endurance è davvero, sorprendente e bizzarro, persone disposte a faticare ma anche molto sensibili nei confronti di altri che hanno bisogno, dell’ambiente, delle problematiche sociali.
Di seguito Alberto racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Come hai scelto il tuo sport? Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Penso sia stato il triathlon a scegliere me. Da piccolo ho fatto nuoto agonistico, poi da grande ho iniziato a correre. In bici ci sanno andare tutti, unire le 3 cose è stato naturale.”
Se potessi tornare indietro cosa faresti o cosa faresti? “Probabilmente inizierei prima a riprendere con lo sport invece di lasciare un "buco" dai 20 ai 30 anni.”
Una bella sfida unire tre sport insieme, si tratta di coltivare tre orti diversi oltre a tanti altri, si tratta di allenarsi con la corsa a piedi, con il nuoto e con la bici oltre a coltivare l’orto lavorativo e familiare.
Quali
meccanismi psicologici hanno contribuito al tuo benessere o performance?
“Per le performance il non voler sentirsi inferiore
agli altri, per il benessere l'aver capito che alla fine gli altri contano
relativamente. La sfida è con noi stessi.”
I tuoi familiari
e amici cosa dicono circa il tuo sport? “Dicono che
sono un pazzo. Per me è naturale allenarmi 2 volte al giorno, trovo innaturale
stare seduto 8 ore davanti ad un PC.”
Ci
sono tante persone dietro l’atleta che consigliano, suggeriscono, stimolano,
motivano, supportano.
uali fattori o persone hanno
contribuito al tuo benessere o performance? “Per quanto
riguarda le performance un amico rivale che mi ha spronato a fare sempre
meglio, per il benessere penso di essermelo conquistato grazie a me stesso.”
Lo
sport permette di mettersi in gioco, di sperimentarsi, di conoscere nuovi
mondi, di relazionarsi con tanta gente.
Ricordi un’esperienza che
ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “Quando ho
tagliato il traguardo della mia prima maratona, a Parigi.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una
prestazione non ottimale? “Nella frazione di bici
dell'Ironman 70.3 a Pescara c'era un forte vento contro ed ho sofferto
parecchio.”
Ti va di descrivere un
episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Il mio primo tentativo di corsa, 10km in scarpe da basket e tuta di
cotone, al termine sono svenuto.”
Lo sport permette di sperimentare un mondo di sensazioni ed emozioni diverse e intense.
Lo sport permette di sperimentare un mondo di sensazioni ed emozioni diverse e intense.
Quali sensazioni sperimenti o hai sperimentato
facendo sport (pre-gara, gara, post-gara)? “Le
sensazioni sono a volte di ansia prima di una gara particolarmente dura o
importante e sempre di gioia quando si taglia il traguardo.”
Qual è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni
più belle? “La Magraid 100. 100km di
corsa in 3 giorni nella steppa, ho conosciuto tutti. Dall'organizzatore al
cuoco dell'accampamento. Alla fine il risultato (28esimo) non contava più, eravamo
diventati una grande famiglia.”
Ti sei sentito campione
nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sì una
volta, salendo sul 3° gradino del podio.”
Se
c’è passione, intenzione, entusiasmo si può fare tutto con il cuore, la testa e
il corpo.
Cosa ti fa continuare a fare sport? “Senza dubbio il piacere di farlo. Il giorno in cui mi costerà fatica
allacciarmi le scarpe per uscire a correre smetterò.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Fortunatamente non mi sono mai infortunato e il piacere di fare sport
non mi ha mai messo in crisi. Se sei sicuro di aver dato il massimo in quelle
determinate condizioni, non esiste sconfitta.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? “Lo ritengo fondamentale.
Noi siamo il nostro cervello, il corpo è solamente l'automobile che stiamo
guidando.”
Lo sport permette di seguire un sano stile di vita fatto di sacrifici ma che non sono vani in quanto si guadagna in salute, in autostima, in benessere.
Lo sport permette di seguire un sano stile di vita fatto di sacrifici ma che non sono vani in quanto si guadagna in salute, in autostima, in benessere.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per farli avvicinare
allo sport? “Il messaggio più
importante che si può dare ai ragazzi è praticarlo. Se imitano le cattive
abitudini come il fumo o l'alcol, perché non dovrebbero imitare quelle buone?
Più siamo e più diventeremo.”
Riesci a immaginare una
vita senza sport? “No. Penso che l'uomo sia
una macchina perfetta concepita biomeccanicamente per muoversi. Lo sport è una
caratteristica dell'uomo, non un passatempo.”
Hai mai
pensato per infortuni o altro di smettere di essere atleta? “Rinunciare ad essere atleta sarebbe come rinunciare ad essere un
mammifero o un vertebrato.”
Importante è ascoltare il proprio corpo, sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità e possibilità e anche dei propri limiti senza strafare e rispettando se stessi e gli altri.
Importante è ascoltare il proprio corpo, sviluppare la consapevolezza delle proprie capacità e possibilità e anche dei propri limiti senza strafare e rispettando se stessi e gli altri.
C’è stato il rischio di
incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne il doping?
“Il mio concetto è quello di fare del mio meglio
utilizzando quello che la natura mi ha messo a disposizione. Anche in gara e
negli allenamenti lunghi utilizzo solo integratori a base naturale di estratti
vegetali.”
Cosa hai scoperto di te
stesso nel praticare attività fisica? “Ho scoperto
me stesso, la posizione che occupa il mio corpo nell'ambiente che mi circonda e
come si muove ogni mio singolo muscolo.”
Nella
mente degli ultramaratoneti ci sono sempre sfide da portare a termine.
La tua gara più difficile? “L'ultra trail del Mugello, 60km di corsa con 3200mt di dislivello. L'ho
fatta come allenamento ed è stata dura, al traguardo ero emozionato. E’ stata dura in quanto arrivavo
da un periodo di scarsa preparazione. Mai sottovalutare una gara”
Nel tuo sport quali sono le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione ? “Se non si ascolta e non si
rispetta il proprio corpo il rischio è quello di infortunarsi. La difficoltà è
capirlo.”
Prossimi
obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Mi considero fortunato, in ambito sportivo ho realizzato tanti sogni. Diverse
aziende credono in me e mi hanno dedicato anche linee di abbigliamento tecnico
e per me è una grande soddisfazione. Ma il punto in cui mi trovo non lo
considero il traguardo. Lo vedo più come una partenza per coinvolgere più
persone possibili in questo modo di vivere.”
A seguito di questa intervista con Alberto abbiamo pensato di scrivere il seguente libro:
Da 10 a 100, Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano (Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone)
https://www.amazon.it/10-100-primi-corsi-Milano-ebook/dp/B0CGZJT1P6
Questo testo nasce dall’idea di due persone di cui Alberto Mereghetti, atleta di corsa di lunghe distanze e triatleta e Matteo Simone, psicologo dello sport, scrittore e runner.
L’intento è di raccontare le esperienze sportive di Alberto che a piccoli passi riesce ad andare molto lontano sperimentando benessere attraverso lo sport e anche performance. Si tratta di racconti di esperienze sportive intramezzati da aspetti di psicologia che vogliono trasmettere informazioni e cognizioni circa la psicologia dello sport e dell’esercizio fisico a partire dalla motivazione a fare sport, la pratica costante, la fiducia in sé, il superare crisi e difficoltà, la definizione di obiettivi difficili e sfidanti.
A seguito di questa intervista con Alberto abbiamo pensato di scrivere il seguente libro:
Da 10 a 100, Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano (Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone)
https://www.amazon.it/10-100-primi-corsi-Milano-ebook/dp/B0CGZJT1P6
Questo testo nasce dall’idea di due persone di cui Alberto Mereghetti, atleta di corsa di lunghe distanze e triatleta e Matteo Simone, psicologo dello sport, scrittore e runner.
L’intento è di raccontare le esperienze sportive di Alberto che a piccoli passi riesce ad andare molto lontano sperimentando benessere attraverso lo sport e anche performance. Si tratta di racconti di esperienze sportive intramezzati da aspetti di psicologia che vogliono trasmettere informazioni e cognizioni circa la psicologia dello sport e dell’esercizio fisico a partire dalla motivazione a fare sport, la pratica costante, la fiducia in sé, il superare crisi e difficoltà, la definizione di obiettivi difficili e sfidanti.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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