Lo sport mi ha aiutata a crescere,
a maturare, a responsabilizzarmi
Matteo SIMONE
Camilla Patriarca, ex ginnasta, argento ai mondiali di ginnastica ritmica 2013 a Kiev.
Nel 2014 entra nel Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare.
Anno 2014: Campionati Europei Baku, medaglia d'argento nel concorso generale.; Coppa del mondo Sofia, bronzo nel concorso generale, bronzo nella finale con 3 palle e 2 nastri; Campionato del mondo Izmir, medaglia d'argento nel concorso generale (vice campionesse del mondo).
Anno 2015: Coppa del mondo Lisbona, oro nel concorso generale, oro finale 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Pesaro, argento nel concorso generale, oro nella finale 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Tashkent, bronzo nella finale 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Budapest, bronzo nel concorso generale, oro nella finale 2 cerchi e 6 clavette; Campionesse di World Cup con l'esercizio 2 cerchi e 6 clavette; Campionato del mondo Stoccarda, Squadra qualificata per Rio 2016 con il quarto posto nel concorso generale, campionesse del mondo con l'esercizio 5 nastri, vice-campionesse del mondo con l'esercizio 2 cerchi e 6 clavette.
Anno 2016: Coppa del mondo Pesaro, oro concorso generale, oro finale esercizio 5 nastri, oro finale esercizio 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Minsk, bronzo finale esercizio 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Sofia, bronzo finale esercizio 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Kazan, bronzo finale esercizio 2 cerchi e 6 clavette; Coppa del mondo Baku, bronzo concorso generale, argento finale esercizio 2 cerchi e 6 clavette.
Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 con le compagne Alessia Maurelli, Marta Pagnini, Sofia Lodi e Martina Centofanti qualificate in finale con il quarto punteggio generale, confermano la stessa posizione anche nella finale.
A settembre 2016 annuncia il suo ritiro dalla pedana. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Camilla attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti
sei sentita campionessa nello sport? “Mi
sento campionessa quando al termine della competizione capisco di aver portato
a termine con la mia squadra una buona gara e so di aver dato il massimo.
Ancora meglio quando queste prestazioni portano a vincere una medaglia.”
Lo sport permette di prendersi cura di
se stessi, di sviluppare la consapevolezza delle proprie possibilità e
capacità, di far parte di una squadra, di condurre un sano stile di vita, di
sperimentare anche performance se c’è passione, motivazione, impegno,
determinazione e anche talento.
In che
modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Lo sport mi ha aiutata a crescere, a maturare, a responsabilizzarmi,
anche molto più velocemente rispetto ai miei coetanei. Lo sport inoltre aiuta
anche a livello fisico, ad avere un corpo in forma e allenato seguendo allo
stesso tempo una dieta e uno stile di vita sano ed adeguato.”
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara?
“Prima della gara solitamente un piatto
di pasta/riso e verdura, durante nulla, solo
integratori, e dopo un secondo, quindi carne o pesce con verdure e frutta.”
Lo sport permette di sperimentarsi e
mettersi in gioco, permette di apprendere dall'esperienza e coltivare passioni
che a volte portano a diventare atleti di livello internazionale.
Come hai scelto il tuo sport? “Ho iniziato con la ginnastica artistica a 6
anni e piano piano una delle allenatrici ha voluto aprire e sperimentare il
settore della ritmica con alcune bambine e tra queste c'ero anche io.”
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa
continuare a fare sport? “La grande
passione per questo sport insieme all'emozione che si prova nell'entrare in
pedana con le mie compagne mi permettono di avere la voglia di continuare a
praticare ginnastica.”
Hai rischiato
di incorrere nel doping? “Soprattutto
l'anno olimpico i controlli per quanto riguarda il doping sono giustamente
aumentati, ma personalmente non ho mai avuto problemi.”
Lo sport non è solo forza, potenza,
resistenza ma anche tanta attenzione, focalizzazione, concentrazione e
resilienza.
Nel tuo sport quali sono le
difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna
allenare? “Nel nostro sport il
rischio principale in gara è la possibilità di perdere gli attrezzi, dobbiamo
quindi allenare oltre al fisico la concentrazione e l'abilità di recuperare in
caso di l'errore.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una
prestazione non ottimale? “Una scarsa
prestazione può essere data da mancanza di concentrazione, mentre per quanto
riguarda i fattori esterni capita in alcuni palazzetti di avere alcune luci o
fari che riducono la visibilità sugli attrezzi in volo, l'aria condizionata o
l'eccessiva umidità.”
Dietro l’atleta ci sono tante persone
che supportano, aiutano, sostengono, condividono, tifano, ad iniziare dalla
famiglia, amici, squadra.
Cosa e quali
persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?
“I miei genitori a continuare, i miei
allenatori a migliorare costantemente la performance e le mie compagne di
squadra ad avere ogni giorno la forza per affrontare allenamenti e gare.”
Familiari e amici cosa dicono circa il tuo
sport? “Sia amici che famigliari sono
contenti per me e mi supportano nelle mie azioni e decisioni.”
Quali i meccanismi psicologici ritieni ti
abbiano aiutano nello sport? “Ritengo
sia fondamentale per uno sportivo l'aiuto e il supporto di uno psicologo, non
solo per affrontare le gare ma anche e soprattutto gli allenamenti quotidiani.”
Lo sport praticato con impegno, costanza
e sacrifici permette di ottenere grande soddisfazioni che ripagano la grande
fatica.
Qual è stata la gara della tua
vita? “Il mio primo mondiale nel 2013
dove con la mia squadra abbiamo vinto 2 medaglie d'argento, e nel mondiale 2015
dove siamo diventate campionesse del mondo ai 5 nastri.”
C’è un’esperienza che ti possa dare la
sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare nello sport o nella vita? “Ho avuto vari momenti in cui avrei voluto
mollare, ma grazie alla mia forza di volontà sono riuscita a superarli e ad
andare avanti. Sono stati proprio questi episodi dai quali sono
"uscita" vincitrice che mi hanno dato la conferma che, se lo voglio
veramente, posso farcela, nello sport come nella vita.”
Come hai gestito eventuali crisi,
sconfitte, infortuni? “Ho reagito a
momenti di crisi e infortuni pensando a tutti i sacrifici fatti e a tutti i
momenti difficili già superati durante la carriera.”
Hai mai rischiato per infortuni o altro di smettere di essere atleta,
hai mai pensato di smettere? “Per
infortuni mai, mi è capitato di voler smettere una volta da piccola in un
momento di crisi, ma è durato solo qualche giorno e mi sono subito ripresa.”
Lo sport permette di condividere momenti
e situazioni di fatica e anche di gioia e soddisfazione.
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva? “Uno degli episodi più
strani e a ripensarci anche divertente è stato ad una coppa del mondo a
Tashkent, quando dopo aver svolto il nostro esercizio è uscito il punteggio
eravamo quarte nella classifica. Un po' amareggiate ci siamo cambiate e salite
sul pullman che ci avrebbe riportato in hotel. Stavamo per partire quando
vediamo 2 volontari che correvano verso di noi dicendoci che aspettavano noi
per la premiazione. C'erano stati degli errori con il punteggio, eravamo terze
e siamo rientrate in palestra correndo e urlando dalla gioia.”
Quali sensazioni hai
sperimentato nello sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara? “Allenamento, pre-gara e gara: fatica,
concentrazione, determinazione, voglia di fare, unione con le compagne, paura.
Post-gara: felicità, gioia, allegria, soddisfazione/ delusione, tristezza,
rimpianto.”
Nella mente degli atleti ci sono sempre
allenamenti impegnativi, gare da partecipare, titoli da conseguire, medaglie da
portare a casa. E’ importante avere una grande passione e forte motivazione,
crederci davvero e impegnarsi quotidianamente e costantemente.
Cosa hai scoperto di te stessa? “Di me stessa ho scoperto di essere un po'
negativa a volte, ma ho scoperto anche di essere molto "testarda" e
lavoratrice, e se mi pongo un obiettivo do l'anima per raggiungerlo.”
Quali sono i tuoi pensieri? Pensare a
quello che si è investito in termini di allenamenti, e preparazione atletica?
“Faccio parte di una squadra e penso
sempre a questa. Ogni giorno mi impegno per le mie compagne e do il massimo
insieme a loro per poter raggiungere unite il nostro obiettivo.”
Più è grande la lotta e più è glorioso
il trionfo. Lo sport praticato a livelli molto alti dove si rappresenta la
nazione in competizioni internazionali indossando la maglia azzurra a volte fa
sentire la responsabilità e la pressione di fare bene, di non sbagliare, di non
fallire.
Hai sperimentato l’esperienza
del limite nelle tue gare? “Ci sono
state gare molto difficili in cui sono arrivata stanca più di testa che
fisicamente, ma non credo di aver raggiunto un limite.”
Quale è stata la tua gara più difficile?
“Le gare più difficili sono sicuramente
quelle più importanti, dove la posta in gioco è tanta e dove si fa sentire di
più anche il peso della responsabilità. Un esempio è il mondiale del 2015, dove
bastava un nulla per rimanere fuori dalle squadre che si sarebbero qualificate
direttamente per le olimpiadi di Rio.”
Ritieni utile lo psicologo dello sport? In che modo e in quali
fasi? “Personalmente penso che lo
psicologo sia fondamentale per gli sportivi, soprattutto ad alto livello, sia
per affrontare le competizioni sia per riuscire e saper reggere gli allenamenti.”
La vita è fatta di cicli, di momenti, di
situazioni, di percorsi, di orti da coltivare. E’ importante l’equilibrio tra
le diverse sfere individuali, familiari, lavorative.
Hai dovuto scegliere di lasciare uno sport a causa di un percorso di
studi o carriera lavorativa? “Ora sto
dedicando la mia vita allo sport. Sono iscritta all'università e quando ho un
po' di tempo studio e mi preparo da sola per dare qualche esame. Ovviamente
sono fuori corso e completerò gli studi per bene una volta terminata la
carriera sportiva.”
Riesci ad
immaginare una vita senza lo sport? “Non
credo di poter immaginare la mia vita senza sport, sia per ora che lo sto
vivendo, sia pensando al futuro nella vita "normale". Lo sport mi ha
dato tanto ed è una cosa che mi porterò appresso per tutta la vita.”
Lo sport permette di scoprire se stessi
coltivando passioni e apprendendo dall'esperienza e se c’è talento e passione e
impegno costante permette di raggiungere sogni ambiziosi e sfidanti.
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi
per farli avvicinare a questo sport? “La
ginnastica ritmica è un bellissimo sport, è molto scenografico e divertente
grazie all'utilizzo dei piccoli attrezzi e le bambine possono lasciarsi andare
nei movimenti e dare spazio alla loro fantasia.”
Sogni realizzati? “Sogni
già realizzati in primis quello di diventare titolare della squadra nazionale,
desiderio che avevo sin da quando ero bambina e successivamente gareggiare in pedane
importantissime come quelle dei campionati europei e del mondo.”
Un’intervista a Camilla è riportata nel mio libro “Sogni olimpici. Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”, Roma, 31 dicembre 2021. Presentazione di Isabel Fernandez. Prefazione di Sonia De Leonardis.
https://www.aracneeditrice.eu/it//pubblicazioni/sogni-olimpici-matteo-simone-9791259943088.html
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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