giovedì 18 giugno 2020

Per ottenere qualcosa bisogna crederci, impegnarsi, faticare, tenere duro

Matteo SIMONE

Per ottenere qualcosa bisogna faticare, impegnarsi, un po’ soffrire, incontrare discese e salite cercando di arrivare a conclusione sperimentando soddisfazione e gioia. Lo sport permette di mettersi in gioco per apprendere dall’esperienza, conoscersi meglio, ascoltare se stessi durante la fatica attraverso il respiro e le sensazioni corporee.

Per ottenere qualcosa bisogna crederci; fidarsi e affidarsi; essere consapevoli delle proprie capacità e limiti; impegnarsi duramente; essere determinati; mettere in conto infortuni, avversari più forti, sconfitte e momenti bui; rialzarsi sempre e ripartire con pazienza, senza fretta, con modestia e umiltà apprezzando sempre l'esperienza.

mercoledì 17 giugno 2020

Intervista doppia alla coppia di ultrarunner Zagara e Vincenzo


A volte la vita mette a dura prova, fa incontrare problemi e ostacoli, situazioni difficili da gestire, affrontare e superare, poi succede di iniziare a praticare sport e tutto cambia, si sperimentano altre modalità di stare al modo, altre modalità per sperimentare benessere, fatica e sofferenza, gioie e soddisfazioni. 

Di seguito Zagara e Vincenzo raccontano le loro esperienze di vita e di sport rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?
Zagara:Ho iniziato con 3 amiche, ci chiamavamo quelle delle 5.50 perché le 5.50 era l'orario che ci davamo all'alba per scendere e poi incontrarci per allenarci. Poi piano piano la corsa mi ha preso sempre più. Non uscivo con il Garmin, non sapevo neanche che fosse, ma so che a volte rientravo dopo 3 ore. 

Elisa Zanon, runner: Quando pratico sport mi sento bene, nonostante la fatica

A volte correndo, principalmente in trail, mi vengono i brividi per l’emozione
Matteo Simone 

Lo sport è una grande opportunità per tutti soprattutto di benessere individuale nonostante la fatica. 

Le sensazioni e le emozioni che si sperimentano sono intense e preziose. Di seguito Elisa, dell’Emme Running Team, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell'attività fisica?Ho sempre praticato sport fin dai 4 anni di età: ginnastica artistica, nuoto, pallavolo per 15 anni e ho anche allenato 2 squadre di ragazzine. A 32 anni ho iniziato a correre, dopo due mesi ho fatto la mia prima mezza maratona, dopo un anno la mia prima maratona e dopo 2 la mia prima 100 km”.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le 6 più belle?100 km di Asolo, Maratona di new York, Cortina trail”.

domenica 14 giugno 2020

Alina Balauca: Correre ti aiuta a stare bene con te stesso e con gli altri

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita è preferibile avere uno sport da praticare per fare amicizia, per mettersi in gioco, per conoscere proprie capacità e luoghi, per provare a correre una maratona, per far parte di una squadra condividendo allenamenti e gare. 

Di seguito Alina, racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
In che modo lo sport ha contribuito al tuo benessere?Ha contribuito facendomi stare bene fisicamente e psicologicamente”.
Come hai scelto il tuo sport?Ho scelto la corsa perché mio figlio praticava lo stesso sport”.

martedì 9 giugno 2020

La strategia per il rilancio dell'Italia: Un'Italia più forte, resiliente ed equa


Individui e Famiglie: Promuovere resilienza individuale e coesione sociale

I giorni passano e le cose cambiano di giorno in giorno ma la vita va avanti perché l avita è resiliente, sa come svincolarsi dai mille problemi, sa come rimanere sempre a galla nonostante tutto. Tocca a noi prendere in mano le redini, decidere momento per momento cosa è meglio per noi. È importante andare avanti così con coraggio, fiducia, speranza e resilienza.

Luigi Pecora, ultrarunner: Il Passatore è la gara della mia vita

Sono sempre andato avanti un passo alla volta e non ho mai mollato
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

Foto di Sandro Marconi

Il Passatore è una gara di corsa a piedi della distanza di 100 km con partenza il sabato alle ore 15,00 e arrivo a Faenza, tempo massimo di gara 20 ore. 

Luigi Pecora, “Pol. Dil. Santa Lucia”, nel 2016 ha esordito alla 50 km di Romagna e alla 100 km del Passatore e per 4 anni consecutivi ha partecipato a entrambe le gare migliorandosi di 1 ora sulla gara di 50 km e di più di 2 ore sulla gara di 100 km ottenendo i seguenti Personal Best nel 2019: 50 km di Romagna 3h37'12" e 100 km del Passatore 8h19'18". 
Di seguito Luigi racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Come è cambiato nel tempo il tuo approccio allo sport? “Sono sempre stato sportivo e amante della sfida personale, e lo sport è sempre stato un modo per mettermi alla prova. Capendo sempre meglio ed entrando sempre più a fondo nella disciplina che pratico, mi piace anche misurarmi con gli altri, sono abbastanza competitivo, e ciò mi porta a un sempre maggior impegno, per poter ottenere risultati, mantenendo però di base la passione per lo sport e il divertimento”.

sabato 6 giugno 2020

Luca Parisi: Ho migliorato il mio precedente record arrivando a 29’55’’

Sarò pronto per un ulteriore salto di qualità anche nella distanza di maratona
Matteo SIMONE 

Lo sport è un grande aiuto per tutti in ogni momento, è una grande opportunità di conoscenza di sé stessi e di altri, è un’opportunità per mettersi in gioco, una palestra di vita, a volte diventa un lavoro più o meno redditizio per un periodo di tempo, insomma anche uno stile di vita.

Tanti corrono per fuggire, per sfidare altri, per arrivare prima, per partecipare e tra tante gare di corsa la maratona è una grande sfida, un grande viaggio da affrontare con adeguata preparazione per superare ogni difficoltà ed eventuali muri lungo il percorso prima di arrivare al traguardo.
Da qualche anno sto seguendo e gesta di un atleta romano molto forte, umile e resiliente si tratta di Luca Parisi che ha una forte passione per il suo sport e una grande carica ed entusiasmo che gli permettono di fare delle cose ritenute incredibili e straordinarie migliorando di giorno in giorno, di mese in mese e di anno in anno fino ad arrivare tra i primi in Italia sulle distanze dai 10.000 metri alla maratona, vincendo gare e salendo su podi prestigiosi.

venerdì 5 giugno 2020

Intervista doppia ai due nazionali ultrarunner Paolo Bravi e Silvano Beatrici

Matteo Simone Psicologo, Psicoterapeuta
3804337230- 21163@tiscali.it

Foto di Sandro Marconi “Scrotofoto”
L’esperienza di gare impegnative, considerate quasi estreme ti mettono allo scoperto, lì devi mostrare a te stesso di saperci fare, di saper affrontare e gestire la situazione per apprendere e trarre insegnamento dall’esperienza per far meglio una prossima volta nello sport o nella vita.

Approfondiamo la conoscenza di Paolo Bravi e Silvano Beatrici attraverso alcune loro risposte a mie domande volte ad approfondire il mondo degli ultramaratoneti.

giovedì 4 giugno 2020

La bici rende felici nonostante le salite, nonostante la fatica

Matteo SIMONE

Cosa c’è dietro alla bici? 

La bici rende felici nonostante le salite, nonostante la fatica; la bici per approfondire la conoscenza di sé stessi e dell'altro; la bici per comprendere la ciclicità dell'esperienza; per attivarsi, per partire e ripartire.
L’esperienza della bici per assaporare colori, odori e suoni; per perdersi e ritrovarsi; per assaporare la ciclicità dello sport come nella vita, fatta di partenze e arrivi, incontri e congedi, attivazione e rilassamento, tensione e relax, salite e discese. Importante è essere sempre pronti e sviluppare tanta consapevolezza, fidarsi di se stessi e di qualcun altro e sviluppare tanta resilienza.

Grande merito a Giovanni Cotugno per dedicarsi allo sport a 360 gradi

Matteo SIMONE

Grande merito a Cotugno Giovanni che si occupa del mondo dello sport a 360 gradi, prima grande atleta poi allenatore, scopritore di talenti, organizzatore di gare soprattutto memorial dedicati ad atleti che non sono più con noi ma che hanno lasciato un segno positivo alle loro famiglie e al mondo dello sport di Manfredonia.

Grande merito a Giovanni per dedicarsi allo sport organizzando gare e occupandosi di atleti dalle più tenere età per trasmettere la passione e l'arte della corsa che non è solo fatica ma anche opportunità di affrontare meglio la vita. 
L'atleta va sostenuto, incoraggiato, motivato, consigliato, indirizzato. È sempre un piacere vedere una coppia allenatore e atleta all'opera che diventano una squadra con comuni intenti, mete e obiettivi.

lunedì 1 giugno 2020

Simonetta, running: Ho scoperto di essere forte, di non mollare mai

La corsa mi ha insegnato a credere in me stessa
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

Lo sport aiuta a conoscere se stesi, a incrementare fiducia nel riuscire in qualcosa, a definire obiettivi da raggiungere seguendo piani e programmi di allenamento con costanza e impegno. 

Di seguito Simonetta racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si certo. Quando a 58 anni sono riuscita a correre la mezza di Valencia sotto i 5 a km”.
Qual è stato il tuo percorso nello sport?Prima di dedicarmi quasi completamente alla corsa, cui sono arrivata tardi (a 49 anni) ho fatto sempre palestra e giocato a tennis (ci gioco tutt’ora)”.

Lo sport è un aspetto della vita che da tanto in termini di benefici sul corpo e sulla mente, aiuta a crederci, ad avere un sano stile di vita, a confrontarsi con difficoltà e con avversari.

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