Matteo SIMONE 21163@tiscali.it
Lo sport permette di mettersi alla prova, di organizzarsi per praticare un’attività sportiva con passione e motivazione, pianificare allenamenti e gare per arrivare pronti e preparati alla partenza, costruire obiettivi e mete difficili, sfidanti ma raggiungibili.
Un mondo dietro lo sport, tanta fatica e
impegno con passione e determinazione, tanti pensieri e dubbi, tante sfide e
sogni da realizzare, tante prove in allenamento e gara, tante persone dietro
gli atleti; ante gioie e soddisfazione oltre a tanti aspetti da curare quali
forza fisica e mentale, resistenza, fiducia in sé, clima di squadra,
coordinazione, si porta a casa sempre tanti insegnamenti, esperienze che fanno
crescere e maturare.
Prima o poi lo trovi uno sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance, permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. Non c’è un’età per iniziare, importante è quello che si sperimenta e a volte le sensazioni e le emozioni sono ricche e intense.
Lo diceva già Nelson Mandela che: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c'era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione”.
Lo diceva già Nelson Mandela che: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c'era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione”.
Lo sport è come un treno che porta in
giro per continenti, nazioni, città e paesi per sperimentare fatica e
condivisione, per incontrare gente e approfondire la conoscenza di se stessi e
degli altri. Non c’è un momento preciso per salire sul treno dello sport; Il treno
dello sport a volte passa e bisogna farsi trovare pronti e decisi per prenderlo
al volo e lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti.
E’ bello, interessante e utile
condividere esperienze sfidanti di fatica con altri amici; nella vita si può
scegliere di incontrarsi con gli amici al bar e restare in una zona di confort
oppure di condividere preparazione e allenamenti più o meno impegnativi faticando
insieme.
Lo sport rimette al mondo, fa sempre
rialzare, fa apprendere, fa mettere sempre qualcosa di utile in valigia da
portare a casa dopo l‘esperienza. Lo sport è una vera scuola di vita, a volte
meglio di corsi di alta formazione o master. Lo sport fa sperimentare un mondo
diverso, fa incontrare, prendere impegni, condividere fatiche e divertimento.
Lo sport fa consumare calorie, fa uscire
fuori dalla zona di confort. Lo sport si può fare da soli o in compagnia, fa
sperimentare benessere psicofisico e performance, fa seguire una direzione,
rende liberi. Tutto ciò spinge persone a incontrarsi per allenarsi.
Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza,
sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa,
di riuscire in qualcosa; inoltre lo sport incrementa la resilienza, si
affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà.
Lo sport rende felici, permette
di prendersi cura di se stessi, di sperimentare benessere, e di raggiungere
gradualmente obiettivi importanti. Lo sport diventa una medicina naturale per
il corpo e per l’anima, si tratta di volersi bene facendo sport e accorgersi di
apprezzarsi per quello che si riesce a fare. La prima sfida è iniziare il
processo di cambiamento.
Lo sport è di tutti e per tutti, ognuno
con le proprie possibilità e modalità; lo sport fa bene al cuore, al corpo e
alla mente; lo sport è inclusivo, aggrega e avvicina persone, culture e mondi; lo
sport abbatte muri e barriere fisiche, mentali, culturali e generazionali; lo
sport permette di andare oltre; lo sport sviluppa fiducia in se e incrementa la
resilienza.
Lo sport che vogliamo è competitivo ma
non aggressivo, dove si rispetta se stessi e gli altri; uno sport dove si può
sperimentare uno spirito di squadra accogliente e rispettoso dove c'è posto per
tutti e ognuno apporta il proprio importante contributo; uno sport dove la
fatica e l'impegno viene ripagata con riconoscimenti e attestati di stima e di
rispetto.
Lo sport che vogliamo è lo sport che permette
di mettersi in gioco apprendendo dall'esperienza; uno sport dove si sperimentano
sensazioni ed emozioni; uno sport che fa ritornare a casa soddisfatti e
contenti; uno sport che fa lasciare una zona di comfort per apprendere
dall’esperienza.
Lo sport fa tornare a giocare come
bimbi, fa perdere l'età anagrafica, si apprezza il gusto di sporcarsi, cadere, sbagliare.
Lo sport fa perdere il senso del tempo atmosferico, il
tempo che passa, il traguardo che arriva; lo sport ti fa incontrare persone e
paesaggi, fa viaggiare nei sogni e nella realtà. Questo è lo sport che vogliamo,
insieme si è più sicuri, più coraggiosi, si diventa anche più autonomi,
consapevoli, autoefficaci e resilienti; è sempre il momento, non aspettare le
condizioni migliori, certi treni passano troppo in fretta, bisogna farsi
trovare pronti al momento giusto.
Matteo
SIMONE
380-4337230
- 21163@tiscali.it
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
Nessun commento:
Posta un commento