Lo sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori
La
vita a volte è strana e bizzarra e sta a noi sviluppare la consapevolezza dei
nostri bisogni ed esigenze, comprendere cosa vogliamo fare e come, importante è
mettersi in gioco, uscire dalla zona di confort di vita non reale, e notare
come si sta e come poter star meglio con proprie risorse, possibilità, capacità
o affidandosi ad altri che siano parenti, amici, professionisti; si impara
sempre dalla vita, si cresce, si migliora, si può incrementare fiducia in se è
negli altri, si possono superare moment bui, tunnel; si può diventare sempre
più resilienti prendendo in mano le redini della propria vita e seguendo
direzioni e mete cavalcando sempre l'onda del cambiamento con risorse residue,
un passo alla volta e con pazienza.
Se
si vuole, se ci si crede, tutto passa, tutto cambia; passa la fatica, passa la
salita; quello che rimane è la consapevolezza della forza interiore acquisita
che aiuterà non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana, lavorativa,
familiare, relazionale, individuale.
Lo
sport diventa allenamento alla vita, alle intemperie interiori. E tutto ciò se
si affronta insieme è molto meglio, più fattibile, più affrontabile. E’
importante aiutare ad aiutarsi, fidarsi e affidarsi per diventare autonomi e più
forti dentro. Insieme è molto meglio nella condivisione dell'esperienza di
fatica e poi anche di gioia, entusiasmo, soddisfazione.
380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.psicologiadellosport.net
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Lo
sport fa prendere direzioni superando imprevisti lungo il percorso e
raggiungendo mete e obiettivi difficili, sfidanti ma non impossibili se si ha
fiducia in se stessi e se ci si impegna con motivazione, passione e
determinazione.
Lo
sport è un mondo dove si può scaricare tensione; dove ci si può mettere alla
prova; dove si può sentire il proprio corpo; dove ci si può testare; dove c’è
un percorso, un inizio e una fine come è la vita; dove si trovano tanti
compagni di viaggio lungo i percorsi e si fanno dei tratti con qualcuno così
come succede nella vita, un mondo dove si sperimentano sensazioni ed emozioni
diverse e opposte quali ansie, tensioni, paure, stanchezza, incredulità, gioia,
precarietà con la consapevolezza che niente è stabile, niente è per sempre.
Bisogna
diventare sempre più resilienti e lo sport è una buona palestra. Bisogna fare
sempre più rete e sapere su chi contare, fidarsi e affidarsi nello sport così
come nella vita. A volte attraverso lo sport si può sperimentare una rinascita;
a volte lo sport diventa una scommessa, una sfida; a volte lo sport rimette al mondo.
Si
cambia per sopravvivere, per non soccombere, per essere resilienti, per
superare crisi, difficoltà, muri e barriere; si cambia per rimettersi sempre in
gioco, per sorprendere, per superare blocchi, per riprovare in modo diverso.
Solo
cavalcando l'onda del cambiamento e continuando ad avere salde le redini del proprio
carro si può seguire la direzione migliore che si è deciso in questo momento
per andare dove ora è meglio per se stessi; per raggiungere la meta migliore in
questo momento. Per trasformare sempre più sogni in realtà non bisogna lasciarsi
trasportare dalle onde ma bisogna cavalcarle; ciò è possibile, si può fare, bisogna
solo crederci, lo siè già fatto in passato in modo diverso, forse ora non si ha
ini memoria, ci si è rialzati già tante
volte, per esempio quando si è iniziato a camminare, ogni volta che si cadeva ci
si rialzava e si riprovava e alla fine si riusciva a camminare e poi anche a
correre fidandosi sempre più di se stessi e di chi si ha vicino.
Non
bisogna sottovalutarsi, si può fare se si vuole. Bisogna provaci sempre con il
sorriso, cuore, passione, corpo, testa e se proprio non si riescie si può chiedere
un aiuto iniziale e poi si può andare avanti da soli, a volte insieme è molto
meglio.
Si
possono fare grandi cose fino a che arriva un impedimento per qualsiasi motivo
e allora bisogna essere resilienti e pronti al cambiamento, capire cosa si può
fare, non abbattersi ma cambiare solamente gli obiettivi, rimodularli in base
alle proprie condizioni attuali. Per ogni problema c’è almeno una soluzione,
chiuso un portone se ne possono aprire tanti altri, l’esperienza fatta fa parte
del bagaglio culturale ed esperienziale dell’individuo e serve nel futuro per
andare avanti con pazienza, un passo alla volta..
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