martedì 31 dicembre 2019

Sebastien Balondrade, Ironman: Essere preparati fisicamente e mentalmente

Toute course peut se finir, il faut juste se préparé physiquement et mentalement
Matteo Simone 

Più è dura la gara è più è importante l’uso della testa, Sebastien Balondrade racconta l’utilizzo degli aspetti mentali per fare cose grandi, per superare difficoltà estreme e crisi. 

Sebastien sembra essere un Ironman molto estremo che si allena nella sofferenza e nel dolore per fortificarsi nello sport e nella vita.
Quali meccanismi psicologici ti aiutano a partecipare a gare estreme?Io lavoro molto sull'aspetto mentale nei miei allenamenti. Questi allenamenti sono essenziali per una performance sulla gara estrema. Mi piace fare allenamenti molto più duri rispetto alla gara. Durante alcuni allenamenti, mi provoco volontariamente alcuni problemi che potrebbero accadere in gara come ad esempio: l'ipoglicemia / ipotermia / disidratazione / ecc. Per quanto riguarda l’aspetto psicologico, creo una bolla e un mondo a parte che posso controllare durante le mie gare, mi permette di dimenticare il dolore durante la gara, ma anche fare passare il tempo più velocemente. 

venerdì 27 dicembre 2019

Massimiliano Giattini: Ora le attività che prediligo sono la corsa e l'apnea subacquea

La gara della vita? La prima vittoria sul ring di pugilato
Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it 

Praticare uno sport significa focalizzarsi e impegnarsi per un periodo per costruire una meta o un obiettivo da raggiungere apprendendo dall'esperienza e con l’aiuto di amici, familiari e figure professionali. 

Di seguito Massimiliano racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Quali aspetti incidono sul tuo benessere e/o performance?Credo fermamente che all'apice del benessere ci sia il contesto in cui un atleta vive. I compagni di squadra e gli allenatori in primis, ma non meno importante gli amici, i colleghi e la famiglia. Indubbiamente un tenore di vita rilassato e piacevole, e lo stimolo da parte delle persone a cui teniamo contribuiscano a creare motivazione con conseguenti benefici anche sulle performance.”
La pratica dello sport richiede tempo e comporta fatica e l’atleta necessita di serenità e di recuperi appropriati.

mercoledì 25 dicembre 2019

Luca Bosco, runner: Campione regionale categoria. È stata un'emozione unica

Ho il sogno di continuare a divertirmi nello sport in generale
Matteo Simone 

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Daunia Running, con il Patrocinio del Comune di San Severo e con l’approvazione tecnica del Comitato Regionale FIDAL Puglia, ha organizzato il 17 novembre 2019, la gara podistica regionale denominata “XVI CorriSanSevero” valida per l’assegnazione del titolo regionale assoluto di corsa su strada 2019.

Il vincitore è stato Douglas Scarlato in 32’49” che ha preceduto Rocco Lancellotti 33’15” e Fettah Sadeq 34’15”. Tra le donne ha vinto Raffaella Filannino in 40’17” che ha preceduto Rebecca Volpe e Francesca Libera Caputo. Il vincitore della categoria SM 80 è stato Leonardo Serena in 59’47” mentre Luca Bosco si aggiudica il titolo di Campione Regionale Categoria PM in 37’47”.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di Luca Bosco della Vieste Runners, attraverso risposte ad alcune mie domande.

martedì 24 dicembre 2019

Elena Marocci vince il 3° StoneBrixiaMan (Triathlon 226, 3.8 – 175 – 42K)

Prossimo obbiettivo ironman extreme StoneBrixiaMan

110 i triatleti partenti al Lago d’Iseo per 3° StoneBrixiaMan, gara organizzata da TriO Events, da completare in 20 ore. Sono stati 60 i triatleti arrivati a Passo Paradiso e proclamati “StoneMan” di cui Elena Marocci che vince la prova femminile in 18h16’56” e Sara Tanghetti in 18h32’26”. Il vincitore è stato Federico Roncagliolo in 14h23’43” che ha preceduto  Paolo Acanfora in 14h33’48” e Nik Meeus 14h55’55”.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Elena attraverso risposte ad alcune mie domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si è capitato in gare in cui riesci a dare il 100 %, raggiungendo l'obbiettivo, quindi sei soddisfatta, al di là della classifica.” Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho iniziato perché mi piaceva correre, mi dava senso di libertà, poi sono stata coinvolta da amici, iscritta in società podistica, e iniziato a fare km e gare migliorando negli anni.

Erminia Selva: Ho scoperto che sono forte.. più di quanto abbia mai creduto

Matteo SIMONE 

Nel mio libro “Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida (Edizioni Psiconline) scrivo della maratone le seguenti parole:

La maratona, oltre a essere una prestazione sportiva agonistica, è un’esperienza. Percorrere una maratona non significa solamente cercare di vincere, cercare di fare la performance della vita, cercare di fare il record personale. Percorrere una maratona significa anche fare un’esperienza e cioè organizzarsi per partire, per andare in un posto, mettersi d’accordo con i compagni di viaggio, con gli eventuali amici da incontrare nel luogo della maratona. L’esperienza maratona significa sperimentare l’alimentazione pre-gara, preoccuparsi del tempo atmosferico, pensare all’abbigliamento adatto. L’esperienza maratona comprende la possibile partecipazione agli eventi collaterali, il presentarsi alla partenza, osservare e prestare attenzione al territorio che si attraversa, ai colori, alle abitazioni, ai corsi d’acqua, alla gente lungo il percorso, soprattutto ai bambini che applaudono e che aspettano che gli batti il ‘cinque’ con il palmo della mano.”

sabato 21 dicembre 2019

Ylenia Vignolo, atletica: Non mollare mai perché c'è sempre un'altra possibilità

Il sogno più grande è tornare a correre ai miei livelli precedenti l'infortunio
Matteo Simone

La vita è fatta di fasi e di priorità, c’è il momento del gioco, della crescita e c’è il momento dello studio, del lavoro, della maturazione, della responsabilità. 

Ci sono momenti dove si possono fare più cose, si portano avanti diversi progetti e ci sono momenti dove bisogna fare scelte importanti e decidere del proprio futuro portando avanti progetti sfidanti e importanti e tralasciando qualcosa ritenuto al momento meno importante.
Di seguito, Ylenia racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Ho sempre praticato sport sin da piccola, iniziando con il nuoto, la ginnastica artistica, l'hockey su ghiaccio e l'atletica leggera, dei quali gli ultimi due, mantenuti contemporaneamente per più anni, arrivando però a 16 anni a scegliere definitivamente di dare la priorità massima all'atletica. Lo sport ha quindi sempre fatto parte della mia vita e di questo ringrazio tantissimo i miei genitori, per aver trasmesso a me e mio fratello questo valore immenso.”

Lilli Gelmini: La mia gara più bella è stata il Triathlon Olimpico di Bardolino

Me la sono giocata fino all'ultimo dovendo però cedere il primo gradino del podio
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Il XXXVI° Triathlon Internazionale di Bardolino si è svolto il 15 giugno 2019 e la vincitrice è stata l’ungherese Zsanett Bragmayer in 2h08’22” che ha preceduto Lilli Gelmini 2h09’08” e Luisa Iogna-Pratt 2h09’58”. 

Interessante vedere i parziali delle varie discipline dove le prime 2 donne sono rimaste insieme fino all’ultima frazione di corsa percorrendo la frazione di nuoto, rispettivamente 20’07” Zsanett e 20’08” Lilli perdendo 1 solo secondo dalla prima; durante la prima transizione Zsanett guadagna un altro secondo impiegando 01’47” contro 01’48” di Lilli; nella frazione di bici Lilli guadagna 2” impiegando 1h07’08” contro 1h07’10” di Zsanett; l’ultima frazione ha la meglio Zsanett che impiega 38’17” contro i 39’04” di Lilli.
Di seguito Lilli racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Fin da piccola i miei genitori mi hanno portata in piscina e crescendo mi sono data all'agonismo nel nuoto. Quando ero alle scuole medie ho trovato per caso un volantino di una gara di triathlon e ho voluto provare: dopo quella gara ho capito che il triathlon mi piaceva veramente tanto e ho continuato. 

giovedì 19 dicembre 2019

Rigers Kadija, secondo alla Boa Vista Ultra Marathon 150 km

Questa gara mi ha insegnato che si può andare oltre la fatica

La Boa Vista Ultra Marathon 150 km è stata vinta da Duarte Oliveira Jailson Manuel che ha preceduto Rigers Kadija e Corrado Buzzonal. La prova femminile è stata vinta da Mattea Geraci che ha preceduto Francesca Billi. Di seguito Rigers racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Rigers, complimenti, hai fatto tutto da solo?Ciao Matteo! Io ho corso i 150 km da solo, ma la mia preparazione è stata supportata da diverse persone quindi la mia prestazione è il risultato del lavoro di molti.

mercoledì 18 dicembre 2019

Martina Amodio, runner: Nulla si ottiene per caso, soprattutto le performance

Qualche sogno l'ho realizzato, ma non nascondo che ne ho altri nel cassetto
Matteo Simone

Per ottenere qualcosa di importante nello sport e nella vita bisogna essere motivati e impegnarsi con costanza e dedizione, soprattutto se si vuole raggiungere una elevata performance cercando di trasformare sogni in realtà. 

Di seguito Martina racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Il mio percorso non si distacca molto da quello di chi ha cominciato per caso a correre. Ho sempre fatto sport, da quando gattonavo, ma sono sempre stati principalmente sport di squadra dove la forza di tutti faceva il risultato. Poi, le esigenze universitarie mi hanno portata a non poter più seguire certi impegni ma contemporaneamente avevo bisogno di una valvola di sfogo: così ho cominciato a correre, ed era un qualcosa di quanto più lontano da ciò che io intendevo come sport. Ma come in tutte le cose, bisogna provare...e provando, alla fine non ne ho potuto più fare a meno, fino a farlo diventare motivo agonistico.

martedì 17 dicembre 2019

Marilena Milano: Iniziare a correre a 40anni non è stato semplice

L’esperienza più ricca di emozioni è stata senza dubbio la maratona di Verona
Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

Nella vita prima o poi lo trovi uno sport che fa appassionare, fa mettere in gioco, fa sperimentare benessere e performance. 

Lo sport permette di far parte di una squadra che segue obiettivi condivisi, fa condividere allenamenti e gare, trasferte e viaggi. Di seguito approfondiamo la conoscenza di Marilena attraverso risposte ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Diciamo che ho iniziato a fare sport da piccolissima, nuoto dai 4 agli 8/9 anni, poi karate... Pallavolo fino a 18 anni...e fitness in generale. Dedicandomi al functional training e diventandone anche istruttrice per grandi e piccoliTra le altre cose faccio gare ad ostacoli, le OCR in situazioni ‘estreme’, un po' differenti dalla semplice corsa o garetta su strada.

domenica 15 dicembre 2019

Roberta Peron, ultratrail: Il Tor des Geants è nato sotto i miei (e di altri) piedi

Io vivo la montagna, lassù ho sogni realizzati e da realizzare
Matteo Simone

Le passioni permettono di vivere una vita felice e interessante, ricca di interessi, sfide, entusiasmo. 

Soprattutto lo sport fatto all’aria aperta è una passione che dà tanto alle persone in termini di benessere ed esperienze che emozionano e aiutano a conoscersi meglio. 
Di seguito Roberta racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Si, certo. Mi sono sentita campionessa quando ho realizzato di essere in grado di fare cose che non avrei mai immaginato. Le volte che sono andata a podio invece non mi hanno mai fatto sentire campionessa.”

La passione e la motivazione di fare qualcosa che appassiona è un grande motore che permette di spingersi sempre oltre, di voler fare qualcosa di più difficile, importante e sfidante.

sabato 14 dicembre 2019

Khawla Sdid, runner: Sogni da realizzare? Diventare campionessa del mondo

Des rêves à réaliser? Devenir champion du monde
Matteo Simone 

Lo sport avvicina persone e culture, aiuta a conoscere meglio se stessi e gli altri, aiuta a organizzarsi per pianificare mete e obiettivi sfidanti da portare a termine e sogni da realizzare. 

Di seguito Khawla racconta a sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
La gara dove hai sperimentato le emozioni più belle?In quasi tutte le gare ho vissuto le sensazioni più belle.” 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pre-gara, in gara, post-gara?Prima della gara, sono molto nervosa e spaventata perché non so come saranno le condizioni durante la gara, ma dopo la fine della gara, mi sento a mio agio e forte, ma anche molto attiva e felice del risultato ottenuto, ma se non sono soddisfatta del risultato, sarò tesa e triste, ma allo stesso tempo, mi rivedo e scopro gli errori che ho fatto per non farli la prossima volta.

giovedì 12 dicembre 2019

José Lyon Luis: Con le gambe ho corso, con la testa ho raggiunto i miei obiettivi


Con il cuore sono quello che sono, José Luis Tani Stanghellini. Volere è potere!

José sembra godersi la sua modalità di fare sport considerato estremo, di endurance con il consenso e il supporto della famiglia che gli permette di essere sereno e focalizzato nelle sue imprese sportive. Di seguito approfondiamo la conoscenza di José, attraverso risposte ad alcune mie domande: Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare sport? Fino a 30 anni sono stato un amante del mondo della notte, non che non lo sia ancora, ma fino ad allora mi piaceva molto andare a ballare, stare sempre in compagnia, amici, feste e divertimento. Lo sport invece mi ha insegnato a stare solo. Ho sempre avuto bisogno di persone intorno nella mia vita, invece da quando ho iniziato a correre, soprattutto in montagna, ho scoperto il piacere di stare da solo, in silenzio, di ascoltarmi, di conoscermi meglio, scoprendo dei lati di me che mai avrei scoperto se non grazie allo sport!

mercoledì 11 dicembre 2019

Gorka Zubeldia: 101km - 6.100m D+: Ho raggiunto il limite della sofferenza

Chiunque abbia una disabilità è in grado di fare ciò che si propone

L'Ultra-Trail du Mont Blanc (UTMB) è una corsa internazionale, sulla distanza di 170 km con 10.000 metri di dislivello positivo che si svolge sui tre versanti (francese, italiano e svizzero) del Monte Bianco. Oltre all'UTMB vera e propria, si disputa anche la Courmayeur-Champex-Chamonix (CCC), di circa 101 km per 6.100 m D+, con partenza da Courmayeur, in regime di semi-autosufficienza, in un tempo limite di 26:30 ore.
La CCC nel 2019 è stata vinta dallo spagnolo Luis Alberto HERNANDO ALZAGA in 10h28’49” che ha preceduto il francese Thibaut GARRIVIER in 10h39’01”, completa il podio e Jiří ČÍPA, della Repubblica Ceca, in 10h45’37”.
Lo spagnolo Gorka Zubeldia LETAMENDIA ha portato a termine la gara in 28h05’10”, classificandosi al primo posto della sua categoria VH1. Di seguito, Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? "Sì, anche più di un giorno." Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? "Il percorso di auto-miglioramento." Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance?Primo fattore, vedermi integrato nel mondo del lavoro.” Nello sport chi o cosa ha contribuito al tuo benessere o alle tue prestazioni? "Vedere le persone con disabilità prendere parte alle Olimpiadi."

Luca Parisi, maratoneta: Ho ottenuto il mio record personale di 2h18’01’

Un record non esce così per caso
Matteo SIMONE 

Portare a termine una maratona è considerata una vera impresa perché richiede un congruo periodo di preparazione atletica con allenamenti di corsa che prevedono ripetute medie e lunghe e sedute di corsa di media e lunghissima durata.

Ci si arriva a step dopo aver iniziato a correre e dopo aver partecipato alle gare di fondo della durata di 10 km e mezze maratone.
Durante le maratone molti atleti sperimentano la crisi e il muro del 30° o 35° km perché è difficile conoscersi bene e quanto si vale ed è difficile impostare un passo di gara costante dall'inizio alla fine.

martedì 3 dicembre 2019

Teresa Lelario, Maratona di Latina: Vincere una maratona è un emozione unica


Si è corsa domenica 1 dicembre la 22^ Maratona di Latina, io c’ero sia alla prima edizione del 1998 sia domenica. I vincitori sono stati Teresa Lelario (Barletta Sportiva) in 3h23’15” e Giorgio Bizzarri (SS Lazio Atletica Leggera) in 2h37’18”. 

Il podio femminile è completato da Patrizia Pricci (Running Team D’Angela Sport) e Antonella Abbondanza (Podistica Solidarietà), mentre il podio maschile è completato da Pietro Carbotti (Martina Franca Running) e Francesco Tescione (Podistica Aprilia), a seguire Antonio Mario Fiadone e Giorgio Calcaterra.

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