lunedì 7 aprile 2025

Gianluca Allioli Campione Italiano IUTA M45 12h 2025 a Cinisello

 Questa vittoria la dedico sicuramente al mio amatissimo papà 
Dott. Matteo Simone 21163@tiscali.it 
 

Tra il 29 e il 30 marzo 2025 si è svolta la “5^ Cinisello Balsamo Running Festival 12h”, organizzata da Impossible Target ASD con la collaborazione del Comune di Cinisello Balsamo, IUTA e Club Super Marathon Italia. 

La manifestazione era valida come Campionato Italiano IUTA 2025 di 100 miglia, 48h e 12h corsa su strada. 
Per quanto riguarda la 12h corsa su strada, il Campione Italiano IUTA categoria M45 è stato Gianluca Allioli (Bergamo Stars Atletica) che ha totalizzato 95 km e si è classificato anche secondo categoria. 
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Gianluca Allioli  attraverso rispose ad alcune mie domande. 
Ciao Gianluca, complimenti per il titolo italiano IUTA M45 12h, a chi lo dedichi? Ciao Matteo, sempre bello parlare con te, grazie per i complimenti ma è stata più una circostanza favorevole a portarmi al primo posto ma, detto ciò, questa vittoria la dedico sicuramente al mio amatissimo papà. 
Cosa pensano familiari e amici di questo titolo italiano M45?
Mio papà mi avrebbe detto ‘smettila e fai corse più corte’ e avremmo riso insieme...per quanto riguarda amici e familiari i soliti piacevoli complimenti. 

Gare di ultramaratone sono sempre difficili da interpretare e quando si vince un titolo, anche se di categoria, anche se trattasi di un titolo IUTA, significa che c’è stato un grande impegno e un grande risultato.  
Le persone amate che non ci sono più restano sempre nei nostri pensieri, nel cuore e nella mente e restano nostre guide per le nostre attività quotidiane e progetti futuri. 
Criticità? Problemi? Difficoltà? Criticità sì, problemi sì, difficoltà sì: dai 141km della Backyard di ottobre non facevo più di 42km in gara e in allenamento non avevo mai superato i 30 km …insomma 5 mesi di corse più corte abbinate sempre a palestra e nuoto. 
Quali allenamenti sono stati importanti per questa performance? Nessun allenamento perché non avevo nessuna aspettativa ma, comunque, non preparo mai nessuna gara in particolare. 
Le fasi più difficili nelle 12 ore? Le fasi più difficili sicuramente dopo i 50 km dove sentivo che mi mancavano i km e il sonno a tratti terribile. 
Quali abilità, fisiche e mentali, bisogna allenare per tale gara?
Bisogna non fare come me: bisogna allenarsi bene e non sperimentare nulla in queste gare per non rischiare di fermarsi troppo o camminare in eccesso ma premetto che questo è un mio pensiero personale. 

La mentalità di tanti ultramaratoneti è che comunque si può fare”, nonostante tutto. L’esperienza in gare precedenti difficili e impegnative ma non impossibili incoraggia a provare e a mettersi in gioco ma sempre con attenzione, osando ma senza esagerare. 
Quando hai capito che potevi vincere il titolo? Non ho fatto calcoli ma a un certo punto ho capito di essere il primo della mia categoria IUTA e ho cercato di mantenere la posizione.  
Cosa dice di te la tua squadra? Nulla, Bergamo Stars è piena di atleti forti e tutti abbiamo buoni risultati: detto questo, se sono lì è perché il presidente Gregorio Zucchinali è una persona splendida. 

Si sceglie una squadra ma si viene anche scelti e la Bergamo Stars è una squadra consolidata, soprattutto per la disciplina dell’ultramaratona e il presidente Gregorio Zucchinali è una persona dedita allo sport e alle ultramaratone in particolare, essendo anche presidente della IUTA con mandato rinnovato grazie alla fiducia e alla stima di tanti atleti nei suoi confronti. 
Un episodio curioso o divertente prima, durante e dopo la gara?
Un episodio no, tanti episodi si...di solito sono molto duro con me stesso e questo mi permette di auto prendermi in giro, spesso poi queste gare le fai sempre con atleti e amici quindi la risata è continua. 
Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato lì? Ho portato a casa la consapevolezza che se mi preparo meglio posso fare bene, poi ovviamente dei giorni meravigliosi, una gara con tanti grandi atleti ma soprattutto dei grandi amici e ho lasciato lì l'atmosfera magica che c è in queste gare. 
Un messaggio per avvicinare atleti a gare di 12h? Se volete provare emozioni nuove avvicinatevi al mondo 'Ultra' in generale… è davvero appagante. 

Trattasi di gare molto impegnative, difficili e faticose che bisogna avere un approccio paziente e di complicità con altri atleti per far sì che si possa condividere tempo di gara insieme in modo che passi senza troppa sofferenza e dolore. 
Come ti sei organizzato per abbigliamento e integrazione alimentare? Abbigliamento come al solito avevo di tutto ma non mi sono mai cambiato, mentre sull’alimentazione, per contrastare la nausea che in queste gare mi viene sempre. ho bevuto solo acqua e mangiato frutta secca. 

Trattasi di gare dove bisogna avere quasi tutto sotto controllo dall’abbigliamento tecnico prevedendo anche cattivo tempo o pioggia e integrazione alimentare adeguata e sufficiente,
conoscendosi bene e sapendo cosa si può e si deve mangiare o bere e cosa è meglio evitare.
 
Che significa per te questa performance? Sinceramente fa piacere ma nulla di particolare perché so perfettamente perché è arrivata e so che devo migliorare tantissimo. 
Quali sensazioni hai vissuto prima, durante e dopo la gara? Durante la gara pensavo tanto a mio papà e a tutte le difficoltà della vita vera che devo superare, agli impegni che ho con mia madre e sorella che hanno tanto bisogno di me, per il resto ormai la mia testa è preparata a queste gare. 

Trattasi di gare di ultramaratona che prevedono tanto tempo di attività fisica con opportunità di stare tanto tempo con se stessi, pensando ed elaborando situazioni, progettando il futuro. 
Cosa hai scoperto di te stesso in questa esperienza? Ho scoperto quello che scopro sempre dopo ogni 'Ultra': la mia testa sa andare …'Oltre'…. 

In effetti, l’approccio giusto per gare di ultramaratona è farsi guidare dalla propria testa con un approccio ‘Oltre’ ogni aspettativa, alla ricerca di se stessi. 
Una parola o frase che ti ha aiutato a crederci fino al termine della gara? Mi ripetevo nei momenti di difficoltà: 'ce la fai tranquillamente basta che ci credi...fai sempre così...e alla fine ce la fai...ti lamenti tutte le volte...il freddo, il caldo, il sonno...non hai i km...etc.…vai avanti senza pensarci'.

È importante avere aiutatori interni che facciano il tifo, consigliano, incoraggiano. È importante avere dentro di una vocina favorevole, che spinge a crederci nonostante tutto. 
Prossimi obiettivi e sogni da realizzare? Tante gare, tanti sogni, tanti obbiettivi...vediamo se riuscirò a fare tutto...grazie Matteo. Speriamo di risentirci presto…. 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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