Sogni
da realizzare magari farne anche un’altra e perché no, vincere anche una
medaglia!
Matteo SIMONE
Alberto Busnari è un ginnasta e la sua specialità è il cavallo con maniglie. Nel 2004 entra a far parte del gruppo dell'aeronautica militare.
Ha partecipato alle Olimpiadi
di Sydney 2000, Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012.
Detiene, con Louis
Smith, il Guinness World Record del maggior numero di movimenti Thomas realizzati
in un minuto (durante la trasmissione di Canale 5 “Lo Show dei Record”, ha
realizzato 50 movimenti Thomas (mulinelli a gambe divaricate) al cavallo con
maniglie in un solo minuto di tempo).
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Alberto attraverso risposte ad alcune mie domande di un paio di anni fa.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere? “Mi ha dato la consapevolezza del mio corpo e mi ha insegnato i giusti
valori da riportare anche nella vita di tutti i giorni al di fuori dello sport.”
A volte lo sport permette di conoscersi approfonditamente sia a livello corporeo sia a livello mentale nella pratica di movimenti sempre più complessi.
Come hai scelto il tuo sport? “Per caso, avevo una sorella più grande di me di quattro anni che già praticava il mio sport e i miei genitori mi hanno iscritto anche a me in palestra.” Cosa ti fa continuare a fare sport? “Mi fa continuare a fare il mio sport la passione e l'amore che provo per lo stesso mentre lo faccio.” Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “No credo che anche quando non sarò più atleta mi piacerebbe rimanere comunque all'interno del mondo dello sport.”
Nello sport non bisogna curare solo l’aspetto corporeo, la forza, la resistenza, ma anche l’approccio mentale all'allenamento, alla gara, saper gestire momenti e periodi che vanno dagli allenamenti al momento della gara carico di aspettative, pensieri, preoccupazioni.
Nello sport non bisogna curare solo l’aspetto corporeo, la forza, la resistenza, ma anche l’approccio mentale all'allenamento, alla gara, saper gestire momenti e periodi che vanno dagli allenamenti al momento della gara carico di aspettative, pensieri, preoccupazioni.
Nel tuo sport quali sono
le difficoltà e i rischi? A cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna
allenare? “La difficoltà è che la
nostra preparazione che magari è fatta da mesi e mesi di allenamento è
finalizzata per una prestazione unica e secca che dura neanche un minuto
magari, perciò è fondamentale essere pronti in quel momento sotto l'aspetto
fisico ma anche e soprattutto sotto l'aspetto mentale. Le abilità perciò sono
sia di carattere fisico (forza, scioltezza, coordinazione) che a livello di concentrazione.
Per ciò che riguardano i rischi invece, facendo dei salti o dei movimenti
rischiosi il pericolo è di cadere male o sbagliare un esercizio e rischiare
cosi di farsi anche seriamente male.”
Certi
sport richiedono non solo un’accurata preparazione fisica per sviluppare forza,
resistenza, elasticità muscolare, coordinazione ma anche tanta focalizzazione sull'esercizio da svolgere, attivazione ottimale volta a essere allo stesso
tempo sereni e attivati sufficientemente per non trascurare nessun aspetto che
può essere importante e fondamentale per la riuscita della prestazione.
Cosa mangi prima, durante e dopo una gara? “Nulla in particolare, cerco di mantenere una dieta sana e equilibrata
sia prima che dopo la gara.”
Quali condizioni
fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “Di solito se
sbaglio una gara è perché non sono nella giusta condizione mentale e di
concentrazione, basta una piccola distrazione mentre eseguo l'esercizio e posso
incappare subito in un errore.”
Cosa hai scoperto di te
stesso nel praticare attività fisica? “A volte di
avere delle riserve interiori che non avrei mai pensato di avere dentro.”
Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue
gare? “In gara di solito la condizione fisica è
abbastanza buona, anzi a volte hai più energia del solito e quindi devi
imparare a gestirla bene e indirizzarla nel verso giusto.”
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento o gara? “Di solito cerco sempre di pensare solo a quello che sto facendo o a
come devo usare il mio corpo per far sì che un esercizio riesca al meglio.”
Dietro
l’atleta c’è sempre un mondo di persone fatto di famiglia, amici, staff,
squadra che supportano, sostengono, fanno il team. Nella mente dell’atleta ci
sono sempre competizioni da preparare, viaggi da fare, allenamenti, trasferte,
gare più o meno importanti.
Cosa e quali persone hanno
contribuito nello sport al tuo benessere o performance? “La mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutto sin dall'inizio
della mia carriera e qualche amico stretto che ha fatto lo stesso nel mio
percorso. Poi chiaramente ci sono le strutture, intese come palestre attrezzate
che ti permettono di prepararti al meglio e la stessa Aeronautica Militare che
con il suo continuo supporto ci permette di fare la vita che facciamo, fatta di
allenamenti, trasferte e gare.”
Familiari e amici cosa
dicono circa il tuo sport? “Fortunatamente mi hanno
sempre aiutato e supportato nello sport che faccio.”
Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Con pazienza e con l 'aiuto di persone care che mi sono state vicine.”
Lo
sport permette di sperimentare prima di tutto benessere e apprendimento e poi
se c’è talento, passione, impegno, motivazione, determinazione anche
performance cercando di prendere direzioni che portano a raggiungere mete e
obiettivi sfidanti e anche trasformare sogni in realtà come la partecipazione a
una olimpiade se poi le partecipazioni sono 4 significa che il talento è elevato la fiducia in sé anche e quindi si tratta di spingere ancora un po’ per andare a
medaglia.
La gara della tua vita dove hai
sperimentato le emozioni più belle? “La finale
olimpica al cavallo con maniglie fatta il 5 agosto 2012, indubbiamente la gara più bella della mia vita.”
Un’esperienza che ti da la convinzione di potercela fare nello sport o
nella vita? “Fortunatamente ci sono
stati diversi momenti all'interno della mia carriera sportiva che mi hanno
fatto capire di avercela fatta a fare lo sport che faccio, per esempio in
occasione delle mie quattro partecipazioni olimpiche.”
Sogni realizzati e da realizzare? “Sogni realizzati la partecipazione a quattro giochi olimpici, sogni da
realizzare magari farne anche un’altra e perché no, vincere anche una medaglia!”
Molte
volte la componente mentale diventa una marcia in più sia per il benessere che per
la performance nell'atleta, una figura di supporto e di allenamento mentale può
aiutare a sviluppare consapevolezza di capacità, possibilità e risorse
nascoste; può aiutare a essere più sereni e focalizzati sia in allenamento che
in gara, può sviluppare più fiducia in sé; può aiutare ad accettare, gestire,
affrontare cambiamenti e a essere più resilienti.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport? “Lavoro da qualche anno con una mental coach e di sicuro è un esperienza
che mi ha aiutato molto nella prestazione sportiva. Il metodo di lavoro che
utilizziamo si chiama metodo SFERA.”
Se
c’è impegno costante, se c'è passione, se c’è talento, ci si può presentare al
momento della gara abbastanza sicuri di sé con la consapevolezza di aver fatto
i compiti a casa, di possedere le caratteristiche, capacità, risorse per far
bene come si è sempre dimostrato in passato anche se ci sono imprevisti che potrebbero
mettere a rischio la prestazione.
Un
episodio curioso della tua attività sportiva? “Una volta in
una gara di coppa del mondo in Scozia, causa problemi tecnici l'aereo che ci
doveva portare ha fatto uno scalo tecnico ad Amsterdam e da lì non è più ripartito fino alla mattina dopo. In pratica dovevamo arrivare il pomeriggio
prima della gara invece siamo arrivati a Glasgow il giorno stesso della gara, e
in pratica dall'aeroporto siamo andati direttamente al palazzetto per gareggiare...fortunatamente
la gara poi è andata bene!”
La tua gara
più difficile? “La finale al campionato
del mondo al cavallo con maniglie del 2013. Arrivavo da un primo posto nelle
qualificazioni, quindi l'avvicinamento alla finale è stato difficile, poi però
fortunatamente la gara è andata bene.”
E’ importante essere integri, presentarsi agli allenamenti e alle gare in salute e corretti e tornare sempre a casa con la coscienza a posto portando dietro di sé sempre un’esperienza che arricchisce qualsiasi risultato si abbia ottenuto per non inquinare se stessi, corpo e mente.
Hai
rischiato di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliare il doping? “No, mai
avuto casi di doping in carriera. Consiglio semplicemente di provare a dare il
meglio di se stessi tutti i giorni, dagli allenamenti alle gare, per quello che
si ha dentro, e che si diventi un campione o meno l'importante è sapere e
essere consapevoli di aver dato tutto quello che si ha, così qualsiasi
risultato positivo o negativo che si ottiene lo si prende e lo si porta a casa
senza che ci siano mai dei rimpianti.”
E’
importante essere sempre pronti a cavalcare l’onda del cambiamento con le
risorse residue, rimodulando i propri obiettivi momentaneamente, con fiducia e
riprendendo un passo alla volta senza fretta.
Hai mai
rischiato per infortuni o altro di smettere di essere atleta? “Sì, due anni fa quando mi
sono strappato un adduttore in gara ai Campionati del Mondo. E’ stato un brutto
infortunio e arrivato comunque già a 36 anni, all'inizio non è stato facile poi
fortunatamente mi sono rimesso in piedi e sono andato avanti nella mia attività.”
Potrebbe essere utile lo psicologo dello
sport? In quali fasi? “Sono seguito da una mental
coach e la trovo una esperienza utile. Ogni fase è diversa e importante allo
stesso tempo.”
Lo
sport è un’opportunità per tutti, grandi e piccoli, soprattutto per i ragazzi è
un addestramento alla vita, una possibilità per apprendere la conoscenza del
proprio corpo, un modo per aggregarsi agli altri, per condividere movimento,
fatica, gioie e soddisfazioni, per apprendere dall’esperienza.
Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo
sport? “In generale fare sport fa
bene, ti aiuta a crescere meglio e con dei valori importanti che poi ti puoi
ritrovare anche nella vita normale. E in più si possono fare esperienze
bellissime come girare il mondo o conoscere persone nuove e magari crearsi
delle amicizie che possono durare anche tutta una vita.”
Un’intervista ad Alberto è riportata nel mio libro “Sogni olimpici Aspetti, metodi e strumenti mentali di competenza dello psicologo per trasformare il sogno olimpico in realtà”. Presentazione: Isabel Fernandez. Prefazione di: Sonia De Leonardis.
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
https://www.retedeldono.it/iniziativa/matteosimone/correro-roma-maratona-i-bambini-ssf
https://ilsentieroalternativo.blogspot.com/2024/01/matteo-simone-correro-la-roma-maratona.html
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