lunedì 31 luglio 2017

Patrizia Losacco: La mia prima 21 km "le Cattedrali" è il ricordo più euforizzante


E’ un’esperienza di tanti lo scoprire lo sport e tutto quello che significa, cioè essere più autonomi e autoefficaci, pensare più a se stessi, farsi del bene da soli, svagare e divertirsi con i compagni di avventura, ritagliarsi del tempo oltre a quello dedicato al lavoro e alla famiglia. Scoprire sempre più se stessi, le proprie capacità, il proprio modo di essere e di fare.

Di seguito Patrizia racconta la sua esperienza di atleta rispondendo a un mio questionario.

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta, qual è stato il primo sport che hai praticato, com’è stato il passaggio agli altri sport? “Ho sempre amato lo sport, volevo diventare insegnante di educazione fisica, il primo sport praticato è il basket, il passaggio agli altri è stato per pura curiosità, in questo momento solo running.”

sabato 29 luglio 2017

Francesca Innocenti, Mondiale 2017 24h: Esperienza meravigliosa, un’emozione unica


Alla prima esperienza di un mondiale Francesca porta a casa qualcosa di utile, una grande esperienza, porti a casa tantissimo oltre alla miglior prestazione personale, che quando viene a un mondiale è molto gradita, ma tutto ciò non viene a caso, dietro tutto ciò c’è un grande lavoro individuale e di squadra per curare tantissimi aspetti importanti per il benessere e la performance.

Di seguito Francesca racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mi domande.

Dario Santoro vince ad Adelfia la “CORRENDO TRA I VIGNETI”


Grande atleta, grande persona, chi non lo conosce lo conoscerà e apprezzerà sempre di più le sue doti atletiche e umane nonostante la giovane età, perché lo sport fatto con passione e motivazione fa crescere meglio e più ricchi dentro, avanti così, siamo tanti i fan che ti spingiamo con il nostro tifo così potrai andare sempre più forte, veloce e leggero. 

Manfredonia ha un idolo in più da riconoscere e apprezzare, un esempio per i più giovani da coinvolgere nella fatica appagante dello Sport.

Nico Leonelli, Mondiali 24h 2017: Sin dall'inizio ho sentito le gambe girare bene

Matteo SIMONE 

Con la maglia azzurra addosso da una parte c’è più responsabilità, più tensione, più pressioni ma dall’altra parte ce la voglia di far bene, c’è l’energia dei fan che l’atleta sente arrivare da ogni parte del copro, si cerca di attingere le risorse residue da ogni anfratto del proprio corpo.

Di seguito Nico racconta la sua esperienza al Mondiale di Belfast di 24 ore di corsa su strada.
Ciao Nico, che sapore ti ha lasciato questo mondiale? Ciao Matteo, alla vigilia ero un po’ preoccupato per non essere riuscito a fare tutto ciò che necessitava la partecipazione a questo importante evento. Mi sono allenato e ho curato gli aspetti di contorno (quali alimentazione, fisioterapia e preparazione mentale) in maniera inferiore, rispetto alle gare precedenti, per cui il timore di non riuscire a reggere le 24 ore di corsa era abbastanza forte e invece sin dall'inizio ho sentito le gambe girare bene e questa condizione l'ho tenuta per molte ore, tanto da fare il mio PB sui 100 km in 8 ore e 27.”

venerdì 28 luglio 2017

Mimmo Bollino: Dopo questi cammini mi sento bene fisicamente e mentalmente


Il cammino avvicina persone, culture e mondi con ogni modalità; un passo alla volta scoprendo se stessi e nuove consapevolezze, prendendo una direzione verso una meta o un obiettivo pianificato. Come Mennea ha costruito la sua performance, così ognuno può costruire il suo cammino sviluppando autoefficacia e resilienza e cavalcando sempre l'onda del cambiamento. Viaggi interiori individuali, viaggi di condivisione fidandosi e affidandosi con un'apertura mentale nel riuscire, nell'arrivare, nel tornare più ricchi dentro meglio di un master o un corso di alta formazione, esercitando la lentezza ma rispettando i tempi previsti. Cammino come metafora della vita affrontando salite e discese e scoprendo che tutto passa se ci si concentra sul momento presente, sviluppando i sensi e attraversando luoghi interni ed esterni fatti di luci di alba e tramonto, di giorno e notte, alternanza luce e buio, affrontando il clima atmosferico fatto di caldo, pioggia e vento, scoprendo le ciclicità della vita.

Viola Giustino e Dario Santoro vincono la “CORRENDO TRA I VIGNETI”


Lo sport ti rende protagonista, sia che vinci sia che arrivi ultimo, tanti i protagonisti ad Adelfia in occasione della “Correndo tra i vigneti” una gara di circa 9,300 km i cui vincitori sono stati i giovanissimi Dario Santoro con l’ottimo crono di 28’10”, già campione Italiano di Maratona nel 2015 e tra le donne la fortissima atleta pugliese residente a Cassano delle Murge.
Lo sport ti fa uscire all'aperto, allo scoperto, ti fa mettere in gioco senza sé e senza ma. Tra i tanti protagonisti il grande ultrarunner centista Giorgio Calcaterra sempre umile e disponibile capace a fine gara di rifare il giro per accompagnare l’ultimo atleta arrivato il grandissimo Lomuscio Eligio, oramai tra di loro c’è feeling, si può dire che si vogliono bene, questo è lo sport che vogliamo, già nel 2016 in occasione della maratona di Roma Calcaterra dopo aver terminato la sua performance, ha rifatto il giro promettendo di accompagnare l’ultimo atleta arrivato e in quell’occasione fu il grandissimo atleta della società “la Barletta Sportiva”, il cui nome è Eligio Lomuscio che ho incontrato a Barletta in occasione del convegno sul cammino , così come ho incontrato la grandissima coppia di ultrarunner Angela Gargano e Michele Rizzitelli.

venerdì 21 luglio 2017

Juan Pablo Savonitti, ultramaratoneta: Tutto dipende da noi stessi

Matteo SIMONE 

Contattando diversi atleti mi è capitato di conoscere alcuni super sportivi che definisco quasi cannibali di sport.

Di seguito Juan Pablo Savonitti si racconta rispondendo ad un questionario di psicologia e sport.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Adesso a quasi 35 anni no. Ma quando ne avevo 17/18/19 e facevo atletica leggera (400 metri) un po' si.”
Quali sono i sogni da realizzare?Dedicarmi alla mia passione al 200%, senza dover lavorare ogni giorno per poter permettermi di correre ed allenarmi. Correrò la Panamerican highway dall’ Alaska (USA) a Ushuaia (Argentina). A partire dal 1 gennaio 2019. Il percorso inizia in Prudhoe Bay, Alaska e finisce a Ushuaia, in Argentina. 

Lorena Brusamento vince la 100km Asolo running, la più dura d’Europa

Si è corsa ad Asolo nel 2017 la 7^ edizione della 100km ritenuta una delle più dure di Europa e i vincitori sono stati il giovane Enrico Maggiola in 08h12’48” e Lorena Brusamento 10h16’54”.

Oltre al vincitore solo il secondo e il terzo classificato hanno impiegato meno di 10 ore, Spiga Pablo 9h45’16” e Morstabilini Luca 9:55:16. Ottime le prestazioni del 4° e 5° classificato, entrambi della categoria M55, Cattelan Franco 10h09’14” e Barichello Gastone 10h13’22”.
 Al secondo e terzo posto della classifica femminile salgono sul podio Caraffa Braga Silvia 10h26’06” e De Stefano Daniela 10h37’47”. Gli atleti arrivati sono stati 182 di cui 143 uomini e 39 donne. Da rilevare la prestazione di un atleta classe 1941, Zanon Gianfranco 17h24’07” e le prestazioni delle ragazza più giovane La Serra Alessia, classe 1989, in 12h59’03”.

Fabiola Desiderio: 100km del Passatore 2017 in 9h11’, 2^ italiana, la mia più bella gara

Matteo SIMONE 
Psicologo Psicoterapeuta

Lo sport rende felici e resilienti, condividendo fatica, gioie e dolori e apprendendo sempre dalla scuola dello sport. 

Un mondo affascinante, aggregante, amichevole quello dello sport fatto di incontri e confronti alla scoperta di se stessi e degli altri per evolvere e incrementando consapevolezza, autoefficacia e resilienza e cercare di trasformare sogni in realtà.
Di seguito Fabiola racconta la sua passione dello sport rispondendo a un mio questionario.
Ti sei sentita campionessa nello sport o sempre una comune sportiva? Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Mi sento una comune sportiva, ho iniziato dalle scuole medie con l’atletica, praticavo gli 800 e 1500 in pista con ottimi risultati a livello regionale, poi ho smesso al terzo anno di ragioneria perché rimandata ad una materia, mio madre pensava che per correre trascuravo la scuola. Ho ripreso all'età di 38 anni facendo già da subito ottimo risultati, la mia vita ora è dedicata oltre che alla mia famiglia anche a questo sport che amo.”

giovedì 20 luglio 2017

Roberto Brunori, Campione Italiano nuoto: Arrivo “dopo” ma non mi “dopo”!

Ho realizzato il sogno di vincere un Campionato Italiano con record 
Matteo SIMONE

Nel 2015, in preparazione al full Elbaman (3,8 nuoto, 180km bici, 42,195 km corsa), ho partecipato alla mia prima gara di nuoto scegliendo la più lunga di 1.500 metri.

Per molti era considerata una gara lunghissima, ma per me, abituato alle ultramaratone, si trattava solamente di nuotare per 60 vasche da 25 metri. Non avevo fretta, gli altri sì, e ci ho impiegato 40’ mentre Roberto Brunori l’ha vinta in 18’, è stato in quell’occasione che l’ho conosciuto e ho scoperto che era un fenomeno di fama Mondiale. 

Leggiamo cosa ci racconta rispondendo a un mio questionario.

mercoledì 19 luglio 2017

Mauro Tomasi: “Sono solo un maratoneta in carrozzina”

Matteo Simone

Il mondo dello sport è affascinante, riabilitativo, bizzarro, straordinario; lo sport ti rimette al mondo ogni volta con nuove modalità, felicemente e resilientemente, sono tante le persone che attraverso lo sport si sentono vivi o tornano a vivere come succede per tanti ex fumatori, ex obesi, e anche molte persone con disabilità o a seguito di incidenti tragici. 

Grazie alla mia amica ultrarunner Sonia Lutterotti ho avuto notizia delle imprese di Mauro Tomasi che è stato gentilissimo e disponibilissimo a raccontare la sua passione, le sue imprese attraverso risposte a un mio questionario che riporto di seguito.

Lara La Pera: La prossima gara, Etnatrail 94km, per me è una grande sfida


Più dura è la lotta, più grande è il trionfo, questo sembra essere il motto di Lara nello sport e nella vita. Sembra essere molto resiliente, decisa, determinata, sa quello che vuole e come ottenerlo.
Di seguito Lara ci racconta le sue impressioni prima di una gara importante attraverso risposte a un mio questionario.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “E' una bella domanda! Per le gare ultra le sensazioni nei giorni che precedono la gara, se fisicamente sto bene, sono decisamente positive: entusiasmo, grinta, voglia di essere già lì anche se ancora mancano quattro o cinque giorni. Le emozioni sono forti e contraddittorie, soprattutto se è una gara alla quale tengo in modo particolare, anche se negli allenamenti degli ultimi giorni mi sembra sempre di non avere la forza fisica per stare sulle gambe tutte quelle ore. Di fatto penso che questo senso di stanchezza dei giorni precedenti sia un modo del corpo per preservarsi, per conservare le energie e per evitarmi sforzi assolutamente inutili. Comunque, la settimana prima della gara importante è una vera e propria ‘settimana di passione’.”

martedì 18 luglio 2017

Lara La Pera: Sulle lunghe distanze ha la meglio chi va piano e resiste

Matteo SIMONE 

Nella vita ci sono momenti e treni, ci sono momenti per giocare e momenti per competere, momenti per pensare al divertimento e momenti per pensare alla performance, importante è cavalcare sempre il momento presente, seguire la direzione che vogliamo prendere verso mete e obiettivi sfidanti ma raggiungibili per sperimentare benessere fisico e mentale.

Di seguito Lara La Pera ci racconta la sua esperienza di atleta attraverso risposte a un mio questionario.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Ho finito da poco di leggere, anzi di divorare uno dei tuoi libri.Ultramaratoneti e gare estreme....È stato bellissimo conoscere l'anima e il cuore di chi fa quello che faccio io.Tra pochi giorni correrò una gara veramente estrema, Etnatrail 90km, che lo scorso anno non ho concluso.Farò tesoro di tutto quello che ho letto. E’ stato l’unico ritiro della mia vita…che ancora mi brucia. Ma alle volte ritirarsi è da saggi, andare avanti a oltranza è da stupidi. Ho appena realizzato un sogno…la settimana scorsa ho corso la Tuscany Crossing 103Km, gara che preparavo da mesi e che speravo di chiudere in 12h30’. Ero consapevole che era un tempo molto ambizioso ma non impossibile. Ho tagliato il traguardo dopo 12h30’18’’.

I coniugi Angela Gargano e Michele Rizzitelli più di 750 fra maratone e ultra

Matteo SIMONE

Contento Vincenzo Cascella per l’impresa di due atleti coniugi Angela Gargano e Michele Rizzitelli, della Barletta Sportiva, di seguito le sue parole: 

Due supermaratoneti della Barletta Sportiva, Angela Gargano e Michele Rizzitelli, hanno partecipato alla “M S C Rogner Marathon 10 Tagen”, correndo 10 maratone consecutive in 10 giorni. Dal 30 giugno al 9 luglio hanno coperto ogni giorno la distanza canonica di 42,195 km per un totale di 421,950 km, e classificandosi primi nelle loro rispettive categorie di appartenenza. E’ avvenuto a Bad Blumau, piacevolissima cittadina termale del Land della Stiria, situata a 60 km da Gaz e a ridosso del confine ungherese. La manifestazione internazionale si è svolta in un circuito di 42,195 km da ripetersi 10 volte. Il percorso, paesaggisticamente gradevole e lievemente ondulato, è stato ritagliato nell’immenso parco del grandioso complesso termale Rogner Bad Blumau, disegnato dal grande architetto Friedensreich Hunderwasser. I due coniugi non sono nuovi a queste imprese, e portano il nome di Barletta in giro per il mondo. Angela Gargano ha al suo attivo 769 fra maratone e ultramaratone, ed è la prima in Italia fra le donne, terza in Europa e sesta nel mondo. E’ inscritta nel Guinness World Record per aver corso in un solo anno solare (2002) 100 maratone; è stata detentrice della migliore prestazione femminile italiana di una gara di 6 giorni con 562,300 km. Michele Rizzitelli ha al suo attivo 755 fra maratone e ultramaratone, ed è secondo nella classifica maschile italiana.”

Emilio Vellandi, trail: Ho visto l’arrivo della LUT ed è stato amore a prima vista

Matteo Simone 

Lo sport ti permette di guardare sempre avanti, di avanzare sempre in qualche modo, di vedere sempre cosa c’è ancora di incompiuto e organizzarsi bene per fare qualcosa ritenuto sempre importante e allettante.

Di seguito Emilio racconta la sua esperienza rispondendo a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Se per campione intendi vincere una gara no, ma io mi sento campione ogni volta che raggiungo un obiettivo o supero un mio limite e quindi all’arrivo di un ultra trail mi commuovo come se avessi vinto le olimpiadi e mi prendo qualche minuto da solo per guardarmi dentro e godermi il risultato.

Romualdo Pisano, 100km Asolo: Una gara dura come quella di ieri mai corsa

Matteo SIMONE 

Quando una persona ha un obiettivo, una meta, una direzione poi si tratta di organizzarsi, pianificare, mobilitare le energie per il conseguimento dei propri obiettivi, del raggiungimento della meta prefissata seguendo sempre la propria direzione.

Di seguito le impressioni di Romualdo  (F.O. Running Team) attraverso le risposte ad alcune mie domande prima e dopo la 100 km di Asolo.
Prossima gara importante? Sensazioni, emozioni, pensieri? 100km di Asolo del prossimo 15 luglio, allo start sarà un lento rilascio di emozioni e pensieri con lo sguardo rivolto alle spalle verso Seregno ma guarderò avanti per portare a termine una delle più dure 100km d'Italia.” 

lunedì 17 luglio 2017

Silvia Tombolini, Oro in Europa 2017 scherma non vedenti: Bellissima soddisfazione!

Matteo SIMONE 

Lo sport ti rimette al mondo ogni volta in modo diverso, ho avuto modo di conoscere Silvia attraverso gli appuntamenti di corsa con atleti con disabilità visiva e di seguito Silvia si racconta rispondendo a un mio questionario utile per approfondire il mondo degli atleti.

Ti sei sentita campionessa nello sport?Si, per fortuna ho avuto diverse volte la possibilità di sentirmi una campionessa di scherma. Ho avuto l’opportunità di partecipare a 4 Campionati Italiani assoluti e ho portato a casa 2 bronzi e un argento. Senza contare le gare di qualificazione, che mi hanno visto quasi sempre presente sul podio. Ma l’occasione di sentirmi una campionessa è arrivata durante un torneo internazionale sperimentale di scherma per non vedenti che si è disputato a Cascais, nel 2015. Lì ho conquistato l’oro per l’Italia ed è stata una bellissima soddisfazione.”

Nicolas Forget, runner: Ho la capacità di gestire il mio dolore fisico col pensiero

J'ai une capacité à gérer mes douleurs physiques par la pensée
Matteo SIMONE

Prima o poi lo incontri lo sport che fa per te, può capitare che si inizia a praticare lo sport dei genitori ma poi prima o poi lo incontri lo sport che fa per te e allora ti immergi in questo mondo fantastico.

Di seguito l’esperienza di Nicolas attraverso risposte a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport?Non mi sento particolarmente campione nello sport, ma è vero che mi sento abitato da una forza speciale quando inizio qualsiasi sfida.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Provenendo da una famiglia di tennisti professionali, il tennis mi era predestinato. Ho anche giocato per quindici anni, ma crescendo ho variato e praticato un sacco di sport, judo, nuoto, pelota, calcio, corsa, triathlon. Oggi mi considero un amatore appassionato di corse di lunga distanza.

mercoledì 12 luglio 2017

Alejandro Sacarelli: Sono un calciatore persistente, intelligente e leader in campo

Fui un jugador perseverante, inteligente y líder en la cancha.
Matteo Simone 


Alejandro è atleta e giornalista sportivo, ha scritto il libro Capacitados en Actitud De Deporte adaptado (chicos con discapacidad).

Di seguito racconta la sua passione per lo sport rispondendo a un mio questionario.
Ti sei sentito campione nello sport?Sì, diverse volte.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva?Ho giocato a calcio, a 15 ho fatto il mio debutto in Prima Divisione a Maracay (Venezuela), continuo a giocare a calcio amatoriale, tennis, ping pong. Ho vinto alcuni tornei amatoriali.”

Monica Casiraghi, 2010 record Italiano 24h corsa su strada 231.390km

2003 record Italiano 100 km 7h28'

Monica Casiraghi ha ottenuto il record Italiano sulla 24 h di corsa su strada, 231.390 km, il 14 maggio 2010 a Brive-la-Gaillarde (FRA), conquistando anche l'Argento Mondiale ed Europeo. 

Monica vanta tutt’ora il record Italiano 100 km in 7h28' ottenuto il 21 aprile 2003 a Černogolovka, Russia diventando Campionessa Europea.
Inoltre vanta i seguenti altri titoli prestigiosi: 2003 (Taiwan) Campionessa mondiale 100 km; 2005 (Passatore Firenze-Faenza) Campionessa Europea 100 km; 2006 (Winchothen Olanda) Campionessa Europea 100 km; 2007 (Madrid) Vice Campionessa Europea 24h; 2009 (Bergamo) Bronzo Campionato del Mondo 24 h; 2010 (Seregno) Campionessa Italiana 100 km.ù

martedì 11 luglio 2017

Enrico Bonati: Ho sognato, correndo con i migliori atleti in circolazione


Lo sport ti permette di sperimentare sensazioni ed emozioni uniche soprattutto se a muoverti c’è tanta passione e tanta motivazione che assieme ti portano sempre più in alto come è successo per Enrico che appassionato di corsa e di montagna è riuscito a conciliare le due passioni facendo sempre meglio e riuscendo ad ottenere un posto nella nazionale Italiana di ultra skyrunning partecipando a un Campionato Europeo. Di seguito ci racconta la sua esperienza e le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.

Ciao Enrico, che sapore ti ha lasciato questo Europeo? Soddisfatto? Avuto problemi, criticità? “Questa esperienza non la scorderò mai essendo stato il mio debutto in maglia azzurra in una gara così prestigiosa. Il sapore è più dolce che amaro senz'altro: sapevo di valere 11-12 ore su un percorso così duro e di alta montagna e sono riuscito a fare 11h15m. Tuttavia, ho dovuto soffrire moltissimo per ottenerlo poiché ho patito l'altitudine nelle salite oltre i 3000 metri.”

Paolo Rovera, ultrarunner: Questo Mondiale mi ha lasciato un sapore agrodolce


Partecipare come atleta a un mondiale è sempre qualcosa di eccezionale e straordinario, essere il capitano di una squadra composta di 3 atleti dove diventa determinante l’impegno di ognuno dei tre atleti per la classifica finale di squadra diventa una bella responsabilità per il fatto di motivare ciascuno a dare il meglio di sé e vivere l’esperienza nel miglior modo possibile, di seguito Paolo racconta le sue impressioni a seguito di alcune mie domande.
Ciao Paolo, che sapore ti ha lasciato questo mondiale? Soddisfatto? Avuto problemi, criticità? “Questo Mondiale mi ha lasciato un sapore agrodolce. Ho vissuto intense ed indimenticabili emozioni, come sempre quando ho avuto la fortuna di partecipare ad eventi internazionali indossando la canotta azzurra, ma è rimasto un retrogusto amaro per il pessimo risultato chilometrico. Le incognite e le criticità sono sempre molte quando si affronta una 24 h di corsa... nel mio caso la più grossa si è manifestata con un problema biomeccanico sopraggiunto all'incirca dalla 19^ ora (era come se rimbalzassi sul posto senza riuscire a trasmettere spinta propulsiva in avanti, chi mi ha visto da fuori dice che sembravo come un video alla moviola...) che mi ha fatto perdere parecchia strada, senza contare la maggior fatica ma soprattutto la frustrazione per la sensazione di impotenza. Non posso assolutamente essere soddisfatto: quando scegli di fare sport agonistico spillandoti un pettorale e vieni chiamato dalla Federazione a rappresentare il tuo Paese in una competizione internazionale quello che conta è il risultato (purché conseguito con onestà, sia chiaro). Tutto il resto sono chiacchiere, fuffa. Posso provare a cercare lati positivi (aver dato tutto, non aver mai mollato nonostante le difficoltà, aver visto saltare atleti molto ma molto più quotati di me in una 24 h che rimane pur sempre una competizione imprevedibile... ma quello che rimane è il risultato, lontano dal personal best e al di sotto delle aspettative.”

Gli ultra-camminatori del Team frizzi e lazzi Manfredonia

Matteo SIMONE

Manfredonia sempre più città dello sport e soprattutto di camminatori grazie anche al team frizzi e lazzi walking Manfredonia, il cui ideatore è Michele Spagnuolo che riesce a coinvolgere tante persone, donne e bambini compresi a lunghe camminate con appuntamenti fissi il martedì e giovedì ore 21.00 con partenza Corso Manfredi 303.
Gli ultra-camminatori del Team Frizzi e Lazzi si cimentano sia in distanze brevi e facili aperte a tutti, sia in distanze più lunghe e percorsi impegnativi a cui ci si arriva gradualmente. Tra le ultime imprese vi sono una camminata notturna di poco più di 60km con partenza alle 20.00 da Manfredonia direzione convento di San Matteo attraversando la valle dell’inferno e la cittadina di San Giovanni Rotondo e rientro alle 09,00 del mattino, ultimissima la 100km della litoranea in autosufficienza con partenza da Manfredonia alle 18.00 e arrivo a Rodi Garganico.
Spagnuolo, ideatore del Team Frizzi e Lazzi che riesce a coinvolgere tante persone da accompagnare sia in semplici uscite sia gradualmente alla partecipazione di gare cosiddette estreme quali la 100km.

lunedì 10 luglio 2017

Lorena Brusamento: La mia prima esperienza in un mondiale è stata esaltante

 

Indossare la maglia azzurra da una parte è un’esperienza unica, arricchente, il massimo nella vita di uno sportivo, dall’altra parte richiede tanta responsabilità, pressioni, tensioni. 

Sono tanti i pensieri e le fantasie dell'atleta, non si può fallire, soprattutto per la classifica a squadra dove solo 3 atleti contribuiscono al totale dei chilometri percorsi, con i loro rispettivi chilometri individuali. Di seguito Lorena racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Che sapore ti ha lasciato questo mondiale? Avuto problemi, criticità?La mia prima esperienza in un mondiale è stata esaltante: correre con persone di continenti diversi, abitudini diverse, culture diverse, correre con i migliori al mondo in questa specialità così difficile e che ti mette a durissima prova, è davvero esaltante. Io ho avuto qualche difficoltà, per la prima volta ho dovuto fare i conti con un problema fisico che lungo le 24h è diventato così fastidioso da mettermi ko.”

Iolanda Cremisi: Gara di 100km del Passatore, cosa significa?


Una gara di corsa a piedi di 100km cosa può significare? Un obiettivo sfidante? Una meta da raggiungere? Un allenamento per gare più lunghe? 

Per ognuno ha il suo significato, certo si tratta di gare non per tutti ma di persone che vogliono osare, vogliono impegnarsi negli allenamenti, vogliono impegnarsi mentalmente ad avanzare rischiando di non arrivare, mettendo in conto delle difficoltà sempre in agguato, gente che è disposta a correre di giorno e di notte, a mangiare correndo e camminando o fermandosi per pochi secondi o pochi minuti, Iolanda questa passione la condivide con suo marito Gian Paolo Sobrino e con molti altri ultrarunner, di seguito le sue impressioni dopo la classica e mitica gara di 100km del Passatore Firenze Faenza, ritrovo di migliaia di ultrarunner.
Gara di 100km del Passatore, cosa significa per te?Il Passatore ha rappresentato per me la gara obiettivo dell’anno. Mi sono allenata e ho affrontato gare di transizione pensando ogni volta a quel sabato pomeriggio di maggio in cui sarebbe partita la mia sfida.  Per quanto mi sia impegnata ero però cosciente di non essere pronta per affrontarla come avrei voluto. Nelle gambe avevo sì una ultra, ma non ancora la distanza sui 100 km. Tenere insieme impegni familiari, lavorativi e sportivi, seppure a discapito di una ridottissima vita sociale, non è sempre facile.”

E’ difficile essere pronti per una gara di 100km, si può sentire abbastanza fiducia di poter riuscire, di potercela fare, di fare una buona prestazione, ma i pensieri che vogliono sabotare ci sono sempre, che ti dicono e se vengono le vesciche? E se ti vengono i crampi? E se qualsiasi cosa. Ma ci si presenta sempre alla partenza per sfidare ogni pensiero e ogni avversità.

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